PARAKAR, Armenia – Il proprietario di un immobile nella città di Parakar ha ricevuto pressioni da parte di funzionari del governo e di sacerdoti della Chiesa Apostolica Armena per cancellare un’assemblea religiosa di tre giorni dei Testimoni di Geova in programma dal 1 al 3 luglio 2011. Circa 800 Testimoni di Geova che avevano programmato di parteciparvi sono stati privati del loro diritto di riunirsi per l’adorazione.
I Testimoni di Geova hanno tenuto pacificamente un’assemblea in questa stessa struttura dal 24 al 26 giugno 2011. Tuttavia, l’ultimo giorno, diversi sacerdoti della Chiesa Apostolica Armena hanno tentato di interrompere l’assemblea. Nel corso dei giorni successivi, sul proprietario dell’immobile sono state fatte incessanti pressioni da parte di funzionari governativi, tra cui parlamentari e agenti di polizia, per cancellare l’assemblea di questa settimana. Dopo essere stato informato che l’ordine proveniva da “molto in alto”, il proprietario ha dichiarato che avrebbe accondisceso e unilateralmente ha rescisso il contratto legalmente vincolante.
Questa è la seconda assemblea religiosa dei Testimoni di Geova ad essere cancellata nel giro di tre settimane. Il 10 giugno, solo poche ore prima dell’inizio della loro assemblea di distretto “Venga il tuo Regno!” presso un auditorium in affitto a Vanadzor, i Testimoni di Geova sono stati costretti a lasciare la struttura presa in affitto perché il proprietario si è rifiutato di onorare il contratto, cancellando di fatto l’assemblea dei Testimoni. Durante l’estate del 2010, tre assemblee dei Testimoni di Geova tenute presso strutture private in affitto sono state annullate dai proprietari a seguito di pressioni simili.
L’8 ottobre 2010 e di nuovo il 27 giugno 2011, i Testimoni di Geova armeni hanno scritto al Presidente Serzh Sargsyan, chiedendo rispettosamente il suo aiuto affinché i Testimoni possano esercitare il loro diritto costituzionale di radunarsi liberamente e tenere pacifiche assemblee religiose in conformità alla Convenzione Europea sui Diritti Umani.
In un caso simile che si occupò dell’interruzione di un’assemblea religiosa dei Testimoni di Geova, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo condannò un paese confinante con l’Armenia, la Georgia, per essere venuto meno “nel suo dovere di adottare le misure necessarie per consentire [ai Testimoni di Geova] di esercitare liberamente il proprio diritto alla libertà di religione” (Causa 71156/01 dei 97 membri della Congregazione dei Testimoni di Geova di Gldani e 4 altri contro Georgia, del 3 maggio 2007).
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Traduzione a cura della Redazione di TdG News del comunicato di JW Media
Fonte:
www.tdgnews.it/portal/?p=4014
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