Condizione dei morti

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Roberto Carson
00mercoledì 10 febbraio 2010 22:16
So che per voi testimoni di Geova non esiste un'anima extra corporea che si distacca dall'individuo una volta morto. So anche che credete in una resurrezione carnale futura. Quello che mi chiedo è in che condizione si trovano attualmente tutti coloro che sonodefunti secondo il vostro credo? Inoltre, se non c'è nessuna anima e se non rimane nulla di incorporeo della persona morta, su quale base dovrebbe avvenire questa resurrezione?

Micaela
Walter.Simoni
00mercoledì 10 febbraio 2010 22:44
Re:

Quello che mi chiedo è in che condizione si trovano attualmente tutti coloro che sonodefunti secondo il vostro credo?



(Ecclesiaste 9:5-10)
In quanto ai morti, non sono consci di nulla, né hanno più alcun salario, ... il loro amore e il loro odio e la loro gelosia son già periti, ed essi non hanno più alcuna porzione a tempo indefinito in nessuna cosa che si deve fare sotto il sole. Va, mangia il tuo cibo con allegrezza e bevi il tuo vino con buon cuore ... Tutto ciò che la tua mano trova da fare, fallo con la tua medesima potenza, poiché non c’è lavoro né disegno né conoscenza né sapienza nello Sceol, il luogo al quale vai.


Inoltre, se non c'è nessuna anima e se non rimane nulla di incorporeo della persona morta, su quale base dovrebbe avvenire questa resurrezione?



(Gen. 2:7 - Nardoni)
“E il Signore Iddio formò l’uomo dalla polvere della terra ed alitò nelle sue narici un soffio vitale e l’uomo divenne anima vivente”.

Cos'era l'uomo prima di divenire tale? ... Polvere!
La polvere ritornerà alla polvere alla morte della persona. Colui che ha avuto il potere di far divenire un'anima vivente un semplice mucchetto di polvere, avrà sì la capacità di riportare all'esistenza colui che è tornato ad essere polvere.

(Matteo 19:26)
“Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio ogni cosa è possibile”.

(Giov. 5:28,29)
Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto cose buone a una risurrezione di vita, quelli che hanno praticato cose vili a una risurrezione di giudizio.


Shalom




(Oreste)
00mercoledì 10 febbraio 2010 23:35

(Ecclesiaste 9:5-10)
In quanto ai morti, non sono consci di nulla, né hanno più alcun salario, ... il loro amore e il loro odio e la loro gelosia son già periti, ed essi non hanno più alcuna porzione a tempo indefinito in nessuna cosa che si deve fare sotto il sole. Va, mangia il tuo cibo con allegrezza e bevi il tuo vino con buon cuore ... Tutto ciò che la tua mano trova da fare, fallo con la tua medesima potenza, poiché non c’è lavoro né disegno né conoscenza né sapienza nello Sceol, il luogo al quale vai.



Scusa Walter, mi permetto una considerazione personale:

La scrittura da te citata, secondo me, non nega la possibile esistenza di un'anima. Si incentra invece nel descrivere la condizione del corpo morto di un individuo, un corpo dal quale l'anima è già fuoriuscita! La condizione di una macchina non più utilizzabile, abbandonata dal suo conducente!
Questa è una mia personale interpretazione.
Roberto Carson
00giovedì 11 febbraio 2010 00:09
Re:
(Oreste), 10/02/2010 23.35:


(Ecclesiaste 9:5-10)
In quanto ai morti, non sono consci di nulla, né hanno più alcun salario, ... il loro amore e il loro odio e la loro gelosia son già periti, ed essi non hanno più alcuna porzione a tempo indefinito in nessuna cosa che si deve fare sotto il sole. Va, mangia il tuo cibo con allegrezza e bevi il tuo vino con buon cuore ... Tutto ciò che la tua mano trova da fare, fallo con la tua medesima potenza, poiché non c’è lavoro né disegno né conoscenza né sapienza nello Sceol, il luogo al quale vai.



Scusa Walter, mi permetto una considerazione personale:

La scrittura da te citata, secondo me, non nega la possibile esistenza di un'anima. Si incentra invece nel descrivere la condizione del corpo morto di un individuo, un corpo dal quale l'anima è già fuoriuscita! La condizione di una macchina non più utilizzabile, abbandonata dal suo conducente!
Questa è una mia personale interpretazione.



Caro Oreste,
la Bibbia non parla mai da nessuna parte di un'anima che si distacca dal corpo. Anzi, in diversi passi viene detto proprio che il corpo stesso di per se è un'anima vivente!
Quindi morendo il corpo, muore tutto l'individuo. La scrittura citata da Walter descrive la condizione dell'individuo che ha smesso di vivere, ossia si trova in uno stato di inesistenza, fino al momento della resurrezione.

Spero che il punto sia chiaro adesso!


pavel43
00giovedì 11 febbraio 2010 18:13
Per Walter



(Gen. 2:7 - Nardoni)
“E il Signore Iddio formò l’uomo dalla polvere della terra ed alitò nelle sue narici un soffio vitale e l’uomo divenne anima vivente”.

Cos'era l'uomo prima di divenire tale? ... Polvere!
La polvere ritornerà alla polvere alla morte della persona. Colui che ha avuto il potere di far divenire un'anima vivente un semplice mucchetto di polvere, avrà sì la capacità di riportare all'esistenza colui che è tornato ad essere polvere.


E l’alito?

Dice l’Ecclesiaste 12,7

7 Quindi la polvere torna alla terra proprio come era e lo spirito stesso torna al [vero] Dio che l’ha dato.(TNM)

Cosa significa?
bruciolis
00giovedì 11 febbraio 2010 18:27
Re:
pavel43, 11/02/2010 18.13:

Dice l’Ecclesiaste 12,7

7 Quindi la polvere torna alla terra proprio come era e lo spirito stesso torna al [vero] Dio che l’ha dato.(TNM)

Cosa significa?



la parola ebraica per spirito è rùach, mentre il termine tradotto anima è nèfesh. Questo versetto non vuol dire che alla morte lo spirito faccia un viaggio fino alla presenza di Dio; significa piuttosto che, per quanto riguarda quella persona, qualsiasi prospettiva di tornare in vita è nelle mani di Dio. Usiamo un’espressione simile quando diciamo che, se un acquirente non effettua i pagamenti richiesti, la proprietà venduta “torna” al proprietario. (CEI, Con e VR [12:9] traducono qui rùach “spirito”. Ga ha “soffio vitale”).

Eccl. 3:19: “C’è un’eventualità circa i figli del genere umano e un’eventualità circa la bestia, e hanno la stessa eventualità. Come muore l’uno, così muore l’altra; e tutti hanno un solo spirito*

*spirito:ebraico, rùach

Qui è detto che sia l’uomo che le bestie hanno lo stesso rùach o spirito.
quindi, stando al tuo ragionamento, confondendo l'anima con lo spirito, anche gli animali avrebbero l'anima.

il fatto è che sia gli uomini, sia gli animali, sono anime;
sia gli uomini, sia gli animali, hanno lo stesso spirito

Genesi 1:20
E Dio proseguì, dicendo: “Brulichino le acque di un brulichio di anime* viventi

*anime: ebraico nefesh


pavel43
00giovedì 11 febbraio 2010 20:26
La sorte degli uomini e quella delle bestie è la stessa; come muoiono queste muoiono quelli; c'è un solo soffio vitale per tutti. Non esiste superiorità dell'uomo rispetto alle bestie, perché tutto è vanità. (Qo 3,19)
Chi sa se il soffio vitale dell'uomo salga in alto e se quello della bestia scenda in basso nella terra ? (Qo 3,21)

Pare che l’autore continui a porsi delle domande e ci inviti a cercare una nostra risposta, il tema avrà poi successivi e diversificati sviluppi progressivamente nelle Scritture.
Difficile chiudere qui con certezze.
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