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Confutazione trasmissione radio Maria del GRIS di ottobre 2022..

Ultimo Aggiornamento: 26/11/2022 11:59
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04/11/2022 12:35
 
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TdG
Don Fiorino è davvero imbarazzante.


Ma prima di usare la Bibbia dobbiamo capire quale traduzione usare, non certo la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture, già il titolo ci dovrebbe mettere in allerta.


Il fatto stesso che D.F. si opponga all'uso di una traduzione moderna è di per sé un segnale di pericolo per chi lo ascolta. Perché non dice che i TdG invitano i loro interlocutori a confrontare le argomentazioni bibliche utilizzando una qualunque Bibbia? Se fosse vero ciò che sostiene, anche i TdG avrebbero difficoltà ad utilizzare Bibbie diverse dalla TNM, ma questo divieto non sussiste...


Poi il modo di interpretare usato dai tdG è discutibile dal momento che si basa su versetti isolati presi qua e la.


Che sciocchezza: chiunque si avvicini allo studio della verità contenuta nella Bibbia è testimone dell'esatto contrario: dogmi e credenze della religione professata da D.F. si basano solo su alcuni passi, la cui traduzione è spesso discutibile e frequentemente non trovano unanimità tra gli studiosi, e non sull'intero canone biblico come fanno i TdG. Basti citare l'uso del Nome Divino, attestato migliaia di volte nel cosiddetto Vecchio Testamento, e dai seguaci di D.F. vergognosamente dimenticato. Solo chi non legge la Bibbia per intero e abbocca alle faziose illazioni di sedicenti custodi della fede rimane nell'ignoranza.


Poi chi decide quali sono i libri apocrifi e quali canonici? Quando una persona interessata decide di studiare la Bibbia con i tdG essi insegnano la loro particolare dottrina con versetti biblici staccati dal contesto e approfittando della mancata conoscenza biblica di costoro.


Non lo stabilisce certo D. F. su quali libri dover fondare la fede cristiana; e nemmeno i concili della sua Chiesa sono autorizzati a stabilire quali siano i libri biblici da includere nel canone: è la Parola di Dio stessa ad autodefinirsi.

Flavio Giuseppe, storico ebreo del I secolo E.V., voce molto più autorevole di quella di Don Fiorino, nella sua opera Contro Apione (I, 38-41 [8]), scrisse: “Non possediamo miriadi di libri incoerenti, in conflitto fra loro. I nostri libri, quelli giustamente riconosciuti, sono solo ventidue*, e contengono la storia di tutti i tempi. Di questi, cinque sono i libri di Mosè, comprendenti le leggi e la storia tradizionale dalla nascita dell’uomo fino alla morte del legislatore. . . . Dalla morte di Mosè ad Artaserse, che succedette a Serse quale re di Persia, i profeti posteriori a Mosè scrissero la storia degli avvenimenti dei loro tempi in tredici libri. I rimanenti quattro libri contengono inni a Dio e precetti su come gli uomini devono condursi nella vita”.
Facendo riferimento a tutti i libri che gli ebrei consideravano sacri, Flavio testimonia che il canone delle Scritture Ebraiche era già stato fissato molto prima del I secolo E.V.

*[cioè 39 dei libri attuali]

Eppure la storia secolare attesta che nel 397 E.V, in occasione del Concilio di Cartagine, nacque la proposta di aggiungere sette libri apocrifi alle Scritture Ebraiche e alcuni testi ai libri canonici di Ester e Daniele. Nel 1546, al Concilio di Trento, la Chiesa Cattolica confermò di aver accolto gli apocrifi nel suo catalogo dei libri biblici: Tobia, Giuditta, aggiunte a Ester, Sapienza, Ecclesiastico, Baruc, tre aggiunte a Daniele, 1 Maccabei e 2 Maccabei.


In realtà la Bibbia cattolica è diversa da quella dei tdG. Ma poi la Bibbia stessa dice che non basta la sola Bibbia per pervenire alla completa conoscenza della verità...


Che strano! D.F. deve usare una Bibbia notevolmente diversa da tutte le altre perché pare non contenga 2 Tm 3:16, 17:
"Tutta la Scrittura è ispirata da Dio ed è utile per insegnare, per riprendere, per correggere e per disciplinare nella giustizia, affinché l’uomo di Dio sia del tutto competente, ben preparato per ogni opera buona.".

Dal Pentateuco alla Rivelazione, passando per i sapienzali, il pensiero di Dio circa la Sua Parola è sempre lo stesso:

Deut. 4:2: "Non dovete aggiungere nulla a quello che vi comando, né dovete togliere nulla, in modo da osservare i comandamenti di Geova vostro Dio che io vi do."

Prov. 3:5,6: "Tutte le parole di Dio sono pure. Egli è uno scudo per quelli che si rifugiano in lui. Non aggiungere nulla alle sue parole o ti riprenderà, e sarà evidente che hai mentito"

Riv. 22:18, 19: "A chiunque ascolta le parole della profezia contenuta in questo rotolo io dichiaro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio gli aggiungerà le piaghe descritte in questo rotolo; e se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del rotolo di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte degli alberi della vita e della città santa descritti in questo rotolo."


San Paolo raccomanda che ci vuole anche la tradizione, il deposito di vita cristiana trasmesso dagli apostoli alle generazioni future sotto forma di parole da ascoltare.


Vediamo le Scritture che cita D.F. a sostegno della sua tesi:

2 Tess. 2:15: "Restate dunque forti, fratelli, fedeli agli insegnamenti che vi abbiamo dato, sia a voce che per lettera."
Certo: peccato che la voce e la lettera erano quelle trasmesse dall'apostolo Paolo ai suoi coevi, non parole e lettere pronunciate o scritte secoli dopo.

2 Tim 1:13-14: "Attieniti alle sane istruzioni che ti ho dato con la fedeltà e lʼamore che vengono da Gesù Cristo. Con lʼaiuto dello Spirito Santo che abita in noi custodisci il buon deposito che Dio ti ha affidato."
Come sopra: sempre e solo in riferimento alle "istruzioni" trasmesse da Paolo al giovane Timoteo. Il deposito da custodire non includeva né l'opera di autori successivi (Padri della Chiesa inclusi), né le elaborazione dei Concili che sarebbero sorti in seguito. Il deposito affidato da Paolo era limitato alla concezione della verità nel primo secolo.

2 Timoteo 2:2: "perché devi insegnare agli altri quelle cose che mi hai sentito dire alla presenza di tanti testimoni. Insegna queste grandi verità a uomini fedeli, capaci a loro volta di trasmetterle ad altri."
Di nuovo, parole pronunciate da Paolo in presenza di Timoteo e tanti altri testimoni loro coevi. Non c'è assolutamente spazio per tutto l'arredamento introdotto posteriormente dai Padri della Chiesa nei loro concili.


Infine il vangelo stesso suggerisce che non è tutto contenuto nella Bibbia come leggiamo in Giovanni 16:12-13:
12 Vorrei dirvi ancora tante altre cose, ma ora non potreste capire. 13 Quando verrà lo Spirito Santo, Spirito di verità, vi guiderà nella verità senza compromessi, perché non sosterrà le proprie idee, ma vi dirà tutto ciò che ha udito. Non solo, ma vi rivelerà anche le cose future.


Il paràkletos a cui si riferisce Gesù è lo “spirito della verità”, cioè lo spirito santo di Dio che non avrebbe mai potuto essere fonte di errore o di contraddizioni rispetto alle rivelazioni già fatte; avrebbe protetto i seguaci di Cristo dalle falsità dottrinali che si sarebbero insinuate dopo la morte dell'ultimo apostolo.

Infatti fu proprio Giovanni a mettere in guardia contro la grande apostasia che sarebbe insorta tra i veri cristiani, in
1 Gv 4:1-6: "Miei cari, non credete a ogni affermazione ispirata, ma mettete alla prova le affermazioni ispirate per vedere se provengono da Dio, perché molti falsi profeti sono venuti nel mondo.
Ecco come potete capire se un’affermazione ispirata viene da Dio: ogni affermazione ispirata che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne proviene da Dio, mentre ogni affermazione ispirata che non riconosce Gesù non proviene da Dio. Questa è l’affermazione ispirata dell’anticristo, la quale, come avevate udito, doveva venire e ora è già nel mondo.
Voi avete origine da Dio, figli miei, e avete sconfitto quegli individui, perché colui che è unito a voi è più grande di colui che è unito al mondo. Loro hanno origine dal mondo, ed è per questo che parlano di ciò che ha origine dal mondo e il mondo li ascolta. Noi abbiamo origine da Dio; chi conosce Dio ci ascolta, mentre chi non ha origine da Dio non ci ascolta. È così, dunque, che possiamo distinguere l’affermazione ispirata della verità dall’affermazione ispirata della falsità."


1 Gv 2:27: "Per quanto riguarda voi, l’unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi, perciò non avete bisogno che qualcuno vi insegni: è l’unzione che viene da lui a insegnarvi ogni cosa, ed è vera e non mente. Proprio come essa vi ha insegnato, rimanete uniti a lui".

Pertanto, era già scritto che i veri e autentici seguaci di Cristo sarebbero stati in conflitto con coloro che non hanno origine da Dio. E' sotto gli occhi di tutti la differenza tra coloro che si sforzano di seguire solo i princìpi dell'intera Bibbia e i falsi profeti che hanno origine dal mondo, preferiscono parlare di ciò che ha origine dal mondo (come di filosofie umane e dogmi dottrinali senza fondamento scritturale) piuttosto che della verità della Bibbia, perchè al mondo piace ascoltare proprio quei vuoti discorsi.

Un grazie a Don Fiorino che, con le sue ricorrenti omelie, permette sempre a più persone di aprire gli occhi sulla verità.
[Modificato da M71 04/11/2022 13:01]
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