.:mErA:., 09/07/2010 20.51:
Cosa intendi per "tipico"?
Un tipo di..., un esemplare in piccola scala.
Gerusalemme rappresentava tipicamente, o in piccola scala, il Regno di Dio(basato inafattio su leggi teocratiche), che poi sarebbe stato sostituito dall'antitipico, o reale, effettivo governo o Regno celeste, dopo che i tempi fissati delle nazioni o tempi dei Gentili di cui parlava Gesù fossero compiuti.
.:mErA:., 09/07/2010 20.51:
Daniele non dice che esiste un secondo adempimento, ed è decisamente bizzarro affermare che l'albero della visione rappresenti sia il regno pagano e malvagio di Babilonia sia il Regno di Dio (Malkhut HaShamayim) la cui capitale è Gerusalemme. Sono due regni opposti che non hanno niente in comune e nelle profezie bibliche sono sempre rappresentati da immagini del tutto diverse.
Credere che il sogno dell'albero abbia più adempimenti e più significati (opposti) è una scelta del tutto arbitraria e non suggerita dal testo.
Il fatto che non lo dica non significa che non ci sia una dempimento maggiore.
Tramite i suoi profeti, Geova ha sempre dato al suo popolo un modello profetico da seguire.
Per esempio, Geova diede a Noè un avvertimento profetico relativo alla distruzione che stava per abbattersi mediante l’acqua su quel mondo malvagio. (Genesi 6:3; 7:4) Ciò che allora avvenne fu anche un modello di una futura distruzione degli empi durante l’invisibile “presenza del Figlio dell’uomo”, Gesù Cristo. (Matteo 24:37-39)
Così non dovrebbe sembrare strano che ciò che Daniele indicò a proposito della sovranità mondiale di Nabucodonosor — la sua caduta e il suo ritorno al potere — fosse al tempo stesso una raffigurazione in piccola scala di mutamenti nel dominio teocratico del mondo da parte del Re unto da Dio.
Posso capire il disaccordo, ma dire che sia "bizzarro" o "arbitrario" dare questo significato, non credo. Sono state date infatti delle motivazioni (vedi su) che portano a pensare così. Io credo che siano motivazioni valide, seppur non condivisibili.
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Quando il re di Giuda fu deposto, il turbante reale e la corona furono rimossi. (2 Re 25:1-7) L’“alto” regno di Giuda fu ‘abbassato’ essendo distrutto nel 607 a.E.V. ovvero, cominciò il calpestamento di Gerusalemme da parte dei gentili. (Luca 21:24). In questo modo i ‘bassi’ regni gentili furono ‘innalzati’, concedendo loro il controllo della terra senza l’interferenza di un regno tipico divino.
Così, i “tempi fissati delle nazioni” sarebbero durati fino a quando Dio lo avrebbe permesso , ovvero quando avrebbe conferito il potere regale a Gesù Cristo, ‘colui che ne ha il diritto legale’. Con Gesù intronizzato nel cielo, le nazioni gentili non possono calpestare ciò che l’antica Gerusalemme simboleggiava, il Regno di Dio.
Ciò che accadde a Nabucodonosor è notevole in relazione a questo argomento.
Dio predisse al re babilonese, mediante il sogno dell’albero, che
per sette tempi non avrebbe più regnato, fino a quando non fosse tolto “il legame dell’albero” . Perché? Ripeto: “nell’intento che i viventi
conoscano che l’Altissimo domina sul regno del genere umano e che lo dà a chi vuole”.
Geova fa comprendere a Nabu che è solo perché glielo permette che può rimanere al potere.
Il Sovrano del Regno del genere umano, ovvero il sovrano della terra è Dio e lui stabilisce chi può o meno governare.
Nello stesso modo in Dio ha permesso che per un certo periodo (sette tempi) Nabucodonor non governasse più, ha pure permesso che per un certo periodo (sette tempi profetici) il suo Regno o il suo dominio non avesse efficacia.
“‘L’albero che hai visto, che si fece grande e divenne forte e
la cui altezza raggiunse infine i cieli e che era visibile a tutta la terra, … sei tu, o re, perché ti sei fatto grande e sei divenuto forte, e la tua grandezza si è fatta grande e ha raggiunto i cieli, e
il tuo dominio l’estremità della terra” (Daniele 4:20-22)
Il suo dominio (dell’Albero Nabucodonor) aveva raggiunto l’estremità della terra, ma solo perché il suo dominio era permesso da un dominio più grande, quello del sovrano creatore,(dell’Albero della sovranità di Dio); e per questo che gli dice: “e passeranno su di te sette tempi, finché tu conosca che l’Altissimo domina sul regno del genere umano, e che lo dà a chi vuole”(Daniele 4:25)
Nabucodonosor infatti ammetterà: “benedissi l’Altissimo stesso…perché
il suo dominio è un dominio a tempo indefinito e il suo regno è di generazione in generazione. E tutti gli abitanti della terra sono considerati semplicemente come nulla, ed egli
fa secondo la sua propria volontà fra l’esercito dei cieli e gli abitanti della terra. E
non esiste nessuno che possa fermare la sua mano …” (Daniele 4:34-35)
Si rese conto che il vero Albero, il vero sovrano della terra era Dio, che dà il suo Regno a chi vuole.
S
i, il gigantesco albero che toccava il cielo rappresenta il dominio divino. (che fino al 607 a.E.V. era rappresentato sulla terra dal governo teocratico di Gerusalemme, prima che venisse distrutto dal Gentile Nabucodonosor).
Alla fine dei sette tempi profetici fissati alle nazioni, Geova ha dato il Regno a chi vuole lui, ovvero a colui che ha il diritto regale, l’infimo del genere umano, Cristo Gesù.
Spero d'essere stato chiaro
Cordiali saluti
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