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Cosa accade quando si muore?

Ultimo Aggiornamento: 16/11/2009 11:57
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Post: 484
Città: NAPOLI
Età: 33
Sesso: Maschile
15/11/2009 13:49

Non dobbiamo fare confusione con i termini ebraici che sono molto precisi.

Il soffio (ruach) non è l'anima (neshamà).
In Ecclesiaste 3 si parla della ruach della bestia e di quella dell'uomo. Sia gli esseri umani che gli animali hanno questo soffio divino che permette di vivere.
La vitalità fisica generata dal sangue trae la sua energia proprio dalla ruach.

Dunque quando alla fine di Ecclesiaste si dice che la ruach torna a Dio, ciò significa semplicemente che il Creatore si riprende quell'energia che aveva dato alla nascita.


"Sapienza 3
1 Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio,
nessun tormento le toccherà.
2 Agli occhi degli stolti parve che morissero;
la loro fine fu ritenuta una sciagura,
3 la loro partenza da noi una rovina,
ma essi sono nella pace."


Questo passo è una testimonianza dell'antica visione Ebraica dell'aldilà.
Quando l'uomo muore Dio custodisce la sua neshamà, cioè la sua parte spirituale e intellettiva.
Questo non implica necessariamente che la neshamà sia cosciente o che viva. Anzi, dai testi delle antiche preghiere Ebraiche si comprende che non esisteva la credenza nella vita dell'anima dopo la morte, come del resto si evince anche da altri passi Biblici.


Questo pensiero che qualcosa degli uomini sussistesse dopo la morte. emerge già nella piú antica rappresentazione di quello che viene chiamato lo sheol.


Sheol indica il sottosuolo, il luogo dove vengono seppelliti i cadaveri.
C'è un interessantissimo passo del Talmud che descrive i vari strati della litosfera fino a giungere al magma infuocato che si trova nell'entroterra. Ebbene, in questo passo il primo strato del sottosuolo viene chiamato Sheol.



La parobala di Lazzaro e del ricco epulone, PUR NON RAPPRESENTANDO UNA LEZIONE SULL’ALDILÀ rivela che nel giudaismo si affaccia una retribuzione differenziata per i morti.


Infatti la storia di Lazzaro riflette un'idea dell'aldilà compatibile con quella del Fariseismo, ancora oggi diffusa tra gli Ebrei.
In particolare la presenza di Abramo è significativa perchè diverse fonti Giudaiche lo descrivono come una sorta di "guardiano dell'aldilà"

Shalom.
[Modificato da .:mErA:. 15/11/2009 13:51]
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http://www.ritornoallatorah.it
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