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La Politica imperiale romana e i cristiani: la scelta della corrente cattolica.

Ultimo Aggiornamento: 29/07/2009 23:48
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22/07/2009 15:21

L’impero Romano della metà del terzo secolo era un impero immenso, e diremmo anche mal governato, il baricentro della civiltà stava a Oriente erano quelle le province più ricche e civilizzate dell’impero; e proprio per questo che Costantino già da qualche anno aveva fondato la sua nuova capitale ,Costantinopoli,per sostituire Roma.

Un Impero dove si parlava il latino ,ma anche il greco,perché quella era la lingua dell’Oriente .
Il latino era ancora la lingua dei tribunali delle caserme,era la lingua in cui si scrivevano le leggi.

Nelle grandi città delle province orientali,le stesse dove il cristianesimo aveva conosciuto la sua prima diffusione ,la lingua dominante era il greco.

L’impero all’epoca aveva due grandi problemi:le continue usurpazioni di generali che si facevano acclamare imperatori dalle loro truppe,possibilmente dopo aver assassinato l’imperatore in carica,e le scorrerie dei barbari ai confini dell’impero.

A quell’epoca le incursioni dei Barbari si erano spinte fin nel cuore delle province ritenute più sicure,avevano portato il panico nella pianura Padana e addirittura ad Atene.

Una serie di Imperatori energici avevano raddrizzato la situazione.

IL IV secolo è L’EPOCA in cui l’impero diventa cristiano.
Costantino mette fine alle persecuzioni fin dal 313 e con l’Editto di Milano dichiara che tutte le religioni siano tollerate,e che ciascuno possa pregare Dio a modo suo.

Belle parole però……..fà capire chiaramente che per lui la religione cristiana e la più adatta a garantire felicità ai sudditi ,e che la Chiesa cristiana è la più adatta a garantire felicità ai sudditi..

Dopo Costantino tutti gli imperatori saranno cristiani,tranne uno,GIULIANO DETTO L’APOSTATA.

Non che sia scomparsa la cultura tradizionale ,le città dell’impero sono ancora piene di retori ,filosofi poeti,in gran parte pagani,ma accanto alla cultura pagana se ne stà imponendo un’altra,quella cristiana ,che non cancella le radici antiche,ma imprime loro una direzione nuova ,una vitalità nuova

Era l’epoca di Ambrogio A Milano,Girolamo,Agostino,Martino e altri Padri Greci come Basilio di Cesarea ,Gregorio di Nissa,Giovanni Crisostomo.

Certo quella Cristianità era vitale ma anche….litigiosa,lacerata da dispute teologiche,piena di movimenti ereticali che si combattevano l’un l’altro ma era anche una cultura che stava dando sempre più una nuova forma all’impero.

I cristiani infatti a quell’epoca non erano ancora d’accordo ,come adesso del resto,sulla definizione della Trinità,sulla natura di Cristo, sul rapporto tra Padre e Figlio ecc ecc…….

Alla fine avrebbe poi trionfato la corrente che chiamava se stessa cattolica,cioè universale,o anche ortodossa,cioè la “retta fede”: per cui come recita ancor oggi il Credo Cattolico,”Cristo è Generato e non creato,della stessa sostanza del Padre”.

Ma esisteva anche un’altra dottrina opposta,sostenuta da Ario e dai suoi seguaci,per cui Cristo era stato creato dal Padre,ed era dunque subordinato a lui.

Per queste cose nel IV e V SECOLO si poteva anche uccidere,e morire.

La teoria di Ario era stata condannata come eretica nel grande concilio tenuto a Costantino nel 325 a Nicea ma la Chiesa ARIANA era ancora ben radicata,soprattutto nell’impero d’oriente e i suoi missionari in prima fila nella conversione dei pagani,uno di questi Ulfila predicò ai GOTI.

A Oriente gli Ariani erano ancora molto forti ……addirittura diversi imperatori erano ariani ,e ritornando sulle decisioni del concilio di Nicea tendevano a favorire l’episcopato Ariano nella sua concorrenza, spesso brutale,con quello ortodosso.

L’impero da tempo aveva sperimentato diverse forme di governo una di queste era associare al potere un Collega per gestire e governare meglio un impero così vasto e perennemente in bilico.

Nel 364 l’imperatore Valentiniano,anche lui un Generale di carriera associa al potere suo fratello Valente.

I DUE erano molto diversi.

Valentiniano a Occidente era un imperatore energico e fortunato,un grande organizzatore che diede delle sonore lezioni ai barbari.

Certo era un provinciale,di famiglia modesta;ma era un gran politico pieno di fiuto e portato naturalmente a fare la cosa giusta.

Così ad esempio in un impero lacerato dalle dispute religiose Valentiniano fù capace di imporre una tregua e sostanziale e tollerante,per cui pagani e cristiani,furono costretti a convivere senza scannarsi.

In Confronto al fratello, VALENTE,l’imperatore d’oriente pareva un nano politico……non che non si impegnasse , cercò di combattere la corruzione, ridurre le tasse, investì in opere pubbliche eppure in quella parte dell’impero Valente non piaceva.

Forse il motivo della sua impopolarità risiede in un tratto di carattere che lo distingueva fortemente dal fratello:VALENTE ERA UN FANATICO RELIGIOSO.

Era cristiano ma della variante ARIANA e anziché cercare di acuire i conflitti la sua politica riuscì solo a inasprirli.

Perseguitò i cattolici ,chiudendo d’autorità le loro chiese e mandò in esilio i vescovi che si opponevano.

In una società pronta a spaccarsi su questione religiose,com’era quella cristiana del IV secolo,questa non era una politica saggia e Valente ne pagò le conseguenze.
I sudditi ortodossi erano malcontenti e in diverse grandi città la tensione era così forte che l’imperatore fù costretto a rimangiarsi i suoi provvedimenti e richiamare i vescovi esiliati.

Valente non era nemmeno fortunato in guerra………nel 378 lui e le armate imperiali D’oriente vengono distrutte nella battaglia di Adrianopoli……….l’impero d’oriente vacilla sotto quella pressione barbarica.

Ad occidente le notizie della disfatta crea il panico…….l’imperatore GRAZIANO nomina come nuovo imperatore d'Oriente TEODOSIO PER RADDRIZZARE LA SITUAZIONE E SALVARE IL SALVABILE………..al diavolo le contese religiose ,le dispute teologiche la Cristologia e la natura Di Cristo o del Padre…………..quà c’è da salvare un impero.

La scelta si rivela azzeccata.

Teodosio era un militare ma non del genere ottuso,era crudele quando ce n’era di bisogno,ma aveva una sensibilità politica;sapeva accettare il compromesso quand’era inevitabile,ma sapeva anche risolvere i problemi alla radice quando pensava che la situazione lo richiedesse.

Per esempio semplificò brutalmente la questione religiosa .

Quando venne nominato imperatore non era nemmeno cristiano ,ma si fece battezzare subito,e si schierò con i cattolici ,non con gli ariani.

Era probabilmente una scelta obbligata per un occidentale,era spagnolo,perché in occidente l’arianesimo era quasi sconosciuto ,ma Teodosio ne trasse le conseguenze politiche .

Il nuovo imperatore avrebbe messo fine una volte per tutte alle dispute religiose che portavano la discordia e distoglievano tempo e energia per ricacciare i barbari,e che al tempo di Valente avevano minato perfino l’autorità dello stesso imperatore.

Non avrebbe più tollerato che discussioni teologiche da intellettuali greci rischiassero di spaccare l’impero d’oriente.

Un anno dopo TEODOSIO emanò un editto di tre righe(quello di Tessalonica) , in cui decretava che i sudditi erano tenuti a seguire l’unica vera religione ,cioè quella cattolica ,tutte le altre sette cristiane erano sciolte d’autorità,non potevano più possedere edifici religiosi e praticare il culto in pubblico,e se qualcuno non era d’accordo,non ci avrebbe pensato solo Dio a punirlo nell’altra vita,ma anche lo Stato in questa.

L’editto di TESSALONICA del 380 è emblematico del modo sbrigativo e radicale in cui l’Imperatore voleva lavorare e della sua capacità di semplificare drasticamente i problemi.

L’editto era rivolto innanzi tutto verso gli ariani e in pratica la loro chiesa a un lento strangolamento,con i pagani fù un po’ più cauto ,ma quando si sentì abbastanza forte per farlo intervenne anche su di loro in modo altrettanto drastico.

Nel 391 proibì tutti i culti pagani chiuse i templi e vietò pena la morte qualsiasi forma di culto politeista………

Ed ecco a voi servita…………SANTA ROMANA CHIESA. [SM=g28004]


Questo noioso e lungo scritto(di cui mi scuso con gli amministratori) stà a significare che dietro le scelte teologiche maggioritarie spesso vi sono scelte politiche che determinano altre scelte……….lasciamo perdere lo spirito santo per una volta a determinare le scelte di milioni di uomini è bastata la lama tagliente di una spada.


Mi piacerebbe sentire un vostro parere.

[Modificato da (Gladio) 22/07/2009 15:50]
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Nella vita non ci sono problemi ma.....soluzioni.
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