Creazione e diluvio: realtà o allegorie?

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Roberto Carson
00giovedì 16 luglio 2009 21:11
In ambito generale, nell'Ebraismo, i racconti della creazione e dal diluvio vanno interpretati letteralmente o allegoricamente?
.:mErA:.
00giovedì 16 luglio 2009 21:22
La Bibbia è considerata come la storia attendibilissima del mondo e soprattutto del popolo eletto.
Quindi la Creazione e il Diluvio sono in tutto e per tutto avvenimenti storici.

I sei giorni della creazioni sono intesi in modo letterale (E fu sera e fu mattina)
Il Diluvio invece fu causato dall'impatto di alcune meteoriti con l'involucro di ghiaccio che all'epoca circondava la terra (le acque di sopra di cui parla Genesi).

Shalom.
(SimonLeBon)
00giovedì 16 luglio 2009 23:52
Re:
.:mErA:., 7/16/2009 9:22 PM:

La Bibbia è considerata come la storia attendibilissima del mondo e soprattutto del popolo eletto.
Quindi la Creazione e il Diluvio sono in tutto e per tutto avvenimenti storici.

I sei giorni della creazioni sono intesi in modo letterale (E fu sera e fu mattina)
Il Diluvio invece fu causato dall'impatto di alcune meteoriti con l'involucro di ghiaccio che all'epoca circondava la terra (le acque di sopra di cui parla Genesi).

Shalom.



Questa non l'avevo mai sentita. Ma perchè le "acque" dovevano essere congelate?

Simon
.:mErA:.
00giovedì 16 luglio 2009 23:58
Dio divise le acque: c'erano quelle "in basso" (la comune acqua del mare) e quelle in alto, che si trovavano sopra la rachia che è l'atmosfera terrestre.

Lassù si congelarono (ovviamente) e crearono un involucro, come l'anello di ghiaccio che circonda Saturno, ma che ricopriva tutta la terra.

Tempo fa Piero Angela mostrò in televisione che la versione ebraica del racconto biblico è scientificamente plausibile.

Shalom.
(SimonLeBon)
00venerdì 17 luglio 2009 00:06
Re:
.:mErA:., 7/16/2009 11:58 PM:

Dio divise le acque: c'erano quelle "in basso" (la comune acqua del mare) e quelle in alto, che si trovavano sopra la rachia che è l'atmosfera terrestre.

Lassù si congelarono (ovviamente) e crearono un involucro, come l'anello di ghiaccio che circonda Saturno, ma che ricopriva tutta la terra.

Tempo fa Piero Angela mostrò in televisione che la versione ebraica del racconto biblico è scientificamente plausibile.

Shalom.



Ho qualche dubbio, ma dovrei approfondire. Piero Angela non è sempre attendibile, ma si presenta bene... [SM=g27987]
L'impatto di un asteroide avrebbe potuto sconvolgere molti equilibri, non solo mandare in pezzi il ghiaccio. Ad ogni modo, ne riparleremo.

Simon
Roberto Carson
00venerdì 17 luglio 2009 00:07
Escludi il fatto che le acque potessero essere in formato aereiforme?
Roberto Carson
00venerdì 17 luglio 2009 00:09
Re: Re:
(SimonLeBon), 17/07/2009 0.06:



Ho qualche dubbio, ma dovrei approfondire. Piero Angela non è sempre attendibile, ma si presenta bene... [SM=g27987]
L'impatto di un asteroide avrebbe potuto sconvolgere molti equilibri, non solo mandare in pezzi il ghiaccio. Ad ogni modo, ne riparleremo.

Simon



La teoria dell'asteroide è molto diffusa fra i sostenitori del diluvio, ma l'idea del ghiaccio mi sembra poco attendibile. Nel caso di uno schianto con un meteorite credo più probabile che ci fosse stata una grande grandinata più che una pioggia.


.:mErA:.
00venerdì 17 luglio 2009 00:13
Non si parla solo di pioggia, ma di terremoti, sconvolgimenti, eruzioni vulcaniche.... la terra si modificò profondamente durante il Diluvio.

Grandine? Può darsi, ma considera che l'involucro ghiacciato si trovava ad un'altezza notevole, praticamente nello spazio. La temperatura dei pezzi di ghiaccio dovette subire un notevole aumento dovuto sia all'ambiente che all'energia cinetica prodotta dal movimento. Ed ecco la pioggia.

Shalom.
Roberto Carson
00venerdì 17 luglio 2009 00:19
Re:
.:mErA:., 17/07/2009 0.13:

Non si parla solo di pioggia, ma di terremoti, sconvolgimenti, eruzioni vulcaniche.... la terra si modificò profondamente durante il Diluvio.

Grandine? Può darsi, ma considera che l'involucro ghiacciato si trovava ad un'altezza notevole, praticamente nello spazio. La temperatura dei pezzi di ghiaccio dovette subire un notevole aumento dovuto sia all'ambiente che all'energia cinetica prodotta dal movimento. Ed ecco la pioggia.

Shalom.



Comunque in merito a questa teoria sarebbe interessante sentire cosa ne pensa il nostro scienziato di fiducia, il Prof. Ferdinando Catalano.


F. Catalano
00mercoledì 22 luglio 2009 19:07
non è nota con certezza quale fosse la composizione e lo stato dell'atmosfera 5000 anni fa. Se si dovesse adottare un criterio attualista, allora la possibilità che la Terra fosse avvolta da un mantello di ghiaccio è incompatibile con vita : infatti l'acqua allo stato solido (ghiaccio) presenta un forte assorbimento della luce nella banda dell'infrarosso. L'energia solare trasmessa dal ghiaccio sarebbe stata così debole da rendere impossibile la vita sul pianeta. Per fare un esempio, si è chiesto il nostro interlocutore se dentro gli igloo gli esquimesi hanno la luce solare?
Detto questo, va anche chiarito che nella termosfera (circa 100Km) la temperatura dell'aria varia tra 500 e 1200 gradi centigradi, ed è molto più verosimile che in questa fascia l'acqua prediluviana esistesse sotto forma di vapore, il quale, si sa , è perfettamente trasparente alla luce.
Roberto Carson
00venerdì 24 luglio 2009 07:19
Pur non avendo personalmente delle grandi competenze scientifiche, ritengo che quanto detto dal Prof. Catalano sia ragionevole e sensato.

Cosa ne pensi mErA?
.:mErA:.
00venerdì 24 luglio 2009 12:05
Io ho sentito da persone scientificamente più che preparate che la presenza di uno strato di ghiaccio fosse più che plausibile.

Io però non sono uno scienziato nè un esperto per questo non posso che riportare ciò che ho sentito da altri.

Shalom.
Roberto Carson
00venerdì 31 luglio 2009 12:00
Re:
.:mErA:., 16/07/2009 21.22:

La Bibbia è considerata come la storia attendibilissima del mondo e soprattutto del popolo eletto.
Quindi la Creazione e il Diluvio sono in tutto e per tutto avvenimenti storici.

I sei giorni della creazioni sono intesi in modo letterale (E fu sera e fu mattina)
Il Diluvio invece fu causato dall'impatto di alcune meteoriti con l'involucro di ghiaccio che all'epoca circondava la terra (le acque di sopra di cui parla Genesi).

Shalom.



Vorrei sapere se Topsy è dello stesso parere o se ha adottato una corrente di pensiero differente.


Roberto Carson
00venerdì 31 luglio 2009 12:04
Re:
.:mErA:., 24/07/2009 12.05:

Io ho sentito da persone scientificamente più che preparate che la presenza di uno strato di ghiaccio fosse più che plausibile.

Io però non sono uno scienziato nè un esperto per questo non posso che riportare ciò che ho sentito da altri.

Shalom.



Comunque sarebbe interessante ascoltare anche l'altra campana, quindi se dovessi trovare informazioni in merito alla teoria della volta di ghiaccio intorno alla terra ti pregherei di postarle.

Topsy
00venerdì 31 luglio 2009 12:49
Re:
Roberto Carson, 31/07/2009 12.00:



Vorrei sapere se Topsy è dello stesso parere o se ha adottato una corrente di pensiero differente.






Io mi ritrovo a mio agio con i rappresentanti della Modern Orthodoxy, e con quanto soteneva il secolo scorso un grande rabbino ortodosso italiano, Shemuel David Luzzatto nel suo commento alla Torah, ovvero: "che intenzione della Torah non è l'insegnamento delle scienze naturali, essa non è stata promulgata se non per indirizzare gli uomini sulla via dell'umanità e della giustizia..."
.:mErA:.
00venerdì 31 luglio 2009 16:58
Una persona esperta in scienze fisico-astronomiche mi ha detto che tutto dipende dallo spessore della volta di ghiaccio.
Con uno spessore non eccessivo avremmo avuto una certa rifrazione della luce ma anche una filtrazione sufficiente a permettere la vita sulla terra.

Una curiosità: la Torre di Guardia ha un punto di vista ufficiale a riguardo?

Shalom.
Roberto Carson
00venerdì 31 luglio 2009 17:57

Una persona esperta in scienze fisico-astronomiche mi ha detto che tutto dipende dallo spessore della volta di ghiaccio.
Con uno spessore non eccessivo avremmo avuto una certa rifrazione della luce ma anche una filtrazione sufficiente a permettere la vita sulla terra.



Comunque, come diceva il prof. Catalano, andrebbe tenuta in considerazione anche l'alta temperatura dell'aria.


Detto questo, va anche chiarito che nella termosfera (circa 100Km) la temperatura dell'aria varia tra 500 e 1200 gradi centigradi, ed è molto più verosimile che in questa fascia l'acqua prediluviana esistesse sotto forma di vapore, il quale, si sa , è perfettamente trasparente alla luce.

Roberto Carson
00venerdì 31 luglio 2009 18:02

Una curiosità: la Torre di Guardia ha un punto di vista ufficiale a riguardo?



Più o meno quello esposto dal Prof. Catalano.
KeresArentika
00sabato 1 agosto 2009 02:19
Re:
posti i dovuti complimenti a Topsy la cui posizione condivido pienamente, ricordo che tanto la creazione quanto il diluvio sono due racconti estremamente diffusi all'interno delle civiltà del vicino oriente antico e dell'india; tutti questi miti si sono propagati anche al mondo occidentale tanto è vero che li ritroviamo anche all'interno della mitologia greca; anche in questo caso l'autore del passo biblico avrà fatto riferimento ad un modello esistente per spiegare quello che aveva da dire. Se poi alla base di questi due miti ci sia stato un evento reale non ci è dato sapere; riguardo in particolare alla situazione climatica della creazione non credo che l'autore della Genesi fosse abbastanza longevo da averla vista.

Keres
Roberto Carson
00sabato 1 agosto 2009 09:30
Re: Re:
KeresArentika, 01/08/2009 2.19:

posti i dovuti complimenti a Topsy la cui posizione condivido pienamente, ricordo che tanto la creazione quanto il diluvio sono due racconti estremamente diffusi all'interno delle civiltà del vicino oriente antico e dell'india; tutti questi miti si sono propagati anche al mondo occidentale tanto è vero che li ritroviamo anche all'interno della mitologia greca; anche in questo caso l'autore del passo biblico avrà fatto riferimento ad un modello esistente per spiegare quello che aveva da dire. Se poi alla base di questi due miti ci sia stato un evento reale non ci è dato sapere; riguardo in particolare alla situazione climatica della creazione non credo che l'autore della Genesi fosse abbastanza longevo da averla vista.

Keres



Carissima Keres, le questioni che hai sollevato sono di straordinario interesse. Tuttavia in questa discussione si cerca di capire quale sia il punto di vista ebraico sull'argomento. Per non andare fuori tema, riporterò questo tuo post in una nuova discussione che aprirò nella sezione "Scienza e Fede".
Topsy
00sabato 1 agosto 2009 14:10
Non ho alcun problema, così come non l'hanno tanti altri ebrei, a riconoscere che certe narrazioni bibliche possano essere di chiaro stampo mitologico; e che parte del materiale confluito nella Torah, costituisse patrimonio comune delle culture e di popoli del Vicino Oriente Antico. A questo riguardo è senz'altro istruttivo seguire alcuni dei corsi del CSVO (Centro Studi del Vicino Oriente) per farsene un'idea. Associazioni culturali simili, esistono anche in terra di Israele, e si propongono come questa, "lo studio e la diffusione della conoscenza delle civiltà del Vicino Oriente Antico, approfondendone i singoli aspetti (lingue e scritture, filologia, letteratura, archeologia, storia), per arrivare a una visione completa di tali civiltà, dando particolare importanza ai contatti, agli scambi culturali e all'interdipendenza fra di esse, nella consapevolezza che le radici storiche e culturali di quel mondo costituiscono una parte fondamentale delle nostre stesse radici".


Rav Giuseppe Laras, docente di storia della filosofia ebraica all'Università statale, rabbino capo di Milano, e presidente del Tribunale rabbinico dell’Alta Italia, nella prefazione della sua opera "Storia del pensiero ebraico nell'età antica" lo scriverà a chiari lettere nella sua prefazione che, il pensiero ebraico conosce e ha conosciuto momenti di contatto con realtà culturali esterne, le quali tuttavia anziché snaturarlo, lo hanno arricchito di spunti e contenuti senza mutarne l’originalità e l’identità di fondo.


In parole povere, l'ebraismo non è mai vissuto sotto una campana di vetro, nè sul pianeta Marte :-)



.:mErA:.
00sabato 1 agosto 2009 20:24
Per me il fatto che moltissime civiltà orientali (e non solo) abbiano posseduto gli stessi racconti "mitologici" è plausibilmente una prova del fatto che tali eventi si siano realmente verificati.
Secondo la tradizione ebraica tutte le genti si tramandavano i racconti della creazione e dell'età pre-diluviana.

Come si dice: Se due cose sono simili non è detto che l'una derivi dall'altra.
Io grazie a Dio ho avuto la possibilità di confrontarmi con Ebrei eruditi che mi hanno offerto interpretazioni della Bibbia non mitologiche/metaforiche ma più scientifiche.

Tra l'altro se il mondo non è stato creato come scritto nel sefer Bereshit allora non ha molto senso riposarsi di Shabbat.

Shalom.
Topsy
00sabato 1 agosto 2009 20:37
Re:
.:mErA:., 01/08/2009 20.24:

Per me il fatto che moltissime civiltà orientali (e non solo) abbiano posseduto gli stessi racconti "mitologici" è plausibilmente una prova del fatto che tali eventi si siano realmente verificati.

Shalom.




Non escludo questa eventualità. Poi esaminando tali narrazioni, se ne deduce che ogni popolo dell'antichità ha tramandato la memoria di tali eventi, nelle forme che le furono proprie, ed ognuno di essi ha offerto attraverso la trasmissione di questi racconti, una sua ideologia religiosa che si differenzia da civiltà a civiltà.

(SimonLeBon)
00lunedì 3 agosto 2009 08:44
Re: Re:
Topsy, 8/1/2009 8:37 PM:


Non escludo questa eventualità. Poi esaminando tali narrazioni, se ne deduce che ogni popolo dell'antichità ha tramandato la memoria di tali eventi, nelle forme che le furono proprie, ed ognuno di essi ha offerto attraverso la trasmissione di questi racconti, una sua ideologia religiosa che si differenzia da civiltà a civiltà.



Una nostra opera di consultazione riporta una ventina di narrazioni del diluvio molto simili tra loro, appartenenti a culture e paesi differenti. In forma tabellare ne mette in risalto gli elementi di somiglianza principali. Sono rimasto stupito e ne vedo prova (o almeno indizio) che non si tratto' di un fenomeno locale e ristretto.

Al momento non posso postarla, ma se qualche persona di buona volontà vuole farlo...

Simon
.:mErA:.
00lunedì 3 agosto 2009 11:38
Pensate un pò se nessuna cultura avesse avuto un racconto del Diluvio o del primo uomo....
Gli atei avrebbero sicuramente detto: "Solo la Bibbia ne parla, quindi è un mito Ebraico sconosciuto agli altri popoli!"

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