Allarme bomba a Lourdes,
santuario chiuso oltre due ore
15 agosto 2010
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Il santuario di Lourdes in una foto di agosto 2004
Poco prima della 14, circa 30.000 pellegrini sono stati fatti allontanare dal santuario francese di Lourdes a causa di un allarme bomba.
Oggi, anche al santuario si celebra la festività dell’Assunzione: «L’allarme bomba è stato ricevuto dal commissariato» di polizia del luogo di culto sui Pirenei «e vi è stato annunciato che quattro bombe esploderanno alle 15 sul sito del santuario», ha riferito il responsabile dell’ufficio stampa, Pierre Adias. Che ha precisato che si sta «evacuando il santuario» e che «tutto si svolge nella calma».
Secondo quanto spiegato, poco prima delle 15 tutti i pellegrini presenti a Lourdes sono stati messi in sicurezza, come ha detto il responsabile dell’Unitalsi di Lourdes, Emanuele Boero: «Ci hanno avvisato dalla Gendarmeria e poi mi ha convocato il sindaco per dire che c’era l’allarme bomba - ha raccontato Boero a Sky-Tg24 - e dopo un primo stupore tutti ci siamo allontanati. Forse nell’area del santuario, che è molto vasta, c’erano anche più di 30.000 persone, anche perché in questi giorni c’è il pellegrinaggio francese. Sono presenti anche molti italiani, in particolare un gruppo dalla Sicilia. Tutti stanno bene».
Gli artificieri, con l’ausilio di cani specializzati nella ricerca di esplosivi, hanno esaminato a lungo le strutture di Lourdes: le cancellate della basilica dell’Immacolata concezione, la basilica del Rosario, la chiesa sotterranea di San Pio X e altre parti dei santuari, compresa la grotta, sono chiuse e numerosi pellegrini sino sono messi ad attendere a poca distanza, alcuni intonando canti. Poco dopo le 16, il santuario è stato riaperto.
Questo di oggi non è il primo allarme bomba che riguarda il santuario cattolico di Lourdes: il 27 ottobre del 2002, un’allerta provocò l’evacuazione della chiesa di San Pio X.
