Cara Keres,
dimentichi però che Gesù non parlava greco ai suoi apostoli e che tanto Esodo quanto Giovanni sono una traduzione: Esodo non era certo scritto in greco e Giovanni riporta in greco una frase in aramaico
Certamente, ma ammesso che qui Giovanni volesse richiamare l'espressione di Esodo senza fare riferimento alla LXX (come dovremmo aspettarci dato che Giovanni talvolta cita dalla LXX e nell'Apocalisse utilizza proprio "ho on" per riferirsi a Dio) l'espressione che utilizza ("ego eimi") non ha nulla a che fare con quel passo, infatti l'ebraico
'ehyeh è un imperfetto ed in greco dovrebbe essere semmai reso da
esomai, come in effetti fanno Aquila e Simmaco, e non da
eimi.
La divergenza quindi tra le forme dipende soprattutto da questo non si può quindi fare un raffronto testuale a partire da due traduzioni
Certamente, ma nessuna retroversione credo che qui possa scorgere un riferimento a Esodo 3,14. Se dovessimo far riferimento al substrato semantico ego eimi sarebbe tradotto con il banalissimo pronome personale "io" (
'ani). Insomma: se non possiamo fare raffronti tra due traduzione e se quelli che possiamo fare non consentono alcun riferimento a Esodo 3,14 mi chiedo su quale altra considerazione
filogica si possa dare quasi per scontato (a leggere le note di alcune versioni) che qui vi sia un'allusione al nome divino.
Shalom
[Modificato da barnabino 01/08/2009 10:18]
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