Il presupposto fondamentale su cui si basa il metodo C 14 è la costanza dell’attività di produzione di radiocarbonio nell’alta atmosfera per effetto delle interazioni tra neutroni termici e azoto secondo la reazione n + Azoto = C14 + protone. Secondo l’ipotesi (attualista) di Libby , durante tutti i miliardi di anni della storia della Terra il ritmo produttivo dovrebbe essere stato di 2 atomi di C14 per cmq di superficie per secondo. Ovviamente questo dato è stato calcolato nella seconda metà degli anni ’50 del secolo scorso.
Come può un evento come il Diluvio aver modificato la costante di produzione ? Partiamo allora dalla circostanza riferita nel Genesi che prima del Diluvio vi erano le “acque di sopra” ovvero uno strato di vapore acqueo che circondava il globo terrestre. Con questo assunto, andiamo a verificare la sezione d’urto neutronica per l’acqua cioè , in termini più accessibili, la probabilità di interazione tra un neutrone termico e una molecola d’acqua . Essa vale circa 80 barns , mentre la sezione d’urto neutronica per l’azoto vale poco meno di 2 barns. Cosa vuol dire questo ? che prima del Diluvio la probabilità che un neutrone termico interagisse con una molecola d’acqua (allo stato di vapore) piuttosto che con un atomo di azoto era circa 40 volte maggiore ! A parità di neutroni termici (questi ultimi prodotti dalla radiazione cosmica) presenti nell’alta atmosfera per unità di volume, il tasso di produzione di C14 doveva essere 40 volte inferiore. Se non si tiene conto di questo dato, tutte le date radiometriche C14 prediluviane, secondo una logica attualista, risultano molto più antiche di quanto non lo siano in realtà, si introduce cioè un “invecchiamento matematico” che deriva dal fatto che per un periodo prediluviano si assume che la costante di produzione del C14 sia sempre pari a 2 atomi /cmqxsec. Mentre invece potrebbe essere stata circa 40 volte inferiore.
Spero di essere stato chiaro.