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La Politica imperiale romana e i cristiani: la scelta della corrente cattolica.

Ultimo Aggiornamento: 29/07/2009 23:48
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Città: MILANO
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Sesso: Maschile
24/07/2009 20:11




Quoto quasi tutto quello che tù dici....ma siamo su due piani leggermente diversi.......
Il mio intervento non vuole spiegare come la chiesa ha resistito ai secoli di come sia sopravvissuta è trasformata delle scelte che ha fatto.....il mio intervento pone l'accento di come ,sin dagl albori della cristianità,di quel tipo di cristianesimo il potere temporale del tempo fù determinante nella scelta di quale corrente dovesse prevalere.

Perchè non riconoscerlo onestamente?



Cosa intendi, che il potere temporale decise le controversie dottrinali oppure che che l’autorità imperiale scelse come “partner” privilegiato il vincente delle dispute sulle eresie?
I confronti dottrinali erano anche occasioni di disordine civile, l’imperatore è stato sempre oltre che imperatore dei romani considerato pontefice massimo, ovvio che si avvalesse di entrambe le prerogative per porre o imporre ordine e ratificare i risultati delle dispute.
Quando l'imperatore si vide costretto a intervenire per risolvere la crisi donatista, che da qualche anno affliggeva le Chiesa d'Africa, l'intervento imperiale fu richiesto espressamente dai donatisti stessi (seguaci di Donato), in aperta opposizione all'elezione del diacono Ceciliano a vescovo di Cartagine. Costantino decise di mantenere la controversia in ambito religioso: la decisione fu poi approvata in via definitiva dall'imperatore.



A cascata quindi tutto il resto.......quando nel medio evo o nel feudalesimo o nel rinascimento,tanto per inquadrare i tempi si doveva scegliere un papa questo,come oggi,lo si faceva in base al propio peso politico come potenze continentali.
I cardinali i vescovi agivano come ministri spesso non del papa ma del loro sovrano in patria e una miscela di compromesso e velate minaccie decreteva su chì dovesse salire al soglio Pontificio.


Il peso politico si era instaurato col dissolversi dell’impero, e garantì in qualche modo il diritto e la vita civile nei tempi duri delle invasioni barbariche e successivi. Il potere temporale era andato inestricabilmente ad intrecciarsi con la missione spirituale.



In altri Paesi ,vedi la Spagna,il potere clericale era così forte da assumere un controll quasi diretto di quel paese tanto e vero che i regnati per definizione erano detti Rè CATTOLICI.



Quindi escludi lo fossero per convinzione, mi sembra semplicistico parlare di potere clericale e dimenticare che forse la popolazione era cristiana
Beh tu sai che ancora oggi la regina del Regno unito è a capo della chiesa anglicana





Alla luce di questi fatti che si trascinano da secoli.........pensi che la chiesa ,in tutte le sue forme,correnti,scismi ecc ecc, ne abbia guadagnato in prestigio davanti a Dio o davanti agli uomini?


Per me la risposta è un cattolicesimo ancor oggi vivo e vitale.
Ma qui abbiamo fatto la storia dei potenti dimenticando che non avrebbe senso un papa senza il popolo di Dio.



(sempre che tu sia credente).


Sono cattolico.
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