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In che proporzione Geova potregge il suo popolo?

Ultimo Aggiornamento: 23/03/2011 22:59
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20/03/2011 12:30

Domanda ricevuta in redazione

Esimio signore

leggo da questo forum - tdgstoriasoctel.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

Questa è la relazione pervenuta alla Betel culto mattinata di questa mattina.
1 fratello, sorella di 1 e 1 mate increduli sono morti.
2.300 editori erano nella zona interessata.
115 fratelli e sorelle sono assenti (alcuni potrebbero essere in rifugi)
5 Sale Unito distrutto.
3 Disaster Relief Comitati sono stati istituiti.
Le donazioni dovrebbero essere apportate al lavoro in tutto il mondo.
Hanno concluso con il Salmo 46:1-2.

La mia ora domanda è:

Tra il 1965 e il 1980, si era solito affermare, convinti e credenti su cio tutti i testimoni, che geova proteggeva il suo popolo collettivamente, anche se non singolarmente l’individuo, adducendo e affermando che: - una congregazione o più testimoni non sarebbero mai morti, perché protetti da Geova, mentre poteva accadere che un singolo individuo perdesse la protezione di Geova, ma solo un singolo e non la collettività - .

Con alcune sciagure a congregazioni, riuniti in adunanza, dove persero la vita 50-60 testimoni nel centro america, tale concetto fu evidentemente rivisto dall’ organizzazione, tant’è che fino ad oggi e dopo il 1980 queste affermazioni divennero tabù.

Non so che età avete signori per ricordare queste cose ma vi chiedo, dopo le 5 sale e i 118 testimoni non protetti da nostro signore, geova protegge OGGI il suo popolo o a parere dei capi lo ha protetto solo dal 1965 al 1980?

Gradirei che la lettera a voi inviata sarebbe postata per intera così come spedita ma se per voi è così imbarazzante potete rispondermi anche in privato.

A. Toscani
[Modificato da Roberto Carson 20/03/2011 16:08]



Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
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20/03/2011 13:44

Re: Domanda ricevuta in redazione
Buongiorno sig. Toscani,

non ero tdG nel periodo da lei indicato, dunque procedo per conoscenza scritturale diretta.
Per questo mi chiedo se Dio ha protetto gli apostoli a suo tempo, se ha protetto i discepoli, se ha protetto suo figlio e se ha protetto tutti i cristiani durante le persecuzioni.

La risposta che trovo è duplice: spiritualmente si, li ha protetti, sono rimasti fedeli e hanno mantenuto l'approvazione divina; fisicamente sono stati perseguitati, colpiti e qualche volta anche uccisi (cito ad esempio Giacomo e Paolo). Perché mai oggi dovrebbe essere diverso?
Ho letto pochi anni fa di un intero pullman di tdG precipitato in un burrone. Ci sono state numerose vittime e il sindaco del paese ha partecipato direttamente ai funerali e al cordoglio. Non vedo chi potrebbe pensare che Dio guidi l'autista dell'autobus per proteggere noi tdG.

Buona giornata.

Simon
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20/03/2011 14:57

Non mi risulta da nessuna scrittura né tantomeno da nessuna pubblicazione ufficiale che Geova salvaguardi il singolo o la comunità della congregazione da eventi funesti. Anche se ciò potrebbe accadere a causa del ruolo chiave nella Sua opera, la protezione che Geova dona incondizionatamente è di tipo spirituale e non fisico.

Gradirei ricevere i riferimenti delle pubblicazioni che cita, fermo restando ciò di cui sopra.

Cordialità.
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20/03/2011 14:57

Caro SIg Toscani,la protezione che Dio dà a chi lo serve non la possiamo scrutare fino in fondo e dire fino a che punto la sua mano si stende per fisicamente proteggerci.
Lei evidentemente allude a una protezione fisica,a qualcosa che ci ripari da incidenti stradali,calamità naturali,guerre civili.

La protezione che Dio ci dà è sopratutto sotto il profilo spirituale,imparare le sue norme e applicarle sono state di aiuto e protezione per milioni di persone.

Una condotta morale in seno al matrimonio ha evitato a molti i drammi di un divorzio e il dolore .

Stare lontani dall'uso smodato di alcool ha protetto milioni di prsone dagli effetti deleteri del suo abuso.

Rispettare le disposizioni divine in seno alla famiglia ha reso molte famiglie più forti e impermeabili ai tanti problmi di oggi eppure..............

Ecclesiaste 9:11 dice:11 Tornai a vedere sotto il sole che non è dei veloci la corsa, né dei potenti la battaglia, i saggi neanche hanno cibo, quelli che hanno intendimento neanche hanno ricchezze, neppure quelli che hanno conoscenza hanno favore; perché il tempo e l’avvenimento imprevisto capitano a tutti loro.

Noi siamo tra questi ,siamo cioè tra quelle persone che nonostante talenti,risorse o conoscenza e fede non siamo esenti da quell'avvenimento imprevisto che appunto,capita a tutti.

Siamo fiduciosi che il regno di Dio Asciugherà per davvero le lacrime dal viso di ognuno di noi e adesso sotto la protezione o indicazione della sua parola possiamo vivere una vita più soddisfacente e piena.

Con osservanza.
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forum Testimoni di Geova




Nella vita non ci sono problemi ma.....soluzioni.
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20/03/2011 16:22


Gradirei che la lettera a voi inviata sarebbe postata per intera così come spedita ma se per voi è così imbarazzante potete rispondermi anche in privato.



Spettabilissimo Signor Toscani,
come avrà sicuramente notato, non ho avuto alcuna difficoltà ad inserire nel forum la Sua e-mail integralmente, che definisce "imbarazzante". Personalmente non ritengo affatto che la Sua domanda sia "imbarazzante"! Il servizio di "risposte a domande" che offriamo in questo forum non è circoscritto al problema se certe domande possano risultare "imbarazzanti" o meno, noi siamo disposti a rispondere a qualsiasi domanda gli utenti ci pongano, fermo restando che tali quesiti siano esposti in modo rispettoso e non fazioso.

Tornado agli interrogativi che Lei presenta, in piena armonia con quanto già detto dal mio collega Methatron, non mi risulta affatto che la nostra Società abbia mai presentato un intendimento affine a quanto da Lei descritto. Le sarei infinitamente grato se potesse farmi pervenire i riferimenti alle pubblicazioni che dicono quanto da Lei esposto.

Prima di presentare determinati argomenti come veraci, sarebbe opportuno documentare la fonte. Sono sicuro che Lei converrà con me che è piuttosto riduttivo basare delle accuse su delle presunte "voci di corridoio" o "discorsi da cortile".

Sperando di essere stati abbastanza eloquenti nel risponderLe, la invito a riscriverci al più presto e le porgo un cordiale saluto.

Roberto Carson



Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
20/03/2011 22:21

Re: Domanda ricevuta in redazione



Roberto Carson, 20/03/2011 12.30:


Esimio signore

leggo da questo forum - tdgstoriasoctel.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

Questa è la relazione pervenuta alla Betel culto mattinata di questa mattina.
1 fratello, sorella di 1 e 1 mate increduli sono morti.
2.300 editori erano nella zona interessata.
115 fratelli e sorelle sono assenti (alcuni potrebbero essere in rifugi)
5 Sale Unito distrutto.
3 Disaster Relief Comitati sono stati istituiti.
Le donazioni dovrebbero essere apportate al lavoro in tutto il mondo.
Hanno concluso con il Salmo 46:1-2.

La mia ora domanda è:

Tra il 1965 e il 1980, si era solito affermare, convinti e credenti su cio tutti i testimoni, che geova proteggeva il suo popolo collettivamente, anche se non singolarmente l’individuo, adducendo e affermando che: - una congregazione o più testimoni non sarebbero mai morti, perché protetti da Geova, mentre poteva accadere che un singolo individuo perdesse la protezione di Geova, ma solo un singolo e non la collettività - .

Con alcune sciagure a congregazioni, riuniti in adunanza, dove persero la vita 50-60 testimoni nel centro america, tale concetto fu evidentemente rivisto dall’ organizzazione, tant’è che fino ad oggi e dopo il 1980 queste affermazioni divennero tabù.

Non so che età avete signori per ricordare queste cose ma vi chiedo, dopo le 5 sale e i 118 testimoni non protetti da nostro signore, geova protegge OGGI il suo popolo o a parere dei capi lo ha protetto solo dal 1965 al 1980?

Gradirei che la lettera a voi inviata sarebbe postata per intera così come spedita ma se per voi è così imbarazzante potete rispondermi anche in privato.

A. Toscani



Buongiorno sig. Toscani.

Chi le riponde è tetimone dal 1970; pertanto ho vissuto da vicino le idee che lei pone ora in dubbio nel senso che la fuducia riposta in esse fosse più o meno fondata.

Potrei risponderle direttamente con queste scritture che dovrebbe farle comprendere che tali pensieri sono corretti almeno nel loro principio:

(Salmo 31:23) 23 Oh amate Geova, voi tutti suoi leali. Geova salvaguarda i fedeli,...

(Salmo 37:28) 28 Poiché Geova ama la giustizia, E non lascerà i suoi leali....

(Salmo 97:10) 10 O voi che amate Geova, odiate ciò che è male. Egli custodisce le anime dei suoi leali;...

Se però usassimo solo queste scritture, traviseremo quello che è il reale pensiaro di Dio.
Spero che lo possa comprendere da questo altro pensiero dello stesso salmista:

(Salmo 116:15) 15 Preziosa agli occhi di Geova È la morte dei suoi leali.

Come comprenderà, non esclude l'eventuelità che i suoi "leali" possano dover morire prematuramente. In ogni caso, la loro dipartita, è preziosa agli occhi di Geova, ed è più che naturale che cerchi, dove sia in accordo con la contesa attualemnte in atto, di preservarli in vita, pure con interventi che potremmo definire.. soprannaturali.

Gesù, fu salvaguardato da diversi pericoli (tentazioni di satana) e tentativi di metterlo a morte prima del tempo, cioè prima che possa aver adempiuto l'incarico per il quale era stato mandato.
Eppure, a suo tempo, Geova stesso lo "abbandonò" ai suoi nemici fino al punto di permettere che fosse messo a morte.

La sua morte (Di Gesù), che fu "leale", fu certamente preziosissima ai suoi occhi.
Infatti, per tale grande valore, ci è concesso oggi il perdono dei peccati e la possibilità da una vita futura in un mondo migliore, dove queste cose saranno tutte ricordi dimenticati del passato.

Quando erano in pochi (i primi cristiani) e pure i "testimoni" moderni, fu necessaria da parte di Geova un'attenzione più evidente, affinché l'opera che doveva essere compiuta non potesse essere fermata. Divenendo in molti, l'eventualità o l'avvenimento imprevvisto che si possa morire diventa anche più freguente.

Geova oggi non potegge più i suoi "leali"? Chi pensasse ciò. non conosce Geova.

Le faccio un esempio.

In molti modi, Geova poteggei suoi leali.
Io, durante il terremoto del l975, ero a Gemona (l'epicentro del sisma).
La piccola congregazione dove ci riunivamo, rimase in piedi e tutti uscimmo vivi e sensa ferite dopo il sisma. Certamente ringraziammo Geova di questo, ma che dire di coloro che nel frattempo erano morti sotto le macerie? Anche la loro morte non fece e non fa piacere al Dio di Amore che è Geova.

Ricordo che le persone che ci conoscevano si facero in quei giorni il pensiero superstizioso che se stavano vicini a noi, non sarebbe successo nulla neppure a loro.
Questo era il loro pensiero "superstizioso", perché in effetti anche alcuni di noi possono morire, anche se raggruppati, in diverse circostanza.

Sappiamo lo stesso che la nostra morte è preziosa agli occhi del nostro Dio, in quanto morendo, non potremmo più continuare a compiere l'opera urgente che ora dobbiamo ancora svolgere, quella di annunciare il regno nelle mani di Gesù che presto risolverà i problemi che oggi ci affilggono.

Le racconto ancora un'esperienza, vera.
Il giorno dopo il terrremoto, il fratello L. mi portò a vedere casa sua. Era un piccolo condominio di sei appartamenti. Il suo apaprtamento era al piano terra.
Il condominio rimase in piedi, ma proprio le camere da letto dell'ala dove abitava il fratello, cedettero e i due piani sovrastanti si trovavano sopra la camera da letto del fratello.

Egli, con orgoglio, mi disse:

"Io, se non sono alle adunanze, a quell'ora (alle nove che fu il terrremoto) sono sempre a letto a dormire. Il terremoto venne di Giovedì, ed era un giorno che noi tenevamo le nostre consuete adunanze.

Egli quindi disse: "sono vivo, grazie a Geova".

Che cosa lo salvò in realtà? Lo salvò la sua "lealtà", quella di "non abbandonare le comuni adunanze", almeno in questa specifica esperienza".

In questo modo Geova, a volte, savaguardia i suoi leali.

Per concludere, no, non è da aspettarsi che chi serve Geova sia immune da catastrofi o da morte violenta e accidentale. Non ora, non in questo sistema di cose lontano dal fare la volontà o dal mostrarsi leale a Dio.

Resta vero, come ci dicono le scritture sopra citate, che Geova preserva, in vari modi i suoi leali. E noi, se siamo decisi ad esserlo, saremmo soddisfatti di tutta la vita che ci sarà concessa di vivere, potendola vivere servendo per fare la sua volontà, e specialmente per compiere l'importante opera di annunciare il regno che è ora più che mai attuale e urgente.

Io uscii vivo da quel terremoto, non per questo posso dire che Geova operasse un'azione speciale nei mei confronti. Se fu sua volontà che non morissi allora, spero almeno nel frattempo di non avelo deluso o di non deluderlo, continuando a restarlgi fedele fino alla fine, se essa dovesse venire per me, come potrebbe essere per atri, prima del tempo.

Serviamo Geova finché viviamo; se a Lui piace farci viverre a lungo, vorrà dire che potremo servirlo pure a lungo. In questo senso io rispondo, e spero che il punto sia stato chiarito.

sinceri saluti,

Giuseppe
[Modificato da monseppe1 20/03/2011 23:01]
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20/03/2011 23:55

[... dopo aver parlato di un'esperienza il cui servitore, Geova lo ha protetto dalla persecuzione] 23 Questo, tuttavia, non significa che gli adoratori di Geova siano completamente esenti da avvenimenti calamitosi. In certe occasioni, sia nei tempi biblici che oggi, Geova ha dimostrato di poter liberare i suoi servitori. Ma, a motivo della contesa dell’integrità, a volte sembra che permetta alla persecuzione di arrivare sino in fondo. (Confronta Matteo 26:39). Inoltre, Geova non protegge automaticamente il suo popolo da incidenti, guerre civili o criminalità, anche se l’applicazione della saggezza biblica può essere utile. (Proverbi 22:3; Ecclesiaste 9:11) Possiamo però essere certi che, sia che siamo liberati dalle prove o no, rimanendo fedeli saremo ricompensati, se necessario anche con la risurrezione. — Matteo 10:21, 22; 24:13.

W92 1/1

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22/03/2011 19:37

Nuova e-mail ricevuta dal Sig. Arturo Toscani

Le due e più anime dei testimoni di geova

SimonLeBon molto chiaramente asserisce:

-non ero tdG nel periodo da lei indicato, dunque procedo per conoscenza scritturale diretta-

questa affermazione dice e dirà molte cose sui testimoni di geova i quali hanno dimostrato di avere una doppia anima – due anime e ancora più anime.

Una prima anima sono i canali ufficiali scritti (letteratura e stampe)

Una seconda anima sono i canali non ufficiali (il linguaggio-la parola-gli insegnamenti orali)

La nazione di Israele anch’essa aveva due anime la Torah (prima anima) la Mishna (seconda anima) e ancora più anime.

ora accade sovente che il canale ufficiale legifera ma successivamente i canali non ufficiali applica a proprio intendimento consapevoli più o meno del disquisire… andando oltre.

SimonLeBon quindi conosce una sola anima –spirituale- … non la seconda e le ancora più anime?

una citazione ufficiale dalla vostra ampia letteratura se ne può fare a iosa qui mi preme ricordare solo questo particolare articolo dove vi è la vexatia restio gruppo-singoli-protezione-si-protezione-no


Torre di Guardia 1975 728-730

Dovremmo anche aspettarci che, essendo dalla nostra parte, Geova intervenga in modo miracoloso per proteggere personalmente ciascuno di noi dalla morte o dal danno durante la “grande tribolazione”? Sia il Salmo 91:7-12 che Proverbi 3:25, 26 sono stati erroneamente citati da alcuni per sostenere questa veduta. Il salmo dice: “Mille cadranno al tuo medesimo fianco e diecimila alla tua destra; a te non s’accosterà”. Per non leggere in questo versetto più di quello che dice, dobbiamo chiederci se lì Mosè parlava della futura “grande tribolazione” e dichiarava che i singoli servitori di Dio avrebbero avuto una protezione completa. È difficile che sia così se ricordiamo che secoli dopo Paolo mostrò che fino al suo tempo i devoti seguaci di Geova avevano subìto scherni, flagellazioni, prigioni, tribolazioni e molte altre persecuzioni, perfino la morte violenta. Tuttavia, possiamo essere sicuri che Geova li proteggerà, come gruppo , perché non siano sterminati dai nemici durante la “grande tribolazione” e che Egli stesso non li toccherà durante l’esecuzione dei suoi avversi giudizi. — Ebr. 11:36-38.

Salomone, lo scrittore del summenzionato proverbio, ci dà forse ragione di attenderci la protezione divina contro ogni danno fisico? Egli disse: “Non avrai bisogno di temere all’improvviso alcuna cosa terribile, né la bufera sui malvagi, perché essa viene. Poiché Geova stesso mostrerà d’essere, in effetti, la tua confidenza, e per certo preserverà il tuo piede dalla cattura”. Non sembra questa la prova che Geova non permetterà che i suoi leali seguaci siano rapiti o arrestati durante la “grande tribolazione”? Non dobbiamo dimenticare che Salomone scrisse ciò che scrisse non pensando a noi d’oggi, ma più pertinentemente nell’interesse di quelli che vissero sotto il suo regno. (Prov. 1:1-4; 3:25, 26) Considerando in tal modo le sue parole, comprendiamo che dava agli Israeliti un consiglio che li avrebbe aiutati a condurre una vita retta e sarebbe stato loro utile nella vita quotidiana. In tal modo sarebbero stati preservati dalla “cattura”. Che genere di cattura? Per esempio, dagli allettamenti di una prostituta che cammina per le strade in cerca di una vittima. (Prov. 5:3-14) Comprendiamo che le sue parole sono un consiglio eccellente anche per noi. Ma non sono l’assicurazione che non saremo arrestati, più di quanto il fedele Geremia fosse immune dall’arresto al “tempo della fine” di Gerusalemme. (Ger. 37:15, 21) Né possiamo attenderci che durante la “grande tribolazione” alcuni non debbano perdere la vita pur di mantenere lealmente l’integrità cristiana, come anche l’apostolo Giacomo perse la vita. (Atti 12:1, 2) Ciò nondimeno, abbiamo la protezione divina. Come?

12 Abbiamo la prova che ora Dio ci protegge come classe . Per esempio, se non fosse così, Satana ci avrebbe spazzati via molto tempo fa dalla superficie della terra. Tuttavia, individualmente, alcuni possono morire di vecchiaia e malattia durante la “grande tribolazione” o, come i fratelli del Malawi, per le persecuzioni. Di fronte a tali eventualità, possiamo ancora guardare al futuro con fiducia? Certissimamente! Gesù dichiarò che i morti udranno la sua voce e verranno fuori nella risurrezione. (Giov. 5:25-29) Questo, allora, cancellerà gli effetti della morte. No, la Bibbia non promette che Satana cesserà di mettere alla prova ognuno di noi durante la futura “tribolazione”, ma non ci conforta sapere che Geova Dio non ci dimenticherà se moriremo allora a causa del fedele servizio che gli rendiamo?

13 Continueremo a essere protetti, come gruppo, durante la distruzione di Babilonia la Grande e la guerra di Har-Maghedon fino a entrare nel Nuovo Ordine. Sarà un motivo per confidare in Geova Dio, che adempie le sue promesse, quando Babilonia giacerà impotente, essendo stata ridotta a nulla la sua capacità di controllare gli affari del mondo! Nessuna meraviglia che sia detto ai servitori di Dio di esultare per la sua caduta, con il grido: “Rallegrati su di lei, o cielo, e voi santi e apostoli e profeti, perché per voi Dio ha giudiziariamente richiesto la punizione da lei!”. (Riv. 18:20) Essi possono dunque avere fiducia che saranno protetti durante l’esecuzione dei malvagi da parte di Dio e che saranno introdotti nel suo nuovo ordine di giustizia. — Matt. 25:46.

Methatron: molto più cautamente nella sagacia propria gradisce pubblicazioni ufficiali, sopra gliene è concessa una. Egli volutamente ignora o vuole, la seconda anime dei testimoni e le ancora più anime

(Gladio): disquisisce, ma anch’egli ignora le anime dei testimoni di geova.

Roberto Carson: conosce un’amima (non più ufficiale ne ufficiosa) arcaica dei testimoni chiamando questi come SOCIETA’ (termine oggi decaduto) più consono quello di ORGANIZZAZIONE non so sig Roberto Carson a quale anima si rifà lei e si avvale sui testimoni di geova.

monseppe1: uno scrittore di chiara ma non lucidissima fama disquisisce dichiara

Chi le risponde è testimone dal 1970; pertanto ho vissuto da vicino le idee che lei pone ora in dubbio nel senso che la fiducia riposta in esse fosse più o meno fondata.

Poi si dilunga in dissertazioni che non vale la pena, data l’ora, impugnare …

ma su una cosa monseppe1 dovrebbe scrivere – quale anima tra i testimoni dal 1970 al 1980 lui si riconosce? E soprattutto CHE TITPI DI COMMENTI CI FURONO TRA I SUOI CONFRATELLI DOPO, scrivo sig monseppe1, DOPO - il terremoto del 1975, ero a Gemona (l'epicentro del sisma). La piccola congregazione dove ci riunivamo, rimase in piedi e tutti uscimmo vivi e sensa ferite dopo il sisma. Certamente ringraziammo Geova di questo, ma che dire di coloro che nel frattempo erano morti sotto le macerie? --- a distanza di 35 anni mi creda sento ancora quei commenti quella affermazioni che seppur NON UFFICIALI ma ufficiose sono proprei della seconda anima dei testimoni e ancora più anime.

Faxino: brevemente giustifica una cosa ingiustificabile, la supremazia di un’ anima, penso quella ufficiale a questo punto.

Resta il fatto che alcuni testimoni – scrivo alcuni – i più semplici i più sinceri e devoti, tra il 1965 e il 1980 erano sicuri che geova li proteggesse come gruppo, poi ingoiarono l’aloe amara del disastro di gruppo e ripensarono.

Così questi si accorsero delle due anime e ancora più anime che tra i testimoni esisteno ed imperano - che delusione



Per contatti: roberto.carson@tiscali.it
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22/03/2011 19:47

Gentile Sig Toscani......perchè non si iscrive al nostro forum così cerchiamo di capire meglio il suo pensiero e lei il nostro???

Fa un minestrone un pò filosofeggiante parlandoci di anime ,quasi che vi fosse una divisione tra ortodossia e eterodossia in seno ai Tdg.

Per capire il suo punto di vista le chiedo se lei ha una qualche appartenenza religiosa o è un ...freelander.

SALUTI
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
forum Testimoni di Geova




Nella vita non ci sono problemi ma.....soluzioni.
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22/03/2011 20:36


Methatron: molto più cautamente nella sagacia propria gradisce pubblicazioni ufficiali, sopra gliene è concessa una.



E di grazia, dove avrebbe letto che questa Torre di Guardia garantisce l'incolumità fisica di una congregazione? Non dubitando delle Sue capacità cognitive mi sembra lapalissiano che lo stralcio ut sopra pubblicato indichi una preservazione come gruppo durante il periodo denominato "grande tribolazione". Il gruppo ovviamente è la confessione dei Testimoni di Geova nella sua interezza non un singolo né una singola congregazione, che tra l'altro non è mai menzionata. Inoltre è anche abbastanza chiaro sulla non protezione al riguardo dell'integrità fisica, infatti anche se molti dovessero morire addita la speranza della resurrezione come suggello finale di una vita integra.

Quindi le reitero la richiesta che se non documentata proverà l'aleatoria ed effimera consistenza delle sue accuse, il suo scarso intendimento o la sua critica del tutto arbitraria che ci vorrebbe ascrivere. Dove avrebbe evinto questa dichiarazione?:

- una congregazione o più testimoni non sarebbero mai morti, perché protetti da Geova, mentre poteva accadere che un singolo individuo perdesse la protezione di Geova, ma solo un singolo e non la collettività - .

Nella Sua citazione non v'è traccia di simili concetti, anzi mi sembra menzioni proprio l'ipotesi contraria.


Egli volutamente ignora o vuole, la seconda anime dei testimoni e le ancora più anime



La dicotomia che menziona esiste solo nella sua fervida fantasia. Se volessimo parlare di fatti sarebbe più prodromico allo scopo del forum, le chiacchere sono un malsano ed ozioso passatempo di cui facciamo volentieri a meno.

Cordialità.
[Modificato da Methatron 22/03/2011 20:40]
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23/03/2011 09:42


Tra il 1965 e il 1980, si era solito affermare, convinti e credenti su cio tutti i testimoni, che geova proteggeva il suo popolo collettivamente, anche se non singolarmente l’individuo, adducendo e affermando che: - una congregazione o più testimoni non sarebbero mai morti, perché protetti da Geova, mentre poteva accadere che un singolo individuo perdesse la protezione di Geova, ma solo un singolo e non la collettività - .

Con alcune sciagure a congregazioni, riuniti in adunanza, dove persero la vita 50-60 testimoni nel centro america, tale concetto fu evidentemente rivisto dall’ organizzazione, tant’è che fino ad oggi e dopo il 1980 queste affermazioni divennero tabù.



Fermo restando la vacuità di tal asserzione che non riscontro né evinco da nessuno scritto ufficiale prendo spunto dal quotato per analizzare il concetto alla base di questa critica.

Il signore che scrive evidentemente trova rimarchevole e singolare un cambio di prospettiva. Se ne desume che questo comportamento veicoli una sorta di scandalo riconducibile a concetti del tipo: "Ma come fanno i capi della WTS a cambiare opinione e a non sapere cosa a Geova è più congeniale?" In altre parole: "Se i capi dei Testimoni di Geova si sentono guidati da Dio com'è possibile sbaglino intendimenti o che essi siano passibili di revisione?"

Questo in realtà è un falso problema, poiché il problema non risiede nella risposta, il problema è nella domanda. Mai e poi mai, in nessuna epoca della storia dei Testimoni di Geova questi ultimi si sono sentiti ispirati dallo spirito santo, né tantomeno si sono sentiti infallibili nella loro sincera ricerca della verità biblica. Come fare quindi a determinare di essere approvati da Geova ed essere sicuri di essere da Lui guidati se passibili di errore?

Un breve excursus sulla nostra storia che chiunque può leggere nel libro Proclamatori, risponde a questo dilemma che sembra davvero annoso per i nostri detrattori e critici, ma solo per loro poiché come vedremo è un falso problema: ci ascrivono il dono dell'infallibilità per poi criticarlo, senza secare i piani di riferimento tra i concetti "ispirato" e "guidato". In poche parole: Fanno tutto da soli.

Allora: Come arrivano i Testimoni di Geova alle loro spiegazioni della Bibbia?

La risposta alla domanda che è un ablativo assoluto: Sola Scriptura.

La Sola Scriptura che in latino significa "Solo con la Scrittura" è un pricipio guida nato in seno al protestantesimo della riforma e definisce il metodo secondo il quale si deve determinare l'autorità universale a cui rivolgersi per definire la dottrina: La Bibbia.

Gli odierni testimoni di Geova vedono la loro genesi come movimento religioso agli inizi del secolo scorso quando in tutta l'America del Nord vigevano gli anni del "secondo risveglio". Era un tempo di grande aspettative ed un risveglio spirituale per un cristianesimo praticato e vissuto e non solo sedicente e formale. In questo clima di aspettazione escatologica, per la fine dei tempi, si pongono le ricerche bibliche e l'esegesi, l'interpretazione, che diedero forma al cristianesimo oggi universale che viene praticato dai Testimoni di Geova di tutto il pianeta.

In quale forma la rivelazione biblica si manifestò ai primi studenti biblici? Quale illuminazione li guidò alla corretta interpretazione della Bibbia? Come vengono elargiti i nuovi intendimenti della scrittura oggi?

Niente di trascendentale: nessuna visione, nessun sogno, nessuna voce dal cielo e nessuna infallibile ispirazione divina segnò e segna il corretto intendimento, la via per la quale dovevano e dobbiamo camminare. Fu invece qualcosa che siamo invitati a coltivare noi tutti, molto immanente, materiale, e poco scenografico e taumaturgico, miracolistico, come il retaggio cattolico vorrebbe descriverci il concetto di santità: tanta buona volontà, il sincero desiderio di piacere a Dio e la preoccupazione di aderire agli insegnamenti biblici escludendo ogni forma di tradizione umana antiscritturale.

Con questo semplicissimo metodo e buona volontà uomini devoti come Barbour, Storrs, Russell, e altri, diedero forma ed epurarono il messaggio biblico da tutte quelle traditio che avevano adulterato e seppellito le semplici e dirette verità bibliche. Si afferma che furono guidati dallo spirito santo, anche se non ispirati da esso, proprio perché si lasciarono guidare solo dalle Sacre Scritture, i cui originali furono ispirati dallo spirito santo. Chiunque si faccia, quindi, guidare dalle Sacre Scritture, di riflesso riceve la guida dello spirito santo. Nel corso del tempo il primigenio gruppo di studio capitanato da Russell vide il suo numero crescere enormemente e in tutto il mondo. Si rese necessaria una struttura organizzativa che in armonia al valore del Sola Scriptura si allineò al prototipo organizzativo del cristianesimo primitivo. Oggi chi riceve la chiamata celeste fa parte della classe dello Schiavo fedele e discreto che non è solo il corpo direttivo dal quale riceviamo istruzione spirituale. La classe dello schiavo fedele e discreto è composta da tutti i cristiani unti dallo spirito santo, in quanto ricevono una speranza celeste: dal presidente della società all'anonima vecchiettina centenaria che predica zelantemente nella sperduta penisola russa del Kamkhatka. Il corpo direttivo è una rappresentanza scelta di persone unte dallo spirito secondo criteri meritocratici i quali si assumono la responsabilità spirituale di fornire “cibo a suo tempo” a chiunque è affamato di verità bibliche. Nel primo secolo ad esempio il corpo direttivo era formato dai dodici apostoli con sede a Gerusalemme, ma l'apostolo delle nazioni, Paolo, non ne faceva parte, entrambi comunque contribuivano alla dispensazione del cibo a suo tempo all'intera associazione dei fratelli. Allora come oggi il prodotto teoretico di questo studio delle scritture, ovvero l'impianto dottrinale che il Sola Scriptura dettò a quei pionieri dei testimoni di Geova odierni, doveva produrre lo stesso frutto che produsse nei cristiani del primo secolo, se veramente guidato dallo spirito santo. Lo leggiamo in Galati 5:22, 23.

Si può quindi affermare che i risultati spirituali ottenuti sono la prova che l'intendimento scritturale che li ha generati è quello guidato dallo spirito santo.

Quindi in armonia con le parole di Gesù in Giovanni 13:35 il segno distintivo che il corretto intendimento delle scritture doveva e deve produrre nell'organizzazione che se ne faceva, e se na fa, carico era, ed è, l'edificazione di una personalità spirituale nei suoi membri, ovvero persone amorevoli, gioiose, pacifiche, buone, fedeli, miti, longanimi, benigne e padrone di sé.

Spero che questa spiegazione sia abbastanza esaustiva per delegittimare qualsiasi accusa di "revisione" che tra l'altro è relativa ad aspetti secondari e più escatologici dell'impalcatura dottrinale dei Testimoni di Geova, così come sarebbe ingiusto delegittimare il cristianesimo primitivo o l'autorità degli apostoli semplicemente perché molte delle loro aspettative furono disattese.

Cordialità.
[Modificato da Methatron 23/03/2011 10:46]
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Re: Nuova e-mail ricevuta dal Sig. Arturo Toscani
Premetto che il Sig. Toscani rassomiglia molto a un ex-tdG, categoria con la quale non siamo interessati a dibattere.

detto questo:
Roberto Carson, 22.03.2011 19:37:


Le due e più anime dei testimoni di geova

SimonLeBon molto chiaramente asserisce:

-non ero tdG nel periodo da lei indicato, dunque procedo per conoscenza scritturale diretta-

questa affermazione dice e dirà molte cose sui testimoni di geova i quali hanno dimostrato di avere una doppia anima – due anime e ancora più anime.

Una prima anima sono i canali ufficiali scritti (letteratura e stampe)

Una seconda anima sono i canali non ufficiali (il linguaggio-la parola-gli insegnamenti orali)



A parte il pour parler molto amabile, forse avrei dovuto mentire e dire che ero tdG nel periodo indicato. Evidentemente, secondo il sig. Toscani, avrei negato la doppia anima dei tdG, o addirittura l'anima molteplice.


Toscani:

...ora accade sovente che il canale ufficiale legifera ma successivamente i canali non ufficiali applica a proprio intendimento consapevoli più o meno del disquisire… andando oltre.

SimonLeBon quindi conosce una sola anima –spirituale- … non la seconda e le ancora più anime?



Continua il pour parler, adesso si discetta anche delle mie conoscenze.

Toscani:

una citazione ufficiale dalla vostra ampia letteratura se ne può fare a iosa qui mi preme ricordare solo questo particolare articolo dove vi è la vexatia restio gruppo-singoli-protezione-si-protezione-no


Torre di Guardia 1975 728-730



Al sig. Toscani piacciono le battute di spirito. Mi unisco a Metathron nel sottolineare che la tdg citata parla unicamente degli eventuali interventi miracoli durante la "grande tribolazione", vale a dire non adesso.

La nostra rivista ribadisce in modo identico la mia osservazione:


...dobbiamo chiederci se lì Mosè parlava della futura “grande tribolazione” e dichiarava che i singoli servitori di Dio avrebbero avuto una protezione completa. È difficile che sia così se ricordiamo che secoli dopo Paolo mostrò che fino al suo tempo i devoti seguaci di Geova avevano subìto scherni, flagellazioni, prigioni, tribolazioni e molte altre persecuzioni, perfino la morte violenta. Tuttavia, possiamo essere sicuri che Geova li proteggerà, come gruppo , perché non siano sterminati dai nemici durante la “grande tribolazione” e che Egli stesso non li toccherà durante l’esecuzione dei suoi avversi giudizi. — Ebr. 11:36-38.



Molti tdG sono stati perseguitati e sono morti, ma il gruppo dei servitori di Dio non sarà mai sterminato per intero.

La rivista ribadisce lo stesso concetto subito dopo:


Comprendiamo che le sue parole sono un consiglio eccellente anche per noi. Ma non sono l’assicurazione che non saremo arrestati, più di quanto il fedele Geremia fosse immune dall’arresto al “tempo della fine” di Gerusalemme. (Ger. 37:15, 21) Né possiamo attenderci che durante la “grande tribolazione” alcuni non debbano perdere la vita pur di mantenere lealmente l’integrità cristiana, come anche l’apostolo Giacomo perse la vita. (Atti 12:1, 2) Ciò nondimeno, abbiamo la protezione divina.



Mi fa un po' sorridere questa preoccupazione ostentata, che sinceramente ha un po' del fasullo:

Toscani:

Così questi si accorsero delle due anime e ancora più anime che tra i testimoni esisteno ed imperano - che delusione



Per inciso gli anni '90 hanno segnato i ritmi di crescita maggiori in assoluto nella storia dei tdG, ma chi si è dedicato alla critica di professione questo, ed altri dettagli pur non secondari devono essere sfuggiti.

Simon
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