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Il Divin Piano delle Età - Nuova edizione

Ultimo Aggiornamento: 01/02/2011 13:22
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08/01/2011 20:21

L'Associazione religiosa Studenti Biblici Italia in collaborazione con la casa editrice Azzurra7, presentano la nuova edizione della più famosa opera del Pastore Charles Taze Russell, riveduta e ritradotta in italiano corrente: Il Divin Piano delle Età.



[Modificato da Roberto Carson 10/01/2011 01:30]



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08/01/2011 20:23

La prefazione è dell’autore

Non possiamo sperare che tutti questi libri siano stati letti, ma le lettere che ci arrivano continuamente ci assicurano che essi operano con forza nei cuori e nelle menti della gente. Migliaia di persone ci scrivono che sono state influenzate (alcune non davano nessuna importanza alla Bibbia, come Rivelazione Divina per l’umanità). Altri, scrivono che erano atei o quasi atei, perché prima non avevano conosciuto il Vero Dio e il Suo Piano dell’età e non potevano accettare, apprezzare o venerare ciò che di solito veniva messo d’avanti a loro, nei loro credi. Cinque anni prima di pubblicare questo volume, abbiamo pubblicato lo stesso materiale sotto un altro titolo. Il libro era intitolato ” Cibo per cristiani che riflettono ”. Il suo stile era diverso: attaccava l’errore – lo demoliva, poi al suo posto edificava e costruiva la struttura della Verità. Alla fine, abbiamo capito che questo sistema non dava buoni risultati. Alcuni si allarmavano vedendo crollare gli errori e non riuscivano a leggere abbastanza per capire la bellezza della struttura della Verità, al posto degli errori demoliti.

Il presente volume è stato scritto in modo diverso. Presenta la Verità, mostra la forza e la bellezza, ma solo dopo suggerisce l’allontanamento dagli errori, non solo come non approvati da Dio, ma assolutamente inutili e molto dannosi. In questo modo, il lettore del” Divin Piano dell’Età” trova ad ogni passo una fortificazione della fede e una vicinanza con il Signore e alla fine ottiene la fiducia che si trova sulla via giusta. Dopo che la Verità è compresa, sempre di più ci accorgiamo che gli errori sono assurdi, senza valore, dannosi,e così sono abbandonati con gioia.

Il grande Avversario non ha interesse ad aprire gli occhi del popolo di Dio, non permette che aumenti il rispetto verso il libro di Dio e cerca di fare in modo che gli uomini abbiano fiducia nelle credenze umane. Il grande avversario, come c’era da aspettarsi, è assolutamente contro questo Libro. Pochi si rendono conto della potenza e dell’astuzia di Satana. Pochi capiscono il senso delle parole dell’apostolo Paolo, per quello che riguarda questo ”principe delle tenebre”, che si è trasformato da un servitore della luce, in un servitore delle tenebre per lottare contro la Verità e distruggere la sua influenza. Pochi si rendono conto che il nostro avversario sta usando le persone migliori, le più energiche, le più influenti del popolo di Dio, per impedire il risplendere della Luce e per tenere il “Piano Divino” lontano dalle persone.

Pochi si rendono conto che dall’anno 325 D.C., per 1260 anni, gli uomini non hanno potuto più avere accesso libero allo studio delle Scritture. Pochi si rendono conto che dal quel tempo, credenze false si sono impossessate di milioni di persone, incatenandoli in errori terribili e accecandoli per quello che riguarda il carattere divino di: Sapienza, Potenza, Giustizia, Amore. Pochi sanno, che anche la Riforma non è servita abbastanza per liberare il popolo dalle tenebre in quanto anche gli stessi riformatori erano stati accecati e imbrogliati dagli errori del passato. Pochi si rendono conto che la ricerca della Verità intorno alla Parola di Dio cosi come era praticata dalla Chiesa primitiva, ai giorni degli apostoli, solo adesso è ritornata, per quelli che studiano la Bibbia.

Nelle prime edizioni questo volume, era intitolato “L’Aurora Millenniale”, ma abbiamo constatato che alcuni sono stati sviati da questo nome, pensando che fosse un romanzo. Per non essere fraintesi e scambiati per altri, più tardi abbiamo adottato il titolo presente, ”Studi sulle Scritture”,in questo modo siamo sicuri che nessuno può capire in modo sbagliato.

Abbiamo ricevuto tante domande per la nostra motivazione del perché questi libri non si trovino nelle librerie. La nostra risposta è che i librai erano contenti di avere questi libri, ma poichè esistono altri religiosi zelanti che non ne permettono la vendita, minacciando loro il boicottaggio, non hanno accettato la distribuzione di questo volume. Questa cosa, all’inizio sembrava un grosso problema come se la forza dell’avversario fosse permessa per impedire la diffusione della Verità. Ma Dio ha guidato con compassione quest’opera, e oggi, probabilmente nessun altro libro ha una cosi larga diffusione e stabilità, come questo volume. Molti per motivi pregiudizievoli hanno rifiutato di leggere questo libro e hanno lottato contro di lui.

Tanti di questi libri, sono stati bruciati dalle persone e non gli hanno mai letti. Sono stati influenzati dalle false dottrine e da molti pregiudizi. Cosi com’è stato nel Medio Evo, con i seguaci di Gesù, che hanno sofferto il martirio. Sì, proprio Gesù ha sofferto da parte di quelli che non hanno capito Lui e i Suoi insegnamenti, come S. Pietro dichiara: ,”…fratelli, so che lo avete fatto per ignoranza, come hanno fatto pure i vostri capi.” -Atti3:17; ,”perché se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della Gloria.” – 1Cor.2:8

Se i nemici di questo libro sono stati terribili, ingiusti, non sinceri, i suoi amici sono nella stessa misura caldi e zelanti. Milioni di esemplari sono arrivati nelle mani delle persone del mondo tramite gli amici di questo libro, che per amore della Verità , hanno dedicato il loro tempo, la loro energia per la sua larga diffusione. Al momento che scriviamo queste righe, abbiamo delle informazioni che più o meno 600 cristiani di tutte le classi sociali, hanno lasciato tutto, gli affari, l’attrazione e le ambizioni terrene, per poter glorificare il Signore e benedire i Suoi santi affamati, mettendo questo volume nelle loro mani. Tra queste persone ci sono dei medici, professori, infermieri, pastori, barbieri, meccanici, persone di tutte le condizioni sociali, che toccati nel cuore dall’amore di Dio, non vedono l’ora di portare le benedizioni ad altri cuori e ad altre menti.

I libri si vendono a prezzo di costo, e questi colportori (missionari) che li portano al pubblico, appena pagano i costi. Però, loro sono contenti, anche se questo li porta a fare sacrifici e ad avere privazioni. Considerano un privilegio essere considerati degni di soffrire per il Signore, per la Verità e per i fratelli. L’opera buona va avanti, il Messaggio della Vita in Cristo passa di mano in mano. Il risultato presente di questo volume è enorme. Che la Sua divulgazione rechi benedizioni uguali nei prossimi giorni come lo è stato per il passato. L’autore e gli editori non possono chiedere di più.

Con i migliori saluti per tutti i lettori,

Il vostro servo nel Signore, Charles Taze Russell

Brooklyn, NY, 1 Ottobre, 1916



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08/01/2011 20:24

Il volume lo si può ordinare presso la casa editrice Azzurra7.

www.azzurra7.it/comunity/index.php?option=com_content&task=view&id=1015&...



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09/01/2011 22:46

Re:
Roberto Carson, 08.01.2011 20:21:

L'Asoociazione religiosa Studenti Biblici Italia in collaborazione con la casa editrice Azzurra7, presentano la nuova edizione della più famosa opera del Pastore Charles Taze Russell, riveduta e ritradotta in italiano corrente: Il Divin Piano delle Età.




Speriamo sia stato tradotto bene, perché il volume che avevo io era penoso!

Simon
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10/01/2011 01:31

Re: Re:
(SimonLeBon), 09/01/2011 22.46:




Speriamo sia stato tradotto bene, perché il volume che avevo io era penoso!

Simon



Tra le varie edizioni in lingua italiana quest'ultima è sicuramente la più riuscita.





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01/02/2011 13:22

Questo libro, Il Divin Piano delle Età, venne pubblicato per la prima volta in lingua inglese nel 1886 da Charles Taze Russell con il precis...o scopo di fornire gli elementi basilari atti all’ottenimento della solida fede in Dio. E, per questo motivo, incontriamo sin dai primi capitoli, materiale molto attuale, se pur, scritto e pensato più di un secolo fa; come, ad esempio, nel secondo capitolo, dove troviamo una splendida trattazione circa le evidenze disponibili, nella creazione e nella stessa ragione umana, dell’esistenza di un Creatore intelligente, potente, sapiente e soprattutto amorevole. Ottime argomentazioni utili, per demolire il mito evoluzionistico che, già all’epoca, destava non pochi problemi nella fede di molti. Inoltre, nel capitolo successivo, notiamo una profonda analisi dei molteplici e inconfutabili motivi oggettivi, esterni e interni alla Bibbia, per ritenere, sempre mediante la ragionevolezza, (termine molto caro all’allora trentaquattrenne Charles) questo testo come l’infallibile rivelazione ispirata da Dio per il genere umano. Ancora più avanti, nei successivi capitoli, verranno trattati altri argomenti di carattere biblico e profetico come, ad esempio, il capitolo VII, sviluppando questo tema: “IL MALE PERMESSO E IL SUO RAPPORTO CON IL PIANO DI DIO”, oppure molto interessante e, soprattutto, illuminante, il capitolo X, dove viene sviluppato il tema: “LA NATURA UMANA E LA NATURA SPIRITUALE SONO DIVERSE E DISTINTE L’UNA DALL’ALTRA”, che confuta molto chiaramente i falsi insegnamenti circa la natura umana e spirituale; e altri temi, ovviamente, che, come per la composizione di un puzzle, permetteranno a chi è amante della verità, umile, sincero, onesto intellettualmente e amante della giustizia, di potere accedere alla cultura di Dio e alla completa visione del Suo piano – oggi diremo, più appropriatamente, proposito – che è stato occultato per tanto tempo, ma che, evidentemente in quel tempo, è stato grandemente, e da lì in avanti, progressivamente svelato e palesato (Rivelazione 1:3, confronta con Daniele 12:4-10).

Prima di iniziare a beneficiare di queste informazioni, vorremo a motivo del pubblico, porre una domanda: “Quali ragioni ci sono per ritenere C. T. Russell spiritualmente qualificato per rivelare la verità biblica circa il proposito di Dio?”, noi diremo molte. Vediamo perché.

Charles Taze Russell nacque negli Stati Uniti, ad Allegheny (ora parte di Pittsburgh), in Pennsylvania, 16 febbraio 1852. Era il secondogenito di Joseph L. e Ann Eliza (Birney) Russell, presbiteriani di origine scozzese-irlandese. La madre, purtroppo, morì quando Charles aveva solo nove anni, ma l’influenza di entrambi i genitori che erano molto religiosi fu determinante per lui sin dalla più tenera età. Sebbene avesse ricevuto un’educazione di carattere presbiteriana, Charles si unì poi alla Chiesa Congregazionalista attratto dalle sue idee.

Il giovane Charles era evidentemente tagliato per gli affari. A soli 11 anni diventò socio del padre che aveva un fiorente negozio di abiti per uomo. Charles allargò il giro di affari e finì per gestire personalmente diversi negozi. Anche se gli affari gli andavano molto bene, spiritualmente era molto turbato. Perché mai?

Il giovane Charles aveva imparato dall’educazione dei suoi genitori, che Dio è amore, ma che aveva creato l’uomo immortale e aveva predisposto un luogo infuocato in cui avrebbe tormentato in eterno tutti tranne coloro che erano predestinati alla salvezza. Un’idea del genere ripugnava al cuore sincero dell’adolescente Charles. Egli ragionava: “Un Dio che avesse usato la sua potenza per creare esseri umani che aveva preconosciuto e predestinato a essere tormentati in eterno non poteva essere né sapiente, né giusto, né amorevole. Sarebbe stato peggiore di molti uomini”.

Ma il giovane Russell non sposò mai l’ateismo a motivo di questo; semplicemente non poteva accettare gli insegnamenti tradizionali delle chiese. Egli spiegava: “Un po’ alla volta riuscii a intravedere che per quanto ogni dottrina contenesse alcuni elementi di verità, nell’insieme erano fuorvianti e contrarie alla Parola di Dio”. Nelle dottrine delle chiese gli “elementi di verità” erano sepolti sotto una palude di insegnamenti pagani che avevano permeato il cristianesimo corrotto durante la secolare apostasia. Allontanatosi dalle dottrine della chiesa, Russell, alla ricerca della verità, esaminò alcune importanti religioni orientali, solo per trovarle deludenti.

Una sera del 1869 le cose cambiarono radicalmente per il giovane Russell; mentre camminava per Federal Street vicino al negozio di famiglia, quando udì un canto religioso provenire da un locale nell’interrato. Ecco cosa disse secondo le sue stesse parole: “Una sera, apparentemente per caso, entrai in un locale scuro, polveroso, dove avevo sentito che si tenevano riunioni religiose, per vedere se il pugno di persone che vi si radunavano aveva da offrire qualcosa di più ragionevole delle credenze delle grandi chiese. Là, per la prima volta, sentii parlare delle idee degli avventisti dal predicatore, il signor Jonas Wendell… Perciò confesso di essere debitore agli avventisti e anche ad altre denominazioni. Benché la sua spiegazione delle Scritture non fosse del tutto chiara, … fu sufficiente, grazie a Dio, a ristabilire la mia fede vacillante nell’ispirazione divina della Bibbia e a dimostrare che gli scritti degli apostoli e dei profeti sono indissolubilmente collegati. Ciò che udii mi fece riprendere in mano la Bibbia per studiare con più zelo e attenzione che mai, e ringrazierò sempre il Signore per quella guida; poiché, anche se il pensiero degli avventisti non mi offrì una particolare verità, mi aiutò immensamente a dimenticare gli errori, e così mi preparò per la Verità”.

Quell’adunanza rinnovò nel giovane Russell la determinazione di ricercare la verità scritturale; gli fece riprendere in mano la Bibbia con più ardore che mai. Ben presto Russell si convinse che per coloro che servivano il Signore era vicino il tempo in cui sarebbero pervenuti a una chiara conoscenza del Suo proposito. Perciò, poco più tardi, nel 1870 lui e alcuni conoscenti di Pittsburgh e della vicina Allegheny, pieni di entusiasmo, si unirono e formarono un gruppo per studiare la Bibbia. Che metodo usavano quei giovani studiosi delle Sacre Scritture? Secondo un successivo collaboratore di Russell, lo studio biblico si teneva in questo modo: “Qualcuno proponeva un quesito. Ne parlavano. Cercavano tutti i versetti attinenti e poi, quando erano convinti che fossero tutti in armonia, finalmente ne traevano la conclusione e ne prendevano nota”. Come Russell riconobbe in seguito, il periodo “dal 1870 al 1875 fu un tempo di costante crescita nella grazia e nella conoscenza e nell’amore di Dio e della sua Parola”.

Man mano che quei sinceri ricercatori della verità esaminavano le Scritture, diverse cose divennero più chiare. Compresero che l’anima umana è mortale e che l’immortalità è un dono riservato a coloro che diventano coeredi di Cristo nel suo Regno celeste. (Ezec. 18:20; Rom. 2:6, 7) Cominciarono a capire la dottrina del sacrificio di riscatto di Gesù Cristo e l’opportunità che questo provvedimento offriva all’umanità. (Matt. 20:28) Riconobbero che sebbene la prima volta Gesù fosse venuto sulla terra come uomo, nella carne, al suo ritorno sarebbe stato invisibilmente presente come persona spirituale. (Giov. 14:19) Inoltre appresero che lo scopo del ritorno di Gesù non era di distruggere tutti, ma di benedire le famiglie ubbidienti della terra. (Gal. 3:8) Russell scriveva: “Ci ha addolorato moltissimo l’errore degli avventisti, che aspettavano Cristo nella carne e insegnavano che il mondo e tutti quelli che sono in esso tranne gli stessi avventisti sarebbero stati consumati dal fuoco”.

Le verità scritturali che divennero chiare a questo gruppetto di studenti della Bibbia segnarono un netto distacco dalle dottrine pagane che si erano infiltrate nel cristianesimo durante la secolare apostasia. Ma Russell e i suoi compagni di mente spirituale trassero queste verità dalla Bibbia senza l’aiuto di altri?

Niente affatto, in breve, possiamo citare oltre che agli avventisti, in particolare nella persona di Jonas Wendell, anche persone come George W. Stetson che era un assiduo studioso della Bibbia; George Storrs editore della rivista Bible Examiner, che si pubblicava a Brooklyn (New York), che a sua volta, circa il corretto intendimento della condizione dei morti, era stato influenzato da una pubblicazione di Henry Grew di Filadelfia. Storrs divenne un fervente sostenitore di quella che fu definita l’immortalità condizionale: l’insegnamento che l’anima è mortale e che l’immortalità è un dono riservato ai cristiani fedeli. Egli inoltre argomentava che poiché i malvagi non posseggono l’immortalità, il tormento eterno non esiste. Per non dimenticarci di un altro personaggio ben noto il direttore dell’Herald of the Morning, Nelson H. Barbour, con il quale il giovane Russell iniziò nel 1878 a collaborare. Tutto andò bene per un po’, e cioè per qualche mese. Quando nel numero dell’Herald of the Morning dell’agosto del 1878 comparve un articolo di Barbour che negava il valore sostitutivo della morte di Cristo. Russell, che aveva quasi 30 anni meni di Barbour, capì che questo significava negare la parte essenziale della dottrina del riscatto. Perciò nel numero successivo (settembre 1878), in un articolo intitolato “L’espiazione”, sostenne il riscatto e smentì le opinioni di Barbour. La disputa continuò per qualche mese sulle pagine della rivista. Alla fine Russell decise di troncare i rapporti con il signor Barbour e smise di finanziare l’Herald.

C.T. Russell non si limitò a ritirarsi dall’Herald. Pensava che la dottrina del riscatto doveva essere difesa e la presenza di Cristo proclamata. Perciò nel luglio del 1879 cominciò a pubblicare la rivista Zion’s Watch Tower and Herald of Christ’s Presence. E proprio grazie a questo potente mezzo che Russell aveva l’opportunità di rendere pubblicamente il frutto dei suoi studi. Ma non si attribuì speciali onori e doti, come appropriatamente scrisse: “La nostra opera . . . è consistita nel mettere insieme questi frammenti di verità per tanto tempo dispersi e nel presentarli al popolo del Signore, non come qualcosa di nuovo, né di nostro, ma del Signore. . . . Non dobbiamo arrogarci nessun merito neanche per aver scoperto e messo di nuovo in ordine i gioielli della verità”. Inoltre affermò: “L’opera in cui il Signore si è compiaciuto di usare i nostri umili talenti non è stata un’opera originale, ma piuttosto un’opera di ricostruzione, sistemazione, armonizzazione”. Inoltre egli spiegò, “Abbiamo riscontrato che per secoli vari gruppi e sette si erano spartiti le dottrine bibliche, mischiandole più o meno con speculazioni ed errori umani . . . Abbiamo riscontrato che l’importante dottrina della giustificazione per fede e non mediante le opere era stata enunciata in modo chiaro da Lutero e più recentemente da molti cristiani; che la sapienza e la potenza e la giustizia divina erano difese con zelo anche se non ben comprese dai presbiteriani; che i metodisti apprezzavano ed esaltavano l’amore e la compassione di Dio; che gli avventisti sostenevano la preziosa dottrina del ritorno del Signore; che i battisti fra l’altro avevano compreso in modo corretto la dottrina del battesimo simbolico, pur avendo perso di vista il vero battesimo; che alcuni universalisti da tempo sostenevano vagamente alcuni concetti relativi alla ‘restituzione’. E quindi era evidente che i fondatori di quasi tutti i gruppi religiosi avevano brancolato alla ricerca della verità; ma ovviamente il grande Avversario aveva combattuto contro di loro e aveva travisato la Parola di Dio che non poteva annullare interamente”.

In questo contesto storico che Russell pubblicò il suo primo libro, Il Divin Piano delle Età, scritto interamente da lui quando aveva circa 34 anni. Possiamo affermare sicuramente che con la pubblicazione di questo primo volume della serie intitolata L’Aurora del Millennio, si determinò una grandiosa svolta per l’opera di quegli studenti biblici e per la divulgazione delle verità scritturali, infatti, già nel 1904 si fecero le prime traduzioni, tra cui quella in italiano, e se ne stamparono diversi milioni di copie. Alcune esperienze attestano questo.

“Il vostro libro L’AURORA DEL MILLENNIO mi è arrivato l’autunno scorso”, scrisse una donna nel 1889. “Non pensavo che esistessero libri del genere. L’ho ricevuto un sabato sera, ho iniziato subito a leggerlo e non l’ho lasciato neanche un momento, se non ne sono stata costretta, finché non l’ho terminato. La sua verità ha conquistato immediatamente il mio cuore; mi sono ritirata subito dalla Chiesa Presbiteriana dove per tanto tempo avevo brancolato nel buio alla ricerca della verità, senza trovarla”.

In quei giorni ci voleva vero coraggio per lasciare la propria chiesa. Fu quello che dimostrò una donna del Manitoba, in Canada, che era entrata in possesso dell’Aurora del Millennio nel 1897. Dapprima tentò di rimanere nella sua chiesa e di insegnare nelle locali scuole domenicali di catechismo. Ma un bel giorno, nel 1903, decise di farla finita. Si alzò in piedi e spiegò a tutti i presenti perché riteneva di doversi separare dalla chiesa. I vicini (che in quel tempo erano preziosi nelle piccole comunità) cercarono di convincerla a ritornare in chiesa. Essa fu inamovibile, anche se non c’era nessuna congregazione di Studenti Biblici nei dintorni. Suo figlio più tardi descrisse così la situazione della madre: “Nessun servitore di studio [anziano] su cui fare affidamento. Niente adunanze. Un cuore contrito. Una Bibbia logora. Lunghe ore dedicate alla preghiera”.

Cosa c’era nell’Aurora del Millennio, nella Torre di Guardia e in altre pubblicazioni della Società che conquistava il cuore delle persone e le spingeva a compiere azioni così drastiche? C. T. Russell spiegava gli insegnamenti della Bibbia in modo ben diverso da quello di molti scrittori dell’epoca. Egli credeva che la Bibbia è l’infallibile Parola di Dio e che i suoi insegnamenti devono essere in armonia. Secondo lui, se una parte della Bibbia è difficile da capire, deve essere chiarita e interpretata da un’altra parte della stessa Parola ispirata. Non cercò mai di sostenere le sue spiegazioni con la testimonianza di teologi contemporanei o con le idee dei cosiddetti primi padri della chiesa. Nel I volume dell’Aurora del Millennio scrisse: “Noi crediamo essere un difetto comune ai tempi nostri ed alle età passate lo ammettere certe dottrine semplicemente perché altri, in cui si aveva fiducia, fecero così. . . . I cercatori di verità dovrebbero anzitutto vuotare i loro vasi delle acque fangose della tradizione e riempirli alla sorgente limpida della verità: la parola di Dio”.

Auguriamo di cuore a tutti quelli che desiderano assaporare l’inconfondibile gusto della verità, di poter trarre grandi benedizioni spirituali dalle espressioni e dalle argomentazioni scritturali che sono insite in questo bel libro. Certo, non si vuole ritenere questo libro infallibile; perché è pur sempre opera di un uomo e, inoltre, in alcuni casi si potrà riscontrare un intendimento limitato circa questioni scritturali che si compresero, solo, in anni successivi. Ciò non toglie, comunque, che tutto l’impianto della verità, intendendo dire le sue fondamenta e gli obbiettivi stessi del proposito di Dio, vengono potentemente esaltati; nonché la superiorità della sapienza biblica, intesa, soprattutto nel campo della morale.



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