Castelli di Rabbia a L’Aquila, per non dimenticare

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Roberto Carson
00sabato 9 aprile 2011 11:31
A due anni dal sisma che distrusse il capoluogo abruzzese è dovere ripercorrere il passato. Per non dimenticare. Castelli di Rabbia a L'Aquila: le verità censurate da Silvio Miracoloni.

Quanto veramente ci hanno detto su questa tragedia e quanto invece ci hanno nascosto? Basta guardare questo video testimonianza che racconta come la Protezione Civile rimandò a casa gli aquilani – quella notte - e che fu rimosso da youtube. O leggere il blog di Miss Kappa che scrive in diretta ciò che avviene veramente nelle zone terremotate, ma sopratutto quello che è successo prima e che non si sa. I testimoni di Geova, che si organizzarono senza ascoltare i consigli di Bertoldo, si salvarono tutti. Più di duecento e neanche una vittima, perchè quella notte dormirono fuori casa. Mentre lo stabile della Guardia di Finanza veniva evacuato. L’allarme ignorato di Cialiente che, il giorno prima della scossa, aveva inviato un telegramma alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento della Protezione civile. Al Governatore della Regione. All’Assessore regionale alla Protezione civile. Alla Prefettura dell’Aquila.


C’è da piangere solo a vedere con quali materiali sono stati alzati certi Castelli di sabbia marina e come verranno ricostruiti. Castelli di rabbia che gli sfollati edificano nei confronti di QUELLI che hanno delle Responsabilità. La Casa dello Studente aveva richiesto sopralluoghi e denunciato le crepe nella palazzina. Una tragedia annunciata e inascoltata. L’Ospedale non aveva nemmeno l’agibilità.

C’è da piangere al pensiero che chi sa forse non ha denunciato l’esistenza di intere famiglie sepolte vive. Famiglie che purtroppo nessuno poteva cercare in luoghi precisi, perché ne era all’oscuro. C’è da piangere nel sapere che una città come L’Aquila soffriva di scosse sismiche già dagli ultimi mesi dell’anno precedente il terremoto, ma nessuno se non quell’imbecille di Giuliani ne aveva parlato. Denunciato per procurato allarme, ora sappiamo che aveva ragione: l’IGV scopre il Radon! C’è da piangere solo all’idea che una zona altamente sismica come il capoluogo abruzzese sia stata rasa al suolo ciclicamente e che nessuno si sia minimamente preoccupato del protrarsi di tutte quelle scosse che si perpetravano da mesi: preavviso di una certa catastrofe.

C’è da piangere a vedere il Premier col casco in testa a far bella mostra di sé, il quale dice a una povera anziana: "Vada in albergo". Come se andare in albergo le restituirà un’identità ormai perduta. Alberghi che, si dice, privilegiano i vip e lasciano per strada i meno potenti. C’è da piangere solo a vedere la Tv di Stato bearsi e autocelebrarsi per l’audience raggiunto nei giorni caldi, sfruttando le disgrazie di quella povera gente. C’è da piangere al solo pensiero che vengano progettate mega strutture dai costi esorbitanti (vedi ponte di Messina, città - tra l’altro - altrettanto sismica) e non si provveda invece a stanziare fondi per bonificare edifici che non sono a norma. Sopratutto nelle zone ad alto rischio. C’è da piangere nello scoprire che la polvere d’amianto liberata dalle case sbriciolate mieterà vittime, già vittime di una tragedia che in parte si sarebbe potuta evitare se solo le cose – in questo Paese - funzionassero come si deve.

C’è da piangere a fare due conti sui numeri perdenti: soldi sperperati. Gli antefatti ed i fatti di un G8 truccato e blindato, sono altri. E’ l’esclusione degli sfollati, ad esempio. Impossibilitati a raccontare la realtà. Grandi che hanno visitato una città fantasma, rivestita di macerie ma spogliata dell’identità: la disperazione e lo sconforto di chi stava vivendo sulla propria pelle gli effetti speciali di un Premier che sfrutta una terra martoriata per salvare la faccia. Un megashow dalle sfavillanti promesse che non mostrava il rovescio della medaglia, ma solo una facciata ben architettata per riconquistare il plauso dei Potenti e riabilitare una reputazione ormai allo sbando, sull’orlo di una crisi di Stato. Circa 400 Milioni di euro tra La Maddalena abbandonata e i preparativi per il G8. "La Tavola della Pace denuncia: i costi complessivi per organizzarlo appaiono spaventosi. Il vertice costa più dell’intero bilancio che l’Italia dedica alla lotta contro la povertà.” E le donazioni promesse dai Bigs riuniti in pompa magna? Ne avete più sentito parlare?

Miracoli? Ma dove? C’è da piangere. E basta.

Fonte: www.agoravox.it/Castelli-di-Rabbia-a-L-Aquila-per.html
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:28.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com