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Il nesso tra Luca 21:24 e Daniele capitolo 4

Ultimo Aggiornamento: 10/07/2010 13:35
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09/07/2010 13:56

E' una forzatura?
Per qualcuno non esiste nesso tra il sogno di Nabucodonor e ciò che disse Gesù riguardo ai tempi dei Gentili, bensì è solo una forzatura per dimostrare il 1914.

Non c’è nesso tra Luca 21:24 e Daniele 4???

“...Gerusalemme sarà calpestata dalle nazioni, finché i tempi fissati delle nazioni(o tempi dei Gentili) non siano compiuti

A quale tempo si riferiva Gesù??? Quale era questo periodo di tempo chiamato “tempi dei Gentili”?
Quel tempo in cui le nazioni Gentili avrebbero calpestato il regno di Gerusalemme, ovvero da quando il Regno tipico di Dio, Israele,(infatti di Salomone venne detto che ‘sedeva sul trono di Geova’- I Cronache 29:23) viene rimosso.
Infatti Ezechiele 21:25-27 dice:
in quanto a te… malvagio capo principale d’Israele, il cui giorno è venuto nel tempo dell’errore della fine, il Sovrano Signore Geova ha detto questo: ‘Rimuovi il turbante, e togli la corona. Questa non sarà la stessa. Innalza pure ciò che è basso, e abbassa pure l’alto. Una rovina, una rovina, una rovina ne farò. Anche in quanto a questa, certamente non diverrà [di nessuno] finché venga colui che ha il diritto legale, e a lui [lo] devo dare’.

Quand’è che fu tolta la corona?
Quando Nabucodonosor distrusse Gerusalemme, ovvero quando una nazione gentile avrebbe sostituito per un certo periodo il dominio di Dio sulla terra. (Tempi dei Gentili)
Inoltre, qual era lo scopo dell’adempimento di quella profezia che riguardava Nabucodonosor?
“La cosa è per decreto dei vigilanti, e la richiesta è [per] il detto dei santi, nell’intento che i viventi conoscano che l’Altissimo domina sul regno del genere umano e che lo dà a chi vuole, e stabilisce su di esso persino l’infimo del genere umano”... (Daniele 4:17)
Geova fece sapere prima a Nabucodonosor, ma anche a tutti “i viventi”, che avrebbe permesso temporaneamente il loro dominio, fino a quando avrebbe ‘Geova stesso lo avrebbe dato a chi vuole’ ovvero l’infimo del genere umano, Gesù. Infatti Rivelazione conferma che il Regno Geova lo ha dato a Gesù.

Tutto ciò fa capire che la profezia di Daniele si riferisce al tempo in cui Dio sarebbe intervenuto nelle attività umane affidando “il regno del mondo” a Gesù Cristo.

Si, 1) il momento in cui fu dato il sogno, ovvero quando Dio aveva permesso che il regno da lui stesso istituito fra il popolo del suo patto fosse abbattuto; 2) la persona che ebbe la visione: il sovrano che agì come strumento di Dio per abbattere quel regno e che quindi ricevette il dominio mondiale e 3) l’argomento su cui poneva l’accento, quello della sovranità divina, ovvero “che i viventi conoscano che l’Altissimo domina sul regno del genere umano e che lo dà a chi vuole” , dimostrano che l’importanza di quel sogno andava molto al di là del significato che ebbe per Nabucodonosor.

Tutto questo non costituisce una valida ragione per ritenere che la complessa visione e la sua interpretazione siano state incluse nel libro di Daniele proprio perché rivelano la durata dei “tempi fissati delle nazioni” e il tempo in cui sarebbe stato istituito il Regno di Dio ???
E’ un caso che il libro di Daniele è l’unico libro delle Scritture Ebraiche che menziona specificamente il tempo della fine??

E poi, dopo aver scritto tutte le sue visioni e i suoi sogni profetici, incluso quello di Nabucodonosor circa l’albero, a Daniele fu detto: “Rendi segrete le parole e sigilla il libro, fino al tempo della fine”. Perché durante quel tempo ‘la vera conoscenza sarebbe divenuta abbondante’. Se ciò che Daniele scrisse doveva restare sigillato, non comprensibile, sino al “tempo della fine”, indica senz’altro che i suoi scritti sarebbero stati particolarmente importanti in quel tempo.


Cosa aggiungereste voi?

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09/07/2010 15:06


Cosa aggiungereste voi?



Io aggiungerei questo:
"L'albero che tu hai visto, che era divenuto grande e forte, la cui cima giungeva al cielo e si vedeva da tutte le parti della terra, il cui fogliame era bello, il frutto abbondante, in cui c'era cibo per tutti, sotto il quale dimoravano le bestie dei campi e sui cui rami facevano il nido gli uccelli del cielo, sei tu, o re [Nabucodonosor], che sei diventato grande e forte; la tua grandezza è cresciuta ed è giunta fino al cielo e il tuo dominio fino alle estremità della terra. [....]
Questa è l'interpretazione, o re; questo è il decreto dell'Altissimo, che è stato emanato riguardo al re mio signore; tu sarai scacciato in mezzo agli uomini e la tua dimora sarà con le bestie dei campi; ti sarà data da mangiare erba come ai buoi e sarai bagnato dalla rugiada dal cielo; passeranno su di te sette tempi, finché tu riconosca che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e lo dà a chi vuole. [....]
Tutto questo avvenne al re Nabucodonosor."
(Daniele 4:20-28).

L'albero è il regno di Babilonia, lo dice Daniele in modo esplicito e il testo dichiara anche che il sogno si è già avverato al tempo di Nabucodonosor.
Perchè dunque affermare che l'albero sia Gerusalemme (che è l'antitesi di Babilonia)?
[Modificato da .:mErA:. 09/07/2010 15:07]
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09/07/2010 20:27

Re:
.:mErA:., 09/07/2010 15.06:


L'albero è il regno di Babilonia, lo dice Daniele in modo esplicito e il testo dichiara anche che il sogno si è già avverato al tempo di Nabucodonosor.
Perchè dunque affermare che l'albero sia Gerusalemme (che è l'antitesi di Babilonia)?



Gerusalemme, fino al giorno in cui Babilonia la distrusse, era il regno tipico di Dio.
Il sogno proveniva da Dio . Per dimostrare che la distruzione di Gerusalemme era accaduta con il suo permesso, Geova fece sognare a Nabucodonosor un albero che veniva tagliato e poi lasciato crescere di nuovo dopo un periodo di “sette tempi”.

Chiaramente il sogno ebbe un primo adempimento quando Nabucodonosor fu ristabilito sul trono dopo il suo temporaneo periodo di pazzia.
Però l’argomento del sogno di Nabucodonosor mostrava che l’adempimento principale riguardava il regno tipico di Dio, regno che Nabucodonor (re gentile) aveva avuto il permesso di abbattere. Il sogno finiva con questa dichiarazione: “Nell’intento che i viventi conoscano che l’Altissimo domina sul regno del genere umano e che lo dà a chi vuole, e stabilisce su di esso persino l’infimo del genere umano”. — Daniele 4:17.
E solo una persona soddisfece tutti i requisiti per essere chiamata “l’infimo del genere umano”, ovvero Gesù.

L’attento esame di tutto libro di Daniele mostra che l’elemento tempo ha sempre una parte importante nelle visioni e profezie che leggiamo in esso, e le potenze mondiali e gli avvenimenti descritti in ciascuna visione descritta, non sono visti isolatamente né avvengono per caso lasciando nel vago l’elemento tempo, piuttosto hanno una precisa collocazione storica o successione cronologica.

Il punto chiave della visione è che Dio esercita la sua assoluta sovranità sul “regno del genere umano”, e questo ci permette di capire pienamente il significato della visione.

( Inoltre, tra l’altro, è notevole che i simbolismi che ricorrono in questa visione profetica non sono affatto singolari nelle Scritture ebraiche. Altre volte gli alberi sono usati per rappresentare potenze governanti, incluso il regno tipico di Dio a Gerusalemme).

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09/07/2010 20:51


Gerusalemme, fino al giorno in cui Babilonia la distrusse, era il regno tipico di Dio


Cosa intendi per "tipico"?


Chiaramente il sogno ebbe un primo adempimento quando Nabucodonosor fu ristabilito sul trono dopo il suo temporaneo periodo di pazzia.


Daniele non dice che esiste un secondo adempimento, ed è decisamente bizzarro affermare che l'albero della visione rappresenti sia il regno pagano e malvagio di Babilonia sia il Regno di Dio (Malkhut HaShamayim) la cui capitale è Gerusalemme. Sono due regni opposti che non hanno niente in comune e nelle profezie bibliche sono sempre rappresentati da immagini del tutto diverse.

Credere che il sogno dell'albero abbia più adempimenti e più significati (opposti) è una scelta del tutto arbitraria e non suggerita dal testo.

Quando Daniele parla del Regno di Dio fa riferimento alla roccia che colpisce i piedi della statua e al bar enash che sale sulle nubi del cielo per ricevere il potere dall'Altissimo.

Shalom.
[Modificato da .:mErA:. 09/07/2010 20:52]
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10/07/2010 10:53

Non sono un esperto ma me pare che Daniele identifichi l’albero grande e potente con lo stesso re Nabucodonosor, la simbologia del taglio e le successive sono una premonizione allo stesso re se non riconoscerà che l’Altissimo è il sovrano di tutti i regni, così avviene finchè il re loda e glorifica : Colui che vive in eterno.
Il libro di Daniele è un misto di profetismo e apocalittica. Nel raccontare un passato si intravede certamente uno sviluppo divino soprattutto l’intervento di Dio per stabilire la giustizia, ci sono elemnti escatologici già presenti in Isaia, Geremia, Ezechiele, visioni riprese poi da Giovanni nell’Apocalisse. Penso che l’importante in queste visioni fra il temporale e l’extratemporale sia cogliere che il passaggio da “il regno del mondo” a “il regno di Dio” soltanto Dio lo può attuare. Certe analisi dove da singoli elementi si fa 2+2 = 4 non mi convincono.
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10/07/2010 13:35

Re:
.:mErA:., 09/07/2010 20.51:


Cosa intendi per "tipico"?



Un tipo di..., un esemplare in piccola scala.

Gerusalemme rappresentava tipicamente, o in piccola scala, il Regno di Dio(basato inafattio su leggi teocratiche), che poi sarebbe stato sostituito dall'antitipico, o reale, effettivo governo o Regno celeste, dopo che i tempi fissati delle nazioni o tempi dei Gentili di cui parlava Gesù fossero compiuti.

.:mErA:., 09/07/2010 20.51:


Daniele non dice che esiste un secondo adempimento, ed è decisamente bizzarro affermare che l'albero della visione rappresenti sia il regno pagano e malvagio di Babilonia sia il Regno di Dio (Malkhut HaShamayim) la cui capitale è Gerusalemme. Sono due regni opposti che non hanno niente in comune e nelle profezie bibliche sono sempre rappresentati da immagini del tutto diverse.

Credere che il sogno dell'albero abbia più adempimenti e più significati (opposti) è una scelta del tutto arbitraria e non suggerita dal testo.



Il fatto che non lo dica non significa che non ci sia una dempimento maggiore.
Tramite i suoi profeti, Geova ha sempre dato al suo popolo un modello profetico da seguire.
Per esempio, Geova diede a Noè un avvertimento profetico relativo alla distruzione che stava per abbattersi mediante l’acqua su quel mondo malvagio. (Genesi 6:3; 7:4) Ciò che allora avvenne fu anche un modello di una futura distruzione degli empi durante l’invisibile “presenza del Figlio dell’uomo”, Gesù Cristo. (Matteo 24:37-39)
Così non dovrebbe sembrare strano che ciò che Daniele indicò a proposito della sovranità mondiale di Nabucodonosor — la sua caduta e il suo ritorno al potere — fosse al tempo stesso una raffigurazione in piccola scala di mutamenti nel dominio teocratico del mondo da parte del Re unto da Dio.

Posso capire il disaccordo, ma dire che sia "bizzarro" o "arbitrario" dare questo significato, non credo. Sono state date infatti delle motivazioni (vedi su) che portano a pensare così. Io credo che siano motivazioni valide, seppur non condivisibili.
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Quando il re di Giuda fu deposto, il turbante reale e la corona furono rimossi. (2 Re 25:1-7) L’“alto” regno di Giuda fu ‘abbassato’ essendo distrutto nel 607 a.E.V. ovvero, cominciò il calpestamento di Gerusalemme da parte dei gentili. (Luca 21:24). In questo modo i ‘bassi’ regni gentili furono ‘innalzati’, concedendo loro il controllo della terra senza l’interferenza di un regno tipico divino.
Così, i “tempi fissati delle nazioni” sarebbero durati fino a quando Dio lo avrebbe permesso , ovvero quando avrebbe conferito il potere regale a Gesù Cristo, ‘colui che ne ha il diritto legale’. Con Gesù intronizzato nel cielo, le nazioni gentili non possono calpestare ciò che l’antica Gerusalemme simboleggiava, il Regno di Dio.

Ciò che accadde a Nabucodonosor è notevole in relazione a questo argomento.
Dio predisse al re babilonese, mediante il sogno dell’albero, che per sette tempi non avrebbe più regnato, fino a quando non fosse tolto “il legame dell’albero” . Perché? Ripeto: “nell’intento che i viventi conoscano che l’Altissimo domina sul regno del genere umano e che lo dà a chi vuole”.
Geova fa comprendere a Nabu che è solo perché glielo permette che può rimanere al potere.
Il Sovrano del Regno del genere umano, ovvero il sovrano della terra è Dio e lui stabilisce chi può o meno governare.

Nello stesso modo in Dio ha permesso che per un certo periodo (sette tempi) Nabucodonor non governasse più, ha pure permesso che per un certo periodo (sette tempi profetici) il suo Regno o il suo dominio non avesse efficacia.

“‘L’albero che hai visto, che si fece grande e divenne forte e la cui altezza raggiunse infine i cieli e che era visibile a tutta la terra, … sei tu, o re, perché ti sei fatto grande e sei divenuto forte, e la tua grandezza si è fatta grande e ha raggiunto i cieli, e il tuo dominio l’estremità della terra” (Daniele 4:20-22)

Il suo dominio (dell’Albero Nabucodonor) aveva raggiunto l’estremità della terra, ma solo perché il suo dominio era permesso da un dominio più grande, quello del sovrano creatore,(dell’Albero della sovranità di Dio); e per questo che gli dice: “e passeranno su di te sette tempi, finché tu conosca che l’Altissimo domina sul regno del genere umano, e che lo dà a chi vuole”(Daniele 4:25)

Nabucodonosor infatti ammetterà: “benedissi l’Altissimo stesso…perché il suo dominio è un dominio a tempo indefinito e il suo regno è di generazione in generazione. E tutti gli abitanti della terra sono considerati semplicemente come nulla, ed egli fa secondo la sua propria volontà fra l’esercito dei cieli e gli abitanti della terra. E non esiste nessuno che possa fermare la sua mano …” (Daniele 4:34-35)

Si rese conto che il vero Albero, il vero sovrano della terra era Dio, che dà il suo Regno a chi vuole.

Si, il gigantesco albero che toccava il cielo rappresenta il dominio divino. (che fino al 607 a.E.V. era rappresentato sulla terra dal governo teocratico di Gerusalemme, prima che venisse distrutto dal Gentile Nabucodonosor).
Alla fine dei sette tempi profetici fissati alle nazioni, Geova ha dato il Regno a chi vuole lui, ovvero a colui che ha il diritto regale, l’infimo del genere umano, Cristo Gesù.

Spero d'essere stato chiaro
Cordiali saluti



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