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Apocalisse 1:17

Ultimo Aggiornamento: 15/01/2010 00:42
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09/01/2010 21:35

apocalisse 1:17
Vorrei tanto che Carlo Siracusa facesse un corso di teologia serio perchè noto ogni volta che lo leggo, delle lacune importanti...
Veniamo alle sue scoperte:


"In Isaia, le parole che Dio rivolse al suo popolo, quando si presentò dicendo: “Io sono il primo e sono pure l’ultimo”, in greco sono rese così: “ego eimi protos kai eschatos”, presentando una differenza rispetto alle parole di Gesù riportate in Apocalisse, che in greco sono: “ego eimi ho protos kai ho eschatos”.
La forma grammaticale delle due espressioni, presenta una chiara distinzione: mentre nelle parole di Gesù c’è la presenza dell’articolo determinativo ho , mostrando che “primo e ultimo” riferito a Cristo è un titolo, nelle parole pronunciate da Dio stesso, l’articolo manca, descrivendo così la qualità o la natura di Dio. "



Innanzitutto Isaia è scritto in ebraico e la resa che propone Siracusa deriva presumibilmente dalla traduzione della LXX (dopo spiegherò perchè ho detto presumibilmente) in ebraico il testo recita alla lettera cosi:

"io egli io primo e io ultimo"

http://www.scripture4all.org/OnlineInterlinear/OTpdf/isa48.pdf


Quasi tutte le traduzioni che ho esaminato hanno messo sia il verbo essere che l'articolo in quanto lo hanno considerato sott'inteso.
Nella prima parte compare il nome di Dio ani hu "io [sono] egli" la traduzione che il Siracusa ha citato lo rende infatti con "Io sono" a confermare che questo è un titolo vero e proprio, indicando appunto un nome di Dio, se questo è un titolo non vedo come non lo possa essere il secondo e il terzo, il fatto che non vi sia l'articolo non significa nulla.
Veniamo ora alla LXX:
nella versione che ho io ( LXX Septuaginta Rahlfs) leggo quanto segue:
ego eimi protos kai ego eimi eis ton aiona
che tradotto vuol dire:
io sono primo e io sono nell'eternità

Notare l'aticolo ton prima di eterno.
Ecco come la traduzione inglese della LXX rende il passo:
"12 Hear me, O Jacob, and Israel whom I call; I am the first, and I endure for ever."

http://www.ecmarsh.com/lxx/Esaias/index.htm

Da quanto visto sopra mi chiedo quale traduzione greca del passo di Isaia, il Siracusa abbia letto.

continuiamo:


Dando uno sguardo anche al contesto delle parole riferite a Gesù, notiamo che, il ‘primo e ultimo’ di Apocalisse, è riferito al Cristo risorto, infatti, al versetto successivo Gesù è chiamato “il vivente”, aggiungendo: “Ero morto, ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e dell’Ades”.(Ap 1,18)

Comprendiamo, dunque, che: mentre “protos kai eschatos”, riferito a Dio, ne descrive la natura eterna, quando si riferisce al Cristo ne descrive la sua ‘primizia’ dai morti, il suo privilegio d’essere il primo e l’ultimo ad essere risuscitato direttamente da Dio. “E’ lui il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato”. (Col 1,18 NR) Tutti gli altri, ritorneranno in vita, mediante la risurrezione, per mezzo di Cristo Gesù, in quanto, “quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori”. (Gv 5,28 NR)

Anche in questo caso, dunque, comprendiamo che l’attribuzione dello stesso appellativo, non fa del Padre e del Figlio un unico Dio!



Che per "primo e ultimo" si intenda il primo e ultimo risorto da Dio è del tutto opinabile, primo perchè ci sono scritture dove Cristo dice chiaramente di autorisorgere (GV 2:19-22 ecc...) inoltre è interessante notare la scrittura che segue:

paoline apocalisse 2:8 All'angelo della chiesa di Smirne scrivi: Così parla il Primo e l'Ultimo, colui che giacque morto e poi risuscitò.
Notare che non c'è scritto che fu risorto!

secondo perchè il contesto non lo dice, non vedo cosa c'entri il fatto che egli sia il primogenito dai morti con l'essere il primo, sono supposizioni arbitrarie che io non vedo assolutamente, inoltre secondo la sua logica a chi appartengono i titoli di apocalisse 22:13?
" Io sono l'Alfa e l'Omega, il Primo e l'Ultimo, il Principio e la Fine."
in greco vi sono tutti gli articoli davanti ai nomi.
Ora se come dice il Siracusa questi sono titoli che differenziano Cristo da Dio, devo dedurre che si stia parlando di Cristo?
Egli è dunque anche l'alfa e l'omega il principio e la fine?
Egli è il Dio onnipotente di apocalisse 1:8 dal momento che è chiamato alfa e omega?
E' lo stesso Dio di apocalisse 21:6,7?
Allora: "primo e ultimo" come titoli si applicano anche al padre o solo a Cristo?
E se si applicano anche al padre come sarà costretto ad ammettere, a cosa è servito tutta questa sua argomentazione?

Sono curioso di sentire una sua risposta.
saluti
[Modificato da amico di oreste 09/01/2010 22:00]
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09/01/2010 22:32

Re: apocalisse 1:17
amico di oreste, 1/9/2010 9:35 PM:



...
Nella prima parte compare il nome di Dio ani hu "io [sono] egli" la traduzione che il Siracusa ha citato lo rende infatti con "Io sono" a confermare che questo è un titolo vero e proprio, indicando appunto un nome di Dio, se questo è un titolo non vedo come non lo possa essere il secondo e il terzo, il fatto che non vi sia l'articolo non significa nulla.

...

Sono curioso di sentire una sua risposta.
saluti



Né "io sono" né tantomeno "ani hu" sono "il nome di Dio". Quello è espresso unicamente dal tetragramma.

Simon
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09/01/2010 23:03

Caro ADO,


Nella prima parte compare il nome di Dio ani hu "io [sono] egli"



Ani hu non è il nome di Dio, significa solo "io sono lui"


nella versione che ho io ( LXX Septuaginta Rahlfs) leggo quanto segue: ego eimi protos kai ego eimi eis ton aiona



Non mi pare che protos abbia l'articolo, ma non ho idea che versione della LXX abbia citato il Siracusa, comunque visto che l'attenzione è posta su protos forse è solo un refuso.


Che per "primo e ultimo" si intenda il primo e ultimo risorto da Dio è del tutto opinabile, primo perchè ci sono scritture dove Cristo dice chiaramente di autorisorgere (GV 2:19-22 ecc...)



Esegesi altrettanto opinabile alla luce del linguaggio biblico...


Ora se come dice il Siracusa questi sono titoli che differenziano Cristo da Dio, devo dedurre che si stia parlando di Cristo?



Il Siracusa si limita a commentare Rivelazione 1,17 e che altrove anche a Dio siano attribuiti il titolo di Primo e Ultimo non mi pare che significhi nulla, non si stava commentando quel passo ed è del tutto indifferente dato che Gesù non è mai detto "primo" senza articolo, ad indicarne la natura o qualità.

Shalom
[Modificato da barnabino 09/01/2010 23:06]
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FORUM TESTIMONI DI GEOVA
10/01/2010 16:52

Re:
barnabino, 09/01/2010 23.03:

Caro ADO,


Nella prima parte compare il nome di Dio ani hu "io [sono] egli"



Ani hu non è il nome di Dio, significa solo "io sono lui"


nella versione che ho io ( LXX Septuaginta Rahlfs) leggo quanto segue: ego eimi protos kai ego eimi eis ton aiona



Non mi pare che protos abbia l'articolo, ma non ho idea che versione della LXX abbia citato il Siracusa, comunque visto che l'attenzione è posta su protos forse è solo un refuso.


Che per "primo e ultimo" si intenda il primo e ultimo risorto da Dio è del tutto opinabile, primo perchè ci sono scritture dove Cristo dice chiaramente di autorisorgere (GV 2:19-22 ecc...)



Esegesi altrettanto opinabile alla luce del linguaggio biblico...


Ora se come dice il Siracusa questi sono titoli che differenziano Cristo da Dio, devo dedurre che si stia parlando di Cristo?



Il Siracusa si limita a commentare Rivelazione 1,17 e che altrove anche a Dio siano attribuiti il titolo di Primo e Ultimo non mi pare che significhi nulla, non si stava commentando quel passo ed è del tutto indifferente dato che Gesù non è mai detto "primo" senza articolo, ad indicarne la natura o qualità.

Shalom




Dio si è dato molti nomi tra cui proprio Io sono, l'ho imparato proprio da coloro che hanno ricevuto tale nome, ovvero gli ebrei, quindi prima di fare certe affermazioni dovreste come minimo chiederlo a loro, ho notato che quì postano due esponenti della religione ebraica, gradirei che dicessero cosa ne pensano al riguardo: ani hu usato dal deutero isaia e forse dalla fonte sacerdotale è un nome di Dio?
Per quanto riguarda il tuo commento finale vedo che come accade spesso, non hai letto attentamente quanto ha scritto il siracusa, è lui ad affrontare la teoria dei titoli con l'articolo davanti ai nomi di apocalisse 1:18, in contrapposizione a quelli di Isaia (secondo lui senza articolo anche se nel secondo caso appare ma in un nome differente rispetto ad apocalisse [SM=g27992] )quindi quanto ho postato è più che attinente.
saluti
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10/01/2010 16:59

Re: Re:
amico di oreste, 1/10/2010 4:52 PM:



Dio si è dato molti nomi tra cui proprio Io sono, l'ho imparato proprio da coloro che hanno ricevuto tale nome, ovvero gli ebrei, quindi prima di fare certe affermazioni dovreste come minimo chiederlo a loro, ho notato che quì postano due esponenti della religione ebraica, gradirei che dicessero cosa ne pensano al riguardo: ani hu usato dal deutero isaia e forse dalla fonte sacerdotale è un nome di Dio?

...

saluti



Il nome di Dio non viene dato a piacimento da tdG, cattolici, protestanti o ebrei. Dio ha scelto il suo Nome (per sempre), che gli ebrei hanno poi scelto di smettere di pronunciare.

Simon
[Modificato da (SimonLeBon) 10/01/2010 17:00]
10/01/2010 18:27

Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 10/01/2010 16.59:

amico di oreste, 1/10/2010 4:52 PM:



Dio si è dato molti nomi tra cui proprio Io sono, l'ho imparato proprio da coloro che hanno ricevuto tale nome, ovvero gli ebrei, quindi prima di fare certe affermazioni dovreste come minimo chiederlo a loro, ho notato che quì postano due esponenti della religione ebraica, gradirei che dicessero cosa ne pensano al riguardo: ani hu usato dal deutero isaia e forse dalla fonte sacerdotale è un nome di Dio?

...

saluti



Il nome di Dio non viene dato a piacimento da tdG, cattolici, protestanti o ebrei. Dio ha scelto il suo Nome (per sempre), che gli ebrei hanno poi scelto di smettere di pronunciare.

Simon



Se tu conosci il nome di Dio (che poi è un nome di Dio dal momento che se ne è dati diversi, quello che intendi tu è il più usato dalla tradizione yahvista) devi ringraziare gli ebrei, perchè è dai loro libri che tu lo hai conosciuto e soprattutto è a loro che si è rivelato come "colui che è", dovresti secondo me concentrarti di più sul significato di quel nome, rispetto alla sua forma esteriore, non hai mai pensato al fatto che dicendo "io sono" o dal nostro punto di vista "egli è" ci abbia semplicemente indicato che non è possibile rinchiuderlo in un nome?
"Egli è" punto, cosa possiamo dire di più? Indica il suo eterno presente e la sua immutabilità.
Se il chiamarlo YHWH fosse stato così importante, non credi che suo figlio ne avrebbe dato l'esempio?
Invece si limitò a chiamarlo "padre" ed in questo modo ci insegnò a pregarlo.
Comunque siamo fuori tema.
ciao
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10/01/2010 19:12

Re:
amico di oreste, 1/10/2010 6:27 PM:



Se tu conosci il nome di Dio (che poi è un nome di Dio dal momento che se ne è dati diversi, quello che intendi tu è il più usato dalla tradizione yahvista) devi ringraziare gli ebrei, perchè è dai loro libri che tu lo hai conosciuto e soprattutto è a loro che si è rivelato come "colui che è"...



Secondo me prendi un grosso abbaglio perchè metti il creato prima del creatore. E' un tipico errore di chi vuole definire Dio a piaceimento, invece di capire quello che Lui dice.
Il Nome che Dio si è scelto, dicendo "questo è il mio Nome", non è dovuto ad alcuna "tradizione yahvista" non meglio specificata, ma alla scelta di Dio che lo rende noto ormai da millenni.
Di seguito, mostrami dove viene detto "io sono, questo è il mio nome per sempre".
Per questo mi piace l'idea di ringraziare il Creatore, prima del creato, per essersi identificato personalmente, nella moltitudine di dei nominali pagani.
Altrimenti dovremmo poi anche credere che i copisti dei monasteri avrebbero preservato la parola di Dio, perchè Dio non sarebbe stato capace di farlo altrimenti.

amico di oreste:

...dovresti secondo me concentrarti di più sul significato di quel nome, rispetto alla sua forma esteriore, non hai mai pensato al fatto che dicendo "io sono" o dal nostro punto di vista "egli è" ci abbia semplicemente indicato che non è possibile rinchiuderlo in un nome?
"Egli è" punto, cosa possiamo dire di più? Indica il suo eterno presente e la sua immutabilità.
Se il chiamarlo YHWH fosse stato così importante, non credi che suo figlio ne avrebbe dato l'esempio?
Invece si limitò a chiamarlo "padre" ed in questo modo ci insegnò a pregarlo.
Comunque siamo fuori tema.
ciao



Mi sembra un po' ridicolo argomentare "dovresti concentrarti di piu' sul significato... cosa possiamo dire di piu'"!

Non abbiamo niente da dire, a parte riconoscere che "io sono" e "padre" non sono nomi personali ma espressioni comuni, in nessun modo sostitutive del Nome personale. Infatti anche per parte ebrea vengono pronunciate apertamente, cosa che non accade affatto, da molti secoli a questa parte, col Nome.

Simon
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10/01/2010 20:54

"Anì Hu", Io sono Egli è a volte usato sia dagli Ebrei che dai Musulmani come un nome Divino, poichè Dio è l'Egli per eccellenza.
Nella Bibbia Dio viene chiamato in tanti modi diversi. Elohim, Elyon, Adonai, El, Tzevaot... Ma il Nome "per eccellenza" è il Tetragramma. Esso è il Nome più sacro che sta alla base dell'esistenza dell'Universo e che esprime la misericordia.

Piccolo appunto: non vi offendete, ma oggi nessuno chiama Dio con il Suo Nome. Nessuno può farlo perchè il Nome non lo si conosce più.

Shalom.
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11/01/2010 13:53

Re:
.:mErA:., 1/10/2010 8:54 PM:

"Anì Hu", Io sono Egli è a volte usato sia dagli Ebrei che dai Musulmani come un nome Divino, poichè Dio è l'Egli per eccellenza.
Nella Bibbia Dio viene chiamato in tanti modi diversi. Elohim, Elyon, Adonai, El, Tzevaot... Ma il Nome "per eccellenza" è il Tetragramma. Esso è il Nome più sacro che sta alla base dell'esistenza dell'Universo e che esprime la misericordia.

Piccolo appunto: non vi offendete, ma oggi nessuno chiama Dio con il Suo Nome. Nessuno può farlo perchè il Nome non lo si conosce più.

Shalom.



Nessuna offesa, ci mancherebbe!
Ci tenevo solo ad evidenziare la differenza tra un "nome proprio di persona" e un "nome comune di persona".

Si impara alle elementari, ma sembra proprio che parecchi trinitari la dimentichino...

Anch'io vengo chiamato "dottore" o "signore" ma nessuno potrebbe mai dire che mi chiamo in quel modo.

Simon
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11/01/2010 14:14

Caro ADO,


Dio si è dato molti nomi tra cui proprio Io sono, l'ho imparato proprio da coloro che hanno ricevuto tale nome, ovvero gli ebrei, quindi prima di fare certe affermazioni dovreste come minimo chiederlo a loro



A me risulta il contrario.

Shalom
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11/01/2010 15:27

Re:
barnabino, 11/01/2010 14.14:

Caro ADO,


Dio si è dato molti nomi tra cui proprio Io sono, l'ho imparato proprio da coloro che hanno ricevuto tale nome, ovvero gli ebrei, quindi prima di fare certe affermazioni dovreste come minimo chiederlo a loro



A me risulta il contrario.

Shalom




Mera ha risposto, ho chiesto ad un altro esponente ebreo di intervenire, ma si è rifiutato in quanto secondo questa persona voi avete
"la pretesa di voler insegnare agli ebrei la loro lingua (l'ebraico), la storia del loro pensiero religioso, le loro leggi (le leggi ebraiche) e persino a leggere le loro Scritture"

testuali parole.

Non vi fate una bella pubblicità a quanto pare, credo che un pò di umiltà non guasterebbe, specie nei confronti di chi le scritture ebraiche le ha scritte.
Shalom
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11/01/2010 15:51

Caro ADO,


Mera ha risposto, ho chiesto ad un altro esponente ebreo di intervenire, ma si è rifiutato in quanto secondo questa persona voi avete "la pretesa di voler insegnare agli ebrei la loro lingua (l'ebraico), la storia del loro pensiero religioso, le loro leggi (le leggi ebraiche) e persino a leggere le loro Scritture"



Non mi sembrano risposte molte esaustive, francamente. Se come dice Mera
"Dio è l'Egli per eccellenza" allora il surrogato del Nome sarebbe "hu" e non "ani hu".

Vedi, io non ho la pretesa di insegnare nulla a nessuno, semplicemente non mi pare che nella letteratura ci sia molto accordo rispetto all'uso di ani hu come come divino in Isaia. Chiedevo solo in quali testi e contesto è trattato come tale? In Isaia significa semplicemente quello che c'è scritto, non capisco perché sia un nome divino, né tanto meno la LXX lo traduce come tale...

Shalom
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FORUM TESTIMONI DI GEOVA
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11/01/2010 17:32

Una precisazione


Non vi fate una bella pubblicità a quanto pare, credo che un pò di umiltà non guasterebbe, specie nei confronti di chi le scritture ebraiche le ha scritte



A me non interessa alcuna pubblicità, ma voglio solo capire: io non scrivo in ebraico, ma se mi si dice che un semplice pronome personale usato centinaia di volte nelle scritture come pronome personale, improvvisamente divanta un "Nome Divino" vorrei capire perché... dove sarebbe, scusami, la mancanza di umilità nel voler capire? Doppiamo tprnare agli ipse dixit?

Shalom [SM=g27994]
[Modificato da barnabino 11/01/2010 17:33]
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11/01/2010 17:40

Re: Re:
amico di oreste, 1/11/2010 3:27 PM:



Mera ha risposto, ho chiesto ad un altro esponente ebreo di intervenire, ma si è rifiutato in quanto secondo questa persona voi avete
"la pretesa di voler insegnare agli ebrei la loro lingua (l'ebraico), la storia del loro pensiero religioso, le loro leggi (le leggi ebraiche) e persino a leggere le loro Scritture"

testuali parole.



Dunque io non dovrei mai e poi mai permettere a un siciliano di insegnarmi alcuna cosa di dialetto piemontese, perchè lui è siciliano, mentre io sono piemontese DOC da numerose generazioni?

Sa un po' si razzismo o è solo la mia impressione?

ADO:

Non vi fate una bella pubblicità a quanto pare, credo che un pò di umiltà non guasterebbe, specie nei confronti di chi le scritture ebraiche le ha scritte.
Shalom



Tu hai icontrato qualcuno degli scrittori o conosci qualcuno che li ha incontrati?

Simon
11/01/2010 17:42

Re:
barnabino, 11/01/2010 15.51:

Caro ADO,


Mera ha risposto, ho chiesto ad un altro esponente ebreo di intervenire, ma si è rifiutato in quanto secondo questa persona voi avete "la pretesa di voler insegnare agli ebrei la loro lingua (l'ebraico), la storia del loro pensiero religioso, le loro leggi (le leggi ebraiche) e persino a leggere le loro Scritture"



Non mi sembrano risposte molte esaustive, francamente. Se come dice Mera
"Dio è l'Egli per eccellenza" allora il surrogato del Nome sarebbe "hu" e non "ani hu".

Vedi, io non ho la pretesa di insegnare nulla a nessuno, semplicemente non mi pare che nella letteratura ci sia molto accordo rispetto all'uso di ani hu come come divino in Isaia. Chiedevo solo in quali testi e contesto è trattato come tale? In Isaia significa semplicemente quello che c'è scritto, non capisco perché sia un nome divino, né tanto meno la LXX lo traduce come tale...

Shalom




Onestamente credevo che quanto ho riportato fosse oramai cosa ovvia ma vedo che la pensate differentemente... chissà mai perchè!
Tempo fa Domenico Floro scrisse un bel trattato sul nome di Dio e tra le altre cose scrisse:

"Nell’Antico Testamento troviamo anche un’altra espressione che venne a poco a poco considerata come equivalente al nome di Dio. Essa viene usata da Dio stesso nelle formule di rivelazione, ed è costituita da due pronomi ebraici: “ani-hu” (= Io, Lui[egli]; Io sono Lui).
Troviamo questa espressione in Deuteronomio 32:39; Isaia 41:4; 43:10, 13; 46:4; 48:12; 52:6. Troviamo anche l’equivalente “anoki-hu” in Isaia 43:25 e 51:12.

I Settanta traducono questa formula generalmente con “ego eimi”, che quindi viene ad essere considerato come un sostituto del nome di Dio, tanto è vero che “ani YHWH” di Isaia 45:18 viene tradotto con “ego eimi”.
In Isaia 43:25 i Settanta leggono : “Io sono l’IO SONO che cancella i tuoi peccati”.
vedi anche Brown, The Gospel According to John (i-xii), p. 536.

Inoltre, come dice Harner, “Si può notare...che la frase ‘io sono Lui’ (cioè ani-hu = ego eimi ) a volte appare nell’immediato contesto o unità di discorso di “Io sono YHWH”.
Questo è il caso in Isaia 41:4 e 43:10. In Isaia 51:12 essa appare nello stesso contesto della frase ‘Io sono YHWH il tuo Dio’ ed Isaia 46:4 è seguita alcuni versetti dopo (ver. 9) da ‘Io sono Dio’. In Isaia 48:12 essa appare in una affermazione che è quasi identica ad Isaia 41:4 in cui sono usati ‘Io sono YHWH’, ‘Io sono Lui’.
“Tutti questi fattori indicano che il secondo Isaia considerava la frase ‘Io sono Lui’ come una forma abbreviata di altre espressioni, specialmente “Io sono YHWH”. (P. B. Harner, The ‘I am’ of the fourth gospel, Philadelfia 1971 pag. 14.)
E ancora: “Per il secondo Isaia, la frase ‘Io sono Lui’ riassumeva l’autoaffermazione ‘Io sono YHWH’, che era un tema importante della tradizione israelita”. (Harner, op. cit. pag. 15)
Questa formula, dunque, (ani-hu, ego eimi) diventa una formula di rivelazione di Dio, “una solenne affermazione o asserzione che solo Lui può fare propriamente. Se qualcun altro dicesse queste parole, ciò sarebbe un segno di presuntuosa superbia, un tentativo di rivendicare l’uguaglianza con Yahwè o di spodestarlo”. (Harner, op. cit. pag. 7, cf. Isaia 47:8, 19 ed Ezechiele 28:2, 9 )
La formula viene usata in Isaia sempre in un contesto monoteistico, quando si tratta di far valere l’unicità del Dio d’Israele contro i falsi dei. (Cf. Isaia 43:10b: “Prima di me nessun Dio fu formato e dopo di me non ve ne sarà alcuno”)
Possiamo, quindi, tranquillamente affermare che questo ‘ani-hu’ o ‘ego eimi’ al tempo di Gesù veniva considerato nel giudaesimo come una formula di rivelazione di Dio, sostitutiva del nome ineffabile, il tetragramma."

saluti
[Modificato da amico di oreste 11/01/2010 17:55]
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11/01/2010 17:53

Re: Re:
amico di oreste, 1/11/2010 5:42 PM:



Onestamente credevo che quanto ho riportato fosse oramai cosa ovvia ma vedo che la pensate differentemente... chissà mai perchè!
Tempo fa Domenico Floro scrisse un bel trattato sul nome di Dio e tra le altre cose scrisse:

"Nell’Antico Testamento troviamo anche un’altra espressione che venne a poco a poco considerata come equivalente al nome di Dio.
...

I Settanta traducono questa formula generalmente con “ego eimi”...


Inoltre, come dice Harner, “Si può notare...che la frase ‘io sono Lui’ (cioè ani-hu = ego eimi ) a volte appare nell’immediato contesto o unità di discorso di “Io sono YHWH”....

Questa formula, dunque, (ani-hu, ego eimi) diventa una formula di rivelazione di Dio...

Possiamo, quindi, tranquillamente affermare che questo ‘ani-hu’ o ‘ego eimi’ al tempo di Gesù veniva considerato nel giudaesimo come una formula di rivelazione di Dio, sostitutiva del nome ineffabile, il tetragramma."

saluti



Senti, ma adesso tocca a me dirti "ma questi dove li hai trovati"?

Gv. 9,8 "αλλοι ελεγον οτι ουτος εστιν αλλοι ελεγον ουχι αλλα ομοιος αυτω εστιν εκεινος ελεγεν οτι εγω ειμι"

Abbiamo un altro "Dio in terra", ormai abbiamo perso il conto.

Simon
[Modificato da (SimonLeBon) 11/01/2010 17:55]
11/01/2010 18:04

Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 11/01/2010 17.53:



Senti, ma adesso tocca a me dirti "ma questi dove li hai trovati"?

Gv. 9,8 "αλλοι ελεγον οτι ουτος εστιν αλλοι ελεγον ουχι αλλα ομοιος αυτω εστιν εκεινος ελεγεν οτι εγω ειμι"

Abbiamo un altro "Dio in terra", ormai abbiamo perso il conto.

Simon




Non è mia intenzione portare l'acqua al mulino dell'identificazione di Cristo con l'ani hu di Isaia, non ne ho parlato infatti, a me interessa solo che ani hu è un nome di Dio, per il resto ognuno di noi può trarne le dovute conclusioni.
ciao
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11/01/2010 18:08

Re: Re:
amico di oreste, 11/01/2010 15.27:





Non vi fate una bella pubblicità a quanto pare, credo che un pò di umiltà non guasterebbe, specie nei confronti di chi le scritture ebraiche le ha scritte.
Shalom



da che pulpito viene la predica!!
Dio non si è rivelato agli ebrei, ma ai trinitari!
siete voi trinitari che volete insegnare agli ebrei
che YHWH è un nome composito: un Dio formato da tre persone.
chi manca di umiltà?



11/01/2010 18:21

Re: Re: Re:
bruciolis, 11/01/2010 18.08:



da che pulpito viene la predica!!
Dio non si è rivelato agli ebrei, ma ai trinitari!
siete voi trinitari che volete insegnare agli ebrei
che YHWH è un nome composito: un Dio formato da tre persone.
chi manca di umiltà?







Hai sbagliato persona, io lascio agli ebrei interpretare le loro scritture e mi attengo al nuovo testamento per la rivelazione di Cristo quale Dio, se qualcuno vuol vedere la trinità nelle scritture ebraiche è un suo problema non il mio, io mi fido di Paolo il quale disse che nei secoli precedenti la figura di Cristo era un mistero.
ciao
OFFLINE
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11/01/2010 18:26

Re: Re: Re: Re:
amico di oreste, 1/11/2010 6:04 PM:



Non è mia intenzione portare l'acqua al mulino dell'identificazione di Cristo con l'ani hu di Isaia, non ne ho parlato infatti, a me interessa solo che ani hu è un nome di Dio, per il resto ognuno di noi può trarne le dovute conclusioni.
ciao



Se hai letto la frase che ti ho citato mi pare sia evidente che non era cosi', nè quell'espressione veniva trattata con particolare riguardo al tempo di Cristo.
Infatti non è di lui che si parla qui.

Simon
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