Re: Domanda ricevuta tramite facebook
Roberto Carson, 05/03/2010 21.33:
Ciao Roberto, sono una sorella.
Vorrei farti questa domanda: ho sentito dire che in passato, per chi decideva di diventare testimone di Geova, non era necessario che si battezzase qualora avesse già effettuato un battesimo per immersione nella sua religione precedente. E' vero questo?
Se si, da quando è cambiato l'intendimento sul battesimo?
Inoltre, una volta cambiato l'intendimento, coloro che non si erano battezzati come testimoni, si dovettero poi battezzare?
Ti ringrazio per l'attenzione.
Paola
Inizialmente, (1880) tra gli “Studenti Biblici” dei giorni di Russell, non sorse alcun problema riguardo a chi era stato battezzato mentre era affiliato a una delle diverse denominazioni cristiane. Se non erano mai stati battezzati, Russell suggeriva: “COSA FARE – Diversi ci hanno scritto di aver prestato particolare attenzione all’articolo apparso sulla rivista di settembre 1880 sull’importanza del battesimo e vorrebbero adempiere quanto in essa spiegato circa la morte della natura carnale. In sostanza alcuni vorrebbero battezzarsi per immersione ma non sanno come fare.
Suggeriamo che se abitate vicino a qualcuno il cui nome appare nella prima colonna del nostro giornale, gli scriviate; altrimenti, se siete più di uno, battezzatevi l’un l’altro; oppure se abitate nei pressi dell’abitazione di un fratello della Chiesa del Discepolo Cristiano, egli sarà certamente in grado di servirvi in questa circostanza. (Ai ministri della “Chiesa Battista” non è consentito dal loro credo battezzare nessuno a meno che non appartenga alla loro Chiesa). Vi abbiamo detto quanto sopra a semplice titolo di suggerimento. Se veramente desiderate battezzarvi, troverete che certamente Dio vi aprirà una porta”. (WT Novembre 1880, p.163).
Unica esigenza richiesta era di valutare se costui aveva capito il significato del battesimo e se quest’ultimo era avvenuto mediante completa immersione. Il neofita deve immergersi totalmente nella vasca o piscina. I TdG sono molto fiscali sotto questo aspetto; solo con la completa immersione nell’acqua ritengono che si abbia una valida cerimonia: nel caso resti fuori dall’acqua, anche solo una piccola parte del corpo, l’operazione verrà ripetuta fino al soddisfacimento della norma. Questa attitudine restò in vigore per oltre sette decenni.
La Torre di Guardia, 15/12/1955 a pagina 760 attestava che una persona non ha bisogno di essere nuovamente ribattezzata dalla Società Torre di Guardia per essere considerata testimone di Geova. Il battesimo di un’altra denominazione cristiana era considerato valido a condizione se era stato fatto da adulto in simbolo della dedicazione e per immersione.
Un anno dopo, in La Torre di Guardia del 15/12/ 1956 a pagina 750, questa posizione fu ribaltata; infatti, la citata rivista diceva:
BATTEZZATI UNA SECONDA VOLTA
“Spesso viene chiesto se una persona precedentemente battezzata in una cerimonia compiuta da qualche gruppo religioso debba essere battezzata di nuovo quando acquisti conoscenza della verità e faccia dedicazione a Geova. (…) Sì, deve essere battezzata di nuovo. E’ ovvio che tali organizzazioni religiose il battesimo non è mai stato realmente fatto “nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo”, perché se il battesimo fosse stato in questo modo sarebbero stati compresi l’autorità e il potere di tali vere Autorità Superiori”.
Circa sei mesi dopo, La Torre di Guardia del 1/2/1958 pp.94/95, definì i termini di invalidità di qualsiasi battesimo “al di fuori dell’organizzazione”, anche se praticato per immersione. All’epoca si disse che la data limite per un’eventuale validità di tale battesimo era l’anno 1918 (p. 94). Se una persona era stata immersa in simbolo di dedicazione a Dio e a Cristo prima di quella data, e aveva pure abbandonato la sua precedente denominazione e si era associato all’organizzazione della Torre di Guardia prima del 1918, veniva concesso alla coscienza individuale la decisione sulla necessità o meno di ribattezzarsi.
Per tutti gli altri fu espressa una decisa posizione:
“Quindi ora quando si può chiaramente udire l’invito ad uscire da Babilonia, se qualcuno ha udito questo invito eppure continua a far parte della religione della antitipica Babilonia e viene immerso secondo tale religione, la sua immersione non può essere valida”.
(La Torre di Guardia, 1/2/1958, p. 95).
Egli deve essere ribattezzato.
Tornando alla Torre di Guardia del 15/12/1955, p. 759, aveva dichiarato:
“Il Cristiano … non può essere battezzato nel nome di colui che lo immerge materialmente o nel nome di qualche uomo, o nel nome di qualche organizzazione, ma nel nome del Padre, del Figlio e dello spirito santo”.
“Non ci dedichiamo a una religione, né a un uomo, né a un’organizzazione. No, ci dedichiamo al Supremo Sovrano dell’Universo, al nostro Creatore, Geova Dio stesso. Questo rende la dedicazione una relazione molto personale fra noi e Geova”.
(La Torre di Guardia, 1/2/1967 p. 92)
Ciao. Ilnonnosa