Gli scritti di Russell smascheravano senza mezzi termini i falsi insegnamenti che proclamavano gli ecclesiastici, di conseguenza molti fedeli abbandonavano la loro chiesa d’appartenenza per associarsi agli Studenti Biblici. Adirati, da quanto accadeva molti preti cattolici e pastori protestanti attaccarono Russell dal pulpito ed ordinarono ai fedeli di non leggere assolutamente i suoi scritti.
Alcuni ecclesiastici cercarono di indurre le autorità a fermare la sua opera, altri fecero dei roghi con delle sue pubblicazioni. Altri ancora lo invitarono ad avere dei dibattiti pubblici con l’intento di dimostrare davanti a quante più persone possibili che quello che insegnava era falso. Russell solitamente accettava e spesso si verificava che molti sostenitori dei suoi rivali, dopo aver assistito ai dibattiti, abbandonavano la loro chiesa d’appartenenza per unirsi agli studenti biblici.
Gli ecclesiastici protestanti di diverse denominazioni si unirono con l’obiettivo di attaccare e screditare Russell e crearono la cosiddetta “Alleanza Evangelica”. Il loro obiettivo era quello di diffondere calunnie sul suo conto in modo tale che venisse persa la fiducia che molti avevano nei suoi confronti, ma com’era prevedibile i risultati furono scarsi.
Alcune polemiche create da oppositori di Russell vengono ancora oggi utilizzate da moderni oppositori dei Testimoni di Geova. La prima riguarda il pastore battista John Jacob Ross, che lo accusò di aver giurato il falso, per aver detto di conoscere il greco quando non era vero. Nel suo
I Testimoni di Geova, già e non ancora, Massimo Introvigne (direttore del CESNUR – Centro Studi sulle Nuove Religioni) dice quanto segue: “Un’attenta lettura delle fonti – raramente consultate da chi, per anni, ha ripetuto la versione più corrente della vicenda – mostra che, in realtà, nella causa per diffamazione promossa dal fondatore degli Studenti Biblici l’avvocato di Ross aveva semplicemente chiesto a Russel, ricevendone una risposta affermativa (e veritiera), se egli conoscesse l’alfabeto greco. Anche uno storico che è allo stesso tempo ex membro e uno dei più attivi critici dei Testimoni di Geova, M. James Penton, conclude che "in realtà fra i due era Ross, non Russell, ad avere reso sotto giuramento una falsa testimonianza".
Un’altra nota polemica fu quella del “grano miracoloso”, nella quale si dice che Russell abbia cercato di arricchirsi vendendo fra gli Studenti Biblici le sementi di una qualità di grano che a detta sua avrebbero prodotto una miracolosa abbondanza. In realtà, di questa vendita Russell non guadagnò nulla perché tutto l’incasso venne devoluto alla Watch Tower Society. Non si trattava nemmeno di una truffa, in quanto Russell era in buona fede, poiché credeva realmente che fosse una qualità speciale, ossia un segno dell’imminenza dei tempi paradisiaci. Comunque l’espressione “grano miracoloso”, non venne coniata dagli Studenti Biblici ma dalla stampa dell’epoca che si divertiva ad ironizzare sui predicatori di successo.
Un’altra accusa ancora oggi molto usata è quella che Russell fosse un massone, ma anch’essa è priva di ogni fondamento. Ancora Massimo Introvigne nel succitato libro dice: “E’ appena il caso di osservare che anche i riferimenti alla massoneria e al linguaggio massonico in sermoni di Russell non sono indizi di improbabili collegamenti esoterici (sospettati da qualche oppositore), ma semplice uso di un linguaggio con cui migliaglia di protestanti americani avevano familiarità.”
I moderni oppositori fanno leva anche sulla separazione di Russell con la moglie, la quale lasciò il marito nel novembre 1897 in quanto egli non le permetteva di pubblicare nella
Torre di Guardia articoli che si discostavano dalle verità scritturali. Nondimeno Russell le provvide una casa ed i mezzi di sostentamento.
Nonostante questo, Maria Russell fa ogni sforzo possibile per screditare l’ex marito. Nel 1903 pubblicò un volantino dove calunniava pesantemente Russell e nel 1906 durante il processo fece delle affermazioni che lasciavano supporre che suo marito fosse un uomo immorale, anch’esse molto utilizzate dagli odierni oppositori. Comunque, successivamente, Maria ammise sotto giuramento che non sospettava minimamente il marito di adulterio. Nove anni dopo, il giudice James Macfarlane scrisse una lettera ad un uomo che aveva chiesto una copia del verbale per poter smascherare Russell. Il giudiche gli disse chiaramente che quello che voleva gli avrebbe fatto perdere tempo e denaro. La lettera diceva: “ Il motivo della di lei richiesta e della sentenza inclusa nel verdetto della giuria era ‘oltraggi’ e non adulterio e la deposizione, a mio avviso, non indica che Russell vivesse ‘una vita adulterina con una correa’. Infatti non esisteva una correa.”
Purtroppo le accuse rivolte conto il Pastore furono molteplici, i denigratori d'allora ne fecero ampio uso e quelli moderni ancora ci sguazzano. Comunque i fatti dimostrano che Charles Taze Russell fu un uomo integro, devoto a Dio e onesto. Egli fu un personaggio molto amato e stimato e alla sua morte furono in molti a versare lacrime per lui.
[Modificato da Roberto Carson 01/06/2009 17:56]
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