Quattro bestie

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
.:mErA:.
00mercoledì 16 settembre 2009 13:06
Shalom aleichem.

Come interpretate voi Testimoni di Geova la visione delle quattro bestie descritta in Daniele 7?
amedeo.modigliani
00mercoledì 16 settembre 2009 19:38


*** dp cap. 9 pp. 130-144 Chi governerà il mondo? ***

QUATTRO BESTIE ESCONO DAL MARE

5 “Quattro grosse bestie salivano dal mare”, disse Daniele. (Daniele 7:3) Cosa era simboleggiato dal mare spazzato dal vento? Secoli dopo, l’apostolo Giovanni vide uscire dal “mare” una bestia selvaggia con sette teste. Quel mare rappresentava “popoli e folle e nazioni e lingue”: l’insieme degli esseri umani lontani da Dio. Il mare, dunque, è un appropriato simbolo delle masse dell’umanità che si è estraniata da Dio. — Rivelazione 13:1, 2; 17:15; Isaia 57:20.
6 “In quanto a queste grosse bestie”, disse l’angelo di Dio, “siccome sono quattro, ci sono quattro re che sorgeranno dalla terra”. (Daniele 7:17) Chiaramente l’angelo identificò le quattro bestie viste da Daniele con “quattro re”. Queste bestie rappresentano quindi potenze mondiali. Ma quali?
7 Di solito i biblisti collegano la visione delle quattro bestie avuta in sogno da Daniele con il sogno di Nabucodonosor di una immagine immensa. Per esempio un commentario dichiara: “Il capitolo 7 [di Daniele] è parallelo al capitolo 2”. (The Expositor’s Bible Commentary) Un altro dice: “Generalmente si conviene che la successione dei quattro domini gentili . . . qui [in Daniele capitolo 7] è la stessa di quella contemplata nel capitolo 2 [di Daniele]”. (The Wycliffe Bible Commentary) Le quattro potenze mondiali rappresentate dai quattro metalli del sogno di Nabucodonosor erano l’impero babilonese (la testa d’oro), la Media-Persia (il petto e le braccia d’argento), la Grecia (il ventre e le cosce di rame) e l’impero romano (le gambe di ferro). (Daniele 2:32, 33) Vediamo in che modo questi regni corrispondono alle quattro grosse bestie viste da Daniele.
FEROCE COME UN LEONE, FULMINEA COME UN’AQUILA
8 Che bestie vide Daniele! Descrivendone una, disse: “La prima era simile a un leone, e aveva le ali di un’aquila. Continuai a guardare finché le sue ali furono strappate, e fu sollevata da terra, e fu fatta stare su due piedi proprio come un uomo, e le fu dato un cuore d’uomo”. (Daniele 7:4) Questa bestia raffigurava la stessa potenza rappresentata dalla testa d’oro dell’immagine immensa, la potenza mondiale babilonese (607-539 a.E.V.). Simile a un “leone” predatore, Babilonia divorò con ferocia nazioni, incluso il popolo di Dio. (Geremia 4:5-7; 50:17) Come con ali d’aquila, questo “leone” si lanciò in un’aggressiva conquista. — Lamentazioni 4:19; Abacuc 1:6-8.
9 Col tempo al singolare leone alato furono “strappate” le ali. Verso la fine del regno di Baldassarre, Babilonia perse la velocità di conquista e la supremazia leonina sulle nazioni. Non era più veloce di un uomo a piedi. Poiché le fu dato “un cuore d’uomo”, si indebolì. Non avendo più “il cuore del leone”, Babilonia non poteva più comportarsi da re “fra le bestie della foresta”. (Confronta 2 Samuele 17:10; Michea 5:8). Fu sgominata da un’altra grossa bestia.
VORACE COME UN ORSO
10 “Ecco”, disse Daniele, “un’altra bestia, una seconda, che era simile a un orso. E si levava su un lato, e aveva tre costole in bocca fra i suoi denti; e le dicevano questo: ‘Levati, mangia molta carne’”. (Daniele 7:5) Il re simboleggiato dall’“orso” era proprio lo stesso rappresentato dal petto e dalle braccia d’argento della grande immagine: la successione di sovrani medo-persiani (539-331 a.E.V.) da Dario il Medo e Ciro il Grande a Dario III.
11 Il simbolico orso “si levava su un lato”, forse per prepararsi ad attaccare e soggiogare nazioni e così conservare il potere mondiale. Oppure questa posizione poteva stare a indicare che la successione di sovrani persiani avrebbe avuto il predominio sull’unico re medo, Dario. Le tre costole fra i denti dell’orso potrebbero indicare le tre direzioni in cui spinse le sue conquiste. L’“orso” medo-persiano si diresse a nord per conquistare Babilonia nel 539 a.E.V. Poi si diresse a ovest attraverso l’Asia Minore per passare in Tracia. Infine si diresse a sud per conquistare l’Egitto. Poiché il numero tre a volte indica intensità, le tre costole potrebbero anche mettere in risalto l’avidità di conquista del simbolico orso.
12 L’“orso” assalì nazioni in risposta alle parole: “Levati, mangia molta carne”. Divorando Babilonia secondo la volontà divina, la Media-Persia fu in grado di rendere un prezioso servizio al popolo di Geova. E lo rese! (Vedi “Un monarca tollerante”, a pagina 149). Tramite Ciro il Grande, Dario I (Dario il Grande) e Artaserse I, la Media-Persia liberò gli ebrei prigionieri di Babilonia e li aiutò a ricostruire il tempio di Geova e a riparare le mura di Gerusalemme. Alla fine la Media-Persia dominava su 127 distretti giurisdizionali e Assuero (Serse I), marito della regina Ester, “regnava dall’India all’Etiopia”. (Ester 1:1) Comunque stava per comparire un’altra bestia.
VELOCE COME UN LEOPARDO ALATO!
13 La terza bestia era “simile a un leopardo, ma aveva quattro ali di creatura volatile sul dorso. E la bestia aveva quattro teste, e le fu dato in realtà il dominio”. (Daniele 7:6) Come il ventre e le cosce dell’immagine del sogno di Nabucodonosor, questo leopardo con quattro ali e quattro teste simboleggiava la successione di governanti macedoni, o greci, a partire da Alessandro Magno. Con l’agilità e la velocità di un leopardo, Alessandro avanzò attraverso l’Asia Minore, si spinse a sud fino in Egitto e ancora fino al confine occidentale dell’India. (Confronta Abacuc 1:8). Il suo dominio era più vasto di quello dell’“orso”, poiché includeva la Macedonia, la Grecia e l’impero persiano. — Vedi “Un giovane re conquista il mondo”, a pagina 153.
14 Le quattro teste del “leopardo” comparvero dopo la morte di Alessandro, avvenuta nel 323 a.E.V., quando quattro suoi generali alla fine gli succedettero in diverse parti del suo dominio. Seleuco tenne la Mesopotamia e la Siria. Tolomeo dominò su Egitto e Palestina. Lisimaco governò l’Asia Minore e la Tracia e Cassandro prese la Macedonia e la Grecia. (Vedi “Un vasto regno viene diviso”, a pagina 162). Quindi si profilò una nuova minaccia.
UNA BESTIA SPAVENTEVOLE SI RIVELA DIVERSA
15 Daniele definì la quarta bestia “spaventevole e terribile e insolitamente forte”. E proseguì: “E aveva denti di ferro, grossi. Essa divorava e stritolava, e calpestava ciò che restava con i piedi. Ed era qualcosa di diverso da tutte le altre bestie che erano state prima d’essa, e aveva dieci corna”. (Daniele 7:7) Questa bestia spaventevole fu all’inizio la potenza militare e politica di Roma. Un po’ alla volta conquistò le quattro parti in cui si era diviso l’impero greco nel periodo ellenistico, e nel 30 a.E.V. Roma diventò la successiva potenza mondiale delle profezie bibliche. Soggiogando con la forza militare tutto quello che incontrava sul suo cammino, l’impero romano finì per includere un’area che dalle Isole Britanniche si estendeva per gran parte dell’Europa, tutto il bacino del Mediterraneo e oltre Babilonia fino al Golfo Persico.
16 Desiderando accertarsi del significato di questa bestia “straordinariamente spaventevole”, Daniele ascoltava intento mentre l’angelo spiegava: “In quanto alle [sue] dieci corna, da quel regno sorgeranno dieci re; e ancora un altro sorgerà dopo di loro, ed egli stesso sarà diverso dai primi, e umilierà tre re”. (Daniele 7:19, 20, 24) Cosa erano queste “dieci corna” o “dieci re”?
17 Man mano che Roma diventava più opulenta e la decadenza si accentuava a motivo della vita licenziosa della classe dirigente, la sua potenza militare diminuiva. Col tempo il declino della forza militare di Roma divenne ben evidente. Il potente impero finì per frammentarsi in molti regni. Poiché la Bibbia usa spesso il numero dieci per indicare completezza, le “dieci corna” della quarta bestia rappresentano tutti i regni che si formarono in seguito allo sfacelo di Roma. — Confronta Deuteronomio 4:13; Luca 15:8; 19:13, 16, 17.
18 La potenza mondiale romana, però, non finì con la deposizione dell’ultimo imperatore di Roma nel 476 E.V. Per molti secoli la Roma papale continuò a esercitare potere politico, e soprattutto religioso, sull’Europa. Lo fece tramite il sistema feudale, in cui la maggior parte degli europei erano soggetti a un signore, quindi a un re. E tutti i re riconoscevano l’autorità del papa. Così il Sacro Romano Impero col suo centro nella Roma papale dominò la scena mondiale per tutto quel lungo periodo della storia chiamato Medioevo.
19 Chi può negare che la quarta bestia era qualcosa di “diverso da tutti gli altri regni”? (Daniele 7:7, 19, 23) A questo proposito lo storico Herbert G. Wells scrisse: “Questa nuova potenza di Roma . . . era per parecchi rispetti qualcosa di diverso da ogni altro grande impero che avesse avuto sin qui il predominio nel mondo civile. . . . Incorporò quasi tutti i popoli greci del mondo, e la sua popolazione fu meno fortemente camitica e semitica di quella di ogni altro impero precedente . . . Fu un novissimo tipo di impero nella storia . . . L’Impero Romano fu un progressivo accrescimento, uno sviluppo nuovo e non preordinato; il popolo romano si trovò ingaggiato quasi d’improvviso in un grande esperimento amministrativo”. Ma la quarta bestia doveva avere ulteriori sviluppi.
PREVALE UN PICCOLO CORNO
20 “Continuai a considerare le corna”, disse Daniele, “ed ecco, un altro corno, piccolo, spuntò fra loro, e tre delle prime corna furono divelte d’innanzi a esso”. (Daniele 7:8) A proposito di questo evolversi degli avvenimenti, l’angelo disse a Daniele: “Un altro sorgerà dopo di loro [i dieci re], ed egli stesso sarà diverso dai primi, e umilierà tre re”. (Daniele 7:24) Chi è questo re, quando sorse e quali tre re umiliò?
21 Considerate i seguenti sviluppi. Nel 55 a.E.V. Giulio Cesare al comando di una spedizione invase la Britannia ma non riuscì a stabilirvi un insediamento permanente. Nel 43 E.V. l’imperatore Claudio iniziò una conquista più permanente della Britannia meridionale. Poi, nel 122 E.V., l’imperatore Adriano iniziò la costruzione di un vallo dalla foce del Tyne al golfo di Solway, che segnava il confine settentrionale dell’impero romano. All’inizio del V secolo le legioni romane lasciarono l’isola. “Fino al XVI secolo”, spiegava uno storico, “l’Inghilterra era stata una potenza di secondo piano. La sua ricchezza era ben poca cosa rispetto a quella dei Paesi Bassi. La sua popolazione era molto meno numerosa di quella francese. Le sue forze armate (marina inclusa) erano inferiori a quelle della Spagna”. Allora a quanto pare l’Inghilterra era un regno insignificante, il simbolico piccolo corno della quarta bestia. Ma questo doveva cambiare.
22 Nel 1588 Filippo II re di Spagna mosse l’Armada spagnola contro l’Inghilterra. Questa flotta di 130 navi con a bordo oltre 24.000 uomini risalì la Manica, solo per essere sconfitta dalla marina britannica e venire annientata dai venti contrari e dalle furiose tempeste atlantiche. Fu l’evento che “sancì il passaggio definitivo della superiorità navale dalla Spagna all’Inghilterra”, disse uno storico. Nel XVII secolo gli olandesi possedevano la più grande marina mercantile del mondo. L’Inghilterra, però, estendendo i suoi domini coloniali finì per prevalere su quel regno. Durante il XVIII secolo inglesi e francesi si affrontarono nell’America Settentrionale e in India, finché fu firmato il trattato di Parigi nel 1763. Di questo trattato William B. Willcox scrisse che “sanciva la nuova posizione della Gran Bretagna quale principale potenza europea nel mondo extraeuropeo”. La supremazia inglese fu rafforzata dalla schiacciante vittoria riportata nel 1815 contro Napoleone, imperatore dei francesi. I “tre re” in tal modo ‘umiliati’ dalla Gran Bretagna erano Spagna, Paesi Bassi e Francia. (Daniele 7:24) Di conseguenza la Gran Bretagna si affermò come la massima potenza coloniale e commerciale del mondo. Sì, il “piccolo” corno era cresciuto fino a diventare una potenza mondiale!
23 L’angelo disse a Daniele che la quarta bestia, o quarto regno, ‘avrebbe divorato tutta la terra’. (Daniele 7:23) Ciò si adempì su quella che un tempo era la provincia romana della Britannia, che finì per diventare l’impero britannico e ‘divorare tutta la terra’. Una volta questo impero abbracciava un quarto della superficie della terra e un quarto della sua popolazione.
24 Come l’impero romano differì dalle precedenti potenze mondiali, anche il re raffigurato dal “piccolo” corno sarebbe stato “diverso dai primi”. (Daniele 7:24) A proposito dell’impero britannico, lo storico Herbert G. Wells osservò che era ‘una combinazione politica, di cui nel passato non si trova pari, costituita da un insieme di elementi, dei quali il più importante era la “repubblica coronata” del Regno Unito britannico’. Osservò inoltre “che l’impero britannico non fu mai abbracciato nella sua interezza da un qualsiasi singolo ministero o cervello, e che, diversamente da tutti gli imperi del passato, fu un miscuglio di ampliamenti e di aggregati”.
25 Ma il “piccolo” corno era qualcosa di più dell’impero britannico. Nel 1783 la Gran Bretagna riconobbe l’indipendenza delle sue 13 colonie americane. Gli Stati Uniti d’America, alleatisi infine con la Gran Bretagna, emersero dalla seconda guerra mondiale come la nazione dominante della terra. I legami con la Gran Bretagna sono tuttora forti. La risultante duplice potenza mondiale anglo-americana costituisce il ‘corno che ha occhi’. Questa potenza mondiale è davvero accorta, astuta! ‘Proferisce cose grandiose’ dettando la politica di buona parte del mondo e agendo da suo portavoce, o “falso profeta”. — Daniele 7:8, 11, 20; Rivelazione 16:13; 19:20.
IL PICCOLO CORNO SI OPPONE A DIO E AI SANTI
26 Daniele seguitò a descrivere la visione dicendo: “Continuai a guardare quando quel medesimo corno fece guerra ai santi, e prevaleva contro di loro”. (Daniele 7:21) Riguardo a questo “corno”, o re, l’angelo di Dio predisse: “Proferirà parole perfino contro l’Altissimo, e osteggerà di continuo gli stessi santi del Supremo. E intenderà cambiare i tempi e la legge, ed essi gli saranno dati in mano per un tempo, e dei tempi e la metà di un tempo”. (Daniele 7:25) Come e quando si adempì questa parte della profezia?
27 I “santi” perseguitati dal “piccolo” corno — la potenza mondiale anglo-americana — sono i seguaci di Gesù unti dallo spirito sulla terra. (Romani 1:7; 1 Pietro 2:9) Negli anni che precedettero la prima guerra mondiale il rimanente di questi unti aveva avvertito pubblicamente che nel 1914 sarebbero scaduti i “tempi fissati delle nazioni”. (Luca 21:24) Quell’anno, quando scoppiò la guerra, fu evidente che il “piccolo” corno aveva ignorato questo avvertimento, perché continuò a osteggiare i “santi” unti. La potenza mondiale anglo-americana si oppose perfino ai loro sforzi di osservare il comando (o “legge”) di Geova secondo cui la buona notizia del Regno deve essere predicata in tutto il mondo dai suoi testimoni. (Matteo 24:14) Così il “piccolo” corno cercò di “cambiare i tempi e la legge”.
28 L’angelo di Geova menzionò un periodo profetico di “un tempo, e dei tempi e la metà di un tempo”. Quanto è lungo? I biblisti in genere convengono che questa espressione equivale a tre tempi e mezzo: la somma di un tempo, due tempi e metà di un tempo. Dato che i “sette tempi” di pazzia di Nabucodonosor ammontarono a sette anni, i tre tempi e mezzo sono tre anni e mezzo. (Daniele 4:16, 25) La versione di Salvatore Garofalo dice: “Quelli saranno dati in suo potere per un anno, per anni e per mezzo anno”. La traduzione Parola del Signore legge: “Gli sarà dato in potere [il popolo di Dio] per tre anni e mezzo”. Lo stesso periodo è menzionato in Rivelazione 11:2-7, che dice che i testimoni di Dio avrebbero predicato vestiti di sacco per 42 mesi, o 1.260 giorni, e poi sarebbero stati uccisi. Quando iniziò e quando finì questo periodo di tempo?
29 Per i cristiani unti la prima guerra mondiale fu un periodo di prova. Verso la fine del 1914 si aspettavano di essere perseguitati. Molto a proposito il passo biblico scelto per il 1915 era la domanda di Gesù ai discepoli: “Potete voi bere il mio calice?”, secondo Matteo 20:22 nella “Bibbia del re Giacomo”. Perciò, a partire dal dicembre 1914, quella piccola schiera di testimoni predicò ‘vestita di sacco’.
30 Con il diffondersi dell’isterismo bellico i cristiani unti incontrarono crescente opposizione. Alcuni furono imprigionati. Altri, come Frank Platt in Inghilterra e Robert Clegg in Canada, furono torturati da autorità sadiche. Il 12 febbraio 1918 il Dominion britannico del Canada vietò il settimo volume appena pubblicato degli Studi sulle Scritture, intitolato The Finished Mystery (Il mistero compiuto), e anche i volantini intitolati The Bible Students Monthly (Il mensile degli Studenti Biblici). Il mese dopo il Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti annunciò che la distribuzione del settimo volume era illegale. Il risultato? Furono perquisite case, confiscate pubblicazioni e arrestati adoratori di Geova!
31 I continui attacchi contro gli unti di Dio culminarono il 21 giugno 1918 con la condanna, in base a false accuse, del presidente Joseph F. Rutherford e di altri esponenti della Watch Tower Bible and Tract Society a lunghi periodi di detenzione. Volendo “cambiare i tempi e la legge”, il “piccolo” corno aveva in effetti soppresso l’opera di predicazione organizzata. (Rivelazione 11:7) Quindi il predetto periodo di “un tempo, e dei tempi e la metà di un tempo” terminò nel giugno 1918.
32 Ma i “santi” non furono annientati dai continui attacchi del “piccolo” corno. Come era stato profetizzato nel libro di Rivelazione, dopo un breve periodo di inattività i cristiani unti ritornarono in vita e attivi. (Rivelazione 11:11-13) Il 26 marzo 1919 il presidente della Watch Tower Bible and Tract Society e i suoi collaboratori furono liberati di prigione e in seguito furono scagionati dalle false accuse mosse contro di loro. Immediatamente l’unto rimanente cominciò a riorganizzarsi per l’attività futura. Ma cosa riserva il futuro al “piccolo” corno?
.:mErA:.
00mercoledì 16 settembre 2009 21:33
Ti ringrazio delle informazioni riportate.
Roberto Carson
00mercoledì 16 settembre 2009 23:15
Sarebbe interessante conoscere anche l'interpretazione ebraica.
.:mErA:.
00giovedì 17 settembre 2009 00:56
E' molto simile alla vostra.

Il leone alato è Bavel (Babilonia)
L'orso è Paras (Persia)
Il leopardo è Yavan (Grecia)
La quarta bestia è Edom.
Infatti secndo i Rabbini il popolo Romano-italico discende dagli Edomiti.
Le dieci corna sono gli stati (in particolare Europei) che fin dalla "caduta" dell'Impero Romano hanno ereditato la cultura e la potenza dell'antica Roma sotto l'insegna della Chiesa.
Sul piccolo corno ci sono tante teorie diverse.

Shalom.
Roberto Carson
00giovedì 17 settembre 2009 12:26

Sul piccolo corno ci sono tante teorie diverse.



Potresti esporcene qualcuna?
.:mErA:.
00martedì 25 gennaio 2011 00:10
Shalom! [SM=g27985]

Quello delle bestie di Daniele è uno dei passi che mi tormenta di più ancora oggi.
Personalmente ho rigettato a fatica le interpretazioni dei critici moderni (piccolo corno = Antioco Epifane) e basandomi in gran parte sull'interpretazione di Rashi sono arrivato alla conclusione che il piccolo corno della quarta bestia non possa essere che Tito Flavio Vespasiano.
Le dieci corna sono i dieci imperatori che lo hanno preceduto sul trono di Roma (a partire da Augusto, primo imperatore), mentre le tre corna distrutte sono Galba, Otone e Vitellio, i tre che si contesero il potere durante la guerra civile che precedette l'arrivo di Vespasiano.

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:19.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com