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in cosa non sono d'accordo

Ultimo Aggiornamento: 30/01/2010 21:26
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28/01/2010 20:41

Re:
pavel43, 28/01/2010 20.00:



Pavel, che di certo non concorda con noi in tantissimi punti dottrinali, mi pare l'unico che ha centrato il punto. Una Torre di Guardia del 1995 (posterò il riferimento preciso) diceva chiaramente che qualsiasi asserzione fatta da un membro del CD deve essere supportata dalle scritture. Mi chiedo come mai questa posizione (ufficiale) non venga presa in considerazione, così come le numerose dichiarazioni secondo cui il CD non è infallibile. Che poi ci siano dei Testimoni che lo pensano, francemente è un problema loro. Ma è interessante notare che sono (nella mia esperienza) in età avanzata e provengono dal cattolicesimo.


No, non sono stato capito,non sono riuscito spiegarmi, sia Telemaco che ADO spero potranno cogliere la mia impostazione sul problema “dissenso”.
L’art. 5 dello statuto della congregazione dei tdG recita.


"I soci effettivi e aderenti sono espulsi per gravi inadempienze agli obblighi
derivanti dal presente statuto, per comportamento contrario agli insegnamenti
delle Sacre Scritture in campo morale, e, comunque, tale da danneggiare la
Confessione e i suoi membri o da causare grave turbamento fra i membri stessi."

ne discende che...


Se si fa parte di un gruppo in cui si è entrati per scelta, dopo averne studiato le dottrine a fondo, averle ripassate per verificare l'idoneità del candidato al battesimo ecc., è ovvio che si debba poi stare alla prassi del gruppo. Questo avviene anche nelle associazioni sportive, ludiche, politiche ecc. L'espulsione avviene quando e se la dichiarazione pubblica crea divisioni nella congregazione.


Lasciamo da parte la casistica che ha senso in quanto esiste un principio che la comprende.
Va da sé che un pedofilo o un fomentatore di discordie sarebbe cacciato anche da un club culturale o sportivo.
E che avere dubbi e discuterli con i presbiteri non ha nulla di eccezionale.
Parliamo di un tdG che per maturate convinzioni, manifesta sia in congregazione che fuori non per spirito polemico ma per desiderio di confronto, nessuno riesce a farlo recedere.
Ha sentito spesso ripetere che le Scritture sono al di sopra di tutto compresa l’interpretazione dello SFD e del suo canale CD.
Ma il comma citato dice l’esatto contrario: chi espelle lo fa in base all’interpretazione delle Scritture. L’eventuale “disassociato” potrebbe aver interpretato altrimenti il passo delle scritture che gli viene forse “indebitamente” addebitato. A me pare ci sia incoerenza.
Facciamo il parallelo con la chiesa cattolica. Per essa la scrittura è frutto della tradizione che riveste medesima autorità. La scomunica(solitamente latae sententiae) per chi dissente dalle verità fondamentali(quelle del credo)rientrano coerentemente nelle sue prerogative.
Spero di essermi spiegato.




Il problema di chi crede di essere "nella verità" è proprio questo, si ha una sola interpretazione delle scritture e solo quella ha valore, le altre non lo possono avere, altrimenti la loro non sarebbe "la verità" (e parlo genericamente di tutte le religioni che fanno loro tale motto).
Detto queto è ovvio che chi dissente da questa interpretazione (umana ma questo è un mio p.d.v.) e manifesta i suoi dubbi apertamente, viene espulso.
I testimoni di Geova hanno trovato l'escamotage nel detto "la bibbia si interpreta da sola" in realtà chiunque è dotato di razionalità capisce che l'interpretazione è sempre e solo umana, si prendono le scritture che appoggiano una determinata tesi e si interpretano o si escludono le altre, la dimostrazione di questo si ha ad esempio quando si hanno "nuovi intendimenti", se il corpo direttivo capisce ad esempio che l'uso dei sieri è contro determinati principi biblici, chi nel frattempo ne fa uso viene espulso, quando invece dopo un certo tempo fa dietro front e scopre che l'uso dei sieri è una questione di coscienza, la persona che era stata espulsa, può venire riammessa se essa si pente non di aver commesso un peccato nel prendere i sieri, ma nell'essere stata disubbidiente al CD anche se aveva ragione, le decisioni quindi le prende comunque sempre e solo il corpo direttivo...
ma la bibbia non si interpretava da sola?

In alcuni casi (come quelli che ho citato qualche post sopra) in realtà non vi sono sempre chiari riferimenti scritturali per disassociare una persona, ma solamente principi estrapolati da determinate scritture, ovviamente interpretabili in mille altri modi.
La più grande differenza che esiste comunque tra i tdg e la maggior parte delle altre religioni cristiane, risiede nel comportamento che essi hanno verso gli espulsi, di solito è quello che contesto e non la disassociazione di per se, la quale ha una sua leggittimità nel mantenere una certo ordine e una certa coerenza all'interno del gruppo, certo è che se lo scotto da pagare è così alto in termini di perdite personali e psicologiche, si dovrebbe praticare la disassociazione solo quando vi è una chiara e lapalassiana violazione di leggi chiare e senza ombra di fraintendimenti e mi auguro che col tempo le cose possano cambiare in questa direzione.
Ciao
[Modificato da amico di oreste 28/01/2010 20:46]
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