Brillante raffigurazione di Dio

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(SimonLeBon)
00domenica 2 agosto 2009 23:26
Riporto volentieri un pezzo di prosa che, a mio gusto, sfiora davvero l'eccellenza e resta in tema schiettamente teologico. Peccato che l'autore "cattolico" sia stato un fornicatore incallito, dedito anche al furto ed ai peccati della carne, prima e dopo la sua conversione.

Simon

"Che cosa è, dunque, il Dio mio? Che cos'è se non il Signore Dio? Chi è infatti signore all'infuori del Signore, chi Dio all'infuori del nostro Dio? Altissimo, immensamente buono, potentissimo, anzi, onnipotente, misericordiosissimo e insieme giustissimo, a tutti nascosto eppure a tutti presente, tutto bellezza e tutto forza, sempre uguale a te stesso ma incomprensibile, immutabile che muti ogni cosa, mai nuovo e mai vecchio, innovatore di tutto, che rendi vecchi e superati i superbi senza che esse neanche se ne accorgano; sempre in attività e sempre nella quiete; raccogli e non ne hai bisogno; sorreggi, ricolmi e proteggi; crei, conservi e porti a perfezione; cerchi, benchè non ti manchi nulla. Ami senza farti bruciare di passione, sei geloso e pur tranquillo; ti penti ma senza soffrire; vai in collera e sei calmo; cambi le cose senza cambiare il tuo piano; ricuperi quello che trovi e che mai avevi perduto; non manchi mai di nulla eppure giosci nell'acquistare; mai avaro, eppure esigi gli interessi; ti si presta qualcosa, al fine di averti come debitore... per quanto, chi mai possiede qualcosa che non sia già tuo? Paghi cio' che devi, tu che non devi nulla a nessuno: non esigi tutto cio' che ti sarebbe dovuto, e non ci perdi nulla!
E ora, che cosa abbiamo mai detto di te, Dio mio, vita mie, divina dolcezza? Che cosa mai riesce a dire chi vuol parlare di te? Eppure, guai a chi non parla di te, perchè farebbe chiacchiere inutili."

Agostino, Le confessioni
pavel43
00lunedì 3 agosto 2009 08:20

Riporto volentieri un pezzo di prosa che, a mio gusto, sfiora davvero l'eccellenza e resta in tema schiettamente teologico. Peccato che l'autore "cattolico" sia stato un fornicatore incallito, dedito anche al furto ed ai peccati della carne, prima e dopo la sua conversione.


Suppongo tu sappia che stai parlando di un'opera universale, un capolavoro della lettura mondiale. Una confessione di una vita peccaminosa che si trasforma in una confessione della gloria di Dio.Un'analisi psicologica della sua esperienza sconvolgente per acutezza e modernità.
Agostino scrive le Confessioni dopo la conversione e dopo essere stato nominato vescovo, scegliendo uno stile di vita monastico,non mi risulta che abbia continuato ad essere un fornicatore incallito.
(SimonLeBon)
00lunedì 3 agosto 2009 08:30
Re:
pavel43, 8/3/2009 8:20 AM:


Riporto volentieri un pezzo di prosa che, a mio gusto, sfiora davvero l'eccellenza e resta in tema schiettamente teologico. Peccato che l'autore "cattolico" sia stato un fornicatore incallito, dedito anche al furto ed ai peccati della carne, prima e dopo la sua conversione.


Suppongo tu sappia che stai parlando di un'opera universale, un capolavoro della lettura mondiale. Una confessione di una vita peccaminosa che si trasforma in una confessione della gloria di Dio.Un'analisi psicologica della sua esperienza sconvolgente per acutezza e modernità.
Agostino scrive le Confessioni dopo la conversione e dopo essere stato nominato vescovo, scegliendo uno stile di vita monastico,non mi risulta che abbia continuato ad essere un fornicatore incallito.



Concedimi la battutaccia ironica! [SM=g27986]
Infatti non ho scritto che continuo' ad essere, ma che era stato "incallito", visto che lo dice e lo ripete lui.
Quello che a mio avviso lo rende "cattolico" è una certa qual abitudine al perdono facile: a Milano, dopo la conversione, la madre gli cerca una giovane da sposare onorevolmente. Lui deve aspettare due anni (ne avrà avuti 10!) e non riuscendoci si trova una "compagnia" per allietare l'attesa.

Ad ogni modo, non volevo guastare con la polemica questa pagina immortale.

Simon
pavel43
00lunedì 3 agosto 2009 13:01


Concedimi la battutaccia ironica!
Infatti non ho scritto che continuo' ad essere, ma che era stato "incallito", visto che lo dice e lo ripete lui.
Quello che a mio avviso lo rende "cattolico" è una certa qual abitudine al perdono facile: a Milano, dopo la conversione, la madre gli cerca una giovane da sposare onorevolmente. Lui deve aspettare due anni (ne avrà avuti 10!) e non riuscendoci si trova una "compagnia" per allietare l'attesa.

Ad ogni modo, non volevo guastare con la polemica questa pagina immortale.


Non ti preoccupare non guasti nulla, solo che non mi risulta quanto affermi.
L’episodio descritto nel cap XV del libro VI: “schiavo dei miei sensi me ne procurai un’altra”, dove abbiamo un Agostino in travaglio spirituale sempre “più cupo e disperato” precede la conversione , cap XII libro VIII “tutte le tenebre dell’incertezza scomparvero”.

In ogni caso il cammino dal peccato alla grazia, anche con supposte ricadute, sarebbe limpido e testimoniato dalla vita successiva.
Ma tu hai letto le Confessioni?
(SimonLeBon)
00lunedì 3 agosto 2009 15:20
Re:
pavel43, 8/3/2009 1:01 PM:


Non ti preoccupare non guasti nulla, solo che non mi risulta quanto affermi.
L’episodio descritto nel cap XV del libro VI: “schiavo dei miei sensi me ne procurai un’altra”, dove abbiamo un Agostino in travaglio spirituale sempre “più cupo e disperato” precede la conversione , cap XII libro VIII “tutte le tenebre dell’incertezza scomparvero”.

In ogni caso il cammino dal peccato alla grazia, anche con supposte ricadute, sarebbe limpido e testimoniato dalla vita successiva.
Ma tu hai letto le Confessioni?



Beh, ti pare che le possa inventare da me stesso e poi spacciare per agostiniane? [SM=g27986]
Le scorse ferie mi sono sorbito un testo di Rodolfo Doni su Agostino. Anche se schiettamente cattolico, lui stesso ammetteva questa pecca nel comportamento del duo Monica-Agostino. Come si puo' aspirare alla conversione e contemporaneamente mettersi a cercare una donna, senza intenzioni di matrimonio?
Per queste ferie ho previsto di leggere il testo integrale, ma ormai siamo agli sgoccioli... [SM=g27991]

Simon
pavel43
00lunedì 3 agosto 2009 17:25


Beh, ti pare che le possa inventare da me stesso e poi spacciare per agostiniane?
Le scorse ferie mi sono sorbito un testo di Rodolfo Doni su Agostino. Anche se schiettamente cattolico, lui stesso ammetteva questa pecca nel comportamento del duo Monica-Agostino.


Quindi aggiungi, ovvero riporti quanto afferma Rodolfo Doni che pure io riconosco come scrittore cattolico, che la madre Monica fu consenziente e corresponsabile di questo "intermezzo".
Naturalmente anche di questo non ho riscontri nella lettura delle Confessioni.


Come si puo' aspirare alla conversione e contemporaneamente mettersi a cercare una donna, senza intenzioni di matrimonio?



Solo che questa volta hai cambiato la cronologia degli eventi:prima il peccato poi la conversione.



Per queste ferie ho previsto di leggere il testo integrale, ma ormai siamo agli sgoccioli...


Forse è meglio un po' di riposo.


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