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Intervista al Prof. Fernando De Angelis

Ultimo Aggiornamento: 19/02/2010 17:56
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Sesso: Maschile
19/02/2010 17:55

Roberto Carson - Innanzitutto chi è Fernando De Angelis?

Fernando De Angelis - In una frase: sono un montanaro che ha incontrato la Bibbia. Per me stesso: sono un montanaro che a 31 anni (1977) si è sentito chiamato da Dio per un servizio atipico. In una pagina: vedere sul forum l’articolo “Che dico di me stesso”.

RC - Quali sono le sue competenze a carattere accademico?

DAF - Mi sono laureato in Scienze agrarie, poi ho fatto l’insegnante di Scienze naturali, chimica e geografia nelle scuole medie superiori.

RC - Cosa l'ha fatta avvicinare allo studio della Bibbia?

DAF - In fondo a me lo “studio della Bibbia” interessa limitatamente e, dopo averla letta più volte con attenzione, ho passato anni a rimuginarla nella mente senza quasi aprirla. Quello di cui però non ho potuto fare mai a meno, da quando ho preso il testo del Vangelo in una chiesa cattolica nel 1968, è di interrogarmi sull’Autore della Bibbia e su come applicarla nel mio vissuto.

RC - Da quanto tempo porta avanti le sue ricerche sul creazionismo?

DAF - Per me fu subito evidente che, se era vera l’evoluzione, non potevo prendere sul serio la Bibbia. Alfredo Terino (1969) mi convinse che il darwinismo era un bluff e per me la questione poteva finire lì. Poi c’è stata l’attività di insegnante e i credenti che mi hanno visto come “lo specialista contro l’evoluzione”, chiedendomi spesso aiuto: così ho passato lunghi anni ad occuparmi di questioni scientifico-culturali che in fondo non amo e che, quando ho potuto, ho schivato.

RC - Cosa vorrebbe dire agli atei, agli agnostici e agli evoluzionisti?

DAF - La mia ottica non è di andare a demolire ciò che fanno gli altri e che ritengo sbagliato, ma dell’autodifesa e del testimone. Se attaccano le mie convinzioni, parto dal presupposto che potrebbero avere ragione almeno parzialmente; dove però li ritengo in errore, contrattacco. Se invece c’è un atteggiamento di dialogo, spiego come sono passato da un ateismo pratico alla fede, che per me non è una dottrina, ma la presa di contatto con Dio, il quale non si fa vedere, ma sa farsi sentire.

RC - Quali sono stati i suoi progetti editoriali passati e quali saranno quelli futuri?

DAF - Più che “progetti editoriali” ho avuto “progetti di scrittura”, nel senso che ho sentito come mio dovere (all’inizio verso i miei studenti) mettere per scritto quello che via via maturavo, facendolo circolare liberamente sotto forma di fotocopie prima e poi anche su Internet.
Ho cominciato col “Rapporto fra economia e religioni” (1985-86) e poi con “L’origine della vita” (1987-88). Nel 1988 ho pure promosso la piccola rivista semestrale “Proiezioni” (cessata nel 1992), che voleva elaborare e diffondere una “visone biblica della cultura”. Nel 1991 le mie dispense sull’origine della vita si sono trasformate nel mio primo libro (“L’origine della vita per evoluzione, un ostacolo allo sviluppo della scienza”, Casa Biblica Vicenza), in qualche modo tradotto in tre lingue (portoghese, inglese e spagnolo). Gli anni ’90 sono stati di isolamento e li ho utilizzati per approfondire e allargare gli studi abbozzati. Nel 2000 c’è stata “l’esplosione” dei miei rapporti con gli avventisti, con la direzione per i primi due anni di un sito creazionista promosso da Romano Ricci su mio stimolo (ora www.origini.info ).
Intanto si era sviluppata l’amicizia con la cattolica creazionista Anna Maria Cenci (Radio Maria), che mi ha spinto a promuovere due libri di Alfredo Terino, usciti ambedue a fine 2003 (“Chi ha scritto i cinque libri di Mosè?”, Firenze Atheneum; “Le origini. Bibbia e mitologia”, Gribaudi). Questa positiva esperienza mi ha incoraggiato a promuovere altri libri, fra i quali una “collana creazionista” dell’editore Gribaudi, in aggiunta al libro di Terino e includente il mio secondo libro (M. Buonfiglio, “Sulle tracce del Diluvio”, 2004; R. Junker – S. Scherer, “Evoluzione, un trattato critico”, 2007; F. De Angelis, “Cultura e Bibbia”, 2009; M. Georgiev, Charles Darwin oltre le colonne d’Ercole, 2009).
Da fine 2005 a fine 2008 ho curato la sezione “Proiezioni Culturali” sul sito di Nicola Martella ( www.puntoacroce.altervista.org ), facendone un’occasione per riscrivere le conoscenze maturate in un linguaggio più accessibile (materiale poi utilizzato per il libro “Cultura e Bibbia”).
Ad inizio 2008 e dopo un quindicennio, sono di nuovo rientrato in una chiesa locale (quella evangelica “dei Fratelli” di Siena). Ciò mi ha stimolato a sviluppare di nuovo le mie riflessioni bibliche, basate sul collegamento fra AT e NT. Questa sottolineatura ha fatto presto un balzo in avanti e la sto precisando con una serie di scritti intitolati “Gesù Cristo è lo stesso, dalla Genesi all’Apocalisse”: l’ultimo (“Terza serie”) è stato quello sulla Trinità ed ora sto elaborando un commento agli Atti, al quale dovrebbe seguirne uno su Ebrei. Questo progetto biblico ha trovato buona accoglienza (chi l’avrebbe immaginato!) da parte di Roberto Carson (autore delle domande) e del suo forum gestito da Testimoni di Geova. Spero che anche questo materiale sfoci in uno o più libri, ma non è ancora il tempo per abbozzare progetti.

RC - Nel suo studio sulla trinità pubblicato nel nostro forum, ha fatto cenno ad un progetto di traduzione biblica denominato PRO.TE.GE. Potrebbe spiegarci di cosa si tratta?

DAF - Dato che la Bibbia è stata tradotta insieme da Ebrei, cattolici e protestanti, ho allora pensato che poteva essere possibile farlo anche per evangelici e TdG. Poi però è emerso che i TdG non condividono il testo originale in greco comunemente usato (a causa del Tetragramma che suppongono presente negli originali apostolici) perciò le speranze iniziali si sono attenuate.

RC - L'amministrazione del forum ammira il fatto che riesca a dialogare serenamente con i Testimoni di Geova, avendo anche accettato la proposta di aprire uno spazio interamente dedicato ai suoi studi. Vorrebbe esprimerci, senza riserve, quale sia il suo punto di vista sulla realtà dei Testimoni di Geova?

DAF - La collaborazione con cattolici e avventisti è proceduta tranquilla perché ci siamo proposti obiettivi limitati: insomma, “patti chiari e amicizia lunga”. Le mie convinzioni teologiche sono evangeliche e i TdG non hanno certo bisogno che gliele ripeta. La mia collaborazione col vostro forum si concentra sull’esposizione del progetto teologico che sto elaborando e sul relativo dibattito che può suscitare; in più c’è la mia disponibilità a dialogare sui temi creazionisti e di cultura biblica per i quali sono stato inizialmente contattato.
Dato che i TdG mi hanno invitato in una loro “casa”, il mio obiettivo di “ospite” non può essere di dargli fuoco, ma di restare finché mi sento e sono percepito utile.

RC - Desidera dire qualcosa ai lettori del forum?

DAF - Mi fa piacere dialogare, ma sulla base della “sola Bibbia” e della “mia” Bibbia (che è la Nuova Riveduta, ma accetto anche la Concordata). Le altre discussioni mi interessano poco e cerco di ridurle al minimo.

L'amministrazione del forum desidera ringraziare il Prof. Fernando De Angelis per l'intervista concessaci.







[Modificato da Roberto Carson 19/02/2010 17:56]



Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
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