Aspetti teologici affini ai Testimoni di Geova - Bibliografia ideale.

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Roberto Carson
00giovedì 9 luglio 2009 17:59
Per christofer2006

Una domanda al nostro esperto bibliografico.
Caro Christofer, sappiamo che disponi di uno straordinario archivio librario che va ad abbracciare una vastità immensa di argomenti, soprattutto per quanto riguarda la storia, la scienza e la religione.
Quello che desideravo chiederti è se potresti inserire in questa discussione una bibliografia di testi realizzati da studiosi di diverse confessioni che propongono aspetti teologici affini alla dottrina dei Testimoni di Geova.
L'invito è rivolto principalmente a Christofer, ma può intervenire qualsiasi utente abbia qualcosa da suggerire.
christofer2006
00giovedì 9 luglio 2009 18:16
Grazie per l'invito.

Di libri che trattano argomenti teologi che sono condivisi dai cristiani testimoni di Geova ce ne sono molti.
Compatibilmente con il tempo disponibile, inizierò ad indicarne alcuni...
barnabino
00giovedì 9 luglio 2009 18:57
Sulla storia del cristianesimo dal I al VI secolo io suggerisco questo, per serietà, completezza ed equilibrio

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8644334

Davvero molto interessante.
Roberto Carson
00giovedì 9 luglio 2009 19:01
Re:
barnabino, 09/07/2009 18.57:

Sulla storia del cristianesimo dal I al VI secolo io suggerisco questo, per serietà, completezza ed equilibrio

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8644334

Davvero molto interessante.



Il libro in questione, quali affinità presenta tra la teologia cristiana dei primi secoli e quella attuale dei TdG?


christofer2006
00venerdì 14 agosto 2009 01:30
Immortalità dell'anima o risurrezione dei morti? La testimonianza del Nuovo Testamento
Cullmann Oscar
Editore Paideia, 1986, 64 p., 3 ed. € 4,65

Presentazione:

In questo libro il prof. Cullmann rende ben evidente l'inconciliabilità tra annuncio neotestamentario della resurrezione e la dottrina platonica dell'immortalità dell'anima che si è imposta in seno alla cristianità.
barnabino
00venerdì 14 agosto 2009 09:41

Il libro in questione, quali affinità presenta tra la teologia cristiana dei primi secoli e quella attuale dei TdG?



Beh... il libro è una storia del cristianesimo e dunque non si pone intenti dognatici o dottrinali, ma si limita ad esporre lo sviluppo del cristianesimo in quel periodo.

Tra le cose che possono essere utili è che l'autore afferma che di fatto il canone del NT erà già di fatto già formato a partire dal II secolo, o che non c'è traccia di un episcopato monarchico o del battesimo degli infanti fino al II secolo. Insomma, un bel libro equilibrato.

Per Christian


Cullmann rende ben evidente l'inconciliabilità tra annuncio neotestamentario della resurrezione e la dottrina platonica dell'immortalità dell'anima



Verissimo, anche se però non giunge esattamente alle stesse conclusioni dei TdG!

Shalom
christofer2006
00martedì 25 agosto 2009 18:59
Re:

barnabino, 14/08/2009 9.41
Verissimo, anche se però non giunge esattamente alle stesse conclusioni dei TdG!



Si ma è molto molto vicino. E in ogni caso dimostra l'inconciliabilità tra immortalità dell'anima (di origine greca) e la risurrezione dei morti (ciò che insegna la Bibbia).


christofer2006
00martedì 25 agosto 2009 19:24
Sempre sul tema dell'immortalità dell'anima segnalo:

Dopo la morte: immortalità o resurrezione?,
Philippe H. Menoud,
Claudiana, Torino, 1970


Il prof. Menoud, noto teologo riformato del secolo scorso, ha insegnato all'Università di Neuchatel. Nel libro spiega che: “L’idea dell’immortalità dell’anima e la fede nella resurrezione dei morti” sono “due concezioni poste su piani assolutamente diversi e tra le quali occorre operare una scelta” (pp. 7-8). Nel retrocopertina si legge: "La Chiesa apostolica non ha mai insegnato che l'anima dell'uomo sia per sua natura immortale, nè accolto la concezione greca dell'uomo costituito da un corpo materiale e quindi mortale e da un'anima spirituale e quindi immortale. L'idea biblica di resurrezione dei morti è ben diversa e merita di essere riscoperta nella sua purezza".
Roberto Carson
00martedì 25 agosto 2009 23:59
Re:
christofer2006, 25/08/2009 19.24:

Sempre sul tema dell'immortalità dell'anima segnalo:

Dopo la morte: immortalità o resurrezione?,
Philippe H. Menoud,
Claudiana, Torino, 1970


Il prof. Menoud, noto teologo riformato del secolo scorso, ha insegnato all'Università di Neuchatel. Nel libro spiega che: “L’idea dell’immortalità dell’anima e la fede nella resurrezione dei morti” sono “due concezioni poste su piani assolutamente diversi e tra le quali occorre operare una scelta” (pp. 7-8). Nel retrocopertina si legge: "La Chiesa apostolica non ha mai insegnato che l'anima dell'uomo sia per sua natura immortale, nè accolto la concezione greca dell'uomo costituito da un corpo materiale e quindi mortale e da un'anima spirituale e quindi immortale. L'idea biblica di resurrezione dei morti è ben diversa e merita di essere riscoperta nella sua purezza".



Questo libro è tutt'ora disponibile?


christofer2006
00mercoledì 26 agosto 2009 11:06
Come tutti i migliori libri, è ormai andato fuori catalogo. Lo si trova in alcune biglioteche, ma putroppo non è più in ristampa!
barnabino
00mercoledì 26 agosto 2009 11:16
Sto leggendo questo



The Only True God: Early Christian Monotheism in Its Jewish Context

L'autore è James F. McGrath (Associate Professor of Religion at Butler University, Indianapolis, Indiana).

Il libro tratta del concetto di monotesimo nel giudaismo e nel primo cristianesimo, dice che i testi del NT su Gesù sono assolutamente compatibili con quel monotesimo e che la spaccatura tra concezione di Dio giudaico e cristiana e quella trinitaria intervenne solo in un secondo tempo, quando i cristiani abbracciarono un concetto monoteistico non giudaico ma ellenistico. In questo va un pò contro le tesi di Hurtado che pensa che la venerazione di Cristo nel NT fosse già una deviazione dal monotesimo giudiaco.

Molto, molto interessante anche se naturalmente non è un testo apologetico. E' scritto per un lettore accademico ma con ampie spiegazioni che lo rendono accessibile a tutti... peccato che è in inglese, chissà se Azzurra 7 non lo volesse tradurre, sono "solo" 150 pagine ma molto fitte di meditazioni e informazioni.

Shalom

Roberto Carson
00mercoledì 26 agosto 2009 18:21

Il libro tratta del concetto di monotesimo nel giudaismo e nel primo cristianesimo, dice che i testi del NT su Gesù sono assolutamente compatibili con quel monotesimo e che la spaccatura tra concezione di Dio giudaico e cristiana e quella trinitaria intervenne solo in un secondo tempo, quando i cristiani abbracciarono un concetto monoteistico non giudaico ma ellenistico. In questo va un pò contro le tesi di Hurtado che pensa che la venerazione di Cristo nel NT fosse già una deviazione dal monotesimo giudiaco.



Davvero molto interessante.


Molto, molto interessante anche se naturalmente non è un testo apologetico. E' scritto per un lettore accademico ma con ampie spiegazioni che lo rendono accessibile a tutti... peccato che è in inglese, chissà se Azzurra 7 non lo volesse tradurre, sono "solo" 150 pagine ma molto fitte di meditazioni e informazioni.



E' già stato proposto il progetto alla suddetta casa editrice?
barnabino
00giovedì 27 agosto 2009 14:02

E' già stato proposto il progetto alla suddetta casa editrice?



Non saprei, ma certo potrebbe dare una svolta un pò più "accademica" al suo catalogo...

Shalom
barnabino
00giovedì 27 agosto 2009 15:52
Comunque il libro è interessante davvero perché va a ridefinire il concetto di "monoteisimo" del primo cristianesimo e tardo giudaismo, facendo notare che né cristiani né giudei usarono mai quel termine (carico di significati filosofici ellenistici!) per definire se stessi.

Non so se ci sono altre case editrici che hanno in mente di stamparlo, l'autore in Italia è misconosciuto, anche se negli USA mantiene un blog piuttosto ben frequentato.

Shalom
Roberto Carson
00giovedì 11 febbraio 2010 00:18
Oltre a quelle citate esistono altre opere che hanno affinita con la teologia dei TdG in merito al concetto di anima?
christofer2006
00giovedì 11 febbraio 2010 10:54
Questo è uno dei migliori sul soggetto anima immortale e inferno:

IMMORTALITÀ O RISURREZIONE?
Ricerca biblica sulla natura e il destino dell’uomo

Scritto dal prof. Samuele Bacchiocchi - Edizioni ADV
2003 - Pagine 400 circa.

Dalla prefazione del libro:


Sono felice di presentare il nuovo libro del dott. Samuele Bacchiocchi. Proseguendo nel solco tracciato da Oscar Cullmann, Bacchiocchi ha dimostrato in modo ancora più esauriente il contrasto esistente tra la concezione della speranza cristiana nella risurrezione dei morti e quella ellenistica, basata invece sulla sopravvivenza dell’anima. In questo apprezzabile lavoro, egli offre uno studio completo della natura umana e della sua indivisibile unità e ne trae alcune importanti implicazioni per il nostro destino e per molte altre questioni. Il dualismo antropologico ha provocato seri danni sminuendo la nostra beata speranza dell’apparizione di Cristo e distorcendo la comprensione del mondo che verrà. Ha inoltre incoraggiato molte false dicotomie come, per esempio, la concezione negativa del corpo in contrapposizione all’anima e un concetto della salvezza vista come esperienza interiore più che come trasformazione di tutto l’essere. La cosa peggiore è che ha fatto nascere l’idea di un Dio sadico che farà soffrire ai malvagi un consapevole tormento eterno. Un’idea, questa, che harappresentato un peso per la coscienza dei cristiani e un’offesa non richiesta per tutti coloro che ricercano la verità. Molti studiosi sono concordi con l’autore per quanto riguarda la natura dell’uomo, ma nessuno ha mai avuto il coraggio di giungere ad alcune implicazioni necessarie. Questo libro è pertanto fondamentale per contrastare la persistente ma errata opinione presente tra i cristiani, secondo la quale l’anima è una sostanza immortale, un concetto antibiblico e dannoso. Desidero congratularmi col dott. Bacchiocchi e ringraziarlo per quest’opera di importanza decisiva.
Clark H. Pinnock, Ph. D
Professore di teologiaMcMaster Divinity CollegeHamilton, Ontario, Canada

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