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CROCIFISSO IN AULA

Ultimo Aggiornamento: 15/11/2009 09:06
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03/11/2009 12:27

Ritenete opportuno che in un'era di pluralismo sociale e religioso, si continui a mantenere il crocifisso in aula?

Un sondaggio su Virgilio, consente a ciascuno di esprimere la propria opinione.

Vai al sondaggio: http://notizie.virgilio.it/community/dilatua/sondaggio.html?1704

Walter Simoni

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03/11/2009 17:22

"A me pare - ha commentato mons. Paglia (CEI) su Avvenire - a proposito della sentenza - che parta da un presupposto di una debolezza umanistica oltre che religiosa del tutto evidente: perché la laicità - ha spiegato - non è l'assenza di simboli religiosi ma la capacità di accoglierli e di sostenerli di fronte al vuoto etico e morale che spesso noi vediamo anche nei nostri ragazzi". "Pensare di venire in loro aiuto facendo tabula rasa di tutto - ha proseguito - mi pare davvero miope anche perché presuppone una concezione di cultura che è libera solo nella misura in cui non ha nulla o ha solo quello che rimane sradicando da ogni storia, tradizione, patrimonio".

E' un parere che va oltre alle tre domandine del sondaggio.
03/11/2009 17:34

Re:
pavel43, 03/11/2009 17.22:

"A me pare - ha commentato mons. Paglia (CEI) su Avvenire - a proposito della sentenza - che parta da un presupposto di una debolezza umanistica oltre che religiosa del tutto evidente: perché la laicità - ha spiegato - non è l'assenza di simboli religiosi ma la capacità di accoglierli e di sostenerli di fronte al vuoto etico e morale che spesso noi vediamo anche nei nostri ragazzi". "Pensare di venire in loro aiuto facendo tabula rasa di tutto - ha proseguito - mi pare davvero miope anche perché presuppone una concezione di cultura che è libera solo nella misura in cui non ha nulla o ha solo quello che rimane sradicando da ogni storia, tradizione, patrimonio".

E' un parere che va oltre alle tre domandine del sondaggio.




ragionamento valido anche per la stella di David ebraica, squadra e compasso massonico, etc.etc.
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03/11/2009 17:40

Re: Re:
amedeo.modigliani, 03/11/2009 17.34:




ragionamento valido anche per la stella di David ebraica, squadra e compasso massonico, etc.etc.



Concordo con Amedeo. Se quanto afferma mons. Paglia dovesse essere attuato pienamente, allora ogni istituto scolastito dovrebbe fare un indagine interna, comprendere quante realtà religiose sono presenti fra gli allievi, il personale docente e non docente e apporre in ogni aula un simbolo religioso per ogni credo riscontrato.





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03/11/2009 17:43

Va rispettata ogni fede religiosa ed ogni altra concezione non religiosa.
Riguardo ai simboli esposti pensate che tutti abbiano lo stesso richiamo etico-religioso nel nostro contesto culturale?
[Modificato da pavel43 03/11/2009 17:55]
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03/11/2009 17:51

Re:
pavel43, 03/11/2009 17.43:

Se vuoi...
Se pensi che abbiano lo stesso richiamo etico-religioso nel nostro contesto culturale.



In una istituzione laica non vi dovrebbe essere nessun richiamo etico-religioso (anzi, etico direi di si), o per lo meno dovrebbe essere fatto in un contesto puramente culturale, ad esempio sostituendo l'ora di religione cattolica, con l'ora di religioni in un'ottica storico-sociologica.





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03/11/2009 17:59

Re:
pavel43, 03/11/2009 17.43:

Va rispettata ogni fede religiosa ed ogni altra concezione non religiosa.
Riguardo ai simboli esposti pensate che tutti abbiano lo stesso richiamo etico-religioso nel nostro contesto culturale?



Questo non ha importanza, quello che conta davvero è la pluralità culturale, la quale non dovrebbe essere direttamente proporzianate al numero di aderenti ad una certa religione all'interno di una struttura scolastica o qualsivoglia istituzione.

Se in una scuola ci sono mille cattolici e venti musulmani, il rispetto culturale dovrebbe essere pari anche a quella minoranza.





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03/11/2009 18:08



In una istituzione laica non vi dovrebbe essere nessun richiamo etico-religioso (anzi, etico direi di si), o per lo meno dovrebbe essere fatto in un contesto puramente culturale, ad esempio sostituendo l'ora di religione cattolica, con l'ora di religioni in un'ottica storico-sociologica.


E’ un’istituzione laica ma con finalità educative e vedo che ti ricredi sull’etico ma pensi di attuarlo su una base storico sociologica, con cui potrai tutt’al più offrire un’educazione alla convivenza democratica. Scopo nobile si intende, ma all’etica bisogna offrire motivazioni più profonde.
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03/11/2009 18:13


Se in una scuola ci sono mille cattolici e venti musulmani, il rispetto culturale dovrebbe essere pari anche a quella minoranza.


Su questo sono pienamente d’accordo.
[Modificato da Roberto Carson 03/11/2009 18:16]
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03/11/2009 19:13

Re:
pavel43, 03/11/2009 18.08:



In una istituzione laica non vi dovrebbe essere nessun richiamo etico-religioso (anzi, etico direi di si), o per lo meno dovrebbe essere fatto in un contesto puramente culturale, ad esempio sostituendo l'ora di religione cattolica, con l'ora di religioni in un'ottica storico-sociologica.


E’ un’istituzione laica ma con finalità educative e vedo che ti ricredi sull’etico ma pensi di attuarlo su una base storico sociologica, con cui potrai tutt’al più offrire un’educazione alla convivenza democratica. Scopo nobile si intende, ma all’etica bisogna offrire motivazioni più profonde.



Caro Pavel,
certi principi etici dovrebbero essere universali, intrinsechi nella coscienza umana indipendentemente dalla appartenenza religiosa.
Quindi una buona educazione in tal senso può essere senz'altro offerta anche a scuola senza accostarla alla teologia di alcuna religione.





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03/11/2009 20:59



certi principi etici dovrebbero essere universali, intrinsechi nella coscienza umana indipendentemente dalla appartenenza religiosa.
Quindi una buona educazione in tal senso può essere senz'altro offerta anche a scuola senza accostarla alla teologia di alcuna religione.


In quarant’anni di scuola mai sentito parlare di teologia.
Un simbolo che testimonia un atto d’amore mi sembra fondante di un principio etico universale.
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03/11/2009 21:03


In quarant’anni di scuola mai sentito parlare di teologia.



Nelle lezioni di religione si parla anche di quello, lo so per esperienza diretta.


Un simbolo che testimonia un atto d’amore mi sembra fondante di un principio etico universale.



Pensi che i musulmani siano d'accordo con te su tale simbolo? O gli ebrei? E gli atei?



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03/11/2009 21:24

in ogni caso come TdG non facciamo obiezioni di alcun genere all'esposizione di simboli religiosi. E' bene chiarirlo.
Non facciamo quindi alcuna campagna contro il crocifisso negli edifici pubblici.
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03/11/2009 23:23

Re:
pavel43, 11/3/2009 5:43 PM:

Va rispettata ogni fede religiosa ed ogni altra concezione non religiosa.
Riguardo ai simboli esposti pensate che tutti abbiano lo stesso richiamo etico-religioso nel nostro contesto culturale?



Secondo la mia esperienza e quella dei miei (ex) compagni di classe, la presenza o assenza del crocefisso è del tutto irrilevante.
Questo vale per i prof. e gli allievi cattolici, cosi' come i non cattolici. Nemmeno dell'ora di religione cattolica, che a suo tempo ho frequentato con buon profitto, si è mai fatto cenno al crocefisso appeso al muro.

Forse i tempi sono cambiati e questi oggetti hanno fatto il loro tempo e possono essere eliminati. D'altra parte è ammesso anche per parte cattolica che si tratta solo di ausili visivi per facilitare l'adorazione, ma non si deve attribuire eccessiva importanza all'oggetto in sé.

Simon
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03/11/2009 23:24

Bravo Amedeo, a me il crocifisso non reca alcun disturbo, in caso non lo uso ma è una questione privata, lo Stato faccia quello che vuole, IO crocifisso o no resto cristiano, mi fa un pò pena chi per sentirsi cristiano ha bisogno di esporre dei simboli in luoghi pubblici.

Shalom
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03/11/2009 23:46

Re:
barnabino, 11/3/2009 11:24 PM:

Bravo Amedeo, a me il crocifisso non reca alcun disturbo, in caso non lo uso ma è una questione privata, lo Stato faccia quello che vuole, IO crocifisso o no resto cristiano, mi fa un pò pena chi per sentirsi cristiano ha bisogno di esporre dei simboli in luoghi pubblici.

Shalom



Mah, sinceramente, a parte la questione politica di principio, non riscontro un tale attaccamento tra il cristiano "di strada".
Per quanto vedo, il crocefisso è piu' usato come simbolo scaramantico che per l'adorazione. Soprattutto nelle classi!

Simon
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04/11/2009 09:01

Attenzione a sta storia.... perchè oggi tocca al crocifisso del cattolici, domani magari alla nostra predicazione pubblica.

Si sta imboccando una strada pericolosa per tutti.
(anche se sappiamo che è lì che finiremo).

--
Omnia adversus veritatem de ipsa veritate constructa sunt
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04/11/2009 11:21

Re:
Spener, 04/11/2009 9.01:

Attenzione a sta storia.... perchè oggi tocca al crocifisso del cattolici, domani magari alla nostra predicazione pubblica.

Si sta imboccando una strada pericolosa per tutti.
(anche se sappiamo che è lì che finiremo).




Si, sono d'accordo con Spener. Se si tende ad essere troppo aggressivi nel laicizzare il mondo che ci circonda, presto ogni tipo di tolleranza religiosa andrà completamente sfumando.




Continuiamo a donare.

http://www.youtube.com/watch?v=WmxT21uFRwM

http://www.youtube.com/watch?v=EqaSOpEF3mM
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Post: 1.038
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04/11/2009 14:09

Il problema è che i difensori del crocifisso nelle aule (per la verità non tutti) lo fanno più facendo leva su una sorta di "diritto esclusivo" della religione cristiana (e direi cattolica, perché il crocifisso non è la croce vuota protestante) che su un più generale problema di libertà di culto, messo in discussione da una laicità esasperata.

Shalom
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04/11/2009 17:26



mi fa un pò pena “chi per sentirsi cristiano” ha bisogno di esporre dei simboli in luoghi pubblici.


Detto così sono d’accordo.
Come sono d’accordo che a “chi si sente cristiano” fa piacere vedere esposto un crocefisso anche in un luogo pubblico.
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