Astensione dalla politica e anarchia

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Roberto Carson
00mercoledì 3 marzo 2010 00:35
Domanda ricevuta in redazione

E' risaputo che voi testimoni di Geova vi astenete dalla politica.
Ma sarei curiosa di sapere una cosa: se in una nazione tutti i cittadini dovessero diventare testimoni di Geova, ad esempio quì in Italia, tutti coloro che rivestono cariche politiche dovrebbero dimettersi.
Allora come sarebbe organizzata la nostra nazione senza politica?
Chi si interesserebbe di tutti i problemi di natura burocratica esistenti?
Chi è che si occuperebbe di tutti i problemi economici, sociali e organizzativi del paese?
Saremmo nell'anarchia totale?
Come si vivrebbe senza alcuna forma di politica?

Daniela B.
Methatron
00mercoledì 3 marzo 2010 13:45
La domanda è malposta nei termini e anche un po' miope in quanto l'anarchia o libertarismo è una forma di politica nella sua accezione in quanto forma di governo o, meglio, auto-governo.

L'anarchia infatti politicamente è una forma di governo che non ammette caos civile e sociale, bensì un'auto-regolamentazione che dirime le dispute attraverso conciliazioni tra interessati, unioni, associazioni, accordi, solidarietà ed ogni forma di regolamentazione che non prevede un'autorità più elevata del singolo individuo.

Per certi versi l'anarchia è una forma di governo altamente umanistico che considera la responsabilità dell'individuo e la sua maturità ad un livello evoluto così alto da ritenerlo capace di auto-regolamentarsi senza bisogno di un codice civile o penale o di una regolamentazione giuridica. E' una forma di governo senza autorità esogena più elevata di se stessi, ma che considera tutti uguali e paritari, tutti degni di essere i sovrani di se stessi senza la necessità di abdicare il proprio diritto sovrano ad un organo che ne esprima i poteri attraverso una rappresentanza (nei paesi democratici) o un monarca (nelle monarchie), ad esempio.

Per cui in linea teorica, e diversamente da quanto propangandato dai mass-media, l'assenza di un'entità giuridica e sovrana quale è lo Stato non necessariamente collima con un'era di caos sociale e istituzionale.

L'eventualità che propone è irrealistica in quanto la Bibbia afferma che gli Stati sovrani non rinunceranno al loro auto-proclamato diritto alla sovranità, nemmeno di fronte all'evidenza del ritorno di Cristo quale Re del Regno di Dio che li dovrà sostituire in virtù del legittimo diritto sovrano di Dio in qualità di Creatore.

Ma se dovessimo supporre, per assurdo, la conversione di una nazione intera, cosa ripetiamo inverosimile, allora ci troveremo di fronte ad una teocrazia, non un'anarchia. I metodi di governo applicati in quella eventualità sarebbero dettati da Dio stesso e stando così le cose Egli sceglierebbe il metodo più opportuno. A livello globale ciò avverrà una volta che il Regno di Dio avrà preso pieno potere su tutta la Terra. In quel millennio ogni individuo smetterà di fare politica per sottomettersi al diritto sovrano del Regno di Dio retto da Cristo e i 144.000 suoi co-regnanti. Come sarà strutturata la società e quali espressioni di governo verranno adottate per guidare l'umanità alla perfezione è un aspetto su cui la Bibbia tace anche se accenna a dei "nuovi rotoli" che sarano "aperti" in quell'epoca di pace e prosperità.

Con ansiosa aspettazione attendiamo che quel momento possa presto realizzarsi per vedere quale espressione di sovranità porterà gli uomini di buona volontà a governarsi nella pace e sicurezza globale.
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