Beijing Betavolt New Energy Technology ha sviluppato una minibatteria dotata di un'autonomia sorprendente:
circa 50 anni, mezzo secolo, ma anche se durasse "solo" di 40-45 anni senza necessità di alcuna ricarica, nessuno potrebbe lamentarsi.
La batteria surclasserebbe il ciclo di vita medio di ogni dispositivo oggi in uso, che si tratti di smartphone, smartwatch, dispositivi aerospaziali o medici (es pacemaker), sensori, micro robot o piccoli droni.
La novità è costituita dal "carburante" che sfrutta il decadimento radioattivo dell'isotopo 63 di nichel
(63Ni) accoppiato ad un semiconduttore al diamante capace di convertire l'energia nucleare in elettrica.
La batteria "nucleare"
non è facilmente infiammabile e non emette radiazioni all'esterno del suo contenitore e
non produce scorie perché durante il funzionamento il 63Ni si trasforma in un isotopo stabile di rame, senza generare scarti radioattivi e senza creare problemi di carattere ambientale.
I progettisti cinesi sono riusciti a miniaturizzare e contenere i costi di produzione a livelli accettabili per la commercializzazione:
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