Assemblea di distretto internazionale 2001 - Insegnanti della Parola di Dio

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Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 17:42
Riassunto dell'assemblea

Anche se sono passati parecchi anni ormai, ritengo che un promemoria possa rivelarsi utile, soprattutto per i nostalgici (come me) di quell'evento... Buona lettura!
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 17:45
VENERDI’
“Le scritture ispirate sono utili per insegnare” – 2 Timoteo 3:16


Mattino

Benvenuto da parte di Denni Angeli


5 membri del corpo direttivo. È la prima volta dopo 23 anni che si organizza un congresso internazionale: ultima volta 1978. Assemblea speciale!!!
Con gioia siamo pronti per questo ricco banchetto spirituale.
A tutti viene esteso un cordiale benvenuto!!!
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 17:46
Tema: "Lasciatevi ammaestrare, insegnanti della Parola di Dio"
Carlo Candelaresi


Benvenuti!!!
(Salmo 122:1) Mi rallegrai quando mi dicevano: “Andiamo alla casa di Geova”.
Anche noi siamo gioiosi. Siamo ospiti di Geova e Gesù. Con la nostra condotta e la nostra attenzione dimostriamo rispetto.
Geova vanta il titolo di Creatore che conosce tutto lo scibile.

(Isaia 30:20) E Geova certamente vi darà pane in forma di angustia e acqua in forma di oppressione; eppure il tuo grande Insegnante non si nasconderà più, e i tuoi occhi dovranno divenire [occhi] che vedono il tuo grande Insegnante.
Geova ammaestrò direttamente suo figlio che divenne grande maestro, il quale ammaestrò uomini illetterati e comuni che divennero suoi seguaci.

(Isaia 2:2,3) E deve avvenire nella parte finale dei giorni [che] il monte della casa di Geova sarà fermamente stabilito al di sopra della cima dei monti, e sarà certamente innalzato al di sopra dei colli; e a esso dovranno affluire tutte le nazioni. 3 E molti popoli certamente andranno e diranno: “Venite, e saliamo al monte di Geova, alla casa dell’Iddio di Giacobbe; ed egli ci istruirà intorno alle sue vie, e noi certamente cammineremo nei suoi sentieri”. Poiché da Sion uscirà [la] legge, e la parola di Geova da Gerusalemme.

Anche oggi la suddetta scrittura sta avendo il suo adempimento: abbiamo Dio quale nostro istruttore, il che ci consente di evitare dilemmi della vita. Oggi ci sono molti intellettuali, ma questo non ha portato alla risoluzione dei problemi. Noi come popolo non abbiamo problemi di alcolismo, delinquenza ecc. Siamo il popolo istruito di Geova e possiamo camminare nei suoi sentieri.
Tutto ciò accresce il nostro apprezzamento per la verità.
Se non siamo concentrati potremo perdere molto del cibo spirituale preparato per noi: non sarebbe per niente saggio…
Geova è interessato al suo popolo.

(Deuteronomio 4:9) “Solo guardati, e bada bene all’anima tua, affinché tu non dimentichi le cose che i tuoi occhi hanno visto e affinché non si allontanino dal tuo cuore per tutti i giorni della tua vita; e le devi far conoscere ai tuoi figli e ai tuoi nipoti,
Geova ha dato tale responsabilità ai genitori. Tale responsabilità passò poi alla tribù di Levi. In tre feste annuali si provvedeva a tale istruzioni. I leviti insieme ai sacerdoti dovevano accertarsi della qualità di apprendimento da parte del popolo.

(Deuteronomio 31:9-13) Quindi Mosè scrisse questa legge e la diede ai sacerdoti figli di Levi, i portatori dell’arca del patto di Geova, e a tutti gli anziani d’Israele. 10 E Mosè continuò a comandare loro, dicendo: “Alla fine di ogni sette anni, nel tempo fissato dell’anno della remissione, alla festa delle capanne, 11 quando tutto Israele sarà venuto a vedere la faccia di Geova tuo Dio nel luogo che egli avrà scelto, leggerai questa legge di fronte a tutto Israele perché la oda. 12 Congrega il popolo, gli uomini e le donne e i piccoli e il tuo residente forestiero che è dentro le tue porte, affinché ascoltino e affinché imparino, poiché devono temere Geova vostro Dio e aver cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge. 13 E i loro figli che non hanno conosciuto devono ascoltare, e devono imparare a temere Geova vostro Dio tutti i giorni che vivrete sul suolo verso il quale passate il Giordano per prenderne possesso”.

Altre occasioni speciali erano ad esempio l’inaugurazione del tempio e il risultato fu:

(1 Re 8:66) L’ottavo giorno mandò via il popolo; e benedicevano il re e se ne andavano alle loro case, rallegrandosi e sentendosi gioiosi di cuore per tutta la bontà che Geova aveva usato a Davide suo servitore e a Israele suo popolo.
Vi fu un’istruzione approfondita della legge.

(Neemia 8:8) E continuarono a leggere ad alta voce dal libro, dalla legge del [vero] Dio, esponendola, e dando[le] significato; e continuarono a dare intendimento nella lettura.
Si faceva in modo che il popolo ne afferrasse i principi. Il risultato?

(Neemia 8:12) Tutto il popolo se ne andò dunque a mangiare e a bere e a mandare porzioni e a darsi a grande allegrezza, poiché avevano compreso le parole che erano state loro rese note.
Tanto più noi oggi essendo inoltrati nel tempo della fine. Abbiamo bisogno della guida e dell’incoraggiamento visto che viviamo negli ultimi giorni. Siamo in guerra contro forze demoniche, spirituali. Subiamo bombardamento attraverso le cose che vediamo, sentiamo e leggiamo. Vi è un modo di pensare sempre più degradato.
Immoralità (definizione mondana): ciò che è contrario alla morale comune. La morale comune condona i rapporti prematrimoniali, l’omosessualità ecc. , pertanto non sono più immorali. Ma la Bibbia condanna tali cose quali immorali. Abbiamo quindi delle difficoltà che possiamo superare solo se mettiamo in pratica la parola di Dio, facendoci ammaestrare alle adunanze e assemblee.

(1 Timoteo 6:12) Combatti l’eccellente combattimento della fede, afferra fermamente la vita eterna per cui fosti chiamato e facesti l’eccellente dichiarazione pubblica di fronte a molti testimoni.
Non c’è dubbio che a questa assemblea rafforzeremo tale determinazione.
Illustrazione dei punti principali che saranno trattati durante l’assemblea.

(Ebrei 2:1) Per questo è necessario che prestiamo più che la solita attenzione alle cose udite, affinché non siamo mai portati alla deriva.
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 17:49
Tema: "L’insegnamento del Regno produce frutti eccellenti"

Giorgio Beccaris


Tutti dovremmo essere decisi ad acquistare i frutti del regno.

(Romani 1:13) Ma non voglio che ignoriate, fratelli, che molte volte mi sono proposto di venire da voi — ma finora ne sono stato impedito — affinché acquisti qualche frutto anche fra voi come fra il resto delle nazioni.
Paolo voleva raccogliere frutti del Regno, facendo discepoli fra i non cristiani che vivevano a Roma.
Anche per noi l’obiettivo principale è fare discepoli ed è una delle più grandi benedizioni. È una possibilità aperta a tutti noi, a prescindere dall’istruzione, carattere o dal tempo disponibile.

Interviste:

1. Massimiliano ed Elisabetta Albanese: avevano problemi come coppia, quali litigi frequenti che li avevano indotti alla separazione. La moglie era molto grintosa e non rispettante l’autorità del marito. Visto che la moglie grazie alla conoscenza della verità faceva dei buoni cambiamenti, il marito incuriosito iniziò a studiare la Bibbia. Adesso affrontano le incomprensioni con più calma e secondo i principi della sottomissione. Hanno una famiglia più unita e il matrimonio si è rafforzato. Il figlio di dieci anni non soffre più vedendo l’unità familiare. Anche i familiari notano la condotta e li apprezzano.

2. Vincevo Bruccola (fratello che ha condotto lo studio della coppia Albanese): in effetti, nel passato non amava tenere studi biblici, ma conducendone uno si è reso conto della gratifica che si prova nel vedere persone durante la loro “metamorfosi”. Ha visto nella suddetta coppia (2 Corinti 11:3) come la verità ha plasmato la loro vita. Comprende la gioia nel compiere quest’opera e incoraggia a portarla avanti fino alla fine.

3. Giuseppe Danisi: non si sentiva in grado di condurre studi biblici, in quanto era molto timido e afflitto da una terribile balbuzie. (Adesso non balbetta). Decise di superare il problema impegnandosi di più nel servizio: dopo il battesimo ha prestato servizio quale pioniere ausiliario. Confidò molto nella preghiera e nei suggerimenti del ministero del Regno: ascoltare e parlare il meno possibile; far scegliere allo studente l’argomento di studio ecc. Ha avuto successo sin dalla prima visita con il suo primo studio. È stato gratificato dai risultati: due studi biblici fino al battesimo e attualmente conduce altri due studi biblici, tutto ciò nonostante i problemi di timidezza comunque rimasti.

4. Fratello Mamone (studente di Danisi): anche lui era timido e tra timidi ci si comprende! Gli disse subito che non sarebbe mai andato in predicazione. Invece alla fine andarono insieme in predicazione, facendo bellissime conversazioni, incitandosi a vicenda e rallegrandosi. Ha superato anche lui il problema della timidezza, riuscendo anche ad avere migliori rapporti in famiglia e al lavoro.

5. Carlo Ciampichini: oltre alle attività lavorative, si dedicava nel fine settimana a diversi hobby. Si rese conto che stava dando a Geova solo le briciole del suo tempo. Chiese a Geova in preghiera di riuscire a vedere le cose più importanti. Fece un grande sforzo per potere allentare le cose lecite ma non profittevoli. Decise di dedicarsi alla conduzione degli studi biblici e predicazione di casa in casa. Rifiutò anche interessanti miglioramenti di carriera. È stato gratificato in quanto conduce due studi biblici, uno dei quali fa un buon progresso e l’altro è qui presente. Conduce uno studio la sera dopo cena, l’altro il sabato o la domenica contestualmente alla predicazione di casa in casa. Ha posticipato i suoi hobby al nuovo mondo e di tanto in tanto ne pratica qualcuno con la famiglia.

6. Jacques Barbot: era una persona molto impegnata nel campo dello spettacolo. Un versetto (Matteo 6:33) ha voluto metterlo in pratica. Ha fatto cambiamenti radicali nella sua vita, rinunciando a molti impegni di lavoro, accettando i contratti indispensabili per il mantenimento della famiglia. Ha rinunciato a molte cose materiali con stupore di tutti i colleghi. I risultati li suddivide in due blocchi: aveva una media di un battezzato all’anno nel gruppo italiano, in quello francofono ha ottimi risultati. Gli stranieri che studiano anche nel nord Italia continuano a fare progresso e glielo rendono noto. Dice che non avrebbe potuto fare una scelta migliore…

(Atti 2:41) Perciò quelli che accolsero di cuore la sua parola furono battezzati, e quel giorno si aggiunsero circa tremila anime.
I medesimi successi anche nel passato con grande progresso e grandi frutti.
Anche oggi accade in misura maggiore: si raccolgono copiosi frutti del Regno anche nel nostro territorio.
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 17:51
Tema: "Spronati dalle “magnifiche cose di Dio” "

Renato Casadio Strozzi


Molte volte ci sorprendiamo a pensare come siamo fatti. L’universo ci fa dire che Dio ha fatto tutto meraviglioso. Ha stabilito il regno celeste, ha liberato gli unti da Babilonia la Grande, raduna una grande folla. Vorremo avere il motivo di dire “ci sono anch’io; manda me!”.
Fu adempiuto alla Pentecoste la Profezia di Gioele “profetizzeranno” “verserò su di loro il mio spirito”.
Pietro mostrò molte profezie messianiche che si erano adempiute in Gesù: messo al palo, ma fu risuscitato; lo ha elevato con lui al cielo “sgabello dei piedi”. Molti ascoltatori furono toccati da tali cose.

(Atti 2:36) Sappia dunque per certo tutta la casa d’Israele che Dio l’ha fatto Signore e Cristo, questo Gesù che voi avete messo al palo”.
Cosa avvenne dopo la fine del discorso di Pietro.

(Atti 2:37) Ora avendo udito questo, furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e al resto degli apostoli: “Uomini, fratelli, che dobbiamo fare?”

(Atti 2:41) Perciò quelli che accolsero di cuore la sua parola furono battezzati, e quel giorno si aggiunsero circa tremila anime.
Anche oggi tutti i servitori di Geova hanno il privilegio di parlare delle cose di Dio, cosicché sono spronati coloro giustamente disposti per la vita eterna. Possiamo spronarli ad agire come Pietro alla Pentecoste.
Perché molti considerano di poco valore le cose di Dio?

(1 Corinti 2:14) Ma l’uomo fisico non riceve le cose dello spirito di Dio, poiché per lui sono stoltezza; e non [le] può conoscere, perché sono esaminate spiritualmente.
L’uomo fisico non ha le idee chiare sulla Parola di Dio. Secondo alcune teorie il Regno di Dio sarebbe iniziato con l’istituzione della chiesa. Alcuni si rifanno alle iniziative umane come il vangelo sociale. Altri pensano che il Regno di Dio sia una condizione di cuore. Il messaggio che predicò Gesù non è popolare.
Per che è disposto vi sono grandi benedizioni, ma solo quindi per “l’uomo spirituale”.

• Tra le magnifiche cose di Dio vi è il riscatto.

(Matteo 20:28) Proprio come il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua anima come riscatto in cambio di molti”.
Dobbiamo comprendere che grazie al riscatto abbiamo un presente e possiamo guardare con fiducia al futuro! Le persone sincere possono così avere la medesima forza motivante che spinse i discepoli nel 33 E.V. Questo ci spronerà a servire Dio per ciò che ha fatto per noi e la nostra salvezza.

• Un’altra cosa magnifica è la risurrezione che è un insegnamento potente che ci induce a essere fedeli sino alla morte.

(1 Corinti 15:12) Se ora si predica che Cristo è stato destato dai morti, come mai alcuni fra voi dicono che non c’è risurrezione dei morti?
Alcuni non credevano nella risurrezione. Ma se i morti non sono destati “mangiamo e beviamo poiché domani morremo”. Ma la risurrezione di Geova attesta la risurrezione quale verità assoluta.
Cristo ci ha aperto il cuore a una speranza viva e garantita dalla sua stessa resurrezione.

• Altra cosa magnifica di Dio è il “nuovo patto”.

(Ebrei 8:8-13) poiché egli ha di che rimproverare il popolo quando dice: “‘Ecco, vengono i giorni’, dice Geova, ‘e io concluderò con la casa d’Israele e con la casa di Giuda un nuovo patto; 9 non secondo il patto che feci con i loro antenati nel giorno in cui li presi per mano per farli uscire dal paese d’Egitto, perché non sono rimasti nel mio patto, così che ho smesso d’aver cura di loro’, dice Geova”. 10 “‘Poiché questo è il patto che stipulerò con la casa d’Israele dopo quei giorni’, dice Geova. ‘Metterò le mie leggi nella loro mente e le scriverò nel loro cuore. E io diverrò il loro Dio, ed essi stessi diverranno il mio popolo. 11 “‘E non insegneranno affatto ciascuno al suo concittadino e ciascuno al suo fratello, dicendo: “Conosci Geova!” Poiché mi conosceranno tutti, dal più piccolo fino al più grande di loro. 12 Poiché sarò misericordioso verso le loro opere ingiuste, e assolutamente non rammenterò più i loro peccati’”. 13 Dicendo “un nuovo [patto]” egli ha reso il precedente antiquato. Ora ciò che è reso antiquato e invecchia è prossimo a sparire.
I fedeli unti che sono fra noi sono la prova vivente che Geova è stato fedele al suo patto. Questo ci deve incoraggiare a proseguire il ministero cristiano.

(2 Corinti 3:12) Perciò, siccome abbiamo tale speranza, noi usiamo grande libertà di parola,
Come discepoli di Gesù siamo qualificati come ministri a trasmettere le cose magnifiche di Dio, essendogli grati per l’intendimento che ci ha dato.

(2 Corinti 3:4,5) Ora per mezzo del Cristo abbiamo verso Dio questa sorta di fiducia. 5 Non che da noi stessi siamo adeguatamente qualificati a riconoscere alcuna cosa come proveniente da noi stessi, ma il nostro essere adeguatamente qualificati proviene da Dio,

(2 Corinti 3:15-17) Infatti, fino ad oggi, ogni volta che si legge Mosè un velo giace sul loro cuore. 16 Ma quando c’è una conversione a Geova, il velo è tolto. 17 Ora Geova è lo Spirito; e dov’è lo spirito di Geova, lì c’è libertà.
Rendiamo nostre queste parole, riflettendo come “specchi” la gloria di Geova. Predicare e insegnare è solo naturale. È un insegnamento ricevuto attraverso lo schiavo, mentre continuiamo a conformarci ai suoi principi.
Diventeremo un “magnifico mezzo” che Geova usa per la salvezza di altri!
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 17:52
Tema: Rapporti da altre nazioni

1. Austria (Walter Snevas): oltre 20.000 fratelli dell’Austria mandano calorosi e sinceri saluti cristiani!! La gioia di essere insegnanti a spinto 4.900 fratelli a servire in qualche forma di servizio a tempo pieno. In Austria vivono fratelli di numerose lingue diverse e pertanto sono state disposte adunanze nelle relative lingue. Dopo solo 3 mesi una coppia di pionieri speciali di lingua tagalog ha fatto rapporto di 3 studi biblici e distribuiti centinaia di riviste. Il sorvegliante di circoscrizione di lingua inglese ha riferito che le possibilità di aiutare persone sembrano essere illimitate. Persone di diverse nazionalità di Eritrea, Angola, Ghana e Nigeria si radunano in congregazioni di tutta l’Austria.

2. Cipro (Dimitri Emanuel): “noi 174 delegati di Cipro siamo felici di essere qui e di portarVi gli affettuosi saluti cristiani dei fratelli di Cipro!! “ 1.826 proclamatori predicano a persone di molte nazionalità, in particolare vi sono molti giovani studenti cinesi. Congregazione inglese di Nicosia: molti cinesi studenti vengono contattati tramite l’opera stradale. Una pioniera abita vicino alla residenza degli studenti e tiene a casa sua numerosi studi biblici. Un pionere riferisce che una domenica pomeriggio teneva 3 studi biblici ed era come se fosse a Chinatown. Tra le 15 e le 20 furono tenuti 15 studi biblici. 35 persone circa fanno lo studio biblico ogni settimana a casa della sorella.

3. Canada (John Kennedy): esperienza: una bimba aveva visite ulteriori a cui iniziare lo studio biblico, di cui una di 17 anni. Fu iniziato uno studio biblico. La sorellina nutriva il desiderio di fare la pioniera da grande, in quanto era scontato per lei che questo era lo scopo della dedicazione. È un piacere portare il saluto dei fratelli del Canada!

4. Spagna (Cristian Montean): i 481 delegati del Portogallo e 2.715 delegati della Spagna sono felici di essere qui presenti e porgono i saluti fraterni dei circa 100 mila proclamatori della Spagna. Geova benedice il lavoro di mietitura e sono colpiti dal copioso numero di immigrati che accettano la buona notizia del Regno. Attualmente ci sono più di 120 congregazioni di diverse lingue. I fratelli sordi hanno avuto la prima assemblea di distretto per conto loro. Un fratello viaggiava in pullman che aveva un impianto video per intrattenere i passeggeri che si inceppò; allora il conduttore chiese se qualcuno aveva una videocassetta. Il fratello aveva una cassetta sull’Organizzazione che venne proiettata per ben due volte, ricevendo commenti positivi. Due donne chiesero altre informazioni e una accettò successivamente uno studio biblico e anche suoi parenti. In seguito il conducente lasciò il lavoro per tornare al suo paese dove iniziò lo studio biblico. Geova continui a benedirci nello sforzo di essere insegnanti della Parola di Dio!!
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 17:54
Tema: Provate diletto nella giustizia di Geova

Giovanni Pinto


È bello rivolgerci a Geova con parole di grande apprezzamento. I sentimenti di riconoscenza verso Geova continueranno per l’eternità.

(Geremia 50:7) Tutti quelli che li han trovati li hanno divorati, e i loro propri avversari hanno detto: ‘Non diverremo colpevoli, per il fatto che hanno peccato contro Geova luogo di dimora della giustizia e speranza dei loro antenati, Geova’”.
Nessuno meglio di Geova può rappresentare la coerenza e la giustizia verso la creazione e le sue creature. Tutto dipende dalla relazione che vogliamo accrescere nei suoi confronti.

(Salmo 35:27) Gridino di gioia e si rallegrino quelli che si dilettano della mia giustizia, E dicano di continuo: “Sia magnificato Geova, che prova diletto nella pace del suo servitore”.
Possiamo essere soddisfatti, in quanto abbiamo un Dio che ci sostiene ogni giorno nell’attuare un comportamento di giustizia che lo imita. Per tale motivo ci ha dato la Bibbia. Gesù ci esortò a cercare prima il regno e la sua giustizia che quindi vanno di pari passo.
“perseguire la giustizia”: fu l’incoraggiamento che Paolo diede a Timoteo. Era un combattimento continuò.
Perché è necessario? Per essere coerenti con i pensieri di Geova dobbiamo avere una vita onesta e una vita morale, amando ciò che è giusto dal punto di vista di Dio. Dimostriamo così di avere accettato la sfida di Satana che sa che siamo disposti per l’ingiustizia. Sappiamo che vi sono dei limiti, abbiamo un cervello, ma accade molto facilmente che il sistema in cui viviamo che essendo guidato da Satana ci porti all’ingiustizia.
Non è sufficiente avere la Bibbia, ma siamo disposti a studiare, meditare e approfondire la ricerca biblica?? Quale giustizia ricerchiamo? Quella umana? la nostra? Il Diavolo ci fa una guerra “batteriologica” spirituale, facendoci pensare che siamo troppo indaffarati per studiare.
Dobbiamo prendere numerose decisioni e pertanto e indispensabile coltivare l’umiltà. Non vogliamo andare avanti con contenzione ed egotismo. Non dobbiamo pensare di essere arrivati, ritrovandoci una nostra giustizia che però ci allontana da quella di Geova.
Stiamo provando diletto in quello che dice Geova o ci basiamo sul “sentito dire”?

Esperienze:

1. Piero Quaranta: conosce quale anziano molti fratelli. Un giovane ha provato diletto nella giustizia di Geova in base al principio che “le cattive compagnie corrompono le utili abitudini”. Era soggetto come tutti a pressioni, problemi e difficoltà. È stato aiutato dallo studio della Bibbia. I suoi compagni lo invitarono a un concerto e inizialmente pensava che era un evento irripetibile. Ma pensò alle cattive compagnie in relazione ai concerti. Si rese conto che le due cose non si conciliavano e con sofferenza decise infine di non andare. L’altro problema erano i compagni di scuola che conoscendo la sua decisione gli fecero pressione. Ma quella sera vi era la polizia con i cani antidroga e furono fermati proprio i compagni di scuola che subirono perquisizione e altri problemi. Per questo motivo, immaginando a come gli sarebbero andate le cose è veramente grato di aver provato diletto nella giustizia di Geova.

2. Genesio Spezialetti: Principio “meglio un poco con giustizia che un’abbondanza di prodotti senza rettitudine”. Un’esperienza di un fratello della sua congregazione: svolgeva lavoro come consulente assicurativo. Sposato si rese conto che era necessario che trovasse un altro lavoro. Il nuovo lavoro di rappresentante non gli consentiva di frequentare regolarmente le adunanze. Espresse questo suo rammarico al suo datore di lavoro e quindi si dimise. Il suo datore di lavoro gli offrì un’altra opportunità di lavoro. Ma si rese conto che a lungo andare neanche questo lavoro gli consentiva di provare diletto nella giustizia di Geova. Ricevette una telefonata da parte di una signora per un colloquio di lavoro,viene assunto e finalmente dopo 4 anni di perseveranza ebbe un lavoro che gli consente di essere regolare e partecipe alle adunanze.

3. Paolo Marsili: Principio la fornicazione ecc. non siano neppure menzionate tra voi ….. Una sorella di 16 anni fu contattata dagli amici per vedere il fine settimana un film che era molto violento e orribile e quindi ammonì gli amici di non andare. Alcuni ragazzi poi riconobbero che il film non era da vedere. Riconobbe che il film e i ragazzi erano un pericolo.
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 17:56
Discorso chiave: "Del tutto preparati come insegnanti della Parola di Dio"

David Plein (C.D.)


Come vi sentireste se ci venisse chiesto di fare un lavoro per il quale non siamo qualificati? Provate a immaginare il materiale, gli attrezzi sono disponibili, ma noi non sappiamo da dove cominciare! Inoltre, il lavoro è urgente, gli altri contano su di noi: che frustrazione!! Forse non ci siamo trovati in questa situazione, ma non è irreale.
Per esempio, può capitare che una chiesa della cristianità tenti di organizzare il ministero di porta in porta ma con fallimento. Questo in quanto essa non ha qualificato i suoi membri. Come facciamo ad affermare questo? Siamo moralisti o critici? No, ci affidiamo alla Parola di Dio che spiega cosa rende idoneo per la proclamazione della buona notizia.

(2 Corinti 3:5,6) Non che da noi stessi siamo adeguatamente qualificati a riconoscere alcuna cosa come proveniente da noi stessi, ma il nostro essere adeguatamente qualificati proviene da Dio, 6 che in realtà ci ha resi adeguatamente qualificati per essere ministri di un nuovo patto, non di un codice scritto, ma di spirito; poiché il codice scritto condanna a morte, ma lo spirito rende viventi.
Vi è la rassicurante espressione per tre volte “adeguatamente qualificati”, cosa vuol dire? “Sufficientemente”? Un dizionario biblico indica che se riferita alle persone vuole dire “competente, degno”. Pertanto, un certo numero di traduzioni usano: competenti, qualificati o capaci. I veri ministri della Parola sono qualificati, competenti, idonei o degni di compiere quest’opera.
A cosa è dovuta questa competenza? Istruzione specializzata, intelligenza o qualità proprie?! L’apostolo Paolo aveva tali cose, ma riconobbe che la competenza proveniva da Geova Dio. Paolo scrisse del “nostro essere adeguatamente qualificati”. Geova si accerta che tutti i suoi servitori siano competenti. Come Geova ci rende qualificati?

1. la sua parola
2. lo spirito santo
3. la sua organizzazione terrena

1. In che modo la parola di Dio ci rende qualificati?

(2 Timoteo 3:16,17) Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile per insegnare, per riprendere, per correggere, per disciplinare nella giustizia, 17 affinché l’uomo di Dio sia pienamente competente, del tutto preparato per ogni opera buona.
La sacre scritture possono renderci pienamente competenti, del tutto preparati.
Che dire dei membri della cristianità che hanno a disposizione la Bibbia?
Dipende dall’atteggiamento che abbiamo verso la Bibbia. In molti paesi il laicismo dilaga e ciò vale per gran parte dell’Europa. Sebbene le chiese abbiano esercitato influenza molti sono divenuti agnostici o atei. Che condanna nei confronti delle dottrine e nelle capacità di insegnare delle chiese della cristianità? Gesù non lasciò che i capi religiosi di allora modellassero gli insegnamenti, faceva buon uso degli scritti sacri. Questo modo di fare lo distinse dai capi religiosi del suo tempo che scoraggiavano lo studio degli scritti sacri.
Gesù riteneva che tutte le persone avessero bisogno di “considerare ogni espressione che esce dalla bocca di Geova”. Disse ai suoi discepoli “ciò che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce”. Aveva il desiderio di impartire la parola di Dio a più persone. La Parola di Dio dovrebbe essere il cardine del nostro insegnamento.
Quando pronunciamo un discorso non basta leggere i versetti, ma dovremmo spiegare, illustrare e applicare le scritture. L’obiettivo è che il messaggio biblico raggiunga il cuore degli ascoltatori. Gli anziani dovrebbero usarla quando danno consigli o disciplina. Così la Parola di Dio è potente. Il suo messaggio spinge le persone a fare notevoli cambiamenti nella loro vita, abbandonando pratiche errate. Si sono spogliati della vecchia personalità, rivestendo la nuova. Se rispettiamo la Bibbia più di qualsiasi opinione o tradizione umana, la Bibbia ci rende competenti del tutto preparati.

2. Consideriamo il ruolo dello spirito santo.

È la forza più potente che esiste. Geova ha concesso a Gesù l’autorità di utilizzare lo spirito a favore dei cristiani, quale “soccorritore”. Esortò i suoi seguaci a chiederlo: Geova l’avrebbe concesso in abbondanza. Anche oggi dobbiamo pregare affinché ci assista nel ministero.
Opera nella mente e nel cuore aiutandoci ad edificare preziose qualità cristiane.
Molti conoscono Galati 5:22,23, che elenca la prima qualità dei frutti dello spirito, cioè l’amore. Esso fornisce un notevole incentivo per parlare ad altri della buona notizia. Se non l’avessimo non saremmo qualificati quali insegnanti della Parola di Dio.
Si può notare il contrasto tra Gesù e i farisei.
Uno dei fattori che rendevano l’insegnamento di Gesù efficace era l’amore per le persone.

(Matteo 9:36) Vedendo le folle ne ebbe pietà, perché erano mal ridotte e disperse come pecore senza pastore.
Senza dubbio Gesù si interessava sinceramente delle persone.
Atteggiamento dei farisei. Essi avevano mandato ufficiali ad arrestare Gesù, tornando a mani vuote in quanto non avevano mai sentito nessuno parlare come Gesù.

(Giovanni 7:47-49) A loro volta i farisei risposero: “Non siete stati sviati anche voi, vero? 48 Nessuno dei governanti o dei farisei ha riposto fede in lui, non è così? 49 Ma questa folla che non conosce la Legge è gente maledetta”.
Essi erano insensibili verso i bisogni delle persone. Non provavano amore per le persone. Lo spirito di Geova non operava in loro.
Gesù entrò nella sinagoga di Nazareth dove era cresciuto.

(Luca 4:18,19) “Lo spirito di Geova è su di me, perché egli mi ha unto per dichiarare la buona notizia ai poveri, mi ha mandato per predicare la liberazione ai prigionieri e il ricupero della vista ai ciechi, per mettere in libertà gli oppressi, 19 per predicare l’anno accettevole di Geova”.
Dopo aver annunciato il suo incarico, disse all’assemblea “la scrittura che avete appena udito si è adempiuta”.
La qualificazione gli proveniva dallo spirito di Geova. Non voleva ne aveva bisogno di altri titoli conferiti dagli uomini. Che dire dei capi religiosi? Non erano stati costituiti dallo spirito, né erano in grado di adempiere Isaia. Non avevano alcuna notizia per i poveri o gli oppressi. Erano loro stesso ciechi e schiavi di tradizioni umane. A differenza, Gesù era del tutto qualificato per insegnare alle persone. Che dire di noi?
Non abbiamo studiato negli istituti superiori della cristianità, ma l’incarico che abbiamo proviene da Geova Dio!
Se preghiamo per avere il suo spirito e agiamo in armonia con esso, abbiamo il titolo più grande. Essendo imperfetti siamo lontani dal seguire alla perfezione l’esempio di Gesù, ma possiamo essere grati che Geova impieghi il suo spirito per renderci qualificati quali insegnanti della sua parola!

3. La sua organizzazione terrena

Pensate al nostro programma di istruzione: cinque adunanze cristiane. Allo studio di libro di congregazione ci raduniamo in piccoli gruppi per studiare in modo approfondito la Parola di Dio, ci incoraggiamo e riceviamo istruzione personalizzata dal conduttore. All’adunanza pubblica e allo studio della TG ci viene fornito ricco cibo spirituale. La Scuola di Ministero ci addestra a divenire buoni insegnanti.
Ci è mai capitato preparare un discorso familiare e poi imparare cose nuove? Nulla ci affina di più quanto insegnare ad altri. In ogni studente possiamo notare buone qualità da imitare. Anche l’adunanza di servizio ci prepara per l’insegnamento nel ministero di campo. Possiamo imparare a far fronte agli ostacoli, imparare nuove presentazioni, divenire efficaci nella predicazione. Tutto ciò viene preso in esame durante questa adunanze.
Anche le assemblee sia piccole che grandi ci preparano ad essere migliori insegnanti della Parola di Dio. Vorremo ascoltare attentamente e mettere in pratica i consigli.
Altre scuole che impartiscono addestramento specializzato: del servizio di pionere, di addestramento e quella di Gaalad. Vi sono scuole per i servitori di ministero, gli anziani, i sorveglianti e i membri di filiale. L’addestramento che Geova provvede si è rivelato efficace?
Ogni anno centinaia di migliaia vengono aiutate a vivere in armonia con gli insegnamenti divini. Geova ha un ruolo determinante quale insegnante della sua parola. Forse non sempre ci sentiamo qualificati, ma non dovremmo dare accesso a tali sentimenti di inettitudine: è Geova che attira le persone.
Egli ci rende qualificati quali ministri per mezzo dei tre strumenti citati sopra. Dimostriamoci sensibili all’insegnamento che ci impartisce. Ascoltiamo, impariamo e mettiamo in pratica, in modo di essere “del tutto preparati quali insegnanti della Parola di Dio”.
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 17:57
Presenti: 67.140
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 17:58
Pomeriggio

Tema: "Un popolo purificato per compiere opere eccellenti"

Fabrizio Germani


Il valore di un diamante dipende dalla sua purezza. Se paragonassimo il popolo di Geova a un diamante è la purezza che rende bello il popolo di Dio.
Siamo esortati a “divenire santi nella nostra condotta”.

(2 Corinti 7:1) Poiché abbiamo queste promesse, diletti, purifichiamoci dunque da ogni contaminazione di carne e di spirito, perfezionando la santità nel timore di Dio.
In questo mondo ci sono vari agenti inquinanti che possono contaminarci spiritualmente, mentalmente e moralmente.
“Contaminazione di carne”: purezza fisica. Disposizione ai sacerdoti in Esodo 30 rendono l’idea di tale purificazione. La sanzione sarebbe stata pesante se non avessero ubbidito a tale comando. La purezza fisica ci raccomanda quale ministri di Dio. Cosa vedono le persone quando ci guardano attentamente? Notano la cura all’igiene, la lindezza e la pulizia. Che dire delle cose che possediamo? La casa, la borsa del servizio, la Bibbia?
Non possiamo ovviamente trascurare i luoghi dove ci raduniamo? Partecipiamo regolarmente ai programmi di pulizia? Sembra che in alcune congregazione sia un privilegio ad appannaggio di pochi! È bello vedere famiglie intere che cooperano in questo.
“Contaminazioni di spirito”

(Romani 12:1) Quindi vi supplico per le compassioni di Dio, fratelli, di presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio, sacro servizio con la vostra facoltà di ragionare.
“Accettevole a Dio” è preceduta da santo. Vogliamo essere puri non solo esteriormente, ma nel nostro cuore e mente. È importante ciò che siamo e non ciò che sembriamo. Siamo puri in quegli aspetti della vita quando nessuno ci vede? I nostri motivi sono puri?
Non possiamo essere puri solo grazie ai nostri sforzi o meriti personali, ma solo grazie al sangue sparso di Cristo. È grazie a Cristo che si possiamo attenere a un sano insegnamento. Altro scopo:


(Tito 2:14) che diede se stesso per noi, per liberarci da ogni sorta d’illegalità e purificare per sé un popolo particolarmente suo, zelante nelle opere eccellenti.
L’obiettivo è di metterci in condizione di compiere opere eccellenti. La purezza genera entusiasmo voglia di fare. Solo la persona pura può compiere opere notevoli da noi richieste e fondamentalmente quella di predicazione. Assistere i meritevoli e bisognosi è sicuramente eccellente come lo è anche l’edificazione di sale del Regno.
Quanto il sacrificio di Cristo ha influito sulla nostra vita e sul modo di concepire la nostra esistenza? Non possiamo essere schiavi di due padroni. Chi lo è non accontenterà nessuno. È appropriato essere schiavi per le cose materiali e non per quelle spirituali?
Cosa fare se le nostre motivazioni nel servire Dio vengono meno?

(2 Pietro 1:5-8) Sì, per questa stessa ragione, compiendo in risposta ogni premuroso sforzo, aggiungete alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, 6 alla conoscenza la padronanza di sé, alla padronanza di sé la perseveranza, alla perseveranza la santa devozione, 7 alla santa devozione l’affetto fraterno, all’affetto fraterno l’amore. 8 Poiché se queste cose esistono in voi e traboccano, vi impediranno di essere inattivi o infruttuosi riguardo all’accurata conoscenza del nostro Signore Gesù Cristo.
È necessario edificare importanti qualità spirituali che si possono mettere in relazione con la purezza come la virtù che è sempre una sempre più difficile qualità da mantenere. La padronanza di se è fondamentale in particolare quando siamo sotto pressione e ci aiuta a mantenerci puri. Queste qualità dovrebbero essere traboccanti in noi, non solo esistere.

(2 Pietro 1:9,12) Poiché se in qualcuno queste cose non sono presenti, egli è cieco, e chiude gli occhi [alla luce], ed è divenuto dimentico della purificazione dai suoi peccati di un tempo. 12 Per questa ragione sarò sempre disposto a rammentarvi queste cose, benché [le] conosciate e siate fermamente stabiliti nella verità che è presente [in voi].
Vogliamo stare particolarmente attenti in quanto viviamo in un mondo depravato. È un privilegio far parte di un popolo purificato. Ciò che facciamo può colpire altri.
“Quello che fai parla così forte che non riesco a sentire quello che dici” – disse un saggista americano.
Sforziamoci di essere un popolo purificato che produce opere eccellenti
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 18:02
Simposio: Insegniamo a noi stessi e agli altri

A rispettare la morale cristiana

Paolo Donda


Quella dell’insegnante è considerata una professione nobile e onorevole. Essi plasmano giovani menti. Quello dei cristiani è ancora più importante in quanto insegniamo i comandi divini, insegniamo a imitare il figlio di Dio.

(Romani 2:21) tu, dunque, che insegni a qualcun altro, non insegni a te stesso? Tu, che predichi di “non rubare”, rubi?
Per insegnare l’insegnante deve condurre una vita coerente con il suo insegnamento, altrimenti il suo insegnamento non ha valore, non convince.
Morale cristiana: complesso di norme basate sulle scritture. Geova ha stabilito norme di comportamento che vanno accettate come criteri di vita che ci devono persuadere sulla loro importanza.

(Giacomo 3:17) Ma la sapienza dall’alto è prima di tutto casta, quindi pacifica, ragionevole, pronta a ubbidire, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parziali distinzioni, senza ipocrisia.
Fa parte della sapienza dall’alto che è casta.

(Efesini 5:3,4) La fornicazione e l’impurità di ogni sorta o l’avidità non siano neppure menzionate fra voi, come si conviene a persone sante; 4 né condotta vergognosa né parlar stolto né scherzi osceni, cose che non si addicono, ma piuttosto il rendimento di grazie.
Non è sufficiente astenersi da fornicazione. Ci vuole di più?
Che esempio do nei rapporti con gli altri? Mi piace amoreggiare o civettare? Il pericolo sorge quando si nutre simpatia per una persona che troviamo attraente. È facile che i sentimenti prendano il sopravvento.
Una sorella sposata giovane stava volentieri in compagnia con un fratello celibe incompreso. Ma non dopo molto tempo quella amicizia divenne un legame sentimentale che li portò all’immoralità.
Ci piace raccontare barzellette spinte? Evitiamo la pornografia. Ciò che comincia per curiosità può diventare un’abitudine.

Esperienza:

1. Luciano Di Benedetto: è stato aiutato da tre diversi proclamatori. Era difficile la moralità in considerazione dell’ambiente da lui presentato. Si rendeva conto che i suoi insegnanti avevano un modo di vivere in modo coerente con il loro insegnamento, pur non essendo bigotti. Vivevano la verità con naturalezza. Ebbe un insegnamento positivo anche da un suo collega di lavoro testimone di Geova che riceveva il rispetto da parte degli altri colleghi. Anche lui oggi ha raggiunto tali obiettivi.
Il saggio modo di agire mostra che la morale cristiana è semplice e chiara. Dio definisce chiaramente ciò che è bene e ciò che è male.
Le norme di Dio sono invariate nel tempo. A distanza di 1.600 anni l’apostolo Paolo ribadisce il concetto:

(Ebrei 13:4) Il matrimonio sia onorevole fra tutti, e il letto matrimoniale sia senza contaminazione, poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri.
La legge di Dio va alla radice del problema.

(Matteo 7:20-22) Realmente, quindi, riconoscerete quegli [uomini] dai loro frutti. 21 “Non chiunque mi dice: ‘Signore, Signore’, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: ‘Signore, Signore, non abbiamo profetizzato in nome tuo, e in nome tuo espulso demoni, e in nome tuo compiuto molte opere potenti?’
I ragionamenti dannosi partono dal cuore. È necessario quindi rimanere puri mentalmente, prima che moralmente. Dobbiamo fare attenzione quindi a ciò che udiamo e vediamo.
Possiamo così avere chiari benefici nella nostra vita e avere i benefici di una coscienza pura.
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 18:03
Simposio: Insegniamo a noi stessi e agli altri

A coltivare buone abitudini di studio

Onofrio Policaro


L’amore per Dio spinge colui che insegna a rispecchiare nel suo modo di vivere tali norme. Requisito fondamentale è amare la sua Parola.

(Salmo 119:16) Per i tuoi statuti mostrerò predilezione. Non dimenticherò la tua parola.
Prediligere vuol dire letteralmente “amare prima”. Amo anch’io così la Parola di Dio?

(Salmo 119:14,15) Nella via dei tuoi rammemoratori ho esultato, Proprio come per tutte le altre cose di valore. 15 Dei tuoi ordini certamente mi occuperò, E certamente guarderò i tuoi sentieri.
La riflessione regolare sulla Parola di Dio è un modo per provare diletto in essa. Ci da ristoro e ci spinge ad insegnare ad altri la verità. L’apostolo Paolo esortò Timoteo a fare ciò anche in tempo di difficoltà.

(2 Timoteo 2:15) Fa tutto il possibile per presentarti approvato a Dio, operaio che non abbia nulla di cui vergognarsi, maneggiando rettamente la parola della verità.
Fa tutto il possibile vuol dire “affrettati”, sforzandosi diligentemente. Doveva essere un operaio che non aveva nulla di cui vergognarsi. Per farlo è necessario conoscere le scritture per poter aiutare qualcuno. Ovviamente è necessario avere buone abitudini di studio.

(2 Timoteo 1:13) Continua a tenere il modello di sane parole che hai udito da me con la fede e l’amore riguardo a Cristo Gesù.
La lingua pura della verità si può avere se abbiamo diligenti abitudini di studio.
Per crescere spiritualmente dobbiamo studiare col giusto obiettivo, quale è comprendere cosa vuole dire la Bibbia comprendendo il suo proposito. Tutto deve essere inquadrato nel giusto modo.
Tutte le cose devono avere una relazione con il proposito di Dio: è questa la ricerca che dovremmo fare nel nostro studio. Sono d’aiuto le domande introspettive.
Non è importante da quanti anni serviamo Dio. Prefiggiamoci mete realistiche!
Cosa dobbiamo fare per riuscirci?
1. sforziamoci di leggere la Bibbia ogni giorno
2. fare ricerche
3. prepararci diligentemente lo studio Torre di Guardia che ci aiuta a stare al passo con la verità che Geova rivela alla sua organizzazione
Non è sufficiente la semplice frequenza alle adunanze.
Una buona abitudine potrebbe essere quella di chiudere la Bibbia prima di addormentarci, non di spegnere la TV!
I genitori che hanno personalmente coltivato buone abitudini di studio, possono incoraggiare i figli a fare nello stesso modo.
Apprezziamo ciò che Geova ci ha provveduto e continua a provvederci. Lo facciamo dedicando tempo e a leggere la Bibbia. Chi lo fa trova gemme spirituali e spinge una buona relazione con Dio. Riconosciamo così che l’intera Bibbia è importante.
Chi studia la Bibbia comprende che alcuni hanno rischiato e perso la loro vita pur di studiare la Bibbia. Esempio tipico fu Tyndale. In Spagna 800 persone furono arrestate e 20 furono bruciate ecc. Tutto ciò per amore della Parola di Dio. Per noi è molto facile leggere la Bibbia e il fatto di conoscere i sacrifici fatti nel passato dovrebbe essere per noi forza motivante.
Abbiamo modo di studiare la Bibbia in modo ancora più facilitato grazie ai numerosi strumenti messi a nostra disposizione della nostra organizzazione.
Così salveremo noi stessi e quelli che ci ascoltano.
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 18:05
Simposio: Insegniamo a noi stessi e agli altri

A opporci al Diavolo

Pasquale Morello


Non conoscere le tattiche di guerra del nemico può voler dire perdere la battaglia. Noi sappiamo che tutto il mondo giace nel potere del malvagio. Gli sforzi di Satana si concentrano sui veri cristiani nel tentativo di distruggere la buona relazione che essi hanno con Dio. Ci sentiamo così forti da far fronte il nemico da soli?
Gesù fece comprendere il valore pratico della preghiera.

(Matteo 4:10,11) Allora Gesù gli disse: “Va via, Satana! Poiché è scritto: ‘Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio’”. 11 Quindi il Diavolo lo lasciò, ed ecco, vennero degli angeli e lo servivano.
Gesù fu determinato. Anche noi, se ci opponiamo con vigore a lui, egli fuggirà da noi.

(Giacomo 4:7) Sottoponetevi perciò a Dio; ma opponetevi al Diavolo, ed egli fuggirà da voi.
Satana ci studia. Ci sono atteggiamenti che Satana vuole scovare e sfruttare proprio come una madre comprende cosa il figlioletto desidera magari mentre guarda una vetrina.
I nostri atteggiamenti e circostanze potrebbero esporci ai suoi attacchi.

(Efesini 4:26,27) Siate adirati, eppure non peccate; il sole non tramonti sul vostro stato d’irritazione, 27 né date luogo al Diavolo.
Facciamo attenzione che il nostro atteggiamento e spirito non diano luogo al Diavolo, che approfitta per mettere zizzanie tra i cristiani. Facciamo attenzione alla gelosia, all’invidia, all’asprezza, al risentimento, agli atteggiamenti critici ecc. Si fa così il gioco di Satana. Reagiamo quando qualcuno ci da un consiglio?

Esperienze:

1. Federico Polisini: un giovane fratello ebbe pressione da parte dei compagni di scuola in relazione al fumo e all’immoralità. Non aveva ancora messo a fuoco del pericolo di stare con cattive compagnie. Si rese conto che il suo studio personale non era sufficiente. Migliorò la preghiera a Geova. Divenne amico con un anziano di congregazione e infine la sua relazione con Geova fu rafforzata.

2. Angelo Olivieri: un fratello dovette fare sforzi per impedire che il lavoro non gli facesse frequentare regolarmente le adunanze. Rischiò economicamente a causa della sua ostinazione e rifiutare il lavoro per non perdere le adunanze. Ma col passare del tempo i clienti si abituarono alle sue abitudini e non ebbe danni. Adesso riesce a servire regolarmente come pioniere ausiliario.
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 18:07
Tema: Rapporti da altre nazioni

(collegamento telefonico da Monza)

1. Croazia (Peter Amadei): 1.000 delegati della Croazia, Bosnia e Erzegovina portano a loro volta i saluti dei 6.000 fratelli del loro paese e si rallegrano di essere qui. La Croazia ha raggiunto il nuovo massimo di 5.000 circa proclamatori come anche la Erzegovina (1.000 circa). Per la prima volta la Croazia ha superato i 10.000 presenti alla Commemorazione, mentre la Erzegovina 3.000 circa. L’aumento ha reso necessario molto lavoro di costruzione, si amplierà la filiale di Zagabria. Ringraziano i fratelli italiani che sono andati nei loro paesi a dare una mano. Durante la guerra un soldato musulmano rimase ferito da una granata e creduto morto fu messo insieme agli altri cadaveri per essere sepolto. Un'altra granata colpì gli fece fare un movimento e fu così ricoverato in ospedale. In seguito un fratello ex musulmano gli fece visita e studiò con lui, anche se delle volte a cause delle difficoltà pensava di abbandonare. Ma quando studiava provava meno dolore, così adesso sia lui che la sua famiglia sono dedicati a Geova. Ringraziano per l’ospitalità e l’amore fraterno dimostrato.

2. Repubblica Ceca (Andrei Caplei): i 606 delegati e 71 membri della Betel di Praga mandano i loro saluti affettuosi. Attualmente nella R.C. vi sono 15.500 proclamatori, 2.000 circa dei quali hanno svolto in qualche modo il servizio a tempo pieno. Hanno partecipato con zelo alla campagna preparata con volantino per la popolazione atea del loro paese. Un evento importante vi è stato a luglio 2000 all’inaugurazione della Sala delle Assemblee. Da allora sono state tenute parecchie assemblee sia di circoscrizione che di un giorno. È in costruzione la seconda sala delle assemblee a Praga. Sono grati a Geova e anche ai fratelli stranieri che li hanno aiutati. In un comune fu data testimonianza a un uomo di 92 anni, fondatore di una sezione del partito comunista. Anche se vede poco le sue facoltà mentali sono lucide, divenendo devoto credente in Dio con sorpresa dei suoi conoscenti che lo conoscevano quale ateo.

3. Ungheria (Uve Iungbauer): per i 400 delegati è un privilegio essere presenti a questa assemblea. È desiderio divenire migliori insegnanti della Parola di Dio. I 21.253 proclamatori dell’Ungheria sono ansiosi a fare la volontà di Dio e sono stati lieti di avere più di 42.000 presenti alla Commemorazione. Hanno avuto buoni risultati con la distribuzione della Svegliatevi sul lavoro degli infermieri. Si diceva che la direttrice di una clinica fosse contraria ai Testimoni di Geova, andando su tutte le furie se trovava pubblicazioni in clinica. Accettò la conversazione con TG e ammise di aver letto una loro pubblicazione e chiese dopo altre pubblicazioni da distribuire al personale. Tutto ciò ci insegna a non avere preconcetti verso chi ode la buona notizia. Stanno costruendo una sede dove prima vi erano i soldati. Ringraziano del privilegio di essere presenti e porgono i saluti dalla Betel di Budapest.

4. Jugoslavia (Rainer Sholz): Sono lieti di essere qui e mandano i saluti dei 4.000 circa TG e membri della famiglia Betel. Dopo la disgregazione della ex Jugoslavia, nella Serbia e Montenegro vi sono stati nuovi massimi sia dei proclamatori che dei presenti alla Commemorazione (8.000 circa). Hanno un proclamatore su 5.000 abitanti e il progresso è aperto. Si aspettano quindi un futuro pieno di attività e di emozioni. Tutti i fratelli che avevano ricevuto pene detentive sono stati tutti messi in libertà. Mentre erano in carcere si erano dati da fare nel predicare la buona notizia agli altri carcerati. Pregano che Geova continui a benedire la fratellanza internazionale mentre assolviamo l’incarico di predicare la buona notizia alle nazioni.
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 18:09
Tema: Aborrite la piaga mondiale della pornografia

David Splein (C.D)


“La pornografia è un killer. Uccide l’intimità, distrugge vite, separa gli amici” – così si espresse uno scrittore descrivendola. Qualsiasi cosa che faccia così danno merita di essere definita “piaga”.
Cos’è la pornografia? Atti erotici sotto forma di immagini e testi scritti per eccitare sessualmente, secondo un dizionario. Forse non abbiamo pensato che testi scritti possano indurre alla pornografia, ma è così.
Essa è così diffusa in quanto è sempre più facile guardarla. Un tempo era necessario andare a un’edicola o cinema, correndo il rischio di essere scoperti, il che imbarazzava. Adesso è disponibile via internet, potendo soddisfare i propri appetiti sessuali a casa. Inoltre, si tratta di una fiorente industria.
Alcune aziende sono profondamente coinvolte nella distribuzione di tale materiale, hanno esperti in relazioni pubbliche che pagano e non vogliono ammettere che il loro prodotto non è che una innocua forma di svago. Così molti non si vergognano di ammettere che guardano materiale pornografico. Un avvocato disse se tante persone vogliono guardare la pornografia vuole dire che è normale. In effetti, può divenire un vizio dal quale è difficile uscire. Una donna disse questo in relazione al problema crescente al riguardo di suo marito, coinvolto prima delle riviste, poi dai film e infine da persone reali tramite i servizi telefonici; poi neanche questo gli bastò più arrivando a punto di incrinare gravemente i rapporti con la moglie, la quale comprendeva la sua crisi di astinenza da pornografia. Non lo riconosceva più: può quindi definirsi una innocua forma di svago?!
Un ricercatore definì colui che guarda la pornografia a una sorta di drogato. I cristiani hanno un motivo importantissimo per aborrire la pornografia: non solo uccide l’intimità, i matrimoni egli amici, ma rovina irrimediabilmente la relazione che abbiamo con il nostro Creatore.
Vediamo come Geova la considera.
(Abacuc 1:13) Tu sei troppo puro di occhi per vedere ciò che è male; e non puoi guardare l’affanno. Perché guardi quelli che agiscono slealmente, taci quando qualcuno malvagio inghiotte qualcuno più giusto di lui?
Qualcuno potrebbe pensare che la lettura o la vista di materiale pornografico non avrebbe alcun effetto sul suo cuore. Geova si rifiuta di abbassare il suo santo sguardo sulle cose detestabili, di conseguenza anche noi cristiani, essendo la pornografia malvagia, dobbiamo seguire il consiglio dell’apostolo Paolo di “aborrire” ciò che è malvagio.
Il primo passo è convincersi che la pornografia è malvagia e il secondo è aborrirla, ossia provare disgusto e odiarla. Essa in qualsiasi forma è distruttiva, immorale e contraria agli insegnamenti della Bibbia.

Cinque motivi per odiarla:
1. mina alla base della morale e fedeltà coniugale; il matrimonio va in crisi;
2. riduce la pura espressione di intimità sessuale tra marito e moglie portandola a livello animale; si considera il proprio coniuge come strumento per la soddisfazione dei propri piaceri;
3. promuove l’egoismo che è l’opposto dell’amore;
4. trasmette messaggi pericolosi riguardo l’intimità coniugale; non da spazio a tenerezza e affetto, essenziali per un matrimonio felice; chi dice che la guarda solo per aggiungere un po’ di pepe al suo matrimonio inganna solo se stesso;
5. va contro il consiglio di
(Filippesi 4:8) Infine, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose di seria considerazione, tutte le cose giuste, tutte le cose caste, tutte le cose amabili, tutte le cose delle quali si parla bene, se c’è qualche virtù e qualche cosa degna di lode, continuate a considerare queste cose.
Cosa concludiamo?
È davvero malvagia! Chi guarda pornografia si trasforma in una persona che nessuno conosce e ama. Cosa c’è da amare in un uomo che accende furtivamente il PC per guardare pornografia? Cosa c’è da amare in un bugiardo che dice di fare ricerche e invece guarda pornografia? Chi è questa persona? Gli amici si allontanano da lui, le persone care lo evitano, comprendendo che c’è un problema, che prima o poi però scopriranno.
Evitiamo la pornografia sin dall’inizio. Anche un semplice sguardo a un’immagine erotica può lasciare un segno indelebile per anni e quindi il consiglio migliore e non guardare.
Se incappiamo in un sito che contiene pornografia, lasciamolo subito. “Anche se usiamo un mouse che vuole dire topo non vuole dire che dobbiamo esplorare fogne”!
I genitori devono fare il possibile per non fare accedere i figli a siti con materiale discutibile, anche se possono obiettare dicendo che i genitori non si fidano. In effetti, se i genitori non si fidano di se stessi che sono adulti, perché fidarsi di bambini? In effetti, non si parla di fiducia, ma di amore. Ovviamente il controllo dei genitori ha un limite, in quanto i figli potrebbero accedere anche altrove, fuori casa. I genitori devono insegnare ai figli di odiare il male. È difficile, ma si può aiutare i figli a comprendere che la pornografia non ha niente a che fare con l’amore coniugare, ma con qualità indesiderabili. Aiutiamo i figli a sviluppare una coscienza sensibile.
Se noi stessi abbiamo guardato la pornografia e vogliamo liberarci da tale vizio è possibile. Dipende se lo vogliamo veramente.
Quattro aiuti:
1. sviluppare un forte desiderio di piacere a Geova. Se abbiamo il cuore rotto e desideriamo servire Geova è rassicurante sapere che Geova salva coloro che sono con lo spirito affranto.
(Salmo 34:18,19) Geova è vicino a quelli che hanno il cuore rotto; E salva quelli che sono di spirito affranto. 19 Molte sono le calamità del giusto, Ma Geova lo libera da esse tutte.
2. non cercare di combattere la pornografia da soli. Confidiamoci con un fratello maturo spiritualmente.
3. smettiamo di guardare il materiale pornografico, qualora ci capitasse.
4. ricordare versetti chiave che ci possono aiutare:
(Salmo 97:10) O voi che amate Geova, odiate ciò che è male. Egli custodisce le anime dei suoi leali; Li libera dalla mano dei malvagi.
(Matteo 5:28) Ma io vi dico che chiunque continua a guardare una donna in modo da provare passione per lei ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.
(Efesini 5:3,12) La fornicazione e l’impurità di ogni sorta o l’avidità non siano neppure menzionate fra voi, come si conviene a persone sante; 12 poiché le cose che avvengono in segreto presso di loro è vergognoso perfino narrarle.
(1 Tessalonicesi 4:4,5) che ciascuno di voi sappia possedere il proprio vaso in santificazione e onore, 5 non in concupiscenza di appetito sessuale come l’hanno anche le nazioni che non conoscono Dio;
Non intraprendiamo tale vizio, se ce lo abbiamo smettiamolo subito.
È un killer da evitare come la peste!!
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 18:11
Tema: La pace di Dio vi salvaguardi

Marcello Fornaciari


(Giovanni 16:33) Vi ho detto queste cose affinché per mezzo di me abbiate pace. Nel mondo avete tribolazione, ma fatevi coraggio! Io ho vinto il mondo”.
Gesù avvisò che vi sarebbe stata tribolazione. Combattiamo con ansietà sofferenza, incomprensioni, perdita di una persona cara ecc.
Gesù ci incoraggia dicendoci di farci coraggio. Geova ci invita a gettare su di lui i nostri pesi e ansietà. Ricordiamo a tal proposito l’espressione del Salmo 55:22.
Rivolgiamoci a lui in preghiera per risolvere il problema, imparando ad aspettare Dio. Non vogliamo essere titubanti mancando della necessaria fiducia.
Anna non poteva avere figli e per questo motivo era sconcertata e nel suo cuore si sentiva male.

(1 Samuele 1:15) A ciò Anna rispose e disse: “No, mio signore! Sono una donna dallo spirito molto depresso; e non ho bevuto vino né bevanda inebriante, ma verso la mia anima dinanzi a Geova.
Fatto questo, ella si incoraggiò:

(1 Samuele 1:18) A ciò essa disse: “La tua serva trovi favore ai tuoi occhi”. E la donna se ne andava per la sua via e mangiava, e la sua faccia non fu più preoccupata.
Aveva fiducia che Geova l’avrebbe aiutata.
Anche l’apostolo Paolo riuscì a perseverare:

(2 Corinti 4:7) Comunque, abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché la potenza oltre ciò che è normale sia di Dio e non da noi.
Geova ci assicura che farà la parte che non riusciamo a fare noi. Confidiamo nella fiducia che ci darà la potenza, ci fare spostare problemi grandi “come montagne”.

(Matteo 21:21,22) Rispondendo, Gesù disse loro: “Veramente vi dico: Se avete fede e non dubitate, non solo farete ciò che io ho fatto al fico, ma se anche direte a questo monte: ‘Sollevati e gettati nel mare’, ciò avverrà. 22 E tutte le cose che chiederete nella preghiera, avendo fede, le riceverete”.
Impariamo a gettare su Geova i nostri pesi, consapevoli che ci darà la forza che ci faranno dominare le ansietà.
Anche se Geova non ci protegge da ogni forma di ansietà, ci può aiutare a sopportarle.

(Filippesi 4:6,7) Non siate ansiosi di nulla, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio con preghiera e supplicazione insieme a rendimento di grazie; 7 e la pace di Dio che sorpassa ogni pensiero custodirà i vostri cuori e le vostre facoltà mentali mediante Cristo Gesù.
Avremo la calma e la serenità interiore. Questa pace di Dio custodirà il cuore e la nostra mente. Le nostre facoltà mentali saranno così protette da turbamenti. L’ansia può procurarci problemi più grossi della causa stessa che ci procura l’ansia.
Molti di noi sono una testimonianza vivente di ciò.

Esperienza:

1. Ettore Albano: a causa di una lesione al sistema nervoso centrale, la sua vita cambiò; le sue attività motorie sono state compromesse. All’inizio fu molto difficile, essendo il servizio la sua vita. Comprese la supplica a Geova, affinché potesse capire cosa fare. Vide che l’uomo che c’è dentro ci rigenera di giorno in giorno. Così incrementò lo studio, dimenticando completamente la malattia. I sintomi della malattia sono alleviati quando il paziente è contento. È qui nonostante aver preso 16 pillole per combattere l’ansia. Ha esperienze eclatanti (da una visita che sembrava negativa, sono usciti fuori 5 studi). Ha portato nella verità quasi 250 persone. Confida fondamentalmente in Geova e nel desiderio di servirlo per allungare “la cifra di coloro che desiderano servirlo”.
Abbiamo l’assicurazione che le cause di ansietà spariranno, cosicché la pace di Dio ci possa salvaguardare.
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 18:13
Tema: Geova abbellisce e illumina il suo popolo

Garret Losh (C.D.)


“Se ci fosse un Isaia o un San Paolo” – disse il Presidente Truman, sentendo la necessità che vi fosse un leader di grande moralità. Il mondo aveva appena superato la seconda guerra mondiale e non era ancora in pace. In effetti il mondo è ancora nelle tenebre. Paolo e Isaia parlavano delle tenebre che affliggono l’umanità.
Efesini 6:12 “governanti mondiali di queste tenebre”.
Potenti forze demoniche sono responsabili delle tenebre di questo mondo e gli uomini non possono dissiparle. Ma nonostante ciò Geova avrebbe dato luce in queste tenebre.
Isaia 60 si parla di una donna in una situazione molto triste. Improvvisamente una luce penetra e una voce fa riferimento alla gloriosa luce di Geova, che la donna avrebbe dovuto far riflettere.

(Isaia 60:1,2) “Sorgi, o donna, spandi luce, poiché la tua luce è venuta e su di te ha rifulso la medesima gloria di Geova. 2 Poiché, ecco, le tenebre stesse copriranno la terra, e fitta oscurità i gruppi nazionali; ma su di te rifulgerà Geova, e su di te si vedrà la sua propria gloria.
La donna ubbidisce e il risultato:

(Isaia 60:3) E le nazioni verranno certamente alla tua luce, e i re alla lucentezza del tuo fulgore.
Queste parole sono un compendio del contenuto del capitolo 60 di Isaia. La donna rappresenta l’organizzazione di Geova, rappresentata sulla terra dalla congregazione degli unti dallo spirito di Geova. Essa ha 144.000 componenti. L’adempimento si incentra su coloro che sono in vita nella parte finale dei giorni. La profezia fa riferimento anche alla grande folla.
Durante la prima guerra mondiale gli unti fecero ogni sforzo affinché l’opera continuasse, ma nel 1918 praticamente l’opera si fermò e i membri della W.T. furono imprigionati.
Riv. 1: 18 descriveva i cristiani unti di quel tempo come “cadaveri”, fu un tempo triste per Sion. Poi nel 1919 vi fu un cambiamento eccezionale, Geova fece rifulgere la sua luce su Sion. L’opera fu nuovamente proclamata. Grazie al rinnovato zelo altri furono attratti dalla luce di Geova.
Le nazioni furono attratte, le c.d. altre pecore.
Geova da un altro comando alla donna.

(Isaia 60:4) “Alza gli occhi tutt’intorno e vedi! Sono stati tutti radunati; son venuti a te. Da lontano i tuoi propri figli continuano a venire, e le tue figlie che saranno portate sul fianco.
Si presenta una scena incoraggiante. La proclamazione del Regno attirò migliaia di altri unti che si unirono all’Israele di Dio. Guardando verso est, la donna profetica vede:

(Isaia 60:6) La stessa ondeggiante massa di cammelli ti coprirà, i giovani cammelli di Madian e di Efa. Tutti quelli di Saba, verranno. Porteranno oro e olibano. E annunceranno le lodi di Geova.
Una quantità di mercanti sono come una marea che copre l’intero paese. Portano doni preziosi e si accostano alla luce di Geova per lodarlo pubblicazione.
Ad Ovest cosa si vede?

(Isaia 60:8,9) “Chi sono questi che vengono volando proprio come una nube, e come colombe alle loro colombaie? 9 Poiché in me continueranno a sperare le isole stesse, anche le navi di Tarsis come da principio, per portare i tuoi figli da lontano, e con essi il loro argento e il loro oro, al nome di Geova tuo Dio e al Santo d’Israele, poiché egli ti avrà abbellita.
Riusciamo a immaginare? A ovest punti bianchi come una nube, sembrano uccelli, ma sono navi con vele spiegate al vento. Così tante che sembrano uno stormo di colombe. La flotta trasporta credenti che vogliono adorare Geova. Perché Geova ha benedetto Sion? I nuovi arrivati salgono sull’altare di sacrificio, in quanto l’attività cristiana richiede sacrificio. (Romani 12:1)
I veri cristiani dedicano il loro tempo, energie e risorse per promuovere la vera adorazione. Essi abbelliscono con la loro presenza la casa di Geova.

(Isaia 60:10) E stranieri realmente edificheranno le tue mura, e i loro propri re ti serviranno; poiché nella mia indignazione ti avrò colpita, ma nella mia buona volontà certamente avrò misericordia di te.
La grande folla sostiene il rimanente nell’opera di predicazione, a edificare le congregazioni cristiane e alla costruzione di sale del Regno. Così sostiene i fratelli unti nell’attività che è in espansione.
Ogni anno centinaia di nuovi stranieri si associano all’organizzazione di Geova.

(Isaia 60:11) “E le tue porte saranno tenute effettivamente aperte di continuo; non saranno chiuse né di giorno né di notte, per portarti le risorse delle nazioni, e i loro re prenderanno la direttiva.
Alcuni oppositori cercano di chiudere queste porte, ma non ci riusciranno.

(Isaia 60:12) Poiché qualsiasi nazione e qualsiasi regno che non ti serviranno periranno; e le nazioni stesse perverranno immancabilmente alla devastazione.
Ci rendiamo conto? Chi combatte contro Sion fallirà. Questo costituisce un grande cambiamento per Sion.

(Isaia 60:15,16) “Invece di mostrar tu d’essere una lasciata interamente e odiata, senza alcuno che vi passi, io certamente ti porrò anche come oggetto d’orgoglio a tempo indefinito, un’esultanza di generazione in generazione. 16 E succhierai realmente il latte delle nazioni, e succhierai il petto dei re; e certamente conoscerai che io, Geova, sono il tuo Salvatore, e il Potente di Giacobbe è il tuo Ricompratore.
Verso la fine della prima guerra mondiale vi fu un tempo di desolazione. Ma nel 1919 Geova ravvivò i servitori unti concedendo loro prosperità spirituale. Hanno succhiato il latte delle nazioni nel senso che hanno usato le risorse delle nazioni per promuovere la pura adorazione, ad esempio avvalendosi della tecnologia moderna. La verità biblica è alla portate di tutte le nazioni.
Altro abbellimento è costituito dal progresso organizzativo.

(Isaia 60:17) Invece del rame farò venire l’oro, e invece del ferro farò venire l’argento, e invece del legno, il rame, e invece delle pietre, il ferro; e certamente nominerò la pace tuoi sorveglianti e la giustizia tuoi soprintendenti.
Sostituire il ramo con l’oro è senz’altro un miglioramento. L’Israele di Dio ha visto un progressivo miglioramento delle prospettive organizzative. È una prova dell’abbellimento e illuminazione del popolo di Geova.

(Isaia 60:18) “Non si udrà più la violenza nel tuo paese, la spoliazione o l’abbattimento entro le tue linee di confine. E certamente chiamerai le tue proprie mura Salvezza e le tue porte Lode.
La pace dei servitori di Geova li rende un’oasi ristoratrice che anche gli oppositori riconoscono. La pace ci fa pregustare la vita nel nuovo mondo.
Possiamo essere sicuri che la luce di Geova continuerà a rifulgere sul suo popolo? Si!

(Isaia 60:19,20) Per te il sole non mostrerà più d’essere luce di giorno, e per fulgore la luna stessa non ti darà più luce. E Geova deve divenire per te una luce di durata indefinita, e il tuo Dio la tua bellezza. 20 Il tuo sole non tramonterà più, né la tua luna decrescerà; poiché Geova stesso diverrà per te una luce di durata indefinita, e i giorni del tuo cordoglio saranno giunti a compimento.
Geova non tramonterà mai come il sole, ma continuerà ad abbellire ed illuminare il suo popolo.
È una meravigliosa assicurazione per noi che viviamo in un mondo ottenebrato.

(Isaia 60:21) E in quanto al tuo popolo, saranno tutti giusti; a tempo indefinito avranno il possesso del paese, germoglio della mia piantagione, opera delle mie mani, perché [io] sia abbellito.
Nel 1919 i cristiani unti entrarono in possesso di un paese spirituale. La paradisiaca bellezza spirituale di questo paese non svanirà mai. Queste parole di Isaia avrà anche un adempimento letterale quando la terra sarà caratterizzata da un’abbondanza di pace.

(Isaia 60:22) Il piccolo stesso diverrà mille, e l’esiguo una nazione potente. Io stesso, Geova, l’affretterò al suo proprio tempo”.
Solenne promessa di Geova. È meraviglioso vedere l’adempimento di questa promessa nel nostro tempo!!
Quando ripreso le attività nel 1919 gli unti erano pochi, erano il piccolo. Il loro numero aumentò con l’aumento di altri unti e poi con le altre pecore. La pace del popolo di Dio ha attirato tante persone sincere che il piccolo è divenuto una nazione potente.
Attualmente questa nazione è più popolosa di molti stati sovrani nel mondo. I cittadini riflettono la luce di Geova, cosa che li rende belli ai suoi occhi.
Questo pomeriggio abbiamo trattato un solo capitolo di Isaia che presenta promesse incoraggianti. L’anno scorso abbiamo ricevuto il primo volume del libro di Isaia.
Adesso viene presentato il libro di Isaia volume 2!!

Profezie di Isaia. Luce per l’umanità – volume 2

Tratta i restanti 26 capitoli di Isaia, compreso il capitolo 60. Ha lo stesso formato del primo volume e le scritture sono indicate in grassetto. Contiene inoltre belle illustrazioni.
Ringraziamo Geova e preghiamo che la fede di tutti noi sia grandemente rafforzata mentre studiamo questo nuovo libro di Isaia.
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 18:13
Presenti: 77.747
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 18:17
SABATO

“Adeguatamente qualificati per insegnare ad altri” – 2 Timoteo 2:2

Mattino

Tema: La scrittura del giorno ci aiuta a insegnare la Parola di Dio

Emanuele Cancelliere


Ci permette di riflettere e rinnovarci quali insegnanti della Parola di Dio. Ha aiutato fratelli che hanno affrontato situazioni difficili. Consente la crescita spirituale dell’intera famiglia. Una sorella narra della regolarità di abitudine della sua famiglia nel considerare la scrittura del giorno; ora ha più di 70 anni e trae ancora esempio dai suoi genitori.
Scrittura di oggi:

(2 Pietro 3:9) Geova non è lento riguardo alla sua promessa, come alcuni considerano la lentezza, ma è paziente verso di voi perché non desidera che alcuno sia distrutto ma desidera che tutti pervengano al pentimento.
TG 1/10/1999 2° articolo di studio “Prossimo un tempo per la pace”.
La considerazione si sviluppa relativamente a quando vi sarà la pace di Geova. La nostra vita non deve ruotare intorno a un’ipotetica data. Il Creatore ci induce a non andare oltre a quanto a rivelato con la sua Parola. Manteniamoci desti nel verificare l’adempimento delle profezie. Noi siamo attenti nello scorgere gli eventi in relazione alle profezie. Comprendiamo che non è il tempo di condurre una vita normale. È fondamentale essere attenti studiosi della Bibbia che ci consente di rinnovarci come insegnanti della Parola di Dio.
Lettura del commento.
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 18:19
Simposio: Ministri per mezzo dei quali altri divengono credenti

Cercando i meritevoli

Aldo Zamparelli


Vogliamo perseverare con accuratezza alla ricerca dei meritevoli. Dobbiamo perseverare avendo un a mentalità positiva come Paolo e i suoi compagni.
Paolo disse “Siamo ministri per mezzo dei quali voi diveniste credenti”.
Oggi è più urgente visto che siamo negli ultimi giorni. La nostra opera è importante.
Tre fasi:
1. diffondere il messaggio del Regno; si pianta il seme;
2. visite ulteriori
3. raccogliere i frutti del Regno che porta a uno studio biblico
Si ha così un ministro. Prendiamo molto seriamente l’incarico che Geova ci ha affidato.
Gesù inizio quest’opera e fu il modello da imitare.

(Matteo 10:5) Gesù mandò questi dodici, dando loro questi ordini: “Non andate per la strada delle nazioni, e non entrate in una città samaritana;

(Matteo 10:11) “In qualunque città o villaggio entriate, cercate chi vi è meritevole e lì rimanete finché non partiate.
Gesù incoraggiava a trovare altri credenti. Non aspettava che fossero gli interessati ad avvicinarli. Spesso il clero usa mezzi impersonali quali la radio e la TV. Il diretto contatto segue l’esempio di Gesù che mostrò anche come mostrare risultati migliori: la gente era stupita per il suo modo di insegnare. Le sue parole attiravano sia quelli che erano in case private che fuori. Una folla rimase per tre giorni a seguirlo anche senza mangiare. Egli fu mosso a pietà in relazione alla folla. Se lo imitiamo i nostri sforzi saranno efficaci.
Ci sono esperienze che ci fanno comprendere questo?

Interviste:

1. Riccardo Loriani: è accurato nella ricerca dei meritevoli. Narra l’esperienza delle visite svolte a uno studente fino a coinvolgere tutta la famiglia. Spiega che il segreto è nello studiare la Bibbia e metterla in pratica. Ha iniziato ben 8 studi biblici e 5 attualmente fanno parte del popolo di Geova.

2. Virginia Biscopo: si è recata al mercato locale per svolgere la sua opera; parlò sia ai venditori che agli acquirenti. Un venditore di piante prendeva volentieri le pubblicazioni prese accordi per trovarli. Fu difficile trovare la casa e dopo due ore trovò la casa e valse la pena in quanto la donna era assetata di verità. Anche se ha dovuto superare diversi problemi oggi è una brava sorella.

Abbiamo molto territorio disponibile. Possiamo usare l’opera stradale, commerciale, i mezzi pubblici, stazioni, mercati, porti ecc. Sono posti che troviamo nella nostra città. Ovunque ci siano persone bisogna predicare.
Un fratello va a trovare gli studenti universitari dove si radunano. Chiede loro informazioni circa la facoltà che può dare sbocchi e riesce così a proseguire profittevoli conversazioni.
La ricerca accurata è evidente dai risultati: tutti i fratelli intorno a noi!
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 18:20
Simposio: Ministri per mezzo dei quali altri divengono credenti

Coltivando e innaffiando il seme seminato

Riccardo Paparusso

Migliaia di fratelli sono qui in quanto qualcuno ha coltivato e innaffiato il seme che è stato piantato: è un miracolo vivente! Possiamo dire lo stesso di noi.

(1 Corinti 3:6) Io piantai, Apollo innaffiò, ma Dio faceva crescere;
Cosa ci sprona a farlo? Ciò che Geova ha fatto per noi.
Come possiamo innaffiare e coltivare in modo efficace?
1. interessandoci sinceramente per gli altri
(1 Corinti 3:5) Che cos’è dunque Apollo? Sì, che cos’è Paolo? Ministri per mezzo dei quali voi diveniste credenti, così come il Signore concesse a ciascuno.
Ministri significa servitori…delle persone del nostro territorio aiutandole a comprendere il messaggio. Tre modi:
a) pronti a spenderci per cercare i meritevoli, anche coloro che mostrano un minimo di interesse; non sminuiamo le reazioni positive; Paolo, anche se davanti a un uditorio difficile, riuscì ad avere un’altra “carta” da giocare;
b) manteniamo la parola, quando promettiamo di tornare; tornare il più presto possibile (regola delle tre p); la vita delle persone è in pericolo!
c) Prendere note accurate, chiare, ordinate e precise con quadro completo della persona;
2. argomento attraente: non per noi, ma per il padrone di casa. Il segreto è la buona preparazione e basare la conversazione sulla Parola di Dio che è vivente ed esercita potenza. Possiamo trovare versetti nel libro Ragioniamo. Es. 2 Timoteo 3:1-5 ecc.
3. base per visita ulteriore: può non essere facile coltivare il campo affidatoci da Dio, ma i risultati degli sforzi sono eccellenti. È necessario menzionare un argomento o una domanda in sospeso. Vogliamo smuovere il territorio? Le domande sono un metodo efficace. Se abbiamo parlato del paradiso possiamo chiedere “come possiamo essere sicuri che queste benedizioni avranno luogo nel nostro tempo?

Dimostrazione:

Due fratelli provano a mettere in pratica i suddetti suggerimenti a una visita.
I fratelli mostrano interesse per il padrone di casa. Si riallacciano a quanto detto la volta precedente relativamente alle soluzione dei problemi in modo drastico da parte dei governanti. (Salmo 37:28) Presentano l’opuscolo “Cosa richiede” alla lezione 5. Fanno leggere le domande poste in alto. Lo lasciano chiedendo: “In futuro cosa farà Gesù per i malati”. Prendono accordi per la visita successiva.
Coltiviamo dunque il campo che Dio ci ha assegnato!
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 18:22
Simposio: Ministri per mezzo dei quali altri divengono credenti

Insegnando loro ad osservare tutto ciò che Cristo ha comandato

Maurizio Bartolini

Questa assemblea è il risultato dell’insegnamento della Parola di Dio. Gesù teneva particolarmente all’insegnamento.

(Matteo 28:19,20) Andate dunque e fate discepoli di persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, 20 insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni fino al termine del sistema di cose”.
Gesù desiderava che niente andasse perso. Dobbiamo prendere l’esempio degli insegnanti del passato.

(Atti 20:20) mentre non mi sono trattenuto dal dirvi nessuna delle cose che erano profittevoli né dall’insegnarvi pubblicamente e di casa in casa.
Imitiamo l’attitudine mentale dell’apostolo Paolo. Trasmettiamo tutto l’insegnamento di Cristo e noi siamo insegnanti della Parola di Dio.
Insegnare vuol dire istruire qualcuno in modo progressivo: ci siamo passati tutti.
Predicazione e insegnamento: la differenza. Predicazione fa conoscere il messaggio; è l’insegnamento che induce le persone ad accettare il messaggio e trasforma, mentre la predicazione informa. L’insegnante porta prove convincenti, valide argomentazioni. Solo così potrà toccare il cuore.

(Atti 17:2-4) E secondo la sua abitudine, Paolo entrò da loro e per tre sabati ragionò con loro [attingendo] dalle Scritture, 3 spiegando e provando con riferimenti come era necessario che il Cristo soffrisse e sorgesse dai morti, e [dicendo]: “Questo è il Cristo, questo Gesù che io vi proclamo”. 4 Come risultato alcuni di loro divennero credenti e si unirono a Paolo e Sila, come pure una grande moltitudine dei greci che adoravano [Dio] e non poche delle donne principali.
Paolo ragionava attingendo dalle scritture: è l’arte di insegnare. Possiamo condurre studi biblici regolari e sistemici. Non solo insegnare, ma osservare le cose che ha comandato Gesù. È necessario avvicinarli all’organizzazione di Geova, in modo che vengano regolarmente alle adunanze. Stimoliamo così il desiderio che la persona ha, stimolando il cuore, se è giustamente disposta alla vita eterna.
Esperienze:
1. Michele Riggi: ha aiutato varie persone a divenire credenti. Una signora anziana aveva studiato buona parte del libro Conoscenza avendo fatto un certo progresso. Quando si parlava di adunanze, sembrava che la cosa non la riguardasse. Ogni volta che aveva l’opportunità gli parlava delle adunanze e gli offriva di accompagnarla. Poi fecero un ragionamento tratto dal libro “Il più grande uomo”. Spiegò che Gesù alla quinta apparizione dopo la risurrezione apparve a una adunanza. Ragionarono sulla condizione di cuore di coloro che erano presenti all’adunanza a differenza di Tommaso. La signora comprese e così oggi è una sorella.
2. Davide Berioli: ha avuto l’esperienza di studente con un giovane coetaneo. Sottolinea l’importanza della costanza e della regolarità. Vi sono stati ostacoli: lo studente acquisiva a livello mentale, la conoscenza non scendeva nel cuore. Facendo domande mirate, comprese che non accettava alcune norme morali della Bibbia. Così quando incontrava scritture sulle norme sottolineava i benefici derivanti dal rispetto. Un altro ostacolo era che non aveva stretto una relazione personale con Geova. Oltre a ragionare sul momento e incoraggiarlo a pregare, menzionava le scritture che facevano vedere Geova come persona reale. Questo gli toccò il cuore. Il suo progresso fu evidente e partecipò all’opera di predicazione e a battezzarsi.
Forniamo spiegazioni e motivi per associarsi all’organizzazione. Così daremo prova di essere qualificati quali ministri mediante i quali altri divengono credenti!
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 18:23
Tema: Aggiungete alla perseveranza la santa devozione

Franco Di Berardino


A volte può essere difficile comprendere il vero valore di una cosa. Il diamante grezzo è opaco. Anche se siamo lontani dalla perfezione, abbiamo un valore che Geova apprezza. Ognuno di noi può fare progresso spirituale per riflettere la gloria di Geova.
Il progresso cristiano avviene simultaneamente. Sono qualità che si aggiungono l’una all’altra.

(2 Pietro 1:5-7) Sì, per questa stessa ragione, compiendo in risposta ogni premuroso sforzo, aggiungete alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, 6 alla conoscenza la padronanza di sé, alla padronanza di sé la perseveranza, alla perseveranza la santa devozione, 7 alla santa devozione l’affetto fraterno, all’affetto fraterno l’amore.
• Perseveranza: rimanere invece di fuggire. Ci consente di sopportare con speranza, facendoci vedere la meta. Ci aiuta ad amare Geova e coltivare le qualità necessarie per essere salvati. Potremo “essere compiuti e sani sotto ogni aspetto” – disse Paolo.
• Gesù disse che è importante perseverare fino alla fine. Per questo è importante avere la santa devozione, che ci rende sicuri di amare Geova con santi sentimenti. La santa devozione è riverenza adorazione e servizio resi a Geova con lealtà dinnanzi alla sua sovranità universale. Si manifesta con le azioni. Occorre coltivarla. Ci vuole un premuroso sforzo, per il nostro bene. Geova non vuole coercizione, ma deve essere spontanea.
• La conoscenza ci spingerà alla santa devozione. Non basta sapere che Dio esiste. Dobbiamo conoscerlo davvero, imitando Dio nel modo di agire. Considera Dio padre e suo migliore amico. Geova ci ama, ci insegna, ci corregge e ci può assicurare la vita eterna. La nostra relazione con lui va seguita e curata. I mezzi che abbiamo a disposizione: buone abitudini di studio personale e lettura della Bibbia; assistere regolarmente alle adunanze; pregare incessantemente; attivi e zelanti nell’opera di ministero di campo. Se trascuriamo tali cose ci ammaliamo spiritualmente. Alcuni sono caduti in uno stato di malattia pietoso. Così potremo affrontare i vari problemi. Non consentiamo che i problemi della vita ci soffochino.

(2 Pietro 3:11,12) Giacché tutte queste cose devono quindi essere dissolte, quale sorta di persone dovete essere voi in santi atti di condotta e opere di santa devozione, 12 aspettando e tenendo bene in mente la presenza del giorno di Geova, mediante cui i cieli essendo infuocati saranno dissolti e [gli] elementi essendo intensamente caldi si fonderanno!
Pietro sottolinea il fatto che dobbiamo compiere opere di santa devozione. Si deve investire molto per conservare ciò che vale di più. Satana comprende se siamo devoti o no.
Le opere di Santa devozione ci porta a semplificare la vita. Si applicano le parole di Paolo “avendo nutrimento…”. Che dire se lo svago eclissa la santa devozione? Dobbiamo prendere provvedimenti immediati e realistici: non vogliamo avere solo una forma di santa devozione. Essa deve essere utile per ogni cosa. Se siamo assillati da desideri errati (alcol, droga, immoralità) facciamo morire tali desideri. Geova ci ha insegnato a ripudiare l’empietà, vivendo con sanità di mente.
Che dire di quanto siamo scoraggiati, forse a causa del nostro orgoglio, essendo stati disciplinati? Impariamo a essere umili, comprendendo che la disciplina conduce alla giustizia.
Che dire se ci isoliamo a causa di un problema con un fratello?

(Matteo 5:23,24) “Se, dunque, porti il tuo dono all’altare e lì ricordi che il tuo fratello ha qualcosa contro di te, 24 lascia lì il tuo dono davanti all’altare, e va via; prima fa pace col tuo fratello, e poi, una volta tornato, offri il tuo dono.

(Ebrei 12:1-2) Or dunque, poiché abbiamo un così gran nuvolo di testimoni che ci circondano, deponiamo anche noi ogni peso e il peccato che facilmente ci avvince e corriamo con perseveranza la corsa che ci è posta dinanzi, 2 mentre guardiamo attentamente al principale Agente e Perfezionatore della nostra fede, Gesù. Per la gioia che gli fu posta dinanzi egli sopportò il palo di tortura, disprezzando la vergogna, e si è messo a sedere alla destra del trono di Dio.
Dobbiamo essere decisi per correre con perseveranza. Gesù ci ha dato un eccellente esempio di come si può vivere con santa devozione.
Facciamo crescere tutte queste qualità insieme, nonostante i problemi e le prove. I risultati:

(2 Pietro 1:8) Poiché se queste cose esistono in voi e traboccano, vi impediranno di essere inattivi o infruttuosi riguardo all’accurata conoscenza del nostro Signore Gesù Cristo.
La persona devota non si concentra sulle sofferenze attuali che non sono nulla in paragone alla speranza di ereditare la terra paradisiaca.
Satana vuole attentare alla santa devozione. Seguiamo l’esempio di Gesù. “Chi persevera è felice” – disse Giacomo. “Con la vostra perseveranza guadagnerete le vostre anime” – disse Gesù.
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 18:27
Tema: Rapporti da altre nazioni

1. Libano (Ioseph Usein??): i 130 delegati desiderano esprimere il loro amore cristiano. Hanno raggiunto un massimo di proclamatori (3.000 circa) e congregazioni. Inoltre, hanno avuto 6.385 presenti alla congregazione. In aprile hanno tenuto 1.082 studi biblici. Esperienza: una persona avrebbe dovuto procedere al rinnovo dell’abbonamento alle riviste. Il tentativo di trovarla falliva. Infine riuscì scrivendo ad avere l’indirizzo. L’uomo spiegò che viveva in Giordania da molti anni senza sapere che c’erano TG. Fu interessato ad assistere alle adunanze, ma declinò l’invito in quanto teneva già un’adunanza presso la sua abitazione alla stessa ora: usando numeri della TG e pregava Dio. Sono felici di essere con noi.

2. Portogallo: all’inizio dell’anno di servizio il volantino 36 ha consentito l’inizio di nuovi studi biblici. Molti sono stati contattati nei luoghi più disparati. Nel mese di novembre è stato distribuito il numero di svegliatevi sugli infermieri. Sono stati visitati diversi ospedali da parte di una sorella, che ricevette il permesso di parlare con tutto il personale. Ha così distribuito più di 500 copie e per alcuni era la prima volta che parlavano con un TG. La celebrazione della Commemorazione ha visto 105.736 presenti, il 3,8% in più rispetto lo scorso anno. Gli immigranti dell’Europa orientale hanno aperto un nuovo campo (in particolare presenti 50 russi a una prima adunanza).

3. Grecia (Capoross Evangelos): 800 delegati esprimono la loro gioia di essere qui. Un aspetto notevole del 2001 è stato il numero massimo dei presenti alla Commemorazione. In aprile vi è stato un massimo del numero dei proclamatori. Una bambina di 7 anni ha scritto dicendo di essere diventata una proclamatrice battezzata, desidera ricevere pubblicazione per tenere studi biblici. Questi risultati sono dovuti all’incentivo del Ministero del Regno di aprile 2001. Si sono impegnati ad aiutare i figli, gli studenti e gli inattivi. Così in aprile vi sono stati 500 nuovi proclamatori. Sono felici di essere qui e di far parte della fratellanza internazionale.

4. Giappone (Scikeo Ikeata): 1.176 delegati portano i saluti dei 219.000 circa proclamatori giapponesi. Alla commemorazione 343.000 presenti: hanno ancora molto lavoro da fare. Stampano riviste in 11 lingue e quelle per la lingua dei segni (videocassette). Una sorella trovava difficile la testimonianza informale: lasciò il libro famiglia a una famiglia che si trasferiva nel suo palazzo. La vicina disse “che peccato, avrei potuto imparare prima lezioni divine sulla vita familiare”. La sorella decise che non si sarebbe fatta più sfuggire simili occasioni. Così quando andava nel servizio di campo o alle adunanze spiegava ai vicini che glielo chiedevano dove andava e cosa faceva e dare così testimonianza. Tiene studi con 8 vicine e ha visite con metà dei suoi vicini. Ci augurano la medesima benedizione!
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 18:48
Tema: Troviamo ristoro sotto il giogo di Cristo

Stefano Bertini


(Romani 8:22) Poiché sappiamo che tutta la creazione continua a gemere insieme e ad essere in pena insieme fino ad ora.
Lo vediamo di continuo intorno a noi. Conoscere la verità per le persone può essere fonte di ristoro. Siamo nella posizione giusta per aiutarli. Questo non vuole dire che noi siamo esenti da problemi. Nelle situazioni difficili dobbiamo ricordare la fonte del sollievo e del ristoro. Potremo avere la tendenza a chiuderci in noi stessi e rimuginare su pensieri negativi e ciò ci può togliere la forza a continuare a perseverare.

(Matteo 11:28-30) Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. 29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, poiché io sono d’indole mite e modesto di cuore, e troverete ristoro per le anime vostre. 30 Poiché il mio giogo è piacevole e il mio carico è leggero”.
Gesù invita coloro che erano affaticati e oppressi e stanchi della vita. Inoltre dice loro di prendere il suo giogo. Il giogo è uno strumento di lavoro pesante. Viene usato per trainare un carro da parte degli animali. Chi è oppresso deve reagire, lavorando per Cristo e con Cristo. L’apatia non ci fa sentire meglio. Chi soffre deve resistere a tale tentazione.
Queste parole ci fanno capire che non basta avvicinarsi a Cristo, ma è necessario vivere attivamente il cristianesimo. Nelle congregazioni si notano coloro che vivono la verità con totalità, soddisfatti della vita, nonostante i problemi. Coloro che vivono ai margini non sono felici.
“Imparate da me”: lo disse anche Gedeone.

(Giudici 7:17) E diceva loro: “Dovete imparare guardando me, e dovete fare così. E quando io sarò giunto al margine del campo, allora deve avvenire che proprio come farò io, così farete voi.
Particolare strategia di Gedeone: il successo dipese dall’esecuzione precisa e sincronizzata dei 300 uomini di Gedeone.
Anche per noi è richiesto che siamo buoni osservatori della vita del Cristo. Chiediamoci dinnanzi alle decisioni: cosa avrebbe fatto Gesù?

(Ebrei 12:1-3) Or dunque, poiché abbiamo un così gran nuvolo di testimoni che ci circondano, deponiamo anche noi ogni peso e il peccato che facilmente ci avvince e corriamo con perseveranza la corsa che ci è posta dinanzi, 2 mentre guardiamo attentamente al principale Agente e Perfezionatore della nostra fede, Gesù. Per la gioia che gli fu posta dinanzi egli sopportò il palo di tortura, disprezzando la vergogna, e si è messo a sedere alla destra del trono di Dio. 3 In realtà, considerate attentamente colui che ha sopportato tale parlare ostile dei peccatori contro i loro propri interessi, affinché non vi stanchiate e non veniate meno nelle vostre anime.
Chiediamoci in relazione alla scrittura di Ebrei: stiamo facendo tali cose?!
Un peso può rendere difficoltosa una corsa. È logico che dobbiamo deporre quelle cose che assorbono eccessivamente le nostre energie. Purtroppo, alcuni si sono accollati numerosi pesi inutili, in particolare per via dello spirito materialistico. Hanno trascurato la famiglia e la loro spiritualità.

(1 Timoteo 6:10) Poiché l’amore del denaro è la radice di ogni sorta di cose dannose, e correndo dietro a questo amore alcuni sono stati sviati dalla fede e si sono del tutto feriti con molte pene.
Abbiamo già dei pesi che dobbiamo portare come mariti, mogli, responsabilità varie… Delle volte ci sentiamo schiacciati dal peso delle nostre responsabilità.
Esempio: libro istruzioni auto; se viaggio a pieno carico, dobbiamo gonfiare molto i pneumatici. Spirituale (pneumaticos … come pneuma che vuol dire spirito). Allo stesso modo dobbiamo caricarci con lo studio e le adunanze. Non dovremmo sgonfiarci nello studio, servizio e preghiera. Così non troveremo ristoro, ma potremo sbandare dalla via della vita. Se limitiamo, la gioia diminuirà. Le attività materialistiche sono fonte di ansia e preoccupazioni.
Siamo esortati a “guardare attentamente” all’esempio di Cristo. Se facciamo le stesse cose delle persone del mondo avremo i loro stessi problemi. Ovviamente il nostro sforzo non andrà oltre il possibile. Come Gesù non siamo ne asceti ne eremiti. Ma Gesù non viveva in funzione delle ricerche del piacere, ma in funzione delle attività spirituali. Si può dire lo stesso di noi?!
Non assumiamoci impegni non necessari. Ricordiamo di badare all’essenziale come commentò un fratello. La nostra felicità non dipende da ciò che abbiamo, ma da ciò che siamo.
Paolo disse di riscattare il tempo opportuno, visto che i giorni sono malvagi.

Intervista:

1. Andrea Stabili: aveva un’attività commerciale che rendeva bene. Decise di ridurla per impegnarsi di più nel servizio. Non era facile in relazione alla pressione dei parenti. Decise con la moglie di condurre un modo di vivere più semplice. Le benedizioni spirituali sono state migliori di quelle materiali. La sua vita famigliare è stata piena di attività teocratiche che hanno prodotto benedizioni per tutta la famiglia che consegue mete spiritualistiche. Hanno portato persone alla verità con molta soddisfazione.

Accettare il giogo di Cristo vuol dire anche rinnegare se stessi, oltre che lavorare con Cristo, Questo è contrario a quanto detto dagli attuali psicoterapeuti che incoraggiavano l’egoismo. Ma tale atteggiamento adesso è riconosciuto contrario alla felicità: è l’altruismo che rende felici e soddisfatti. Chi è positivo attira cose positive e viceversa.
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 18:49
Tema: Il battesimo porta a maggiori privilegi come insegnanti

George Fredianelli


I candidati per il battesimo sono stati spinti non da motivi egoistici. Non per fare piacere a qualcuno o pensano alla buona compagnia dei TG. Oppure perché la condotta dei TG è così bella e buona ecc. Nessuno di questi motivi vale.
L’amore che noi portiamo a Geova Dio ci spinge. Se desideriamo accettare il suo invito:

(Proverbi 27:11) Sii saggio, figlio mio, e rallegra il mio cuore, affinché io possa rispondere a chi mi biasima.
La presenza dei candidati rallegra il cuore. Non tutti seguiranno Satana. I candidati hanno dedicato la loro vita a Dio, vissuti per fare la sua volontà. Vogliono appartenere a Geova.

(Romani 14:7,8) Nessuno di noi vive infatti solo per se stesso, e nessuno muore solo per se stesso; 8 poiché se viviamo, viviamo per Geova, e se moriamo, moriamo per Geova. Perciò sia se viviamo che se moriamo, apparteniamo a Geova.
Vogliono servire Geova, speriamo, per tutta l’eternità. Geova apprezza persone come noi che siamo radunati qui.

(Aggeo 2:7) “‘E certamente scrollerò tutte le nazioni, e le cose desiderabili di tutte le nazioni dovranno venire; e certamente riempirò questa casa di gloria’, ha detto Geova degli eserciti.
Se siamo tra tali persone siamo a lui desiderabili. Egli si interessa di noi e della nostra salvezza.
Il battesimo non è di origine umana: è presa da Geova mediante suo Figlio. Ha una base scritturale; Gesù diede il suo esempio, presentandosi a Dio. Comandò ai suoi seguaci di fare lo stesso.

(Matteo 28:19,20) Andate dunque e fate discepoli di persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, 20 insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni fino al termine del sistema di cose”.
Gli apostoli lo hanno fatto prontamente. Incondizionata dedicazione a Geova. Esso rappresenta la morte del precedente modo di vivere in sacrificio a Dio.
Battezzati nel nome
1. del padre: accettiamo il fatto che serviamo Dio col cuore, riconoscendolo come datore di vita; come legittimo sovrano;
2. del figlio: riconoscere che Gesù e il suo sacrificio sono l’unico mezzo di salvezza provvedutoci;
3. dello spirito santo: riconoscerlo come essenziale; le sue eccellenti qualità.
I battezzati non raggiungono un traguardo col battesimo. Non si è arrivati, ma appena partiti. È iniziato il corso della vita. Non vogliamo rallentare, guardare indietro, ma guardare il traguardo della vita eterna. È fondamentale impegnarsi, migliorando la qualità delle preghiere.

(1 Pietro 4:7) Ma la fine di ogni cosa si è avvicinata. Siate di mente sana, perciò, e siate vigilanti in vista delle preghiere.
La perseveranza è associata alla preghiera che ci aiuterà a rimanere vigilanti in relazione alle trappole di Satana. Abbiamo bisogno del sostegno del nostro Padre. Le nostre preghiere possono rivelare la condizione di cuore amabile.
Teniamoci stretti all’organizzazione di Geova. Come ministri ordinati dobbiamo mantenere l’atteggiamento positivo verso l’opera di predicazione, anche se non è facile a causa dell’apatia. Conta veramente è il poter dire a Geova “ho fatto come mi hai comandato”. È importante la nostra attitudine positiva.
Pensiamo ai numerosi compiti che ci saranno affidati per tutta l’eternità. Il primo incarico è la dichiarazione della buona notizia del regno che è un privilegio.

(1 Tessalonicesi 2:4) ma, come siamo stati da Dio trovati idonei per affidarci la buona notizia, così parliamo, per piacere non agli uomini, ma a Dio, che prova i nostri cuori.
È un privilegio essere dichiarati da Geova idonei a un tale privilegio. Geova ha fiducia di noi, il che ci porta ad essergli fedeli, essere zelanti nel ministero e avere quindi privilegi maggiori nel ministero. Dopo il battesimo è possibile fare i pionieri ausiliari e dopo 6 mesi il servizio di pioniere regolare. I fratelli possono avere il privilegio di essere insegnanti nella congregazione, quali servitori e anziani. Vorremo servire e non essere serviti.
Il battesimo è un segno di progresso che deve continuare. Paolo incoraggiò a rendere manifesto il nostro progresso sia nella predizione, nella conoscenza, frequenza alle adunanze e applicazione delle leggi del Creatore.
Dopo il battesimo vi è il solenne dovere di tenere fede alla dedicazione.

(Filippesi 3:16) In ogni modo, fin dove abbiamo fatto progresso, continuiamo a camminare ordinatamente in questa stessa condotta.

(1 Pietro 2:2) [e,] come bambini appena nati, nutrite ardente desiderio del latte non adulterato che appartiene alla parola, affinché per mezzo d’esso cresciate verso la salvezza,
I battezzandi vorranno senz’altro riservare tempo per lo studio personale indispensabile per assimilare la parola di Dio. Il battesimo segna una data che si dovrebbe annotare: ci sia avvia nella corsa che ci porta a servire Geova per l’eternità.
Dichiarazione pubblica della dichiarazione a Geova.
1. in base al sacrificio di Gesù ti sei pentito dei tuoi peccati per fare la volontà di Geova? SIII!!!
2. comprendi che la tua dedicazione e battesimo di identificano come TG associata all’organizzazione diretta dallo spirito santo? SIII!!!
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 18:50
Presenti: 77.263
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 18:52
Pomeriggio

Tema: Imitate il grande Insegnante

Giorgio Caminiti


In un’occasione Gesù dovette presentare le sue credenziali riguardo il suo ministero terreno.

(Luca 7:22) Quindi, rispondendo, disse ai [due]: “Andate, riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi ricevono la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati e i sordi odono, i morti sono destati, ai poveri è annunciata la buona notizia.
Gesù condensò l’intero suo ministero in questo brano. Aveva compiuto molte opere per aiutare le persone. Gesù parlò o concentrò il suo pensiero finale sulla parte vitale del suo ministero: l’insegnamento della Parola di Dio. Le guarigioni avevano effetto temporaneo, la sua notizia invece effetto eterno.

(Giovanni 7:46) Gli ufficiali risposero: “Nessun [altro] uomo ha mai parlato così”.
Non dissero così in relazione alle guarigioni o risurrezioni. Gesù il grande Insegnante costituisce un modello per noi, dando precedenza assoluta all’opera di predicare. Anche noi dovremmo fare così.
Era efficace in quanto aveva avuto il più grande Insegnante: Geova.

(Giovanni 5:19) Perciò, rispondendo, Gesù proseguì e disse loro: “Verissimamente vi dico: Il Figlio non può fare una sola cosa di propria iniziativa, ma solo ciò che vede fare dal Padre. Poiché qualunque cosa Egli faccia, questa fa pure il Figlio in modo simile.
Egli imitò alla perfezione Geova. Vide il Padre all’opera nell’insegnare nei cieli. Ecco perché i suoi metodi sono straordinari, efficaci.
Aspetti caratteristici dell’insegnamento di Gesù:
1. poneva domande penetranti che spingevano l’uditorio a scrutare
2. aveva creatività nell’uso dell’illustrazioni
3. parlava con entusiasmo, calore e autorità o con passione e cognizione di causa; non aveva bisogno del supporto di altri eruditi;
4. basava il suo insegnamento sulle scritture, interpretandole secondo il corretto intendimento.
Anche noi potremo così aver successo nel nostro ministero.
Soffermiamoci sull’elemento fondamentale: non è una questione di tecnica. Dobbiamo imitare le qualità di Gesù che aveva profondi sentimenti. Il suo motivo (Giovanni 8:50) era “non cerco la mia gloria ma quella del Padre mio”. Inoltre il suo esempio era coerente con quello che diceva, viveva il senso della verità che trasmetteva. La retorica senza cuore non ha peso.
Altro elemento fu il suo profondo amore delle persone.

(Marco 10:21) Guardandolo, Gesù provò amore per lui e gli disse: “Una cosa ti manca: Va, vendi quanto hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni, sii mio seguace”.
Desidera di cuore aiutarlo, supera le barriere del pregiudizio, vede i cuori bisognosi della buona notizia. Solo chi ha amore ha successo nel ministero. Chi insegna deve immaginare le persone nella perfezione, mentre trasmettono la buona notizia. Molti non sono amabili perché non sono stati amati. Se una persona è così motivata può applicare i consigli di Gesù.
1. le domande
a. aiutano lo studente a esprimersi con le proprie parole;
b. vedere le cose nella giusta prospettiva
c. capire il punto di vista della persona se assimila ed è d’accordo con quello che diciamo.
Le domande chiedono fatti o conclusioni. Possiamo indirizzare la mente su questi precisi obiettivi. Il sano ragionamento scaturisce da una mente ragionativa.

(Matteo 11:7,9) Mentre questi se ne andavano, Gesù cominciò a dire alle folle riguardo a Giovanni: “Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? 9 Realmente, dunque, perché siete andati? Per vedere un profeta? Sì, vi dico, e assai più che un profeta.
È una splendida serie di domande retoriche. È come se si chiedesse: che siete venuti a fare in questo stadio? A mangiare i panini? A salutare i fratelli che non vedevamo? A prendere il sole per abbronzarci? Esse ci inducono alla riflessione: siamo qui indipendentemente dalle circostanze, vogliamo far conoscere la Parola di Dio in lungo e in largo!
2. Le illustrazioni inducono la mente a pensare per immagini. Questo è fondamentale nell’era delle immagini. Illustrazioni: accostamento, raffronto. Deve avere certe caratteristiche per l’efficacia:
a. ragionevolmente assomigliare a quello di cui stiamo parlando; vi devono essere delle sintonie;
b. attinenza con la vita reale della gente; non possono essere cervellotiche o esprimere concetti astratti altrimenti non possono toccare il cuore; questo è il metodo di Gesù. Il seguente esempio tocca il cuore: (Geova=Padre)
(Matteo 7:11) Se dunque voi, benché siate malvagi, sapete dare doni buoni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
Lo stesso dicasi dei frutti della religione con gli alberi, attenendosi quindi al quotidiano.
3. Uso della Bibbia. Essa ha un grande stimolo sulle persone. Esercita potenza e penetra fino alla divisione. Ha un impatto determinante sul nostro cuore. Non affidiamoci al nostro intendimento. Non siamo in grado di dirigere i nostri passi, figuriamoci i passi delle altre persone! Così saremo efficaci come Gesù.
4. Insegnanti convinti e convincenti.
(1 Tessalonicesi 1:5) perché la buona notizia che predichiamo non vi fu annunciata solo a parole, ma anche con potenza e con spirito santo e ferma convinzione, come voi sapete quale sorta di uomini divenimmo presso di voi per amore vostro;
Ferma convinzione, appassionato entusiasmo, il che vuole dire non essere languidi, indifferenti e neanche essere teatrali, ma ferventi nello spirito.

Dimostrazione:
Fratello supera una tipica obiezione: (non si sente l’audio!!!) … parlano dell’autorità morale della Bibbia. Il fratello porta l’attenzione della persona alla Bibbia. Spiega la norma relativa al divieto di far uso del sangue. La persona risponde che non si applicherebbe oggi. Il fratello risponde mettendo in evidenza il divieto di astenersi. Ad esempio, non vi sarebbe differenza nell’uccidere una persona con un’arma o con un’altra. La persona concorda anche se perplesso. Il fratello spiega che grazie all’istruzione biblica è stato acquisita una certa conoscenza relativamente la sacralità della vita. Si rendono conto che un simile argomento non si può esaurire in pochi minuti, pertanto lascia l’opuscolo “salvare la vita col sangue” e concorda per la visita.
Abbiamo il dovere di essere insegnanti efficaci della Parola di Dio, facendo ragionare sull’essenza della Bibbia, non sulla retorica. Gli insegnamenti di Gesù possono portare il successo.
Paolo disse “la nostra gloria e gioia siete voi”. Anche i nostri sforzi potranno onorare Geova, ma anche avere effetto sul nostro cuore.

(Isaia 50:4) Il Sovrano Signore Geova stesso mi ha dato la lingua degli ammaestrati, affinché io sappia rispondere con una parola allo stanco. Egli desta di mattina in mattina; desta il mio orecchio per udire come gli ammaestrati.
Questa è un’esperienza personale di Isaia. Continuiamo quindi a sforzarci con vigore, usando abilmente l’insegnamento della verità.
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 18:54
Tema: Siete disposti a servire gli altri?

Luciano Prendin


Perché come TG è importante che serviamo gli altri sempre più pienamente? Perché è importante instillare nei nostri figli tale desiderio?
Un grande esempio è quello di Gesù che ne fece un modello di vita.

(Giovanni 13:12-15) Quando dunque ebbe lavato loro i piedi ed ebbe rimesso le sue vesti, giacendo di nuovo a tavola, disse loro: “Sapete che cosa vi ho fatto? 13 Voi mi chiamate: ‘Maestro’ e ‘Signore’, e parlate giustamente, poiché lo sono. 14 Perciò, se io, benché Signore e Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. 15 Poiché vi ho dato il modello, affinché come vi ho fatto io, così facciate anche voi.
Gesù ci ha dato un modello stupendo, non un gesto simbolico. La sua vita fu volta a questo.
Oggi l’urgenza dei tempi richiede maggiormente questo. Il profeta Isaia rispose “manda me!”. Anche noi vorremo avere tale spirito. È necessario quindi che ci siano fratelli sempre più qualificati. Riceveremo ricompensa noi e saremo graditi a Geova.

(Filippesi 2:21,22) Poiché tutti gli altri cercano i loro propri interessi, non quelli di Cristo Gesù. 22 Ma voi conoscete la prova che egli diede di se stesso, che come un figlio col padre ha fatto lo schiavo con me per promuovere la buona notizia.
Mentre altri pensavano ai propri interessi, Timoteo fece lo schiavo insieme a Paolo per salvare le vite delle persone. “Non cerchiamo grandi cose per noi stessi”. Spendiamoci per l’opera di Geova!

Interviste:

1. Filippo Grillo: ha avuto difficoltà in quanto non leggeva da molti anni, quando iniziò a studiare la Bibbia. Pensando a un uccellino che piccolo vola a 6.000 km di altezza, pensò che anche lui poteva fare altrettanto. Inoltre, è stato nominato servitore di ministero, anche se inizialmente pensava di non essere in grado. Geova lo ha benedetto in molti modi: la famiglia è dedicata a Geova e alcuni membri sono impegnati nel servizio a tempo pieno. Ha il privilegio di fare il discorso di istruzione. Fa durante l’anno il servizio di pioniere e attualmente conduce 8 studi biblici.

2. Salvatore Marzullo: ha fatto un progresso spirituale a rallentamento, nonostante avesse conosciuto la verità da giovane. Ha avuto certe distrazioni. Non provava la gioia che provavano altri, come i pionieri. Decise così di impegnarsi come pioniere, servitore e prima di finire gli studi è divenuto anziano di congregazione. Adesso serve nella Betel e crede che sia la massima espressione di servizio ad altri.
È importante che i genitori instillino nei figli il desiderio di servire altri. Pensiamo ad Anna che dedicò suo figlio a Geova, il giovane Samuele. State dimostrando di avere uno spirito simile di devozione? Alcuni dicono: che bello se mio figlio fosse alla Betel: ma diamo loro mete ragionevoli da raggiungere?

3. coniugi Calcagni: hanno due figli di cui uno presta servizio alla Betel, l’altro presta servizio come pioniere speciale in Bosnia. Hanno assolto le responsabilità come genitori e hanno studiato regolarmente con i loro figli. Avendo conosciuto fratelli impegnati nel servizio hanno ricercato tale compagnia, inculcando nei figli il desiderio di servire altri. La mamma essendo pioniera da altri desiderava inculcare il medesimo desiderio, portandoli sin da piccoli in servizio con se. Fece notare la gioia nel servizio da parte dei sorveglianti. Tutto ciò ha contribuito a far nascere tale desiderio. Il loro motivo è il comando “le devi inculcare nei tuoi figli” insieme all’amore per Geova e per il prossimo. Essi considerano il servizio a Geova come il miglior modo di vivere, essendo così protetti dai “lacci” di Satana. I loro figli, quando qualcuno gli chiedeva cosa avrebbero fatto da grandi, rispondevano secondo le mete che poi hanno effettivamente raggiunto. Adesso loro servono come pionieri regolari in congregazioni dove c’è più bisogno.

Genitori: instillate con determinazione l’amore per Geova nei vostri figli?

(1 Pietro 2:21) Infatti, a questa [condotta] foste chiamati, perché anche Cristo soffrì per voi, lasciandovi un modello, affinché seguiate attentamente le sue orme.
Gesù mostrò un ardente desiderio di fare la volontà del Padre suo, sin da bambino che interrogava e stava ad ascoltare i maestri nel tempio.

(Matteo 20:28) Proprio come il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua anima come riscatto in cambio di molti”.
Lo dimostrò in tutta la sua vita. Altri fratelli nel passato hanno seguito il suo esempio: Timoteo che sin dall’infanzia conobbe gli scritti sacri e quanto Paolo lo invitò al servizio missionario aveva 20 anni circa.
Giovani sforzatevi di imitare tali esempio, prefiggendovi mete spirituali!

Interviste:

1. Timoteo (24 anni): serve alla Betel, per via dell’amore che ha per Geova e per gli altri. Lo ha fatto a imitazione di Gesù. È stato fondamentale l’esempio dei genitori che non si sono mai risparmiati nella attività teocratiche. La gioia è la consapevolezza di fare ciò che piace a Geova. Ha modo di assaporare le verità e sapere cosa Geova richiede.

2. Sabina:serve come pioniera e nella congregazione della lingua italiana dei segni. I genitori invitando spesso fratelli impegnati nel servizio continuo, hanno inculcato in lei il medesimo desiderio. Si sta imparando a imparare la lingua italiana dei segni. È gioiosa a vedere come Geova opera a livello internazionale.

3. Marco Calcagni: terminate le scuole superiori fa il servizio di pioniere regolare; adesso serve alla Betel. Dimostra così la sua gratitudine verso Geova. La gioia è quella di avere una vita ricca e significativa approvata da Geova. Il servizio continuo lo aiuta a crescere mentalmente e spiritualmente.

I giovani possono chiedere aiuto a Geova in preghiera per rendersi utili anche nella Sala del Regno. Possono coltivare le mete e volgere a Geova tali desideri. I fratelli possono coltivare il desiderio di far progresso anche nella stessa congregazione. Queste cose non avvengono da un momento all’altro: è necessario coltivare l’esempio di Cristo. Geova non dimentica la nostra opera.
Roberto Carson
00lunedì 16 novembre 2009 19:00
Tema: Rapporti da altre nazioni

(collegamento da Monza)

1. Slovacchia: 12.000 devoti insegnanti lavorano spalla a spalla in Slovacchia. In certi villaggi ci sono TG della 3^ e 4^ generazione; 1 testimone ogni 400 abitanti. Vi sono ancora persone spiritualmente affamate. 500 studi biblici in più. Più di 300 persone battezzate nello scorso anno. Un fratello fece visita a una famiglia e la conversazione verteva sull’esistenza del creatore, visto che erano atei. Fu lasciato loro il libro Creatore. L’uomo si rese conto che l’evoluzione era falsa per cui entrambi i coniugi iniziarono lo studio della Bibbia. Allo studio si unì anche un’amica. Hanno espresso il desiderio di battezzarsi alla prossima assemblea di distretto. Gli 800 delegati porgono i loro affettuosi saluti cristiani.

2. Stati Uniti: la filiale dei TG sovrintende all’opera negli USA e altri territori. Ci sono 1 ML circa di proclamatori. 2 ML circa di presenti alla Commemorazione. Di questi 1.101 fanno parte delle congregazioni di lingua italiana. Rivelazione 7:9 promette che sarà radunata una grande folla di ogni nazione e questo si sta avverando anche negli USA dove si sono stabilite persone di molti paesi che accettano la verità (congregazioni in 37 lingue: Russia, Serbia, Macedonia, Amarico, Armeno, Croato ecc.). È stata formata la prima congregazione in lingua rumena. Anche lingua dei segni, tagalog, ecc. Estendono i loro più affettuosi saluti cristiani.

3. Slovenia: è un piccolo paese con 2 Ml di abitanti. Ci sono oltre 1.800 proclamatori, fra cui i 200 delegati presenti che porgono i loro saluti cristiani. Ci sono ancora molte persone sincere che attendono di udire il messaggio del Regno come si è notato alla Commemorazione dove sono state presenti più di 3.000 persone. La campagna del volantino 36 è stata un’ottima occasione. Una donna che studiava la Bibbia era presente quando è stata letta la lettera relativa e ha udito che i proclamatori avrebbero ricevuto 50 copie e gli interessati 5, cosicché volle i suoi. Quando la sorella era andata a spiegargli come fare, ella aveva già distribuito i volantini e preso nota delle visite.

4. Romania: 800 delegati sono molto emozionati di essere qui a questa assemblea. Si sforzano di dare completa testimonianza nel territorio affidato. Ci sono più di 19.000 studi; presenti Commemorazione più di 80.000. Sono state costruite 12 Sale del Regno, lo scorso anno. Nel 1997 a motivo della pressione della chiesa ortodossa fu ostacolata l’attività, accusando che la nostra non è attività religiosa. Alcuni fratelli furono arrestati perché svolgevano l’opera di predicazione; furono revocati i permessi per la costruzione delle Sale e addirittura non era consentita neanche la sepoltura nei cimiteri dei TG. Furono presentati appelli e infine la Corte Suprema e il Ministro rilasciarono il verdetto che la nostra è una confessione religiosa a pieni diritti. Quando torneranno a casa non proveranno le parole per esprimere i sentimenti che provano a stare in mezzo a noi. Desiderano esprimere la sincera gratitudine per la straordinaria ospitalità.
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