Cultura e Bibbia: Evoluzione, storia, economia e geografia in un'ottica nuova

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Roberto Carson
00giovedì 18 giugno 2009 22:58
Cultura e Bibbia: Evoluzione, storia, economia e geografia in un'ottica nuova.

Fernando De Angelis, Alfa e Omega.

Roberto Carson
00giovedì 18 giugno 2009 22:59
"La Bibbia è il Libro dei Libri, è il pozzo che i saggi hanno scavato e dal quale i legislatori hanno attinto l'acqua del loro sapere", scriveva a Sigmund Freud il padre nell'affidargli la vecchia Bibbia di famiglia.

E in effetti i numerosi stimoli culturali che ci attorniano, insieme ad una profonda conoscenza personale dela Parola di Dio, hanno spinto l'autore di questo libro – Professore di Scienze Naturali e Geografia Economica – a cercare la maglia biblica che permea nascostamente la nostra cultura, facendolo arrivare, dopo più di vent'anni di studi approfonditi e accurati, a conclusioni originali e controcorrente.

Ne nasce un libro interessantissimo sotto tutti i punti di vista. Schematico, chiaro, esauriente, ricco di spunti di “luce” per capire i molti punti di vista e le diverse culture nel mondo.

Una visione della cultura, espressa nel linguaggio semplice della divulgazione scientifica, che offre interessanti stimoli a tutti coloro che ai triti rituali dello scientismo bigotto preferiscono la dimensione problematica della scienza.

(dalla presentazione del Prof. Lino Conti, Università di Perugia)


Roberto Carson
00sabato 14 novembre 2009 09:04
PRESENTAZIONE
del libro di Fernando De Angelis “Cultura e Bibbia”, Gribaudi, 2009.


di Lino Conti (1)

Frutto di un programma di ricerca ambizioso e di lungo corso, la visione biblica della cultura, delineata da Fernando De Angelis, abbraccia nell’agile sintesi di una moderna summa un’ampia varietà di tematiche che vanno dalla storia del pensiero scientifico all’epistemologia, dall’evoluzionismo al creazionismo, dalla rivoluzione francese a quella puritana, dalle intersezioni fra economia e religioni agli inusuali lineamenti di una “geografia cristiana”. Scandagliando questioni e vicende storiche che affondano le loro radici negli abissi del tempo, essa assume talvolta le tonalità di un ardito abbozzo di historia universalis di alta valenza euristica, che intende fornire gli strumenti biblici e critici per affrontare una disincantata lettura del presente. «Dobbiamo – ripete De Angelis con Sergio Quinzio – leggere il mondo con gli occhi della fede, e non la fede con gli occhi del mondo».
Le rapide ricostruzioni storiche, impostate prevalentemente sul modello storiografico weberiano, ruotano intorno ad un centro di gravità che costituisce il cuore antidarwiniano del libro: il problema dell’origine della vita.
Le questioni concernenti l’origine sono di per sé talmente intricate da rendere sempre valido il monito dell’astrofisico Fred Hoyle: «Ogniqualvolta viene pronunciata la parola origine evitate accuratamente di credere a quello che vi raccontano, anche se sono io a raccontarlo». Sicuramente va evitato di prendere per oro colato, sottolinea De Angelis, il racconto dell’origine della vita narrato dal darvinismo radicale. Partendo dalla premessa che l’estrema improbabilità di un evento complesso, quale la generazione spontanea della vita da materia inorganica (abiogenesi), non costituisce una prova di impossibilità, i darwinisti ortodossi arrivano a sostenere che la non-impossibilità di un evento estremamente improbabile lascia sempre aperta la possibilità che tale evento possa accadere o essere accaduto per caso. Alla luce di questi presupposti, una volta constatato che la vita esiste di fatto, si arriva subito alla conclusione che la vita si sia generata per caso e che quindi l’abiogenesi casuale sia l’unica teoria scientificamente sostenibile. Contro questa conclusione, priva del sostegno di qualsiasi solida prova scientifica, De Angelis schiera una nutrita serie di puntuali confutazioni che hanno l’indubbio merito di mostrare che di fronte al problema dell’origine della vita la scienza non deve limitarsi a dire ignoramus, ma deve ancora una volta pronunciare il verdetto ignorabimus (2).
L’irriducibile complessità della cellula e dei suoi componenti rende estremamente improbabile l’origine casuale della vita. Questa elevata improbabilità, anche se in linea di principio non equivale ad una impossibilità, attesta in pratica l’insostenibilità scientifica di un emergere casuale della prima cellula e più in generale della vita. Da questa insostenibilità, ovviamente, non segue che il creazionismo possa essere a sua volta dimostrato scientificamente, ma non segue nemmeno la dimostrazione scientifica della sua incontrovertibile falsità. Nelle problematiche sull’origine della vita, insomma, resta aperto uno “spazio logico” entro il quale rimangono plausibili una pluralità di ipotesi, ivi compresa l’ipotesi creazionistica.
Quella di De Angelis è una visione della cultura che, per quanto scritta di getto ed espressa nel linguaggio semplice della divulgazione scientifica, offre interessanti stimoli a tutti coloro che ai triti rituali dello scientismo bigotto preferiscono la dimensione problematica della scienza. Certo alcune tesi avrebbero bisogno di ulteriori approfondimenti ed altre sono più o meno discutibili, ma a volte l’attenta calibrazione semantica delle categorie e gli approfondimenti fanno perdere di vista proprio quel panorama, quel denso reticolo concettuale entro cui prendono forma e senso gli enigmi della vita.

(1) Insegnante di Storia della scienza e Logica e filosofia della scienza, presso il Dipartimento di Scienze filosofiche dell’Università degli Studi di Perugia. Questa Presentazione è quella collocata all’inizio del libro.

(2) In altre parole, non solo non sappiamo, ma anche non potremo sapere. (N.d.R.).
Roberto Carson
00sabato 14 novembre 2009 09:07
Il libro è reperibile nelle normali librerie, ma chi lo desidera può ordinarlo direttamente dall'autore.

1 copia, E 15,00; 2-4 copie, E 13,00 ogni copia; 5 o più copie, E 10,00 ogni copia. Le spese postali saranno sempre gratuite ed il pagamento sarà effettuato al ricevimento del libro, tramite modulo di C/C postale allegato.

Per un numero di copie rilevante, se necessita fattura e per ogni altra questione, contattare Fernando De Angelis, C.P. 92 - 52042 CAMUCIA (AR); email: deanfer@alice.it
Roberto Carson
00domenica 30 maggio 2010 16:05
PRESENTAZIONE DEL LIBRO “CULTURA E BIBBIA” A CORTONA (AR)
(17/5/2010)


di Debora Boncompagni

Il libro di Fernando De Angelis “Cultura e Bibbia” è stato presentato nella Biblioteca comunale di Camucia di Cortona (Arezzo), che è la città dove vive l’Autore, nel pomeriggio di sabato 15 maggio 2010. L’evento ha suscitato interesse e si è svolto alla presenza di una cinquantina di persone di varia estrazione.
Ha introdotto l’incontro il prof. Sergio Angori, esponendo in maniera chiara e sintetica il tema principale dell’opera, ovvero l’incompatibilità fra la fede nell’evoluzionismo e la fede nel creazionismo, che è causa di controversie ormai da lungo tempo.
Ha poi preso la parola il Prof. Lino Conti, docente di Storia della scienza all’Università di Perugia, il quale in passato si è occupato dell’importanza del cristianesimo per la nascita e lo sviluppo della scienza in Occidente pubblicando il libro “L’infalsificabile libro della natura alle radici della scienza” (Porziuncola, 2004). Il suo interesse in questo particolare ambito ha reso possibile una buona collaborazione con De Angelis, sia scrivendo la presentazione a inizio volume e sia esponendo la sua relazione durante l’evento di Camucia. Conti ha consigliato la lettura del libro perché contenente una cospicua varietà di temi e di analisi, trattate in modo da suscitare e spingere alla riflessione. Concordando con l’autore sul fatto che la scienza non possiede verità assolute e inconfutabili, ha spiegato al pubblico come sia forte la critica al Darwinismo che permea gran parte dell’opera. Ha inoltre considerato alcune teorie evoluzioniste, evidenziando il fatto che sono teorie infondate e senza dimostrazione.
In seguito il Prof. Marco Montori, insegnante di Filosofia e Storia nei licei, è intervenuto mettendo in rilievo il grave divario che esiste fra la mentalità dell’uomo moderno e la Bibbia. Con il tempo la scienza si è sostituita alla fede religiosa e questo ha profondamente influenzato la cultura. Ha poi letto alcuni passi del libro che mostrano come le Sacre Scritture siano state un elemento fondamentale per la crescita e il progresso delle civiltà cristianizzate.
Nel concludere, Fernando De Angelis ha ringraziato i presenti e spiegato come fosse nato il libro. L’opera, pubblicata dalla casa editrice Gribaudi, è la conclusione di un percorso avviato e portato avanti duranti gli anni di insegnamento nelle scuole Medie Superiori, giovandosi degli stimoli dei suoi allievi e degli scambi di opinioni con studiosi e colleghi di lavoro. Ha cominciato col comporre articoli e dispense (di particolare successo la dispensa sull’Origine della vita, diventata poi il suo primo libro nel 1991). Si è poi soffermato a ricordare e ringraziare calorosamente diversi ex-colleghi, studiosi, allievi, amici e in primo luogo la moglie Gilda.
L’incontro dell’Autore col Vangelo, avvenuto circa quarant’anni fa, ha causato una svolta profonda nella sua vita, orientandolo sul piano intellettuale ed esistenziale, così il libro è frutto sia di studi scientifici che di una profonda conoscenza biblica. L’attaccamento alle Sacre Scritture, ben percepibile attraverso la lettura del libro, lo ha stimolato a contrastare tutte quelle teorie scientifiche (come l’evoluzionismo) che in fondo negano un Creatore onnipotente, poggiando su capitelli e colonne instabili perché si basano su concetti mai provati e quindi poco credibili. De Angelis espone i suoi argomenti con toni sicuri e decisi, affrontando le tematiche con una fermezza che è conseguenza della sua fede cristiana, ma che può essere interessante anche per chi parte da presupposti diversi.
Quella presentata da De Angelis con “Cultura e Bibbia”, per concludere, è un’analisi delle problematiche odierne analizzate con un’ottica diversa dal solito; un’opera destinata non solo agli studiosi dei settori trattati (evoluzionismo, creazionismo, economia, storia, geografia), ma anche a coloro che – per il desiderio di conoscenza o per la più umile curiosità – desiderano sfogliare le pagine di un libro contenente insegnamenti oggettivamente buoni e che spingano alla riflessione. Insomma, sotto molti aspetti un libro da leggere!
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