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Prestisto ad interesse

Ultimo Aggiornamento: 13/03/2010 13:33
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13/03/2010 10:22

Negato dalla Sacra Scrittura?
L'islam accusa il cristianesimo di aver trasgredito la norma biblica che vieta il prestito ad interesse e di trovarsi quindi nel bel mezzo di una crisi economica per questo motivo.

Che cosa ne pensate?


abulbarakat.wordpress.com/2009/12/30/il-sistema-bancario-islamico-senza-in...

La proibizione della riba’ (interesse, usura) nel Sublime Corano non è un’innovazione propria alla Religione Islamica rispetto alle tradizioni precedenti, poiché tale divieto si trova in tutte le precedenti forme di rivelazione date da Allah (SWT) a tutti i Profeti (*)[5].

Nel Vecchio Testamento troviamo:

Se presti denaro al mio popolo, all’afflitto accanto a te, non devi divenire verso di lui come un usuraio. Non gli dovete imporre interesse (ESODO 22,25)


E nel caso che tuo fratello divenga povero e sia dunque economicamente debole accanto a te, lo devi anche sostenere. Come residente forestiero e avventizio, deve rimanere in vita con te. Non prendere da lui interesse e usura, ma devi aver timore del tuo Dio; e il tuo fratello deve rimanere in vita con te. Non gli devi dare il tuo denaro a interesse, e non devi dare il tuo cibo a usura (LEVITICO 25, 35-37)


E nel Nuovo Testamento troviamo:

E se prestate a coloro dai quali sperate di ricevere, quale merito ne avete? Anche i peccatori prestano ai peccatori per ricevere altrettanto. Al contrario, continuate ad amare i vostri nemici e a fare il bene e a prestare, senza sperare nulla in cambio… (LUCA 6, 34-35)


Non ci si sorprenderà, alla luce della chiara proibizione del prestito a usura nella Bibbia riconosciuta da Ebrei e Cristiani, di sapere che la prima banca senza interesse della storia fu istituita prima della nascita del Profeta Muhammad (s). La prima banca senza interesse si chiamava Agibi e venne aperta a Babilonia intorno al 700 a.C., e funzionava esclusivamente su basi d’equità[6].
[Modificato da Esperidia 13/03/2010 10:23]
___________________________________
Già da tempo sai che non vuoi più fare certe cose perchè vanno contro la tua interiorità.
Concludi un compromesso malsano;
ti vendi per un po' di quiete forse,
per un po' di sicurezza,
per un po' di calore;
ma così facendo perdi te stesso.

Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
Divieni così un essere senza nucleo: devi conoscerti in modo consapevole, per imparare ad amarti.
Possiamo amare solo ciò che conosciamo e conosciamo solo ciò che siamo disposti ad amare.
L'indifferenza, anche verso noi stessi, ci rende ciechi.
Conosci te stesso,
impara ad amarti.

Ulrich Schaffer
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13/03/2010 13:33

Cara Esperidia,

L'usura è condannata dalla Bibbia così com'è condannata anche dalla legge. Chiedere un giusto interesse su un prestito è una cosa diversa.

Esaminiamo le scritture che citi:


Se presti denaro al mio popolo, all’afflitto accanto a te, non devi divenire verso di lui come un usuraio. Non gli dovete imporre interesse (ESODO 22,25)



Qui si fa riferimento al prestar denaro all'afflitto. Se chiedi interessi a chi è già in difficoltà economiche non fai altro che peggiorare la sua situazione.


E nel caso che tuo fratello divenga povero e sia dunque economicamente debole accanto a te, lo devi anche sostenere. Come residente forestiero e avventizio, deve rimanere in vita con te. Non prendere da lui interesse e usura, ma devi aver timore del tuo Dio; e il tuo fratello deve rimanere in vita con te. Non gli devi dare il tuo denaro a interesse, e non devi dare il tuo cibo a usura (LEVITICO 25, 35-37)



Anche quì si fa riferimento "al tuo fratello povero". Anche in questo caso chiedere interesse sarebbe dannoso.


E se prestate a coloro dai quali sperate di ricevere, quale merito ne avete? Anche i peccatori prestano ai peccatori per ricevere altrettanto. Al contrario, continuate ad amare i vostri nemici e a fare il bene e a prestare, senza sperare nulla in cambio… (LUCA 6, 34-35)



Quì vi è implicato un altro principio, cioè che dobbiamo del bene indiscriminatamente, vero tutti, soprattutto verso coloro che ne hanno bisogno. Non dovremmo fare azioni caritatevoli solo per ottenere qualcosa in cambio.

La Bibbia contiene dei principi meravigliosa, tutela e salvaguarda gli interessi dei poveri e di coloro che sono in difficoltà. Tuttavia tali principi non vanno strumentalizzati. Se non mi trovo in una situazione disagiata, non posso pretendere che un mio fratello mi faccia un prestito, per esempio per comprare una macchina, senza che mi chieda un interesse. La cosa è diversa se devo prestare cento euro ad fratello per fare la spesa... In quel caso sarebbe più corretto donarglieli.



Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
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