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Kitawalismo

Ultimo Aggiornamento: 16/06/2009 23:42
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16/06/2009 23:16

Il Kitawalismo (o gruppi Kitawala, che significherebbe "gruppi torre di guardia) è una corrette religiosa settaria che nasce nell'Africa Centro Orientale (Malawi, Zambia), da un fenomeno di sincretismo tra le dottrine dei Testimoni di Geova e la tradizione indigena locale.
Naturalmente questi gruppi non hanno mai avuto a che fare con i veri TdG, i loro obiettivi di lotta contro le forze del male, ossia la stregoneria locale, sfociavano spesso in atti violenti.
Sembra che adesso questa realtà sia del tutto estinta.
Di seguito riporteremo alcune informazioni sui gruppi Kitawala tratti dalle pubblicazioni WTS.

Dal libro Proclamatori

Intanto nel Congo Belga (ora Zaire) si era creato un altro equivoco. C’era un movimento politico-religioso denominato Kitawala, che a volte faceva uso anche del nome Torre di Guardia. In casa di alcuni aderenti si trovarono pubblicazioni dei testimoni di Geova, che essi avevano ricevuto per posta. Ma le credenze e le pratiche dei Kitawala (che includevano razzismo, sovvertimento dell’autorità costituita per determinare un cambiamento politico o sociale e grave immoralità sessuale praticata in nome dell’adorazione) non corrispondevano affatto a quelle dei testimoni di Geova. Eppure certi servizi giornalistici cercarono di identificare la Watch Tower Society dei testimoni di Geova con i Kitawala.
I ripetuti tentativi dei testimoni di Geova per inviare sorveglianti qualificati nel paese furono respinti categoricamente dai funzionari belgi. I gruppi cattolici e protestanti erano felici. Specie dal 1949 in poi nel Congo Belga furono prese crudeli misure repressive contro coloro che cercavano di studiare la Bibbia con l’aiuto di pubblicazioni della Watch Tower. Ma avvenne come disse un fedele Testimone locale: “Siamo come un sacco di grano africano. Ovunque ci porteranno, la Parola cadrà, a una a una, finché verrà la pioggia, e ci vedranno crescere dappertutto”. E così, nonostante le condizioni difficili, dal 1949 al 1960 secondo i rapporti il numero dei testimoni di Geova attivi salì da 48 a 1.528.
Un po’ alla volta i funzionari si resero conto che i testimoni di Geova sono molto diversi dai Kitawala. Quando ai Testimoni fu concessa la libertà di radunarsi, gli osservatori governativi spesso constatarono la loro buona condotta e il loro ordine. Quando ci furono dimostrazioni violente a favore dell’indipendenza politica, la gente sapeva che i testimoni di Geova non c’entravano. Finalmente nel 1961 un Testimone e sorvegliante qualificato del Belgio, Ernest Heuse junior, poté entrare nel paese. Con notevole impegno fu possibile aiutare gradatamente i fratelli a rendere le loro congregazioni e la loro vita personale più aderenti alla Parola di Dio. C’era molto da imparare e ci voleva molta pazienza.
Pensando che questo avrebbe migliorato la loro posizione, i Kitawala di alcune zone inviarono lunghi elenchi di aderenti che volevano essere riconosciuti come testimoni di Geova. Saggiamente il fratello Heuse mandò in quelle zone fratelli qualificati per scoprire che genere di persone fossero. Anziché accettare gruppi numerosi, essi tennero studi biblici con i singoli.
Col tempo si manifestarono le vere pecore, coloro che consideravano davvero Gesù Cristo il loro Pastore. Ed erano molti. Questi a loro volta ammaestrarono altri. Nel corso degli anni decine di missionari della Watch Tower vennero da altri paesi per lavorare insieme a loro, per aiutarli ad acquistare una conoscenza più accurata della Parola di Dio e per provvedere l’addestramento necessario. Nel 1975 nello Zaire c’erano 17.477 testimoni di Geova, organizzati in 526 congregazioni, che si davano da fare per predicare e insegnare la Parola di Dio ad altri.

Tratto da Annuario 1977

Il Congo Belga (Repubblica del Congo, Kinshasa, ora chiamato Zaïre) è un vasto paese di oltre 2.300.000 chilometri quadrati, più esteso del Texas e dell’Alasca messi insieme, con una popolazione di più di 23 milioni di abitanti. È a nord dello Zambia e dell’Angola e la sua principale caratteristica fisica è la grande depressione del bacino del fiume Congo. A sud-est, sul confine con lo Zambia, sono ricche miniere di rame che provvedono la principale ricchezza economica del paese. Il clima è in genere caldo e umido e gran parte della superficie è coperta da fitta giungla. Nel 1885 esso venne sotto il dominio belga, con il risultato che la lingua ufficiale divenne il francese e la religione prevalente quella cattolica romana.
Fino agli anni quaranta non c’era nel Congo nessuna organizzata opera di predicazione del Regno. Comunque, vi cresceva il locale falso “Movimento Torre di Guardia” o Kitawala. Il libro Kitawala (tedesco) di Greschat, a pagina 71, dichiara: “Trovate interi villaggi che si chiamano Torre di Guardia, il che semplicemente significa che sono stati immersi, battezzati, e vagamente accettano varie nozioni sulla fine del mondo e, supposto che vivano in un certo modo, pensano che Dio dia loro ricompense su questa terra”.
Nel Congo, come altrove, il termine nativo “Kitawala” si usava spesso quando si faceva riferimento al “Movimento Torre di Guardia” indigeno. Sembra che Kitawala sia un’alterazione della parola “torre” preceduta dal prefisso “ki”. Alcuni usavano l’espressione più lunga “Waticitawala”, ovvia alterazione nativa di “Watchtower”. Non è difficile capire come i non informati potessero mettere in relazione i due termini; i nomi “Società Torre di Guardia” e (Movimento) “Torre di Guardia” o Kitawala sono molto simili. E con quanta leggerezza i nemici della verità si son serviti di questa somiglianza più e più volte per suscitare pregiudizio nella mente dei funzionari governativi e per causare difficoltà ai veri servitori di Geova!
Insurrezioni, ribellioni, scontri tribali e, infatti, qualsiasi avvenimento spettacolare fra nativi erano spesso convenientemente messi in relazione con il movimento “Torre di Guardia”. Il nome divenne un fetore per i funzionari e le autorità. Si può immaginare quale biasimo questo recasse in quelle zone sul nome di Geova e sulla sua vera organizzazione!
Com’è già stato spiegato, questa confusione fu inizialmente causata dall’opera di Joseph Booth e dei suoi seguaci nel Niassa al principio del ventesimo secolo. Il sig. Booth, insieme al suo discepolo Elliott Kamwana e ad altri, fece errato uso delle prime pubblicazioni della Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati, e ciò diede luogo alla nascita del falso “Movimento Torre di Guardia” nell’Africa centrale. Dal Niassa l’insegnamento si diffuse evidentemente a sud e a ovest nelle Rhodesie e nel Congo.
Negli anni che seguirono, la Società mandò lettere alle autorità del Congo esponendo i fatti, ma, per molti anni, i funzionari preferirono in un modo o nell’altro continuare a mettere in relazione le attività di questi movimenti religiosi indigeni che facevano uso del nome “Torre di Guardia” con la Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati e l’opera dei testimoni di Geova. L’influenza e le pressioni ecclesiastiche ebbero molto a che fare con questa situazione.
Regolari sforzi furono compiuti dalla Società per far entrare nel paese rappresentanti maturi, ma senza successo. Occorrevano direttiva e assistenza, ma all’organizzazione di Geova si rifiutava il permesso di inviare tale assistenza tanto necessaria, e per molti anni le autorità non poterono o non desiderarono fare una distinzione tra i veri servitori di Geova e i “Movimenti Torre di Guardia” indigeni.
All’inizio del 1948 Llewelyn Phillips, sorvegliante di deposito della Rhodesia Settentrionale, fu mandato nel Congo Belga perché intervenisse a favore dei Testimoni che vi erano perseguitati e cercasse di far togliere la proscrizione dell’opera. Ebbe colloqui privati con il governatore generale e con altri funzionari governativi e poté spiegare la nostra opera e mostrare quanto le nostre credenze e i nostri princìpi fossero ben lontani da quelli del falso “Movimento Torre di Guardia” chiamato Kitawala. Furono presentate a queste autorità lettere ufficiali in data 15 marzo e 7 aprile 1948 così che la questione fosse registrata. Durante il colloquio con lui, il governatore generale pensosamente domandò: “E se io vi aiuto, cosa mi accadrà?” Un’ottima domanda, giacché il Congo era quasi completamente sotto il controllo della Chiesa Cattolica Romana!
Che benedizione fu quando l’opera del popolo di Geova fu finalmente riconosciuta! La filiale cominciò a lavorare sotto il nome ufficiale di “Testimoni di Geova” anziché di “Società Torre di Guardia”, in modo da evitare ogni ulteriore confusione. Ora si poteva rapidamente fare la separazione fra i veri Testimoni e quelli che si associavano ai falsi “Movimenti Torre di Guardia”. Da quel tempo in poi ci furono enormi aumenti nel numero di quelli che adottavano la pura adorazione di Geova Dio.

Tratto da Annuario 1992

Un ingiustificato timore dei testimoni di Geova incombeva sui funzionari come vuote nubi temporalesche. I funzionari confondevano i testimoni di Geova con i gruppi indigeni denominati “Torre di Guardia”, o Kitawala, che non avevano niente a che fare con i Testimoni. Queste sette praticavano l’adulterio e la stregoneria e spesso si ribellavano ai governi costituiti. Inoltre abusavano del nome divino e di alcune nostre pubblicazioni. Costoro erano da temere, non i veri testimoni di Geova amanti della pace. La visita del fratello Nisbet e la documentazione scritta preparata dalla Watch Tower Bible and Tract Society chiarirono questi malintesi di alcuni funzionari.

Tratto da Annuario 2004

Il nome “Kitawala” deriva da un termine swahili che significa “dominare, dirigere o governare”. Quindi l’obiettivo di questo movimento era principalmente di natura politica: ottenere l’indipendenza dal Belgio. Alcuni ragionavano che questo obiettivo poteva essere raggiunto più facilmente usando il paravento della religione. Purtroppo i gruppi Kitawala si procurarono pubblicazioni dei testimoni di Geova, le studiarono e le fecero circolare. Un’insegna con il nome “Watch Tower” (Torre di Guardia) identificava i loro luoghi di riunione. Molto prima che i testimoni di Geova fossero riconosciuti, questi “movimenti Torre di Guardia” acquistarono importanza nella provincia del Katanga, nel Congo sud-orientale. Per decenni la gente pensò che gli appartenenti al Kitawala fossero testimoni di Geova, ma ovviamente non lo erano.
Il Kitawala torceva gli insegnamenti biblici per sostenere le proprie idee politiche, le superstizioni e uno stile di vita immorale. I suoi aderenti si rifiutavano di pagare le tasse e si opponevano alle autorità coloniali. Alcuni gruppi si impegnarono nella lotta armata contro le autorità. Non sorprende che il governo belga dichiarasse fuorilegge il movimento.
Nel 1956 un commissario distrettuale del Congo Belga scrisse su un giornale un articolo che faceva luce sulle origini del Kitawala. L’articolo parlava di Tomo Nyirenda, originario del Niassa (ora Malawi) e residente nella Rhodesia del Nord (ora Zambia). A quanto pare, Nyirenda aveva ricevuto istruzione religiosa da qualcuno che aveva frequentato gli Studenti Biblici (come si chiamavano allora i testimoni di Geova) a Città del Capo, in Sudafrica. L’articolo dichiarava: “Nyirenda penetrò nel Katanga [in Congo] nel 1925, . . . dichiarandosi ‘Mwana Lesa’, ‘Figlio di Dio’. Sfruttò il terrore ancestrale degli indigeni di rimanere vittime di una stregoneria, promettendo a quelli che lo avrebbero seguito non solo che sarebbero stati liberati dagli stregoni, ma che avrebbero anche avuto i mezzi per liberarsi da tutte le tasse e dalle leggi delle autorità, sia governative che ecclesiastiche. Coloro che non accettarono la sua legge furono dichiarati stregoni, picchiati fino a perdere i sensi e poi annegati nel corso di un ‘battesimo’ forzato. (In un fiume furono rinvenuti 55 corpi). Denunciato dal vicecapo di un villaggio, Tomo riuscì a fuggire e tornò in Rhodesia. Ricercato dalle autorità rhodesiane per gli omicidi commessi, venne arrestato, giudicato e impiccato”.
Secondo le autorità belghe le incursioni del sedicente Mwana Lesa nel Katanga tra il 1923 e il 1925 segnarono gli inizi del movimento Kitawala nel Congo. Sarebbero passate decine di anni prima che ai testimoni di Geova fosse concesso di entrare e risiedere nel paese.
Per afferrare appieno questo problema di identità, bisogna sapere che in Africa le chiese indipendenti sono comuni. Stando ad alcune stime, esistono migliaia di organizzazioni. John Mbiti, uno studioso di religioni africane, scrisse che “un grande problema a cui il cristianesimo deve far fronte in Africa è il gran numero di ordini religiosi, denominazioni, gruppi e sette. Molti di questi furono portati dall’estero. Molti altri furono fondati dagli stessi cristiani africani, in parte perché non volevano più stare sotto la dominazione di missionari stranieri, in parte per smanie di potere e in parte perché desideravano un cristianesimo che rispecchiasse la cultura e i problemi africani, oltre che per varie altre ragioni”.
Pertanto c’erano molte chiese indipendenti, che perlopiù avevano adottato gli insegnamenti di una religione esistente o si erano staccate da essa. Da questo punto di vista il movimento Kitawala non era un caso isolato, ma la sua esistenza offrì alla cristianità un’opportunità unica: tenere i testimoni di Geova fuori dal Congo. I capi delle chiese conoscevano bene la differenza tra il Kitawala e i Testimoni, ma promossero deliberatamente l’idea che fossero la stessa cosa.
Le chiese si trovavano in una posizione di vantaggio per diffondere questa menzogna. All’inizio del XX secolo le religioni della cristianità, in particolare la Chiesa Cattolica, avevano grande influenza nel Congo Belga. Al contrario, i testimoni di Geova non erano riconosciuti ufficialmente e gli ecclesiastici della cristianità volevano che le cose restassero così. Erano gelosi dei loro convertiti e non volevano intrusioni da parte dei testimoni di Geova.
La matrice di sommosse, rivolte e scontri tribali dei nativi veniva convenientemente attribuita al Kitawala, spesso chiamato movimento “Torre di Guardia”. Tale nome faceva inorridire funzionari pubblici e autorità. Ciò causò grandi difficoltà a coloro che volevano servire Geova nel Congo.
Nei decenni che portarono all’indipendenza del paese, i testimoni di Geova di altre nazioni scrissero ripetutamente alle autorità del Congo, spiegando che la Watch Tower Bible and Tract Society non aveva niente a che fare con il movimento “Torre di Guardia”. Tuttavia, per molti anni i funzionari continuarono a mettere le attività del movimento indigeno in relazione con l’opera dei servitori di Geova. I ripetuti sforzi di mandare testimoni di Geova in Congo fondamentalmente non ebbero successo.
[Modificato da Roberto Carson 16/06/2009 23:42]



Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
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