Crocifissione di Cristo, polemiche accesa da una fiction della BBC.

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Roberto Carson
00mercoledì 22 luglio 2009 11:58
Dal nostro corrispondente dall'Australia, Dott. Umberto Polizzi.
Riceviamo e pubblichiamo.

Una fiction della Bbc riaccende la
discussione. Gli autori: ci basiamo su nuove prove
L'ira dei cattolici:
vogliono reinventare l'iconografia. Zeffirelli: "Già fatto nel mio
film"
"Gambe piegate, polsi trafitti
così morì Gesù Cristo"

di ORAZIO
LA ROCCA
CITTA' DEL VATICANO - Contrordine della Bbc sulla Passione di
Cristo. Secondo una fiction della TV pubblica inglese, l'iconografia
classica avrebbe "falsato" la posizione di Gesù sulla croce, il quale
in realtà - spiegano i curatori del lungometraggio - sarebbe morto con
le gambe in posizione fetale e con i chiodi ai polsi.

È la "tesi"
portante de "La Passione" che, fin dalla prima puntata - andata in onda
sabato scorso sugli schermi inglesi - ha già suscitato critiche e
proteste dei settori cristiani più tradizionalisti. Perplessità anche
dal Vaticano, dal direttore dell'Osservatore Romano Giovanni Maria VIAN
(storico del cristianesimo); ma anche da teologi e vescovi, e persino
dal regista Franco Zeffirelli, che 30 anni fa girò il famoso "Gesù di
Nazareth" con il racconto della crocifissione basato sugli studi fatti
da un gruppo di studiosi di cristianesimo e di ebraismo coordinati
dall'arcivescovo Piero Rossano, biblista di fama e per anni ministro
della Cultura del Vicariato di Roma.

Studi a cui ora fa riferimento,
in parte, la Bbc specialmente per la posizione delle gambe e per i
chiodi. Stando all'inchiesta - che il produttore Simon Elliott fa
risalire a nuove analisi legate a ritrovamenti archeologici del 1968 in
Terra Santa - invece che con le braccia stese e le gambe diritte, il
Cristo sarebbe stato fissato con le braccia piegate leggermente sopra
la testa, con i chiodi ai polsi (anziché nei palmi delle mani) e le
gambe in posizione fetale.

Dopo la prima puntata alcuni teologi hanno
accusato la Bbc di voler "reinventare" la crocifissione. Gli autori del
programma sostengono, invece, "di appoggiarsi su nuove prove storiche".
Per Simon Elliott, "l'immagine tradizionale di Gesù non corrisponde
all'evidenza storica", pur ammettendo che una simile tesi possa
irritare alcuni settori cattolici. "È un terreno minato perché suscita
forti passioni: ma la nostra rappresentazione si basa su un lavoro di
ricerca", insiste Elliot.

Ad influenzare la nuova rappresentazione,
uno scheletro crocefisso trovato vicino a Gerusalemme nel 1968: un
reperto - definito nel reportage - "unico nel suo genere" perché ha
fatto pensare agli autori del programma che Cristo sia stato crocefisso
su una tavola di legno a forma di "T", con le braccia sopra la testa,
le gambe piegate; e che fosse stato inchiodato alla tavola non dalle
mani, ma da chiodi conficcati a metà dell'avambraccio. Una posizione
che avrà portato probabilmente Cristo a morire soffocato..

"Non ho
parole, ma alla Bbc cosa credono di aver scoperto?", si chiede Franco
Zeffirelli, "già 30 anni fa nel mio film "Gesù di Nazareth", che forse
gli autori del programma non hanno mai visto, fu rappresentata la
Passione alla luce degli studi in materia fatti da storici e biblisti
più accreditati e secondo l'autentica tradizione romana". Gesù,
racconta il regista, "nel mio film arrivò sul Golgota con il Patibulum
caricato sulle sue spalle. Le sue braccia vi furono legate e i chiodi
conficcati ai polsi. Poi lo stesso Patibulm, con un sistema di corde,
fu sollevato e inserito allo Stipe, la parte della croce conficcata al
terreno, su cui i piedi furono a loro volta inchiodati sopra una base,
in maniera tale da poter far assumere alle gambe una posizione fetale e
prolungare così l'agonia, secondo il costume romano". Quindi, conclude
Zeffirelli, "niente di nuovo sotto il sole, ma alla Bbc si sorprendono.
Non capisco proprio".

"Niente di nuovo" anche per il direttore
dell'Osservatore Romano Giovanni Maria Vian (è docente di Filologia
Patristica all'Università La Sapienza di Roma), secondo il quale "si
tratta di tesi risapute, sia la posizione delle braccia, che i chiodi
nei polsi, specialmente da quando sono stati approfonditi gli studi
sulla Sacra Sindone. Tanto sensazionalismo mi sorprende".

Meno
sorpreso, Mark Goodacre, docente di religione alla Duke University,
consulente del programma, che - ovviamente - difende lo sceneggiato
ricordando che "i romani crocefiggevano la gente nei modi più
disparati, e questo metodo era uno dei più diffusi ed efficaci".
"Ingannano la gente distorcendo i fatti. Ciò che hanno fatto è grave e
pericoloso, increscioso. Dovremmo restare fedeli alla storia e agli
eventi così come sono accaduti", protesta invece il reverendo George
Curry, presidente della Church Society, un'associazione conservatrice
della Chiesa d'Inghilterra. E vorrebbe chiedere il blocco del
programma. Ma la Bbc va avanti.
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