Riccardo Petroni da oltre 40 anni è appassionato studioso del Gesù della storia.
Dopo interessantissimi approfondimenti effettuati presso le Comunità ebraiche di Milano, Verona e Roma, ha pubblicato “Yehoshua ben Yosef detto Gesù – La sua vera storia – la forza delle sue idee”.
Un estratto dal blog :
Si chiamava Gesù? No.
Si chiamava Yehoshua ben Yosef e quindi: Giosuè figlio di Giuseppe.
All’epoca al posto del cognome si indicava il nome del padre.
Chi era la madre? Maria, Myriam (ebrea palestinese).
-Che cosa si sa di lei? Niente. Dei presunti genitori, Anna e Giovacchino, ne parlano solo i Vangeli Apocrifi,
scomunicati dalla Chiesa Cattolica.
Fece il conseguente rito ebraico della “purificazione” per 40 giorni dopo il parto, a seguito della perdita di sangue? Si. In ricordo di questo, ancora oggi, la festa della “Candelora” o della “Purificazione di Maria” cade il 2 febbraio, esattamente 40 giorni dopo il 25 Dicembre, data convenzionale della nascita di Gesù.
Chi era il padre? Giuseppe (ebreo palestinese). I Vangeli Canonici (riconosciuti dalla Chiesa) lo descrivono, anche nelle genealogie, come “padre effettivo” e non dicono che fosse “padre putativo”, come sostiene la Chiesa e tantomeno che fosse anziano.
-Chi erano i nonni? I Vangeli canonici citano solo Elia, padre di Giuseppe.
-Aveva fratelli e sorelle? I Vangeli Canonici dicono espressamente di si.
-Che religione aveva? Era ebreo palestinese, nato e morto ebreo. Tutti i suoi avi erano ebrei palestinesi.
-Fu sottoposto al rito ebraico della circoncisione dopo 8 giorni? Si.
-Fece il rito del “Bar Mitzvà? Si, a 12 anni, come tutti i bambini ebrei
A che età ha iniziato la sua missione pubblica? A 30 anni, con il ruolo di Rabbino, insegnante di Torah (la Bibbia Ebraica).
-Cosa ha fatto dalla nascita ai 30 anni? Non si sa (a parte il viaggio a Gerusalemme a 12 anni).
-Dove ha studiato per diventare Rabbino? Non si sa. Si ritiene (Ratzinger compreso) che abbia studiato preso la Comunità degli Esseni od a Qumran oppure a Damasco.
Dove predicava? Come tutti i Rabbini ebrei, nelle Sinagoghe.
-Come predicava? Con le “parabole”, tipico sistema ebraico per spiegare la Torah
-Per quanti anni ha predicato? 1 anno per Marco, Luca e Matteo, 3 anni per Giovanni.
-E’ stato battezzato? Si, da Giovanni il Battista, che era suo cugino (Elisabetta era cugina di Maria)
Come è stato ucciso e con quale atto di accusa? Fu ucciso con la brutale condanna romana della crocifissione, per essere reo di “lesa maestà”. Si era infatti dichiarato “Re dei Giudei” non essendolo e questo costituiva per i romani una gravissimo atto di destabilizzazione politica.
Fu Pietro il suo successore? No, lo fu solo per un brevissimo lasso di tempo. Il suo vero successore fu il fratello Giacomo detto “Il Giusto”, per oltre 25 anni alla guida della Comunità seguace del Maestro a Gerusalemme. Ad oggi non è dimostrato storicamente che Pietro sia mai stato a Roma.
Ha fondato Gesù il Cristianesimo? No
Voleva Gesù fondare il Cristianesimo? No
Chi ha fondato allora il Cristianesimo? Saulo di Tarso (che non aveva mai incontrato fisicamente Gesù),
circa 15 anni dopo la sua morte, nella lontana e pagana Antiochia.
Il Cristianesimo di Paolo di Tarso rispettava il pensiero di Gesù? No.
Paolo fonda una nuova religione che si ispira a Gesù, ma che tradisce l’essenza più intima di Gesù stesso, la sua esclusiva ed insostituibile ebraicità.
Poiché gli ebrei, a partire dagli Apostoli (con in testa Pietro e Giacomo il Giusto) non riconobbero mai la “linea” di Paolo, in quanto giustappunto antiebraica, ecco che Paolo “strappa” con l’ebraismo e si rivolge ai pagani.
E per farsi comprendere “paganizza” il pensiero di Gesù, o meglio sarebbe dire lo “ellenizza”.
Gesù avrebbe approvato il “peccato originale”? No. Nell’ebraismo le colpe non possono essere passate da padre in figlio e la salvezza non è “personale”, bensì dell’intero “Popolo Eletto”.
Perché gli ebrei dell’epoca, al di fuori della corrente “giudeo-cristiana” degli Apostoli (e dei loro seguaci) non riconobbero in Gesù il Messia ebraico atteso? Perché la Bibbia lo dice chiaramente.
Il Messia avrebbe portato con sé “l’Era Messianica”, una eternità di giustizia e di pace, nella quale gli animali feroci sarebbero andati “a braccetto” con la gazzelle, gli agnelli e le pecore.
E tutto questo ad oggi non è avvenuto.
Perché il pensiero dell’ebreo Gesù è tutt’ora non solo attuale, bensì della massima rilevanza per tutta l’Umanità? Perché già 2.000 anni fa, in un’epoca estremamente violenta, Gesù esaltò il ruolo delle donne (di cui era sempre circondato), dei bambini, degli animali, dei diseredati, dei malati e dei poveri (anche di spirito), che difese sempre a “spada tratta”.
Tutte “categorie” che all’epoca non avevano alcun diritto di nessun genere. E poi fu portatore dei valori più alti in una società che voglia dichiararsi davvero civile, per i quali fu disposto a donare la propria vita in modo così cruento. E questi Valori sono: la giustizia, l’amore, il rispetto reciproco e la Pace.
I cristiani seguirono il cristianesimo di Saulo ed abbandonarono l'ebraismo.
Non puoi essere cristiano ed ebreo allo stesso tempo.
I tdg fanno invece una strana "quadratura" del cerchio.Perchè Gesu' non discende da Davide e non è il "Messia" ebraico.
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Si Deus est, unde malum ?