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Pietro a Roma

Ultimo Aggiornamento: 29/03/2012 17:13
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30/09/2009 22:48

In merito all'inconsistenza teologica del presunto primario del papato di Pietro vi è già una discussione aperta:

tdgstoriasoctel.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

In questa nuova discussione vorrei incentrarmi principalmente sugli elementi storici che confermerebbero o smentirebbero la presenza di Pietro a Roma.

Quindi la domanda è: Che prove ci sono in merito alla presenza di Pietro a Roma?

In alternativa: Che prove ci sono che Pietro non fu mai a Roma?
[Modificato da Roberto Carson 01/06/2011 20:08]



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12/03/2010 18:31

Un lettore ci fa pervenire tramite facebook il seguente trattato a sostegno della presenza dell'apostolo Pietro a Roma:

Secondo il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova il Santo apostolo Pietro non è mai stato a Roma, bensì a Babilonia dove avrebbe svolto la sua opera missionaria.

Lo scopo di questo loro insegnamento:

Questa "dottrina" serve a negare che la Pietro abbia realmente fondato la vera Chiesa di Cristo in quel che diventerà il Vaticano, infatti la promessa di Gesù a Pietro che avrebbe fondato la sua Chiesa tramite esso e che non sarebbe mai venuta meno, in questo modo perde di significato letterale e quindi spodesterebbe La Chiesa Cattolica dal ruolo datole da Cristo!

Prove che esibiscono i Testimoni di Geova per la loro tesi:

(1) Si evince dalle epistole del Nuovo Testamento che l'apostolo Pietro non ha mai inviato saluti dalla città di Roma, quindi li non c'è mai stato.

(2) In 1 Pietro 5:13, egli manderebbe saluti da Babilonia:"Colei che è a Babilonia, eletta come voi, vi manda i suoi saluti, e anche Marco, mio figlio."

Prove che invece dimostrano che Pietro fu a Roma:

(1)Bene, visto che la prima prova presentata dai Testimoni di Geova a loro dire sia valida, cioè che basta notare che non vi è mai alcun saluto di Pietro da Roma lo sarà anche il fatto che ugualmente non esiste mai nessun saluto dalla congregazione di Babilonia e tale congregazione non viene mai citata nel nuovo Testamento!

(2)L'espressione "Colei che è a Babilonia" non si riferisce alla città è comprensibile da come possono insegnarmi i Testimoni di Geova che la falsa religione dagli ebrei veniva additata come Babilonia, infatti nel tempo di Cristo Roma veniva indicata come Babilonia in varie scritture, e scoppiò la collera giudaica quando i romani portarono in Palestina le loro effigi sacre, portando malcontento e il detto che Babilonia era entrata nel luogo santo.
E' quindi plausibile che la frase "Colei che è a Babilonia" indichi la congregazione di Roma dentro Babilonia simbolica(come veniva abitualmente chiamata dagli ebrei)
Infatti la Bibbia Cei pone questa nota in calce:

Citazione:
"Babilonia è certamente Roma, perchè a Babilonia allora non esisteva più la colonia giudaica. Marco, l'autore del secondo Vangelo, è da San Pietro chiamato figlio perchè da lui generato alla fede e anche come suo prediletto discepolo"

(3)Alla mia obiezione che non vi siano nominate congregazioni a Babilonia alcuni TdG obbiettano che forse il territorio babilonese non abbia prodotto cristiani e che quindi Pietro fosse solo.
Ma leggendo 1 Pietro 5:1 "Perciò,agli anziani fra voi do questa esortazione,poichè anch'io sono anziano con loro..." si capisce bene che Pietro sia in una congregazione o chiesa!

(4)Nel versetto di 1 Pietro 5:12"Per mezzo di Silvano fratello fedele come lo considero, vi ho scritto in poche parole per dare incoraggiamento...."Notiamo che Pietro scrive per mezzo di Silvano, quindi in sua compagnia, ma chi è Silvano?Se leggete la nota in calce della TNM a caratteri grandi troverete la dicitura "Detto anche Sila"!(sappiamo che Sila era sempre in compagnia di Paolo!)
Per sapere qualcosa di più su Silvano basta leggere 1 Tessalonicesi 1:1"Paolo e Silvano e Timoteo alla congregazione dei tessalonicesi unti a Dio Padre e al Signore Gesù Cristo:"
Quindi vediamo che Paolo Silvano e Timoteo erano insieme scrivendo ai tessalonicesi, ma prima abbiamo visto che Pietro era in compagnia di Silvano...quindi a meno che non avessero dei voli charter possiamo dire che Pietro,Paolo,Silvano, Timoteo e Marco erano tutti a Roma!

Ecco una citazione del Dott. Antonio Borrelli su San Sila o Silvano:

Citazione:
Gli Atti degli Apostoli lo citano più volte, come pure viene menzionato nelle varie lettere apostoliche sia di Paolo che di Pietro. I due apostoli lo chiamano Silvano, mentre gli ‘Atti’ lo chiamano Sila comunque è assodato che si tratta della stessa persona, e che probabilmente uno sia il diminutivo dell’altro.
Gli Atti degli Apostoli lo presentano come uno degli “uomini eminenti”, pur non specificando di quale autorità fosse rivestito nella Chiesa di Gerusalemme. Per questo viene inviato insieme a Giuda Barsabba ad Antiochia per accompagnare l’apostolo Paolo e il discepolo Barnaba, ad illustrare e raccomandare l’osservanza del decreto emesso dal Concilio di Gerusalemme.
Ad Antiochia predica in qualità di profeta, poi Giuda ritorna a Gerusalemme e Sila rimane ad Antiochia e quindi Paolo lo prende con sé come discepolo nel suo secondo viaggio apostolico. Percorrono la Siria, la Cilicia, la Licaonia, la Frigia, la Galazia, la Misia e arrivano a Troade. Da lì salpano in Europa a Samotracia,
Neapoli e Filippi; qui sono arrestati e messi incatenati ai ceppi, ma liberati miracolosamente, vengono rilasciati con onore.
Il viaggio prosegue per Tessalonica dove Paolo predica per tre sabati nella sinagoga agli ebrei, poi Berea, Atene, Corinto dove sostano per 18 mesi, poi le strade secondo gli Atti si dividono, Paolo conclude il suo viaggio ad Antiochia, mentre di Sila insieme a Timoteo, che si era aggiunto nelle ultime tappe, non si hanno più notizie.
Ricompare verso il 63 o il 66 con Pietro a Roma e lo aiuta a scrivere la sua lettera Enciclica a varie Chiese dell’Asia. Secondo gli Atti Silvano era cittadino romano come Paolo. I vari storici susseguitesi lo hanno inserito nei Sinassari bizantini e nei martirologi in date diverse, il Martirologio romano lo accoglie al 13 luglio, conformandosi a due precedenti cataloghi.
Viene accennato che Silvano avrebbe concluso la sua vita con un martirio in Macedonia. Le reliquie secondo gli ‘Acta Sanctorum’ furono traslate nel 691 a Thérouanne in Francia, dove fu a lungo venerato fino alla distruzione della Cattedrale nel 1553 ordinata da Carlo V.

Autore: Antonio Borrelli

Dario
[Modificato da Roberto Carson 27/05/2011 21:12]



Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
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27/05/2011 22:26

Re: Un lettore ci fa pervenire tramite facebook il seguente trattato a sostegno della presenza dell'apostolo Pietro a Roma:
Dario:


Prove che invece dimostrano che Pietro fu a Roma:

(1)non esiste mai nessun saluto dalla congregazione di Babilonia e tale congregazione non viene mai citata nel nuovo Testamento!




come no????

1°Pietro 5:13 CEI:


Vi saluta la comunità che è stata eletta come voi e dimora in Babilonia

come mai se Roma sarebbe Babilonia, Roma viene citata ben 9 volte
nel nuovo testamento??



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28/05/2011 13:16

La tradizione sulla presenza e martirio di Pietro a Roma è tanto radicata che pochi storici moderni l'hanno messa in dubbio; a questo si aggiunge il fatto che nessuna altra Chiesa ha rivendicato la morte di Pietro. Tuttavia, si è osservato che la tradizione appare in forma scritta solo alla fine del II secolo e l'idea di Pietro come primo vescovo di Roma compare nella letteratura solo all'inizio del III secolo; inoltre né Clemente (96 d.C.) né Ignazio di Antiochia (circa 100 d.C.) confermano esplicitamente il martirio di Pietro a Roma, anche se la cosa potrebbe spiegarsi con il fatto che la cosa era nota a tutti[67].

A sostegno della presenza di Pietro a Roma si pronunciano anche importanti storici di area protestante; tra questi il teologo e storico protestante Adolf von Harnack che si espresse con queste parole: "Il martirio di S. Pietro a Roma è stato negato dai tendenziosi pregiudizi protestanti ed in seguito dai preconcetti dei critici partigiani... Non vi è studioso che attualmente esiti a riconoscere che questo fu un errore"[68][69]. Anche il teologo luterano e storico Oscar Cullmann, pur negando il concetto di successione apostolica, non nega che Pietro sia stato a Roma e lì sia stato martirizzato[70].
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01/06/2011 20:52

Re:
Beh è chiaro che la questione è molto politica e poco storica. Se infatti Pietro non fosse morto a Roma, allora che senso hanno la sua chiesa, il suo "trono" (è si, perché per parte cattolica si sostiene che Pietro a suo tempo sedesse addirittura su un trono dorato), e men che meno il suo "tesoro"!

Piu' alla larga, che senso avrebbe la successione dei papi, i "vescovi" di Roma, se lui effettivamente stava da un'altra parte.

Come dire, la questione è davvero grossa.

E allora le parole di Pietro devono per forza essere "simboliche", cioè Babilonia non puo' essere la "gran città" ma deve per forza essere simbolo di Roma stessa.

Ci sono prove? In realtà no, nemmeno uno straccio. C'è qualche cattolico ante litteram, che qualche secolo dopo improvvisamente si ricorda della morte di Pietro a Roma.
Chissà, magari tra un secolo qualche berlusconiano si ricorderà della famosa vittoria di Milano! [SM=g27989]

Simon
19/06/2011 17:13

Babilonia la grande che si è prostituita che domina la bestia selvaggia, che dice son regina non son vedova....sarebbe la città di mattoni di Roma che i re romani avrebbero distrutto, perchè Dio avrebbe giudicato i palazzi e gli edifici del peccato di prostituzione, di aver ucciso i santi...

E i re di roma avevano commesso fornicazione con lei, con i mattoni di Roma o i suoi edifici?????????????????? [SM=g27993]
[Modificato da dispensa. 19/06/2011 17:54]
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29/03/2012 17:13

pietro aRoma?
Roma è menzionata in nove versetti delle Sacre Scritture,nessuno dei quali dice che Pietro si trovasse lì.Primo Pietro,5:13,indica che egli era a Babilonia,questo era un riferimento allusivo di ROMA?Che egli si trovasse a Babilonia era coerente con l'incarico affidatogli di predicare ai giudei,(come indicato in Galati;2:9) dal momento che Babilonia ospitava una folta comunità ebraica(L'ENCICLOPEDIA JUDAICA:..Gerusalemme,1971,vol.15,col.755),parlando della stesura del Talmud Babilonese,menziona le grandi Accademie(del giudaismo)a Babilonia,durante l'era volgare.
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