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La stella e i magi

Ultimo Aggiornamento: 29/12/2009 01:21
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11/11/2009 18:02

In Matteo 2:1,2 si legge:

"Essendo Gesù nato a Betleem di Giudea ai giorni del re Erode, ecco, degli astrologi vennero da luoghi orientali a Gerusalemme, dicendo: “Dov’è il re dei giudei che è nato? Poiché vedemmo la sua stella [quando eravamo] in oriente e siamo venuti a rendergli omaggio”."

Chi erano questi astrologi o "magi" che vennero ad adorare Gesù?

Quali origini la stella che seguirono?
[Modificato da Walter.Simoni 16/12/2009 12:02]



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Re:
Roberto Carson, 11/11/2009 18.02:

In Matteo 2:1,2 si legge:

"Essendo Gesù nato a Betleem di Giudea ai giorni del re Erode, ecco, degli astrologi vennero da luoghi orientali a Gerusalemme, dicendo: “Dov’è il re dei giudei che è nato? Poiché vedemmo la sua stella [quando eravamo] in oriente e siamo venuti a rendergli omaggio”."

Chi erano questo astrologi o "magi" che vennero ad adorare Gesù?

Quali origini la stella che seguirono?




Caro Roberto, grazie di aver aperto il thread perchè la cosa francamente mi incuriosisce. Ho sempre attribuito all'evento una connotazione estremamente positiva: genti straniere (rispetto a Israele) che si accorgono di un evento straordinario e si mettono in cammino sotto la guida della stella e dell'angelo, per andare ad adorare il Figlio di Dio fattosi uomo, i magi sono gli unici a rendersi conto che un qualcosa di importante è successo in quella mangiatoia, evento ignorato invece dallo stesso popolo eletto che non si accorge di niente.

Dove sta il satanismo in tutto questo bel quadretto? Attendo lumi.

Saluti
ortodox
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11/11/2009 21:21


Dove sta il satanismo in tutto questo bel quadretto? Attendo lumi.



Uhm... vediamo, forse nel fatto che la stella ignora bellamente la mangiatoia e li guida dritti dritti alla corte di erode che guardacaso voleva uccidere il bambino? Forse perché solo dopo che erode prega i magi di dirgli dove sia Gesù la stella li conduce proprio da Gesù? Forse perché Dio deve proteggere Suo figlio ispirando un sogno ai magi per suggerirgli di non tornare da erode?

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11/11/2009 21:30

C'è inoltre da dire che è anomalo che Dio si sia rivelato "astrologicamente" a dei magi (astrologi), quando questa pratica è severamente condannata nella Bibbia, addirittura con la pena di morte sotto la legge mosaica.



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11/11/2009 21:54


per andare ad adorare il Figlio di Dio fattosi uomo



Non mi pare che le Scritture sostengano questo, per altro se così fosse sarebbe indicativo: dei sacerdorti pagani decidono di "adorare" una essere umano perché è da loro ritenuto un "dio" secondo la loro concezione (pagana) dei "figli di Dio" (a meno che già non conoscessero Nicea!).

Insomma: la trinità avrebbe perfino per i vangeli origine pagana!

Shalom [SM=g27991]
[Modificato da barnabino 11/11/2009 21:55]
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11/11/2009 22:11

Re:
Caro Roberto invece non mi sembra strano affatto prima di tutto perché i Magi non erano giudei e non seguivano la legge mosaica. Secondo perché Dio parla ad ognuno con le parole o i segni che sono a quello più congeniale. E trovo del tutto normale che il "segno" destinato a degli astrologi annunciante la nascita di Gesù sia proprio una stella. Ai pastori manda invece l'angelo. I consiglieri di Erode (e tutti i giudei se è per quello) avevno i profeti e così via. Matteo in questo passo vuole proprio mettere in evidenza come tutti abbiamo ricevuto l'annuncio a modo loro ma come paradossalmente a mettersi in cammino siano stati proprio i più "estranei" alla vicenda.

Inoltre, esaminiamo la stella: essa appare in Oriente dove i Magi vivono e li guida a Gerusalemme. Poi scompare e i Magi devono chiedere informazioni a Erode, a cui viene data la possibilità, ancora una volta, di redimersi e di andare insieme ai Magi ad adorare Gesù come da loro richiesta. Non solo a lui ma a tutta Gerusalemme che "rimase turbata" da tutta la vicenda. Ma è la sua cattiveria di Erode ad impedirgli di ignorare tutti questi segni prodigiosi e a fargli invece decidere l'eccidio dei bambini. Eppure aveva le profezie, i sacerdoti e anche i Magi, tutto quello che serve per riconoscere il messia annunciato dalle scritture. Ma egli non lo fa. E con lui tutta Gerusalemme che colpevolmente non si pone la domanda di capire cosa stia succedendo e di andare a Betlemme a controllare. E non è mica colpa dei Magi i quali invece a differenza degli altri avevano intrapreso un lungo viaggio per adorare il messia. Tutto aveva uno scopo preciso e lo vedremo.

La stella poi ricompare (ma che strana stella ...) e guida i Magi fino al luogo dove era nato il bambino. La stella sembra muoversi a comando, apparire e scomparire. E poi si ferma su un luogo. Ora, non so voi se osservate le stelle, ma come fa una stella a posarsi su una casa? Le stelle in cielo sono così lontane che è impossibile capire "sopra" a cosa stanno (e infatti non stanno sopra a niente in realtà). La "stella" invece si ferma "sopra" il luogo esatto in cui si trova il bambino e i Magi possono finalmente adorarlo come merita.

Essi non sospettano nulla di quanto avviene a Gerusalemme, sono in perfetta buona fede e presi da "grandissima gioia". Non riescono neanche lontanamente a credere che i giudei ed Erode siano così perversi di fronte a un simile evento. C'è bisogno di un sogno per riportarli alla realtà e farli tornare a casa per un'altra strada (il primo atto "furbesco" che essi loro malgrado sono costretti a compiere).

E la stella? Alcuni Padri e commentatori antichi hanno identificato ciò che per i Magi era una stella con un angelo che guidò il loro cammino e che poi apparve in sogno a Giuseppe per dirgli di andare in Egitto. E se ci pensiamo bene questa idea (visto il comportamento della stella) non è proprio astrusa. Ma perchè tutto questo? Lo dice lo stesso Matteo:

"affinché si adempisse quello che fu detto dal Signore per mezzo del profeta: «Fuori d'Egitto chiamai mio figlio». (Matteo 2,15).

Lo stesso Matteo non parla mai di interventi satanici (come ogni volta che esplicitamente tira fuori il maligno) e la gioia dei Magi e il modo in cui l'episodio è narrato non mi sembrano descritti in modo negativo dall'Evangelista.

Saluti
ortodox
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11/11/2009 22:32

Re: Re:
ortodox, 11/11/2009 22.11:

E la stella? Alcuni Padri e commentatori antichi hanno identificato ciò che per i Magi era una stella con un angelo che guidò il loro cammino...
Saluti
ortodox



un angelo (che dovrebbe esser buono), porta i magi da un cattivo.
perchè, per adempiere la profezia dell'Egitto?,
cioè,
per poter scrivere qualche paginetta in più?
oppure
il "movente" è un altro?


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11/11/2009 22:33

Re: Re:
ortodox, 11/11/2009 10:11 PM:

Caro Roberto invece non mi sembra strano affatto prima di tutto perché i Magi non erano giudei e non seguivano la legge mosaica. Secondo perché Dio parla ad ognuno con le parole o i segni che sono a quello più congeniale. E trovo del tutto normale che il "segno" destinato a degli astrologi annunciante la nascita di Gesù sia proprio una stella. Ai pastori manda invece l'angelo. I consiglieri di Erode (e tutti i giudei se è per quello) avevno i profeti e così via. Matteo in questo passo vuole proprio mettere in evidenza come tutti abbiamo ricevuto l'annuncio a modo loro ma come paradossalmente a mettersi in cammino siano stati proprio i più "estranei" alla vicenda.

...
Saluti
ortodox



Bentornato Ortodox,
i tuoi commenti sono sempre molto stimolanti.
Hai già approfondito l'argomento e controllato se il Dio delle Scritture aveva l'abitudine (o l'ha avuta dopo) di usare le stelle per guidare i suoi servitori?
Di eventi miracolosi è abbastanza piena la Bibbia. Se fosse abitudine divina dovrebbe essere una costante, no?

Il quadretto è accattivante, soprattutto in periodo natalizio. Questo pero' non significa che sia "ortodosso". [SM=g27986]

Simon
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11/11/2009 22:44


i Magi non erano giudei e non seguivano la legge mosaica



Dunque è evidente che la loro eventuale "adorazione" fosse di tipo "pagano". Non adoravano il Dio Trino di Nicea né il Geova degli ebrei, ma adoravano quelli che essi consideravano un "figlio di Dio" cioè un "dio" in senso pagano.

Non è un caso che i traduttori siamo piuttosto cauti a rendere questo passo, la NAB ad "adorare" preferisce "rendere omaggio" e così fanno la NWT e la NRSV. Come fa notare il libro di Jason BeDuhn curioso è il caso della "Parola del Signore" che rende "onorarlo" ai vv.2 e 8 e con "adorare" al v.11.

Shalom
[Modificato da barnabino 11/11/2009 22:45]
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12/11/2009 10:32

Stelle e Magi
(SimonLeBon), 11/11/2009 22.33:



Bentornato Ortodox,
i tuoi commenti sono sempre molto stimolanti.
Hai già approfondito l'argomento e controllato se il Dio delle Scritture aveva l'abitudine (o l'ha avuta dopo) di usare le stelle per guidare i suoi servitori?
Di eventi miracolosi è abbastanza piena la Bibbia. Se fosse abitudine divina dovrebbe essere una costante, no?

Il quadretto è accattivante, soprattutto in periodo natalizio. Questo pero' non significa che sia "ortodosso". [SM=g27986]

Simon



Grazie e ben trovato Simon. Prima di tutto un'osservazione: i Magi non sono servitori di nessuno, sono stranieri e come ho già detto Dio si serve dei segni e dei linguaggi congeniali ad ognuno per rivolgersi a genti diverse. Lo stesso fece Paolo che si fece "tutto con tutti" per amore del Vangelo.
E non mi pare che c'entri niente ciò che tu chiami "abitudine divina". Perchè dovrebbe essere una costante? In base a quale logica? Anche se ci fosse questa abitudine, chi impedirebbe a Dio di cambiarla? Oltretutto siamo qui in presenza di un evento mai accaduto prima nella storia, la nascita del Figlio di Dio. E' logico pensare che anche i segni possano essere unici e mai visti prima.
Solitamente si ricollega l'apparizione della stella con Numeri 24,17 che esplicitamente la collega alla nascita del Messia:

"un astro sorge da Giacobbe, e uno scettro si eleva da Israele; colpirà Moab da un capo all'altro e abbatterà tutta quella razza turbolenta."

solo che in Matteo, l'astro che era simbolico in Numeri sorge davvero. E non si può certo dire che l'astro sia un evento astrologico. La bibbia condanna l'astrologia nella misura in cui essa pretende di rivelare il futuro o di comprendere la natura degli eventi sostituendosi in tal modo alla parola di Dio. L'apparizione dell'astro è invece un evento astronomico: la stella veramente appare e veramente guida i Magi verso il neonato Gesù. I Magi lo interpretano come segno di una nascita regale solo perchè in tutto il mondo antico l'apparizione di astri ed altri eventi astronomici era spesso ricollegata con importanti eventi di questo genere. Probabilmente i Magi non erano totalmente all'oscuro della profezia di Numeri, essendo degli eruditi. Ma qui non vorrei spingermi oltre.

Per Bruciolis: le motivazioni alla base dell'evento sono molteplici. Bisogna chiedersi prima di tutto cos'è che spinge i Magi a muoversi, a lasciare la loro terra, intraprendere un viaggio lungo e pericolosissimo. Quale vantaggio potrebbero trarre da questa visita a un re bambino? Soprattutto quando c'è un altro re? E poi perchè vanno subito via appena trovato il bambino?

I Magi come ho detto erano degli studiosi, ma dovevano essere anche importanti e famose personalità se Erode non esita un attimo ad accoglierli a corte. Cosa cercano? Semplicemente cercano la conoscenza. Hanno visto un fenomeno incredibile e vogliono capire se è vero quello che le profezie e i segni hanno detto. Infatti appena essi chiedono, Erode fa chiamare gli scribi e i sacerdoti che gli riferiscono della profezia. E' evidente che la loro domanda verteva sulle profezie, su una conoscenza condivisa che essi ritenevano di trovare a corte non avendovi trovato il re che si aspettavano.

Dal punto di vista di Dio (e di Matteo) i Magi sono un'ulteriore conferma che un evento straordinario è accaduto. Le profezie lo confermano Erode non ha nessun dubbio e nemmeno il popolo. Hanno capito che si tratta del Messia e non di un re comune, eppure Erode decide lo stesso di eliminarlo. Perchè? E il popolo non si cura minimamente di andare a vedere se veramente il messia tanto atteso è arrivato. Eppure hanno letto le profezie, hanno visto la stella, hanno visto i Magi, tutta una serie di eventi prodigiosi che li lascia totalmente indifferenti.

Infine, cosa trovano i Magi? Essi arrivano ad una povera stalla e non in un palazzo reale, trovano un bambino nato in condizioni indigenti (a dire poco) e non fra onori e glorie terrene. Eppure, dice Matteo, "essi si rallegrarono di grandissima gioia" poiché si resero conto di quello che era successo, dello straordinario evento di cui erano stati testimoni. Comprendono l'opera di Dio, così come faranno i Gentili all'annuncio del Vangelo. Non hanno bisogno d'altro, lasciano i doni e vanno via, felici e contenti.

E' ovvio perchè Matteo riporta questo episodio: la stella, i Magi, sono tutti elementi che si riferiscono al Vangelo, all'annuncio rifiutato dal popolo eletto ed accolto dai Gentili, già fin dalla nascita di Gesù. Così è stato sempre letto, a partire dai Padri in giù, ed è perfettamente ortodosso (caro Simon).

Non avevo mai sentito nessuno ricollegare questo evento al satanismo. Per questo mi suona alquanto strano.

Saluti
ortodox
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12/11/2009 14:03

Su alcuni punti devo condividere il pensiero di Ortodox.
Lo scopo della narrazione di Matteo non è quello di identificare pratiche sataniche. Egli vuole mettere in risalto come i pastori (considerati gli ultimi, coloro che fanno parte dell' am ha arez) e i pagani, riconobbero il Cristo a dispetto delle "Guide" del popolo santo di Israele.
Questo è lo scopo narrativo.

Tutto ciò che giustamente è stato detto in merito alla pratica dell'astrologia, è una deduzione teologica che esula dalle intenzioni dell'agiografo.

IMHO
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12/11/2009 15:35


è una deduzione teologica che esula dalle intenzioni dell'agiografo.



Ok. Ma tra due deduzioni sull'identità del mandante della stella si può scegliere quella più probabile o rimangono semplici congetture e quindi è meglio non sbilanciarsi?

Ortodox avvalla quella buonista: stella su Gerusalemme e non su Betlemme per informare Erode della nascita del Cristo.

Io avvallo quella complottista: stella su Gerusalemme e non su Betlemme sempre per informare Erode della nascita del Cristo, ma per dargli un'opportunità di trovarlo e ucciderlo non per semplicemente informarlo di una cosa che tra l'altro già avrebbe dovuto sapere.

Comunque in effetti ringrazio Ortodox per la sua esposizione che in fin dei conti non trovo controvertibile con la sola scriptura a meno che non mi sfugga qualcosa. [SM=g27987]
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12/11/2009 16:24

Re:
Methatron, 12/11/2009 15.35:


è una deduzione teologica che esula dalle intenzioni dell'agiografo.



Ok. Ma tra due deduzioni sull'identità del mandante della stella si può scegliere quella più probabile o rimangono semplici congetture e quindi è meglio non sbilanciarsi?

Ortodox avvalla quella buonista: stella su Gerusalemme e non su Betlemme per informare Erode della nascita del Cristo.

Io avvallo quella complottista: stella su Gerusalemme e non su Betlemme sempre per informare Erode della nascita del Cristo, ma per dargli un'opportunità di trovarlo e ucciderlo non per semplicemente informarlo di una cosa che tra l'altro già avrebbe dovuto sapere.

Comunque in effetti ringrazio Ortodox per la sua esposizione che in fin dei conti non trovo controvertibile con la sola scriptura a meno che non mi sfugga qualcosa. [SM=g27987]



Cari Spener e e Methatron, grazie delle vostre risposte. Volevo aggiungere un'altra cosa che mi sembra degna di nota e alla quale ho pensato rileggendo il precedente post di Methatron: se Dio alla fine si è degnato di avvisare in sogno i Magi di non tornare da Erode, perchè ha aspettato tanto a farlo? Poteva farlo anche prima e non farli partire affatto, se il suo intento era esclusivamente la salvaguardia del bambino. Se ha permesso il loro viaggio credo si debba concludere che lo scopo fosse diverso e che la protezione si fosse resa necessaria solo in quel momento.

Mi convinco sempre di più che la stella fosse "buonista" e l'evento fosse inteso come "ultima possibilità" di conversione per Israele (e per Erode), oltre che come prefigurazione del futuro Vangelo accettato dagli umili e dai gentili.

Saluti
ortodox
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12/11/2009 17:31

Caro Ortodox, innanzitutto permettimi di ringraziarti per i tuoi interventi e complimentarmi con te per l'ottima esposizione che hai fornito, fermo restando la diversità di pareri che abbiamo sull'argomento.

Vorrei comunque indurti a riflettere su un aspetto che a mio avviso è indispensabile per sbrogliare il dilemma. Quella stella, in ultima analisi, a causato la morte di migliaglia di bambini innoccenti, immagina la sciagura che quella strage ha portato, soprattutto a quelle povere mamme che hanno visto trucidare i propri figlioletti sotto i loro occhi. Se effettivamente quella stella era un prodigio divino, non credi che Dio abbia miseramente fallito questo suo proposito che, invece di essere un segno di buona ventura è stata la causa di una terribile sventura?



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12/11/2009 17:41

Sono tutte considerazioni teologiche, lecite, ma che vanno oltre l'intenzione del narratore.

L'agiografo aveva l'intenzione (presumibile) di mettere in evidenza quanto scritto sopra.
- Gli scribi e i farisei consultavano la loro guida = le Scritture Ebraiche.
- I pagani consultavano la loro guida = gli astri

I primi non compresero. I secondi compresero.
Non perchè i secondi avessero una guida più "buona" dei primi, ma perchè i primi erano spiritualmente ciechi ("guide cieche").
E' evidente che per "Matteo" sia la Bibbia che "gli astri" potevano condurre al Cristo.

Il problema TUTTO TEOLOGICO è:
- chi si "nasconde" dietro la sapienza delle Scritture?
- chi si "nasconde" dietro la sapienza dell' astrologia?

"Matteo" TACE in tal senso. E non è corretto mettergli in bocca espressioni in un senso o nell'altro.

La risposta viene dalla visione teologica d'insieme.

Imho.
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12/11/2009 17:59


"Matteo" TACE in tal senso. E non è corretto mettergli in bocca espressioni in un senso o nell'altro.

La risposta viene dalla visione teologica d'insieme.



Si, sono d'accordo con Spener.
La concezione dei TdG in merito alla natura della stella è puramente teologica, una deduzione meditata sul fenomeno, alla luce del contesto e delle conseguenze.

La Bibbia, come dice Spener, non dice espressamente che la stella avesse connotazioni sataniche, in tal caso anche le altre confessioni cristiane non avrebbero avuto difficoltà ad accettarlo. Matteo si limita a narrare l'evento come un reportage, senza specificarne il perchè, ne in senso buonista e tanto meno complottista (se mi è consentito usare l'espressione di Methatron!).



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12/11/2009 17:59

Sono d'accordo con Spener. Il dato biblico è una cosa e la congettura teologica e tutt'altra cosa, su cui non si può essere domgatici!
________________________________________________

12/11/2009 18:19

Re:

Roberto Carson, 11/11/2009 18.02:

In Matteo 2:1,2 si legge:

"Essendo Gesù nato a Betleem di Giudea ai giorni del re Erode, ecco, degli astrologi vennero da luoghi orientali a Gerusalemme, dicendo: “Dov’è il re dei giudei che è nato? Poiché vedemmo la sua stella [quando eravamo] in oriente e siamo venuti a rendergli omaggio”."

Chi erano questi astrologi o "magi" che vennero ad adorare Gesù?

Quali origini la stella che seguirono?



L'argomento può essere foriero di diatriba e cercherò di essere chiaro. non darò altre inforamzioni oltre a queste, che sono già troppe...

Il verso 1 e 2 citato da Carson dice chiaramente che "Mentre erano in oriente" videro la "sua" stella

Tale stella non era ovviamente una normale stella, perché avrebbe dovuto essere una supernovae per "apparire" e comunque non avrebbe definito il senso per il quale "era la "sua" stella".

Ho già ribadito che gli astonomi babilonese (che erano anche astrologi, in quanto è da Babilonia che ebbe pure origine (Vedi tavola degli "Omen"), erano a conoscenza delle profezie di Isaia sul messia. Sapevano che colui che doveva nascere doveva essere un re.
Dov’è il re dei giudei che è nato? Sapevano che doveva venire per Giudei e "sapevano dove era la Giudea!!!" Pertanto nessuna stella li condusse a Gerusalemme. essi ci andarono "dopo" aver visto la "sua stella".

Perché dicevano. "la sua stella"? Per il fatto che lo associavano ad un fatto regale.

Per i babilonesi, la stella Regolo, della costellazione del leone che loro chiamavano "LUGAL" era simbolo per il re.

Pertanto, osservando il cielo, dovettero vedere in vicinanza di tale stella un fenomeno particolare (cometa o congiunzione planetaria) che essendo in vicinanza di Regolo fece comprender loro che era un segnale per tale "re".
Gli astrologi o "dotti", eran anche furbi, sapevano bene come usare le informazioni che avevano. Dalla profezia delle settanta settimane di Daniele, evidentmente avevano capito che era vicino il tempo perché tale re si manifestasse ai Giudei.
Per tale motivo, partirono alla volta di Gerusalemme chiededo del nato re. Perché lo fecero? forse anche per fini politic. Se tale re fosse divenuto "potente" sarebbe stato meglio averlo amico che "nemico"..

Il racconto di Matteo poi prosegue dicendo.

(Matteo 2:9-12) 9 Udito il re, se ne andarono; ed ecco, la stella che avevano visto [quando erano] in oriente andava davanti a loro, finché venne a fermarsi sopra il luogo dov’era il fanciullino. 10 Vedendo la stella, si rallegrarono moltissimo. 11 Ed entrati nella casa videro il fanciullino con sua madre Maria, e, prostratisi, gli resero omaggio. E aperti i loro tesori, gli offrirono doni, oro, olibano e mirra. 12 Comunque, avendo ricevuto in sogno divino avvertimento di non tornare da Erode, si ritirarono nel loro paese per un’altra via...

Avete notato? "rividero a stella". Io posso solo dirvi però che il racconto di Matteo è solo riassuntivo.
Da quando gli astrologi partirono per Gerusalemme, a quando "rividero la stella davanti a loro" intercorsero quasi 5 mesi almeno.
Pertanto non era nella "mangiatoia" che avrebbero trovato il nato re dei giudei.

In effetti, la stella o la cometa o le comete che "andava davanti a loro" non era intesa come guida per i saggi, essi sapevano che dovevano andare a Beetlemme (glielo disse Erode) e pertanto essere guidati da una stella verso tale località era privo di significato.

Essi, arrivati a betlemme dovevano solo sapere in quale casa della cittadina fosse il "re".
La stella che andava davanti a loro, poteva essere solo una cometa. Ma da sola tale cometa non avrebbe detto loro dove era la casa.

Fu necessario che di comete ce ne fossero due.
Essi difatti fecero solo un "puntamento" astronomico per capire il punto dove era la casa di Gesù.

Una cometa era per Regolo e un'altra era per la casa del re.

quando la cometa per regolo (andando davanti a loro) raggiunse un puntamento che loro erano soliti fare, l'altra cometa, che si era "fermata sulla casa" come Altezza, indicò appunto in Azimut dove era il re.

Per capire tale puntamento, occorre visionare il cielo ogni sera, per quasi 15 giorni. Infatti si accamparono davanti a Betlemme in quanto ogni giorno il punto del sorgere della cometa si spostava in Azimut a motivo dell'orbita terrestre. Pertanto sulla linea dell'orizzonte di betlemme esattamente nel giorno che l'altra cometa raaggiunse il puntamento che loro erano soliti fare, al momento del sorgere della cometa per la casa del re, semplicemente andarono in quella direzione dove la cometa sorse e trovarono la casa.

Perché Geova permise a tali "saggi" di trovare Gesù? Tali saggi portarono dei doni, oro, olibano e mirra. Cose preziose e costose che permisero al povero falegname di poter affrontare poi il viaggio in Egitto e la residenza in tale posto fintanto che Erode non fosse morto e pure il ritorno e il riavvio delle attività lavorative.

In conclusione,I tempi sono stabiliti da Dio. I saggi "comprsero" per conto loro che l'avvenimento era in corso, e Geova non li fermò. Essi fornirono i mezzi necessari per Giuseppe e per Maria fuggiti in Egitto. Per tale motivo Geova poi li avvertì di non passare da Erode.
La distanza di Gerusalemme da Betlemm è a meno di un giorno di viaggio e Giuseppe non avrebbe fatto in tempo a fuggire se i Saggi (che non sapevano che Erode mirava ad uccidre il neonato re) avessero avvertito Erode.

Ho già detto troppo...

Questo io comprendo.

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12/11/2009 18:23

Caro Spener,

E' anche vero che per Matteo quella "divinazione" (che non riguardava il "figlio di Dio" come sostiene Ortodox ma secondo Matteo "il re dei Giudei" e in questo ha senso la stella come metafora del re messianico) finisce comunque con un sentore di morte. Ma non solo quello, naturalmente.

Se è vero che Gesù è riconosciuto anche dagli astri come la "stella" o il re che viene da Giacobbe (interessante che i Targum leggono "stella" di Numeri con "re") e tale evento culmina con i magi che omaggiano alla maniera orientale il nuovo re d'Israele, questo evento però già preannuncia il futuro di Gesù che deve morire per mano dell'opera di Satana e che già lo perseguita.

Interessante anche che la stella che guida i magi da Gesù a Betleem non sembra la stessa stella che hanno visto in oriente, attraverso presumibilmente un oroscopo. Ma è un altro "astro" (?) che li guida, un riferimento luciferino? Anche Satana infatti è paragonato ad un astro, e dunque abbiamo una doppia metafora: la stella di Giacobbe che sorge, il re che nasce, e la stella di Satana, il re di questo sistema di cose, che guida il primo tentativo di uccidere Gesù, poi fallito per intervento divino: così degli stranieri rendono omaggio al futuro re del mondo, preannunciando e la sovranità di Gesù su tutte le nazioni e la sconfitta di Lucifero/Erode/Satana rispetto alla questione della saovranità.

Ma forse qui ci addentriamo nell'esegesi più spericolata!

Shalom
[Modificato da barnabino 12/11/2009 19:05]
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12/11/2009 18:39

a me sorgono diverse domande che, mi portano ad un unica conclusione logica (che per ora tengo per me):

qual'era lo scopo della stella? Guidare dei pagani da Gesù per quale motivo? E questi pagani perchè sarebbero stati così importanti da essere guidati (da Dio?) fino da Gesù appena nato? Che lezione può avere questo evento per noi? Per narrare questo evento, cosa voleva narrarci lo scrittore ispirato e quindi sotto la guida dello spirito santo?

[Modificato da Seabiscuit 12/11/2009 18:40]

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