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			Trattato sulle bestie di Daniele e dell'Apocalisse

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Trattato sulle bestie di Daniele e dell'Apocalisse

Ultimo Aggiornamento: 27/04/2011 22:51

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Roberto Carson

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Città: AGORDO

Età: 47

Sesso: Maschile

27/04/2011 22:51

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Egregio amico, io sono un laico e in seguito alla sua, sono andato a parlare con fra Elia era un po’ che non lo vedevo, ma purtroppo ho appreso che era deceduto da qualche giorno, lasciando un vuoto nell’animo di chi l’aveva conosciuto. Le dirò la prima volta che ho avuto modo di parlargli, circa parecchi anni fa, mi ha detto che l’unica strada per arrivare ad amare e conversare direttamente con DIO sono le preghiere continue, per l’occasione, mi ha dato un floppy, dove teneva tutta la sua documentazione e che io glie ne invio una parte del contenuto, mentre un’altra parte tanto tempo fa lo inserita su internet traducendola in più lingue, i documenti di Daniele me li a dati circa qualche anno fa, io l’ho fatti leggere a diversi ecclesiastici di altri istituti vicini alla mia città, i quali mi riferivano tutti la stessa cosa, che non poteva essere, storia di tremila anni fa, solo chi è illuminato da Dio e poi fra Elia era troppo anziano per decifrare, non poteva capire, in pratica mille scuse, ma io non mi sono dato per vinto ed o continuato a mandare informazioni tramite internet e Lei come qualcun altro riflettendo si è reso conto che questa è la verità. Io oltre questi documenti non ho più nulla, soltanto un’attenta riflessione. Inoltre penso come Dio abbia illuminato il profeta Daniele nelle visioni notturne relative alla fine dei tempi, certamente il francescano con questo suo metodo di preghiera avrà chiesto, è il Padre Eterno gli ha fatto sapere, probabilmente anche altre cose, sicuramente è così! Nei suoi documenti affermava che l’Eterno attraverso la recita delle preghiere e il dialogo diretto fa sapere a tutti quelli che chiedevano tanto, anche cose inspiegabili alla mente umana, soltanto che molti non sanno come fare, forse perché si vergognano! Ci vuole faccia brava. Inoltre scriveva: questa che noi chiamiamo vita, non è altro che privazione della vita eterna, le generazioni future siamo noi che ritorneremo a raccogliere quello che abbiamo seminato e così vale per quelli prima di noi, è come un gran cerchio che gira, il primo è l’ultimo, e l’ultimo è il primo. Purtroppo tutti noi viviamo così bene in un mondo moderno scristianizzato riceviamo e diamo insegnamenti sbagliati, violando la volontà di Dio, poi con una cultura neomodernistica siamo indottrinati a zero preghiere, abbiamo dimenticato gli insegnamenti e le parole di Gesù Cristo, pretendiamo di essere illuminati da Dio senza pregare, la nostra anima si è corrotta al fascino del potere satanico, e senza renderci conto stiamo andando incontro alla catastrofe e con guerre fratricide all’autodistruzione. La terra ci era stata donata come un tesoro e invece abbiamo distrutto il creato bruciando fossili, facendo esperimenti nucleari e genetici, sotterrando veleni, ma poi da veri criminali amputiamo i nostri errori alla natura, agli astri e quantaltro, inoltre siamo governati da malfattori degradati e corrotti che si sono schiavizzati al servizio delle potenze demoniache. Quanto prima il castigo di Dio arriverà e sarà tremendo e solo la vera preghiera comunitaria e il dialogo d’amore rivolto all’Eterno, ci potrà salvare da quest’inferno terreno. E’ miliardi di anni che andiamo e veniamo, siamo sempre gli stessi esseri, i più stupidi di tutto il creato, gli inferi, i morti siamo noi e se l’anima non riesce a purificarsi, bene che va subisce diverse reincarnazioni, in luoghi diversi, con varie fisionomie, accompagnate da malformazioni genetiche proprio per gli errori commessi in precedenza; siamo corresponsabili gli uni degl’altri, per un peccatore il Padreterno invia una nave di giusti; invece se si ostina nel male, l’anima si autodistrugge, si estingue nella tenebra tra sofferenze atroci, è come se non fosse mai esistita. Continuando scriveva che la luce che emana l’amore di Dio e la vita dell’anima e si può ottenere solo attraverso la recita delle preghiere, il Padreterno vuole conversare con l’uomo, vuole un amore semplice e non complicato, il bene al prossimo verrà spontaneo proprio per le suppliche effettuate.

SepoiLei volesse rendere pubblico il libro di Daniele, guardi che ha tutto il mio appoggio, fra Elia per la sua documentazione mi aveva dato carta bianca, mi invitava a inserirlo, come avevo fatto in passato con l’altro, ma purtroppo non posso, oggi sono nell’impossibilità economica. Dopo il sito non o altra documentazione , nell’attesa di una sua, saluti.

Francesco

Per contatti: roberto.carson@tiscali.it

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