Roberto Carson, 01/08/2009 1.16:
Cosa intendono i Testimoni di Geova nell'incoraggiare la sottomissione della moglie rispetto al marito?
Il termine "sottomissione" non ha forse una chiara connotazione negativa? Questo non pregiutica la libertà individuale della donna sposata?
La domanda riportata mi è stata posta oralmente.
Noto e saggio proverbio dice:
"fra moglie e marito... non mettere il dito"
I rapporti fra coniunigi sono cose del tutto personali della famiglia che si compone con il "contratto" del matrimonio.
Quando due persone che si amano decidono di vivere insieme per tutto il resto della loro vita, non lo fanno certo su un rapporto di "schiava - Padrone".
(Efesini 5:28-29) ...In questo modo i mariti devono amare le loro mogli come i propri corpi. Chi ama sua moglie ama se stesso, 29 poiché nessun uomo odiò mai la propria carne, ma la nutre e ne ha tenera cura, come anche il Cristo fa con la congregazione,
Etnie diverse esasperano certi ruoli che ancestralmente competono all'uomo, fino al punto da rendere odiosa una parola che come base sarebbe positiva: "sottomissione".
(Efesini 5:21-23) ... Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo. 22 Le mogli siano sottomesse ai loro mariti come al Signore, 23 perché il marito è capo della moglie come anche il Cristo è capo della congregazione, essendo egli il salvatore di [questo] corpo.
Essere sottomessi a qualcuno che ci ama e che ci amò al punto di dare la sua vita a nostro favore, non è in nessun senso un sopruso che deve subire chi si sottomette. Tale sottomissione è il riconoscimento del ruolo e delle responsabilità che sono tipicamente assegnate al Cristo, all'uomo, alla donna nel caso dei figlio, proprio in virtù delle qualità necessarie (potenza, saggezza, forza, determinazione ecc) che ha colui al quale è fatta la sottomiassione, che generalmente è un benficio per colui che si sottomette.
(Efesini 5:24-25) ...Infatti, come la congregazione è sottomessa al Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in ogni cosa. 25 Mariti, continuate ad amare le vostre mogli, come anche il Cristo amò la congregazione e si consegnò per essa...
Come giustamente ci ricorda Paolo, alla base di tutto c'è e ci deve essere la qualità dell'amore (reciproco). Giovanni chiaramente indica che tale sottomissione cristiana della donna verso il marito e delmarito verso il Cristo, non è lesiva di alcun diritto né è giustificazione di restrizioni ingiuste o coercitive.
(1 Giovanni 4:17-19) ...Così l’amore è stato reso perfetto con noi, affinché abbiamo libertà di parola nel giorno del giudizio, perché, come è lui, così siamo anche noi in questo mondo. 18 Non c’è timore nell’amore, ma l’amore perfetto caccia via il timore, perché il timore esercita una restrizione. In realtà, chi ha timore non è stato reso perfetto nell’amore. 19 In quanto a noi, amiamo, perché egli per primo amò noi.
E' quindi, come ci ricorda Giovanni, quando viene a mancare tale "amore" che il sendo di "sottomissione" diventa disgustoso, coercitivo, ingiusto, intollerabile, imposto e spesso pure legalmente perseguibile.
Quindi alla domanda risponderei:
I testimoni di Geova, per sottomissione della donna rispetto al marito o all'uomo in generale, intendono identificare il rispetto delle competenze e delle responsabilità che sono tipiche di un uomo o di un marito. Tali competenze, sono sempre per il beneficio di coloro che riconoscono con la loro sottomissione tale responsabilità, sapendo che deve sempre essere esercitata con risetto e con amore verso chi è sottomesso (in senso che "beneficia").
In senso volgare, anche la sottomissione alla legge dell'uomo dovrebbe essere similmente a beneficio di coloro che vi si sottomettono, siano essi uomini o donne.
L'addove vengono a mancare le qualità dell'amore e della giustizia, nell'esercizio delle proprie responsabilità di un uomo verso la propria moglie o di uno stato verso i propri cittadini o di genitori verso i propri figli, allora, sì, e purtroppo, la "sottomissione" diventa gravosa per chi la deve essercitare, diventa "odiosa" e qualcosa alla quale pure ribellarsi.
Pertatno, non è la "sottomissione" un qualcosa di negativo in sé stesso, ma il "sottomettere" ingiustamente, senza amore o considerazione verso chi è sottomesso, che è qualcosa di odioso. Tale cosa odiosa, però è compiuta mediante un "abuso" di una autorità che viene in tal caso usata in modo improprio, e pertanto chi la esercita in tal modo improprio non la merita più. Se la esercita lo stesso, commett eun abuso e una violenza che lo disonora e che lo fa oggetto di giusto risentimento da parte di coloro che dovrebbero essere sottomessi.
(Galati 2:4-5) ...Ma a causa dei falsi fratelli, introdotti quietamente, che si insinuarono per spiare la libertà che abbiamo unitamente a Cristo Gesù, per renderci completamente schiavi, 5 a questi non cedemmo con sottomissione, no, nemmeno per un’ora, affinché la verità della buona notizia rimanesse presso di voi.
In ogni "famiglia" quindi, di qualsiasi genere essa sia, sia essa spirituale o carnale come il matrimonio, ogni competente sottomissione sarà piacevole e a beneficio di coloro che la riconosceranno a coloro che ne hanno le responsabilità, solo se e "sempre":
(1 Timoteo 3:2-4) ...Il sorvegliante deve perciò essere irreprensibile, marito di una sola moglie, di abitudini moderate, di mente sana, ordinato, ospitale, qualificato per insegnare, 3 non ebbro schiamazzatore, non percotitore, ma ragionevole, non bellicoso, non amante del denaro, 4 uomo che diriga la propria casa in maniera eccellente, avendo i figli in sottomissione con ogni serietà;
(Colossesi 3:23-25) ...Qualunque cosa facciate, fatela con tutta l’anima come a Geova, e non agli uomini, 24 poiché sapete che da Geova riceverete la dovuta ricompensa dell’eredità. Siate schiavi del Signore, Cristo. 25 Certamente chi fa torto riceverà ciò che avrà fatto a torto, e non c’è parzialità.
Perché, sopratutto fra marito e moglie, se è quello vero:
(1 Corinti 13:8) 8 L’amore non viene mai meno. ...