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L'esperto risponde: "La carta delle età"

Ultimo Aggiornamento: 28/07/2009 17:24
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08/06/2009 10:02

Non ho mai capito come si legge la mappa del divin piano delle età, redatta da Russell. Cosa rivela questa mappa e qual'è la sua chiave di lettura, nei suoi particolari? Ho trovato un sito degli studenti biblici che la spiega, ma in inglese, ed io con l'inglese non ho dimistichezza. Vi sarei grato se riusciste a spiegarmela.

Samuele (tdG)

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Walter Simoni

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08/06/2009 19:05

Re:
Walter.Simoni, 08/06/2009 10.02:

Non ho mai capito come si legge la mappa del divin piano delle età, redatta da Russell. Cosa rivela questa mappa e qual'è la sua chiave di lettura, nei suoi particolari? Ho trovato un sito degli studenti biblici che la spiega, ma in inglese, ed io con l'inglese non ho dimistichezza. Vi sarei grato se riusciste a spiegarmela.

Samuele (tdG)






Quello che si vede sotto è un poster raffigurante
"LA CARTA DELLE ETÀ".
Oltre che dei nomi, vi sono raffigurate parecchie
lettere dell'alfabeto (in maiuscolo e in minuscolo)
ogni lettera necessita di una particolare spiegazione.



Per chi avesse tempo e voglia IN QUESTO LINK,
che corrisponde allo studio 12 del libro "Il Divin Piano delle Età" , viene data,
lettera per lettera, quella che allora era la spiegazione di questa "Carta delle Età"
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[Modificato da bruciolis 08/06/2009 19:22]
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20/06/2009 23:00

Re:
Walter.Simoni, 08/06/2009 10.02:

Non ho mai capito come si legge la mappa del divin piano delle età, redatta da Russell. Cosa rivela questa mappa e qual'è la sua chiave di lettura, nei suoi particolari? Ho trovato un sito degli studenti biblici che la spiega, ma in inglese, ed io con l'inglese non ho dimistichezza. Vi sarei grato se riusciste a spiegarmela.

Samuele (tdG)

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=20/06/2009 Tea risponde:

CARTA DELLE ETA’
Altri studiosi delle Scritture prima del Pastore Russell si sono cimentati nello studio della carta delle età, uno tra tutti, Gioacchino da Fiore. Egli aveva così diviso il tempo: il tempo del Padre, che andava dalla fondazione del mondo all’avvento del Cristo. Il tempo del Figlio, che andava dalla sua venuta al suo secondo avvento – o presenza. Il tempo dello Spirito Santo, che sarebbe stato un periodo di restaurazione di crescita spirituale tale, da riconciliare gli uomini a Dio. La risposta già fornita su come si possa interpretare tale studio basandosi sul capitolo 12° del Divin Piano Delle Età è solo parziale, e non soddisfa l’aspetto cronologico di tale domanda, per cui mi permetto di aggiungerci qual cosina.

La cartina parte con una data: 1656. Tale data si ottiene sommando le dieci generazioni che si interpongono da Adamo a Noè nel cap.5 della Genesi. Continuando la linea genealogica che ci fornisce la Genesi arriviamo alla benedizione di Giacobbe sul suo letto di morte ai suoi dodici figli. In quell’anno (1813 a.C.) cominciò l’età degli ebrei. Dal 1813 a.C. all’1 a.C. ci sono 1812 anni. L ‘età degli ebrei finì con la morte di nostro Signore Gesù nel 33 d. C. Pertanto: 1812+33= 1845 anni. Per 1845 anni Dio mostrò il suo favore ad Israele. Altrettanti dovevano essere gli anni di disfavore: 1845 anni di età del Vangelo o della grazia. Essi sono iniziati nell’33 d.C. e sono finiti nel 1878 d.C. Il termine tradotto erroneamente “ doppio” nell’Antico Testamento è l’ebraico misnàh, che vuol dire “ altrettanto “. Giobbe ricevette alla fine quello che aveva perduto (Giobbe 42:10) e non il “ doppio”. Così i profeti Isaia (40:2), Geremia (16:8) e Zaccaria (9:12) affermano che Israele riceverà “altrettanto” disfavore divino di quanto favore aveva ricevuto.
Quindi 1845 anni di favore e 1845 anni di disfavore
Il fatto che Esaù, tipo d’ Israele naturale, e Giacobbe, tipo d’Israele spirituale, fossero gemelli significa che la lunghezza dell’età degli ebrei e dell’età del Vangelo dovevano essere uguali. Gen.25:24. Numeri 9:11 dicono che l’agnello pasquale doveva essere scannato tra le due sere, cioè nel mezzo di due uguali periodi di tempo. Cosi la morte di nostro Signore, l’Agnello di Dio, avvenne nel mezzo di due uguali periodi della storia d’Israele.
Gesù seccò il fico con tante foglie e senza frutti, simbolo della nazione d’Israele, e soggiunse: “Non nasca da te più frutto (per l’età del Vangelo)” Matteo 21:19. Poi profetizzò: “Quando vedete il fico mettere i suoi fichi primaticci voi sapete che l’estate è vicina” (Matteo 24:32,33). Voleva dire: Quando vedrete Israele cominciare a tornare in Palestina voi sapete che la fase terrena del Regno di Dio è alle porte. Non solo: aggiunse che quella generazione ( di quarant’anni) sarebbe passata quando tali cose avrebbero cominciato ad adempiersi. (Matteo 24:34).
Vediamo come si adempì su Israele la fine dei 1845 anni di disfavore divino.
La prima proposta di tornare in Palestina per il popolo ebreo venne lanciata nel 1839 da sir Moses Montefiore, finanziere ebreo inglese di origine italiana. “E se non si formerà uno Stato” - disse sir Moses – “si creerà almeno una comunità autonoma”. Così dal 1840 contribuì generosamente agli sforzi dei suoi fratelli di fede che, seguendo il suo invito, compivano ogni giorno il miracolo di far fiorire la vita dalla nemica sabbia del deserto. Nel 1831 la Turchia era stata indebolita da una crisi in Serbia, nonché dalla perdita della Grecia, divenuta indipendente. A partire dal 1840 in tutti i territori dell’impero turco soffiarono venti nuovi, venti di libertà, a causa della debolezza dello stesso impero.

CONGRESSO DI BERLINO DEL 12GIUGNO -13 LUGLIO 1878.

I punti centrali della pace erano la costituzione di un grande Stato bulgaro, che avrebbe tagliato in due tronconi l’Impero Turco e che avrebbe significato l’egemonia russa sui Balcani. Il primo ministro inglese Benjamin Disraeli (1804-1881), capo del partito tory, israelita d’origine italiana, ottenne dalla Turchia il permesso che gli ebrei, che dal 1840 avevano cominciato ad andare numerosi a Gerusalemme, potessero acquistarvi dalle autorità turche delle terre da coltivare. Nel 1878 fu così possibile la fondazione di Petah Tikva (porta della speranza), la madre degli insediamenti agricoli ebraici. Il nome le fu dato in base alla profezia di Osea 2:14,15. Fu allora che, secondo Daniele 12:1, nel tempo della fine dell’età del Vangelo “sorse” per Israele Michele (Gesù).
Riepilogando; guardando la cartina dell’età del pastore Rassell, lui la spiega così:
1° Arco = da Adamo al diluvio intercorrono 1656 anni. Prima economia.
2° Arco = era dei patriarchi, (da Noè fino al periodo dei Giudici) 654 anni.
3° Arco = L’età degli Ebrei. Inizia nel 1813, quando Giacobbe morente benedice i suoi 12 figliuoli. Dal 1813 a. C. all’1 a. C. ci sono 1812 anni. L’età degli ebrei termina con la morte di nostro Signore Gesù Cristo nel 33 d.C. Pertanto 1812+33 = 1845.
4° Arco = La prima mietitura dell’Israele naturale avvenne dal principio del ministero di Gesù nell’anno 29 fino alla distruzione di Gerusalemme nel 70. (Per molti studiosi biblici questo periodo intercorre dall’33 al 73, ma sempre della durata di 40 anni.)
5° Arco = L’età dell’Evangelo che va dal battesimo di Gesù nel 29, al completo compimento della Chiesa nel 1874 d.C. e’ chiamato il periodo del disfavore di Dio su Israele e dura esattamente come il suo favore cioè 1845 anni.
6° Arco = Quarant’anni della seconda mietitura che vanno dal 1874 ( secondo avvento del nostro Signore Gesù) fino al 1914, anno in cui si sarebbe dovuto completare il numero dei suggellati sulla fronte. << Per molti studenti biblici, questo periodo di mietitura si è protratto fino ad oggi>>.
7° Arco = L’età del millennio. Periodo del regno di Cristo la cui durata è di mille anni.
1656+654+1845+1845+1000 = 7000 anni.
Questa è una delle diverse interpretazioni della carta delle età, redatta dal Pastore Russell ed è quella maggiormente seguita dagli Studenti Biblici. Ce ne sono altre, tra cui una di recente, studiata da due fratelli appartenenti alla famiglia della fede, ( persone così denominate in quanto non appartenenti a nessun movimento riconosciuto) di Firenze, intitolata: i tempi fissati nel piano di Dio – il ciclo dei giubilei.

Tea






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20/06/2009 23:49

Re: Re:
gattosilvestro67, 6/20/2009 11:00 PM:

=20/06/2009 Tea risponde:
...
Il termine tradotto erroneamente “ doppio” nell’Antico Testamento è l’ebraico misnàh, che vuol dire “ altrettanto “. Giobbe ricevette alla fine quello che aveva perduto (Giobbe 42:10) e non il “ doppio”. Così i profeti Isaia (40:2), Geremia (16:8) e Zaccaria (9:12) affermano che Israele riceverà “altrettanto” disfavore divino di quanto favore aveva ricevuto.
Quindi 1845 anni di favore e 1845 anni di disfavore
...

Tea



Ciao Tea,
Solo una precisazione. Giobbe 42,10 che tu citi riporta la parola "mishneh" (H4932 nella classificazione di Strong). Questa
ha piuttosto il senso di "doppio" oppure "una copia" o "una ripetizione". Altri versetti dove compare (Isa 40,2 e 61,7)
danno piuttosto l'idea di "doppio", nel senso di un equivalente che si aggiunge a quanto già accaduto.
Nella LXX troviamo "dipla" mentre nella Vulgata "duplicia" con un senso abbastanza chiaro e definito.
Rendere "altrettanto" non mi sembra giustificato.

Simon
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21/06/2009 19:20

L'amministrazione del forum ringrazia immensamente la nostra amica Tea per essersi presa il tempo e la pazienza di redarre la summenzionata trattazione che spiega in che modo il Pastore Russell interpretasse la "Carta delle Età".
Comunque il discorso rimane aperto e saremmo ben lieti di approfondire l'argomento leggendo anche l'ulteriore interpretazione redatta dai due Studenti Biblici di Firenze intitolata: "i tempi fissati nel piano di Dio – il ciclo dei giubilei".



Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
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22/06/2009 22:48




Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
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24/06/2009 23:23

una domanda per la gentilissima Tea (alias gattosilvestro67).
nell'immagine sottoriportata si vede la cronologia biblica
basata su quella ricavata dal pastore Russell.
la domanda è la seguente:
gli Studenti Biblici seguono questa cronologia, o un'altra?
grazie




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27/06/2009 19:42

Gli studenti biblici seguono la carta dell'età?
La maggioranza degli Studenti Biblici ( specialmente quelli dei paesi dell’Est) seguono ancora la cronologia così come la spiegò il Pastore Russell. Motivano questa credenza basandosi sul fatto che le età si sono sempre accavallate, e, mentre una, lascia la scena della storia, in parallelo l’altra avanza. Per cui se nel 1874 il Signore è tornato nel Regno, sulla terra si sono cominciate ad adempiersi le benedizioni per l’umanità. Dall’altra parte le Scritture indicano chiaramente che il “Giorno del Signore” non sarebbe stato tutto “rose e fiori” vedi 2° Pietro 3:8-12, in questo periodo della storia dell’umanità si accavallano in modo impressionante aspetti benefici e aspetti malefici, per esempio: si riscontrano passi da gigante fatti in tutti i settori dello scibile umano. Dalle conquiste scientifiche , alla ricerca medica che ha permesso di debellare malattie terribili che hanno piagato il genere umano per millenni. La carta dei diritti dell’uomo ha permesso uguaglianza tra i popoli, parità di dignità tra uomo e donna , orari di lavoro portati a livello sopportabile. Il progresso velocissimo che c’è stato nei trasporti, accorciando le distanze non solo fisiche ma anche culturali ecc. La caduta di ideologie come il Comunismo, ha consentito libertà di espressione e di culto per milioni di persone, e le nazioni dittatoriali o cosiddette teocratiche reclamano la libertà. Tutto questo fermento positivo contrasta con un altro mondo, coevo, pieno di illegalità di omicidi di uomini insensati come animali che si comportano come se fossero posseduti da demoni, tanto il loro comportamento è riprovevole. Tale situazione (ovviamente ho fatto una sintesi stringata) porta gli Studenti Biblici ha pensare che viviamo all’alba dell’età minnelliale.
Alcuni Studenti Biblici pensano invece che pur essendo tornato il Signore nel 1874 (anno in cui si sono adempiute le profezie inerenti al suo ritorno), non si sono ancora mostrate le benedizioni del suo Regno, ed attendono una manifestazione più visibile. E’ giusto sottolineare però che il fratello Russell mai diede imposizioni di nessun insegnamento, lasciando assoluta libertà di pensiero, non volendo egli ne insegnare una religione dogmatica ne tantomeno fondare una “setta”. Per le ambedue posizioni scritturali vice la raccomandazione di nostro Signore Gesù Cristo esposta in Matteo cap. 24: 44. “Perciò siate pronti , perché nell’ora che non pensate, il Figlio dell’uomo verrà”.
Altri ancora non si basano solo sulla carta dell’età, ma, (facendo uno studio accurato di tutte le profezie riguardanti la venuta del Regno) convogliano i vari intendimenti facendo in modo che non solo una o più profezie rispondano a questa importantissima domanda, ma tutte le profezie della Bibbia si armonizzino come un vero mosaico, e da lì partono per avere una direttiva esegetica.
E’ un argomento assolutamente complesso ed articolato, spero di essere stata esaustiva per quanto possibile in così poco spazio. Eventualmente potremo riprendere l’argomento in seguito.
Ciao Tea.



[Modificato da Roberto Carson 27/06/2009 19:53]
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28/07/2009 17:24

Re: Re: Re:
I TEMPI FISSATI NEL PIANO DI DIO

IL CICLO DEI GIUBILEI

Israele doveva cominciare ad contare i cicli giubilari di 50 anni appena entrato nella terra promessa (Levitico 25:2-4,8-10). Lo fece dopo aver attraversato il Giordano, il giorno di Pasqua del 1575 a.C. (Giosuè 4:19). Dal 1575 a.C. al 606 a.C. passarono 969 anni. 969:50 = 19 volte con l’avanzo di 19 anni. Infatti l’ultimo giubileo iniziò 20 anni prima del 606 a.C., cioè nell’autunno del 626 a.C. e finì nell’autunno del 625 a.C. L’anno civile ebraico infatti cominciava in ottobre, quello liturgico a Pasqua.
Duemilacinquecento anni sono il prodotto di 50 giubilei (il giubileo avveniva ogni 50 anni).
2500 anni prima del 626 a.C., anno dell’inizio dell’ultimo giubileo d’Israele, portano al 3126 a.C., anno della fine del primo millennio da Adamo ed Eva o primo “giorno del giudizio”. Sono composti dalla somma di 654 anni (dal 3126 a.C. al diluvio del 2472 a.C.) più 1846 anni (dal 2472 a.C. al 626 a.C.). Se al 3126 a.C. aggiungiamo i 1000 anni di giudizio su Adamo e la sua discendenza, abbiamo 3500 anni da quando Adamo peccò fino all’ultimo giubileo di Israele. Se il primo millennio della storia umana finì nel 3126 a.C., evidentemente cominciò nel 4126 a.C. quando Adamo, due anni dopo essere stato creato (fu creato nell’autunno del 4128 a.C.), entrò nel giardino dell’Eden. Fu allora che ricevette l’ordine di non cibarsi del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male che si trovava nel paradiso. La proibizione di cibarsene per lui e tutta la sua discendenza sarebbe durata mille anni (“nel giorno – di mille anni – in cui ne mangerai (tu e la tua discendenza) certamente morrai”). Quello fu il primo millennio o “giorno di giudizio” di 1000 anni (4126 – 3126 a.C.). Eva, che fu creata immediatamente dopo che quel millennio ebbe inizio (sempre nel 4126 a.C.), cadde immediatamente in tentazione e mangiò il frutto proibito. Adamo la seguì nella morte. Ma questo millennio di giudizio è anche il primo millennio dei sette millenni di storia umana. Infatti fu con la creazione di Eva che finì il sesto giorno creativo e cominciò il giorno di riposo di Dio di settemila anni. Quindi seimila anni dalla fine della creazione si compirono nell’autunno del 1875 d.C. Allora cominciò il settimo millennio della storia umana o millennio sabatico o ultimo Giubileo.
Anche i 2500 anni successivi al 626 a.C. sono composti dalla somma di 654 anni (dall’ottobre 626 a.C. all’ottobre 29 d.C., anno del battesimo di Gesù) più 1846 anni (dall’ottobre 29 d.C. all’ottobre 1875 d.C.). I 2500 anni dall’ultimo giubileo d’Israele, che cominciò nell’autunno del 626 a.C., portano all’ottobre del 1875 d.C. Il Giubileo che cominciò nel 1875 era il Millennio: 1000 anni di giubileo o di restaurazione attuati dal secondo Adamo (Gesù Cristo). Ebrei 3:19; 4:1,2. Se questi mille anni li aggiungiamo ai 2500 anni abbiamo 3500 anni dall’ultimo giubileo di Israele alla fine del giorno millenario del secondo Adamo. In tutto sono 3500+3500=7000 anni.
Israele doveva osservare settanta giubilei prima del sabato millenario di riposo. Invece ne ha osservati solo 19. Ora 19 cicli giubilari fanno 950 anni, che vanno dal 1575 a.C. al 625 a.C. Fu infatti nel 625 a.C. che l’ultimo giubileo finì. I cinquantuno cicli mancanti non furono di 50 anni ciascuno ma furono di 49 anni ciascuno (mancando il cinquantesimo, che è l’anno del giubileo). 51x49=2499. Insieme fanno 3499 anni, che vanno dalla Pasqua del 1575 a.C. alla Pasqua del 1875 d.C.




Tea.





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