Chiuderanno le chiese che non servono piu'

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(SimonLeBon)
00domenica 21 giugno 2009 11:47
Vale la legge della domanda e dell'offerta?
All'estero la chiesa cattolica chiude e dimette le chiese che non servono ai fedeli. Nel centro di Londra troviamo una ex chiesa ora adibita a discoteca. A Basilea si procederà a chiuderne due terzi (!) che non servono ai fedeli e generano costi molto alti.

Chiuderanno le chiese anche nell'Italia cattolica? A quale scopo verranno adibite? Chi ne coprirà i costi? Verranno messe sul libero mercato?

Sono interrogativi leciti, soprattutto in tempi di crisi.

Simon
pavel43
00venerdì 3 luglio 2009 14:11
La Chiesa cattolica così come la WTS chiude e apre nuovi luoghi di culto secondo le esigenze.
Qual è il problema?
Quello finaziario comune a tutti o la flessione dei cattolici praticanti?
Roberto Carson
00venerdì 3 luglio 2009 17:54
Re:
pavel43, 03/07/2009 14.11:

La Chiesa cattolica così come la WTS chiude e apre nuovi luoghi di culto secondo le esigenze.
Qual è il problema?
Quello finaziario comune a tutti o la flessione dei cattolici praticanti?



Presumo che la questione a cui voleva dare risalto Simon fosse legata al lassismo relativo alle attività parrocchiali e alla notevole diminuizione di frequenza delle chiese da parte dei fedeli cattolici che si sta riscontrando negli ultimi decenni.
Sarebbe interessante chiedersi, e discuterne, su quale sia la causa di questo fenomeno.


pavel43
00venerdì 3 luglio 2009 23:18

Presumo che la questione a cui voleva dare risalto Simon fosse legata al lassismo relativo alle attività parrocchiali e alla notevole diminuizione di frequenza delle chiese da parte dei fedeli cattolici che si sta riscontrando negli ultimi decenni.
Sarebbe interessante chiedersi, e discuterne, su quale sia la causa di questo fenomeno.



Lo presumevo, Simon poteva essere anche più diretto.
Comunque sul mio territorio le attività parrocchiali fervono sia dal punto di vista catechetico che liturgico che come opere caritative.
Cresce l'abbandono degli adolescenti e dei giovani. Se la fede non matura con l'età trova facili sostituti nei valori che l'odierna società prospetta. Quindi la fila dei giovani per il provino del "grande fratello" sarà sempre più lunga.
Naturalmente non possiamo generalizzare.
Roberto Carson
00venerdì 3 luglio 2009 23:28
Re:
pavel43, 03/07/2009 23.18:


Presumo che la questione a cui voleva dare risalto Simon fosse legata al lassismo relativo alle attività parrocchiali e alla notevole diminuizione di frequenza delle chiese da parte dei fedeli cattolici che si sta riscontrando negli ultimi decenni.
Sarebbe interessante chiedersi, e discuterne, su quale sia la causa di questo fenomeno.



Lo presumevo, Simon poteva essere anche più diretto.
Comunque sul mio territorio le attività parrocchiali fervono sia dal punto di vista catechetico che liturgico che come opere caritative.
Cresce l'abbandono degli adolescenti e dei giovani. Se la fede non matura con l'età trova facili sostituti nei valori che l'odierna società prospetta. Quindi la fila dei giovani per il provino del "grande fratello" sarà sempre più lunga.
Naturalmente non possiamo generalizzare.



Ma non credi che la Chiesa sia in parte responsabile se tale abbandono avviene?

pavel43
00sabato 4 luglio 2009 08:17

Ma non credi che la Chiesa sia in parte responsabile se tale abbandono avviene?



Non la Chiesa ma coloro che vi appartengono.
Ma questi sono discorsi applicabili a qualsiasi comunità religiosa.
La Chiesa cattolica è certamente meno monolitica della congregazione dei TdG.
Più aperta al sociale e all'ecumenismo.
Questa è la sua debolezza ma anche la sua forza.

(SimonLeBon)
00sabato 4 luglio 2009 10:48
Re: Re:
Bondi'

Roberto Carson, 7/3/2009 5:54 PM:


Presumo che la questione a cui voleva dare risalto Simon fosse legata al lassismo relativo alle attività parrocchiali e alla notevole diminuizione di frequenza delle chiese da parte dei fedeli cattolici che si sta riscontrando negli ultimi decenni.
Sarebbe interessante chiedersi, e discuterne, su quale sia la causa di questo fenomeno.



In effetti avevo in mente altro. Le chiese (intese come edifici) cattoliche in Italia sono edifici imponenti e secolari, talvolta storici. Non è lo stesso per le "sale del regno" dei tdG. E' noto agli addetti ai lavori che questi edifici di antica costruzione per gran parte non soddisfano nemmeno i criteri di sicurezza piu' elementari. Da qualche decennio a questa parte vengono utilizzati sempre meno e generano, come normale, ingenti costi di manutenzione per la comunità locale e talvolta per il comune stesso.
Mi chiedevo se veramente alcune di esse verranno dismesse la loro destinazione d'uso cambiata in qualcos'altro anche nella cattolica Italia.

La mia era una domanda prevalentemente tecnica.
Avete già avuto esperienze relative a chiese cattoliche dismesse?

Saluti,

Simon
Roberto Carson
00sabato 4 luglio 2009 13:37

La Chiesa cattolica è certamente meno monolitica della congregazione dei TdG.



Cosa intendi per monolitica?


Più aperta al sociale e all'ecumenismo.
Questa è la sua debolezza ma anche la sua forza.



In che senso ne determina la debolezza e la forza?
Roberto Carson
00sabato 4 luglio 2009 13:39
Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 04/07/2009 10.48:

Bondi'

Roberto Carson, 7/3/2009 5:54 PM:


Presumo che la questione a cui voleva dare risalto Simon fosse legata al lassismo relativo alle attività parrocchiali e alla notevole diminuizione di frequenza delle chiese da parte dei fedeli cattolici che si sta riscontrando negli ultimi decenni.
Sarebbe interessante chiedersi, e discuterne, su quale sia la causa di questo fenomeno.



In effetti avevo in mente altro. Le chiese (intese come edifici) cattoliche in Italia sono edifici imponenti e secolari, talvolta storici. Non è lo stesso per le "sale del regno" dei tdG. E' noto agli addetti ai lavori che questi edifici di antica costruzione per gran parte non soddisfano nemmeno i criteri di sicurezza piu' elementari. Da qualche decennio a questa parte vengono utilizzati sempre meno e generano, come normale, ingenti costi di manutenzione per la comunità locale e talvolta per il comune stesso.
Mi chiedevo se veramente alcune di esse verranno dismesse la loro destinazione d'uso cambiata in qualcos'altro anche nella cattolica Italia.

La mia era una domanda prevalentemente tecnica.
Avete già avuto esperienze relative a chiese cattoliche dismesse?

Saluti,

Simon



Presumo che questo tipo di problematica coinvolga più che altro il ministero dei beni culturali più che la Chiesa Cattolica in se.

pavel43
00sabato 4 luglio 2009 18:13

Mi chiedevo se veramente alcune di esse verranno dismesse la loro destinazione d'uso cambiata in qualcos'altro anche nella cattolica Italia.



Non conosco la parte amministrativa circa Chiese dismesse o poco frequentate riconosciute come monumenti culturali.
A Ravenna ho visitato pagando un biglietto le stupende opere di epoca bizantina, l'afflusso è alto e penso l'incasso interessante.
Presumo che comunque in altri orari se ne faccia un uso liturgico.
Perchè riporto questo?
Se la Chiesa non è in grado di far fronte alla manutenzione di tali monumentim lo stato non se ne può certo disinteressare considerato il valore artistico, storico, culturale con relativa ricaduta turistica.
Ora io personalmente sarei contrario a cederle completamente ad altri enti e propenderei per soluzioni concordate, il visitatore deve sempre avvertire che si tratta di ambienti di culto e centri di spiritualità, già la parola museo mi diturberebbe.
Mi mancherebbe l'odore dell'incenso.

(SimonLeBon)
00sabato 4 luglio 2009 22:52
Re:
pavel43, 7/4/2009 6:13 PM:


Non conosco la parte amministrativa circa Chiese dismesse o poco frequentate riconosciute come monumenti culturali.
A Ravenna ho visitato pagando un biglietto le stupende opere di epoca bizantina, l'afflusso è alto e penso l'incasso interessante.
Presumo che comunque in altri orari se ne faccia un uso liturgico.
Perchè riporto questo?
Se la Chiesa non è in grado di far fronte alla manutenzione di tali monumentim lo stato non se ne può certo disinteressare considerato il valore artistico, storico, culturale con relativa ricaduta turistica.
Ora io personalmente sarei contrario a cederle completamente ad altri enti e propenderei per soluzioni concordate, il visitatore deve sempre avvertire che si tratta di ambienti di culto e centri di spiritualità, già la parola museo mi diturberebbe.
Mi mancherebbe l'odore dell'incenso.



Penso sia questo il punto. Lo stato italiano dovrebbe essere laico e non finanziatore di una religione specifica. Io all'incenso preferisco le note maestose dell'organo a canne, ma vorrei poterle apprezzare piu' spesso, magari anche a pagamento, e non dover aspettare la messa cantata.

In altri paesi le chiese chiudono perchè il costo è proibitivo e l'utilizzo non lo giustifica. In Italia abbiamo una CCR ricchissima, che cerca pero' di esternalizzare i propri costi sullo stato laico... [SM=g27991]

Simon
pavel43
00domenica 5 luglio 2009 10:37

Penso sia questo il punto. Lo stato italiano dovrebbe essere laico e non finanziatore di una religione specifica. Io all'incenso preferisco le note maestose dell'organo a canne, ma vorrei poterle apprezzare piu' spesso, magari anche a pagamento, e non dover aspettare la messa cantata.

In altri paesi le chiese chiudono perchè il costo è proibitivo e l'utilizzo non lo giustifica. In Italia abbiamo una CCR ricchissima, che cerca pero' di esternalizzare i propri costi sullo stato laico...



Lo stato italiano è laico e libero di legiferare. Se poi c'è l'attenzione per l'aspetto religioso che non è solo messa e catechismo ma disponiblità di persone che nello spirito evangelico operano nelle aree del disagio e dell'indigenza ti assicuro che per lo stato è un vantaggio.
(SimonLeBon)
00domenica 5 luglio 2009 10:48
Re:
SimonLeBon:

Penso sia questo il punto. Lo stato italiano dovrebbe essere laico e non finanziatore di una religione specifica. Io all'incenso preferisco le note maestose dell'organo a canne, ma vorrei poterle apprezzare piu' spesso, magari anche a pagamento, e non dover aspettare la messa cantata.

In altri paesi le chiese chiudono perchè il costo è proibitivo e l'utilizzo non lo giustifica. In Italia abbiamo una CCR ricchissima, che cerca pero' di esternalizzare i propri costi sullo stato laico...



Pavel43:

Lo stato italiano è laico e libero di legiferare. Se poi c'è l'attenzione per l'aspetto religioso che non è solo messa e catechismo ma disponiblità di persone che nello spirito evangelico operano nelle aree del disagio e dell'indigenza ti assicuro che per lo stato è un vantaggio.



Beh, a dire il vero io non stavo parlando delle persone di buon animo, ma degli edifici. Quelli restano di proprietà del prosperoso stato Vaticano, mentre i costi per la manutenzione vengono esternalizzati e fatti pagare al cittadino italiano. Non ne vedo il motivo.

Quando una sala del regno oppure una moschea cadono in disuso non mi pare sia concesso alcun denaro pubblico per ripararla.

Simon
pavel43
00domenica 5 luglio 2009 11:15

Beh, a dire il vero io non stavo parlando delle persone di buon animo, ma degli edifici. Quelli restano di proprietà del prosperoso stato Vaticano, mentre i costi per la manutenzione vengono esternalizzati e fatti pagare al cittadino italiano. Non ne vedo il motivo.

Quando una sala del regno oppure una moschea cadono in disuso non mi pare sia concesso alcun denaro pubblico per ripararla.



Mi sembra di avere già espresso il mio parere in una precedente. Sono forme di intervento concordato a vantaggio di entrambi.
Lo stato interviene là dove un'antica chiesa di valore artistico, culturale, turistico ha bisogno di una rilevante manutenzione. Se contemporaneamente se ne conserva anche parzialmente l'uso liturgico non può che essere un valore aggiunto a cui il visitatore non è indifferente.
Non sono in grado però di fornirti le coordinate giuridiche di tali convenzioni.

C'è una certa differenza motivazionale fra chi opera nei vari settori della caritas e le persone di "buon animo" anche se un aspetto non esclude l'altro.
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