Pag_002 37esimo o 38esimo anno? Ascesa o Accessione? (Parte prima)
Prima di considerare questo punto, è necessario farsi un'idea chiara di ciò che significa numerazione "ordinale" e connotazione "cardinale".
Nella connotazione cardinale, per contare fino a 5 io conto: 1, 2, 3, 4, 5.
Se quindi ho contato anni, sono 5 anni, se ho contato mele, sono 5 mele; ciò significa che ho contato unità intere o complete, omogenee, come appunto l'esempio della mela. Anche se sto contando unità temporali (anni) essi saranno considerati "interi" ovvero composti di 365 giorni tutti inclusi in tale unità contata.
Se invece io conto nella connotazione ordinale, conto: 1°, 2°, 3°, 4°, 5°.
Questo tipo di conteggio può indurre in errori di tempo a secondo di come si consideri il conteggio stesso. Difatti, il "corretto modo di contare questo tipo di connotazione dovrebbe essere: 0°; 1°, 2°, 3°, 4°, 5°. Se però prendo in considerazione anche la partenza, ovvero lo zero, notate che le unità numeriche di conteggio diventano 6 e non sono più 5 come prima. Siccome nella connotazione ordinale però, lo zero, specialmente anticamente, non esisteva, ciò può portate a differenti valutazioni di tempo senza che ce se ne renda conto nell'immediato.
Per visualizzare il punto, basta pensare al pentagramma musicale. Come suggerisce il nome, esso è composto da 5 righe parallele fra loro. Se conto quindi le righe (ovvero conto cardinale) conto fino a 5. Se però conto gli "spazi", quanti ne conterei? Conterei quattro spazi, 1° spazio, 3°, 4° spazio; eppure il "pentagramma" è lo stesso.
Ciò significa che se si sta quantificando del tempo, e nello specifico degli anni, si devono considerare i seguenti fattori.
Un anno Ha un inizio, di solito 1° gennaio e una fine, di solito 31 Dicembre. Questo è un "intervallo di TEMPO" abbastanza lungo (365 giorni) durante il quale si possono verificare molti avvenimenti. In tale periodo ci sono infatti, 4 diverse stagioni.
Nel caso del pentagramma sopra illustrato, usandolo per definire unità di tempo (anni) si capisce che se io conto l'ordinale 1° partendo dal rigo, conterò 5 anni, mentre se io conto l'ordinale 1° partendo dagli spazi ne conterò 4 di anni.
Ciò che cerco di far comprendere, è che è necessario fare bene attenzione se nel considerare una determinata misura si sta facendo riferimento ad "anno intero" o a un "Inizio di anno".
Così, se io dico che ho 62 anni, tali anni li ho compiuti o li sto "vivendo"? Dipende da come li conto. Se dico che li ho "compiuti", conto cardinale, in altre parole ho vissuto 62 anni interi, o anche un poco di più, ma non ho ancora vissuto 63 anni interi.
Se invece li conto "ordinali", normalmente mi riferisco al loro inizio, e in tal caso, ho "iniziato" il mio 63esimo anno di vita, ma che ancora non lo ho completato.
E' lo stesso problema che si presentò a fine secolo scorso. Con l'anno 2000 iniziava il 3° millennio o finiva il 2° millennio? Dipende da come si conta il tempo.
Era:_____0°..........1...........2.?
O era:___1°..........2°..........3°?
Nella connotazione cardinale, sono trascorsi due millenni.
Nella connotazione ordinale, inizia il terzo millennio.
Pertanto l'anno 2000 si presenterà con l'unità numerica 2, se conteggiato come millenni trascorsi (interi).
Nello stesso tempo, l'anno 2000 si presenterà come terzo millennio, o unità 3, appena iniziato.
E' importante, nel determinare le cronologie antiche, e nello specifico quella Neobabilonese, capire bene e a fondo questo aspetto. Vengo al punto.
Se come archeologo io sto contando gli anni di regno di un importante re come Nabucodonosor, e in un reperto trovo scritto in caratteri cuneiformi: "MU 5 KAM AN AG-NIG-DU-SES" devo tradurre tale traslato in "Anno quinto di Nabuchadnestar", ovvero 5° anno di Nabucodonosor. Come astronomo, invece, mi si pone il problema di definire in quale punto del tempo tale 5° anno debba essere collocato. Come storico invece, mi si pone il problema di definire pure in quale momento dell'anno, tale 5° anno ebbe inizio (mese e giorno, se non sono citati).
Se nel reperto, come archeologo, trovo scritto (qualcosa di simile): "MU 5 KAM KIN 20 UD AN AG-NIG-DU-SES" allora la datazione sarebbe già più completa o specifica indicando: "anno 5°, 6° mese, 20° giorno, di Nabucodonosor" potendo definire per il periodo Agosto/settembre, nel 20° giorno del mese, che Nabucodonosor fece....ecc.
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Altro importante fattore da prendere in considerazione è: "come veniva allora contato il tempo" o "che calendario usavano"?
Il popolo Sumero, dal quale poi derivano i popoli dell'area mesopotamica, usava un calendario lunare (vedi Pag_001). Tale caelndario contava i mesi in base all'osservazione (quando era possibile) della prima sottile falce della luna dopo la sua fase Nuova (Luna nera). Quello era per loro il 1° giorno del mese.
Inoltre, diversamente dalle consuetudini odierne, per tali antichi popoli (incluso il popolo Ebraico) il giorno non cominciava dopo la mezzanotte, come oggi è comunemente considerato, ma iniziava alla sera, solitamente verso le 18:30, ed era determinato dal "tramonto del sole". Dopo il tramonto del disco solare quindi, era iniziato il nuovo giorno, che appunto era perciò seguito subito dalla notte.
Altro fattore da non trascurare, era pure che l'anno Babilonese non iniziava come quello Egiziano o di Nabonassar, che era un anno solare di 365 giorni, ma iniziava con il primo giorno del 1° mese Nisannu (Marzo/Aprile) essendo un calendario lunare.
E' appunto in questa occasione che un re, dopo la morte del predecessore, o dopo la sua "Ascesa" (o presa di potere o salita al potere) che poteva avvenire sia per successione diretta e legale o per conquista, veniva dai babilonesi riconosciuto ufficialmente come loro re solo mediante quella che loro chiamavano la festa dell'Akitu (capodanno babilonese). Festa che iniziava appunto con il primo giorno del primo mese Nisannu, e si protraeva per circa 10-15 giorni sancendo ufficialmente come re il nuovo monarca.
Da quel momento quindi, tale re era registrato nelle loro tavolette d'argilla come essere al suo PRIMO anno di regno, anche se aveva già iniziato il suo dominio su Babilonia sin dall'estate dell'anno precedente.
Questa connotazione di anni di regno è importantissima per la definizione di una corretta ricostruzione di tutto il periodo Neobabilonese.
Infatti, per loro, un re era al suo "primo anno di regno", anche se avesse poi regnato solo tre o nove mesi, appunto come il caso di Labashi-Marduk, il figlio di Neriglissar, che fu ucciso giovane, evidentemente mediante un complotto di Adda che ne approfittò per far salire al potere il figlio Nabonedo con la giustificazione della scelleratezza che da tale giovane re fu mostrata appena iniziò a regnare.
Essendo possibile un solo Akitu durante un anno, anche se in quell'anno ci fossero stati diversi complotti, per i babilonesi contava l'anno nel quale il re che faceva la cerimonia dell'Akitu come suo primo anno di regno.
Casi particolari erano pertanto da registrare come vacanti. Uno di questi casi è registrato nel BM 25127 (98-2-16. 181) al rigo 14 dove è riportato che per un anno "non ci fu un re su Babilonia". Questo perché dopo la morte di Asshur-etillu-ili, il figlio di Assurbanipal il quale iniziò poi a contrastare Nabopolassar pretendendosi re su Babilonia con il nome di "KANDALANU", e pure gli stessi babilonesi, dovettero affrontare rivolte e guerre, delle quali appunto seppe approfittare sapientemente il caldeo Nabopolassar per salire (ascendere) al trono di Babilonia nell'Ottobre/Novembre del 646/645bc o, come attualmente accreditato, durante il 626/625bc (come da Babylonyan Cronology 626 B.C. - A.d.75 di Parcker e Dubbertstein, pag. 11 rif. BM 40039, Wieseman, op. cit. P1 21 and p. 93). Altre fonti registrano un paio di mesi prima per lo stesso evento.
Appunto per far comprendere bene l'importanza dell'Akitu, mentre lo stesso BM 25127 al rigo 14/15 registra l'ascesa di Nabopolassar per l'ottavo mese babilonese Arahsamna (Ottobre/Novembre corrispondente al giuliano 7 Novembre del 646bc o, all'accreditato, 23 Novembre del 626bc) allo stesso rigo 15 è registrato che accede al suo primo anno di regno nel dodicesimo mese (Addaru Febbraio/Marzo o 5-15 Marzo del 645bc) e al rigo 18 è invece confermato che nel 27° giorno del mese 1°mese Nisannu (Marzo/Aprile) ovvero il mese successivo, era nel suo "primo anno" di regno (645bc). Probabilmente la festa dell'akitu fu a cavallo del 12° mese e del primo mese a motivo di ciò che Nabopolassar sapientemente fece per assicurarsi l'amicizia di Elam, Come registrano le righe 16 e 17 dicendo che "Nabopolassar riportò a Susa gli dèi di Susa che gli assiri avevano depredato e portato in Uruk".
Il rigo 18 anche registra che nel 27° giorno del primo mese, "Panico sopravenne sulla città". Mentre nel corrispondente 27° giorno del 625bc (secondo la cronologia adesso accreditata) il cielo di Babilonia si presentava, dal punto di vista superstizioso, perfettamente normale, nel 27° giorno di Nisannu (o 30 Aprile del 645bc), come mostra la foto, dopo il tramonto del sole, il programma RedShift6 mi mostra un cielo che potrebbe essere stato allora interpretato come malaugurio (che causò il "panico").
Dovrebbero essere stati osservabili Giove e Venere in congiunzione distanti di un grado (due diametri lunari) fra loro; Mercurio (forse visto solo dagli astronomi di corte) e sopratutto la probabile presenza della cometa Helfenzrieder a 7 gradi di altezza visibile con un magnitudo calcolato di 2,5. Nella foto è attivata la funzione "true sky", e pertanto tale cometa fu certamente visibile mentre Giove e Venere si avviavano a tramontare. La foto sotto illustra ciò che forse videro. (il fatto che nel cielo furono pure visibili a Est Antares in sua prima apparizione e a Ovest Marte in tra Gemelli e Granchio e pure Saturno davanti al "re" Regolo, della costallazione del Leone, potrebbe aver contribuito a generare un senso di superstizioso panico fra gli astronomi-astrologi di corte che si diffuse poi evidentemente anche al popolo).
Contestualmente ai difficili momenti di rivolte, di attacchi da parte del re d'Assiria Assurbanipal, e presa del potere da parte di Nabopolassar, è più che giustificata la diversità di alcune altre registrazioni. Il rigo 18, però, lo ribadisco per la sua importanza, conferma in modo chiaro che nel primo mese (Nisannu) Nabopolassar era ufficialmente riconosciuto come essere nel suo "primo anno" di regno appena iniziato e quindi nel Marzo/Aprile del 645bc.
Quella dell'Akitu, era una usanza più specificamente Babilonese. Infatti dei re assiri sono generalmente contati gli anni di regno nel loro insieme (vedi lista di Uruk e simili).
Tolomeo, nella sua lista dei re ("Chronology of the ancient World" di Bickerman del 1968 pag. 108 e 109) seguendo le informazioni di Beroso e basandosi su un calendario solare che partiva dal primo anno di Nabonassar, attribuito oggi al 747bc, pone (forse anche a motivo di registrazioni ormai divenute "accreditate" nel tempo Seleucide), il primo anno di regno di Nabopolassar in corrispondenza del 123° anno di Nabonassar (contato da Gennaio a Gennaio del 625bc quindi) ovvero dopo 22 anni di regno "attribuiti da Tolomeo" al "KANDALANU" (vedi anche lista dei re di Uruk che segna però un diverso numero di anni). (Journal of cuneiform studies del 1995, volume 47 pagg 97-113 L. Depuydt).
La lista di Tolomeo, quindi esula completamente dallo schema di registrazione dei regni che era effettuato dai babilonesi per i re su Babilonia. Di questo particolare è importantissimo prenderne atto. Occorre infatti, per concordare le cronologie, tenere conto dello sfalso che si crea fra anno solare (Gennaio-x a Gennaio-x+1) con quello che risulta con il calendario lunare (Marzo/Aprile a Marzo/Aprile-x+1) o da Nisannu a Nisannu successivo che sarà sempre a cavallo di DUE anni. Es. 1° anno di Nabopolassar secondo cronologia attualmente accreditata è:
Per Tolomeo: Gennaio 625bc - Gennaio 624bc (che poi, di fatto, sarebbe solo l'anno 625bc completo)
Per i Babilonesi (secondo cronologia attuale) : Nisannu (22 Aprile del 625bc)
Per i babilonesi (secondo cronologia su 607bc): Nissanu (04 Aprile del 645bc, o secondo il BM 25127 il 5-15 Marzo del 645bc); differenza, si è visto, giustificabile dalle righe 16 e 17 dello stesso documento.
Qui comincia il vero problema. Come si può identificare in modo certo, possibilmente astronomicamente, quale anno fosse?
Al presente, riferibili a tale periodo Neobabilonese, sono stati rinvenuti tre diari astronomici. Il più vecchio, noto come BM 32312 è collocabile verso il 653/652bc.
Il noto diario "Strassmaier Cambise n° 400" o BM 33066 già decifrato sotto il Prof. Terrien de Lacouperie in "Babylonian and oriental record" Vol. secondo, Nov. 1887-1888 edito in London, Che permise di identificare con il secolare anno 523bc il 7° anno di regno di Cambise II, il figlio di Ciro il Grande e Infine, l'ormai noto V.A.T. 4956 traslato e tradotto da Abrham J. Sachs e completato ed edito da Herman Hunger nel Volime I di "Diaries from 652bc AL 262bc" intitolato: "Astronomical diaries and related texts from Babylonia" ed edito a Vienna nel 1988.
Mentre rimando a diversa pagina le considerazioni concernenti i diari BM 31312 e BM 33066, in accordo al tema della pagina, qui considero il problema dell'identificazione dell'anno del regnante, certamente Nabucodonosor, ma attualmente accreditato da quasi tutti per il suo 37° anno di regno associato alla data del 568bc mentre una minoranza religiosa, seguendo chiare indicazioni riportate nella Bibbia, ne contesta l'affidabilità, se non altro delle osservazioni astronomiche attribuite all'anno 568bc a motivo del fatto che esse risulterebbero essere in contraddizioni con la datazione del 607bc per la distruzione di Gerusalemme, come risulta dalla datazione al 523bc del BM 33066.
Il ricercatore A. Sachs e il suo collaboratore H. Hunger, a suo tempo resero pubbliche le loro ricerche nel sito web:
www.caeno.org
In tale sito furono rese accessibili a tutti il risultati delle verifiche astronomiche con le quali Sachs determinò come probabile anno di osservazione di quanto registrato in tale tavoletta, l'anno 568bc e pure attribuì al 37° anno di Nabucodonosor II il tempo del regnante durante il quale tale osservazioni furono fatte.
Attualmente solo monseppe, (monseppe è un nick o soprannome dell'autore di questa complessa ricerca), un autodidatta appassionato di materie scientifiche in genere, nonché appassionato lettore della Bibbia, appunto seguendo le informazioni che questo ormai universalmente noto libro gli forniva, si è impegnato seriamente, malgrado la complessità della materia da prendere in esame, a valutare e chiarire la discrepanza che si presentava tra la ricerca di Sachs e quanto la Bibbia diversamente suggeriva a quella minoranza religiosa.
Dopo una solitaria e lunga ricerca di informazioni in rete (non avendo egli nessun mezzo economico per fare altrimenti) durata diversi anni a motivo di una lenta connessione con modem 56k, con l'ausilio di informazioni provenienti da varie università presenti in rete, con la consultazione delle informazioni astronomiche pubblicate in rete dalla N.A.S.A. e con la preziosa consultazione dell'archivio di reperti del periodo Neobabilionese pure messi in rete dal sito
www.livius.org nonché con la confutazione delle informazioni che vari musei (B.M. di London incluso) pure hanno pubblicato nel web, ha avuto con probabile maggior successo di un primo tentativo compiuto a suo tempo da Furuli, l'opportunità di comprendere molte interessanti evidenze che danno ragione alla minoranza religiosa più che alla pur seria e meticolosa ricerca a suo tempo svolta da A. Sachs.
Le differenze e le divergenze che monseppe, nella sua ricerca, metterà in evidenza in contrapposizione alle ricerche a suo tempo fatte da Sachs e da altri competenti e preparati esperti, sono solo obbiettivi risultati della stessa.
"monseppe" comprende che sulla base delle informazioni prese in esame dai ricercatori di suddetto periodo storico, il Neobabilonese (700bc - 523bc come estensione temporale) tali ricercatori dovevano logicamente pervenire alle conclusioni e alle stime alle quali sono ufficialmente pervenuti.
Il diverso risultato raggiunto dalla ricerca di monseppe, è dovuto quasi esclusivamente al fatto che monseppe, non seguendo i canoni scientifici attualmente accreditati, pur esaminando e valutando in modo scientifico, per quanto gli sia stato possibile, ogni informazione, si è lasciato guidare come base della sua ricerca dalle informazioni della Bibbia, spesso ignorata o trascurata o non dovutamente soppesata da molti ricercatori.
In questa ricerca purtroppo, non per vanto ma per necessità, moseppe ha dovuto ricoprire più ruoli di non sua specifica competenza, come l'interpretazione degli scritti cuneiformi contestuali ai diari presi in esame, la valutazione storica degli avvenimenti del suddetto periodo, la stima e l'attendibilità dei reperti archeologici analizzati nel contesto delle informazioni bibliche, e la verifica astronomica non solo del periodo attualmente accreditato, ma pure per il periodo diversamente suggerito dalla bibbia.
Seppure tutto questo faticoso lavoro sia stato svolto da una sola persona, senza a tutto il Novembre del 2009 l'ausilio di nessuna altra persona, ciò non di meno tale ricerca è stata fatta con la massima serietà e imparzialità che gli è stata possibile.
Tratterò pertanto in altra pagina la questione riguardante l'attribuzione dell'anno del re Nabucodonosor, se sia il 37° anno attualmente accreditato o se sia il 38° anno del suo regno che il diario astronomico Vat 4956 fu osservato e redatto nella sua copia originale.
(continua)