Diario di un giorno profetico - terremoto in Cile

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Roberto Carson
00giovedì 4 marzo 2010 00:02
Di Umberto Polizzi
Pochi metteranno in dubbio che il 1914 segnò una svolta senza precedenti nelle attività umane, un principio dei dolori d’afflizione, secondo la descrizione di Gesù. Sì, un “principio” della grande profezia di Gesù riportata in Matteo capitoli 24 e 25, Marco capitolo 13 e Luca capitolo 21 che indica nei particolari le afflizioni senza precedenti che l’umanità ha avuto dal 1914: guerre, penurie di viveri, terremoti, (oggi nel Diario Profetico…) pestilenze, paurose visioni, illegalità, mancanza d’amore, paura, angoscia.

Sebbene molti considerino l’epidemia influenzale del 1918-19 notevole perché infuriò in tutto il mondo e mieté tante vite, tale avvenimento ha più che un semplice significato storico. Fa parte del “segno” della presenza di Gesù Cristo come invisibile re spirituale in cielo. Rispondendo alla domanda: Quale sarà il segno della tua presenza e del termine del sistema di cose? egli disse in parte: Vi saranno grandi terremoti, e in un luogo dopo l’altro pestilenze e penuria di viveri. — Matt. 24:3; Luca 21:7, 11.

Traccerò uno solo di questi aspetti profetici di calamità e angustie di questo tempo particolare perchè riempie , oggi, le cronache dei giornali di tutto il mondo:

IL TERREMOTO DI MAGNITUDO 8.8 sulle coste del Cile.

Il Cile è stato colpito da una forte scossa di terremoto di magnitudo 8,8 il 27 Febbraio 2010.
La terra ha tremato alle 3.34 del mattino, le 7.34 ora italiana, e poi per due forti scosse di assestamento.
. L'epicentro è stato localizzato però lontano, a circa 300 chilometri a sud dalla capitale, e 59 chilometri sotto il livello del mare. Un allarme tsunami è stato lanciato in tutto l'oceano Pacifico e in particolare in Cile, Colombia, Panama, Costa Rica e Antartico. Un'onda provocata dal sisma ha colpito la costa all'altezza di Conception. Ancora incerto il bilancio del terremoto.

Cile in ginocchio: si contano danni! Le città distrutte

-Viaggio a CONCEPCION-

Concepcion è il centro più colpito dal terremoto. Si tratta di una città costiera di 200.000 abitanti posta circa 500 chilometri a sud di Santiago. Qui sono crollati diversi palazzi e alcuni incendi devastanti; oggi città spettrale: con morti, sfollati e sciacalli saccheggi- case devastate-; l’acqua ha invaso l’intera città.
Dopo la scossa che ha raso al suolo le città la gente si è rifugiata in strada, accampata a terra.

Allego una foto di un diagramma degli eventi in oggetto in progressione nel tempo a partire dall’anno 1900 al 2010 tratto da una rivista scientifica inglese dove i terremoti per circa 100 anni dal 1900 al 2000 erano di lieve entità, mentre nel periodo ultimo dal 2000 al 2010 hanno assunto proporzioni catastrofice.


Roberto Carson
00giovedì 4 marzo 2010 00:05
Le case distrutte. In Cile adesso è dramma sfollati
In tutto il Cile, il numero delle persone rimaste coinvolte è stato stimato in due milioni.
Le immagini diffuse dalle televisioni nazionali cilene mostrano come il sisma abbia causato inoltre numerosi incendi.
Il servizio meteo nipponico ha fatto evacuare 320.000 persone nel nord del paese, praticamente il 15% della popolazione locale. L'allarme ha funzionato e quando le onde sono arrivate, la più alta di 120 centimetri, è passata senza fare apparenti danni.
La Commissione Ue ha stanziato con procedura d'urgenza tre milioni di euro per gli aiuti di prima necessità per le popolazioni colpite dal terremoto.
ll timore era quello di un devastante tsunami come quello che nel dicembre del 2004 uccise circa 230.000 persone nell'Oceano Indiano. Ma secondo gli esperti del Pacific Warning Center, i rischi di una gigantesca onda anomala stavolta sono stati sopravvalutati, proprio il contrario di quanto accadde nella apocalittica tragedia di sei anni fa.
Sono salite a 110 le scosse di assestamento rilevate dall’istituto geofisico statunitense (Usgs) in Cile dal 27 febbraio. Le 110 scosse hanno avuto tutte una magnitudo Richter superiore a 4.5, e si sono verificate in una fascia estesa su 500 km.
Le immagini trasmesse dalla tv pubblica raccontano di decine di ponti spezzati, strade bloccate dalle frane, palazzi moderni accasciati su un fianco, edifici storici crollati dopo che avevano superato indenni il terremoto del 1960 (magnitudo 9.5 sempre della scala Richter con epicentro nella zona di Valdivia, circa 400 chilometri più a sud del sisma attuale).
Secondo i dati ufficiali forniti da Bachelet almeno un milione e mezzo di persone sono state colpite dal sisma, e cinquecentomila abitazioni appaiono «gravemente danneggiate». Non mancano le polemiche riguardo alla qualità degli edifici di nuova costruzione, specialmente nella zona della capitale Santiago, dove crolli e danni strutturali hanno riguardato complessi abitativi costruiti in epoca recente e sottoposti in teoria a severe norme antisismiche.
Circa 100 persone ancora intrappolate sotto le macerie del palazzo di 14 piani crollato a Concepcion, la città cilena maggiormente colpita. Lo ha annunciato il sindaco della città. Sul posto sono al lavoro le squadre di soccorso che hanno tratto sinora in salvo almeno 15 persone
La presidente uscente, Michelle Bachelet ha dichiarato lo stato di emergenza. «Non ho dubbi che riusciremo a uscire da questa situazione», ha dichiarato.
«In quel minuto e mezzo di terrore ho pensato che sarei morta: era come se un mostro gigantesco mi stesse per inghiottire». Questo è il racconto del terremoto di quella notte in Cile riportato per telefono al quotidiano brasiliano, Estado de S.Paulo, dal tecnico italo-brasiliano Felipe Spiandorin, che al momento del sisma dormiva a Las Condes, quartiere di lusso di Santiago.
«Il Cile deve unirsi per aiutare le famiglie di coloro che hanno perso la vita nel terremoto». Lo ha detto oggi il presidente eletto cileno, Sebastian Pinera, parlando nella sede dell'Onemi, la protezione civile cilena.
«Il mio pensiero va inoltre al Cile e alle popolazioni colpite dal terremoto, che ha causato numerose perdite in vite umane e ingenti danni. Prego per le vittime e sono spiritualmente vicino alle persone provate da così grave calamità; per esse imploro da Dio sollievo nella sofferenza e coraggio in queste avversità. Sono sicuro che non verrà a mancare la solidarietà di tanti, in particolare delle organizzazioni ecclesiali». Lo ha detto Papa Benedetto XVI ai fedeli riuniti in piazza San Pietro per la recita dell’Angelus.( E speriamo che anche il Vaticano si faccia promotore mettendosi le mani in tasca e non solo implorando con benedizione e parole…)
Atleti e allenatori cileni a Vancouver stanno pensando di saltare la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi invernali per tornare dalle rispettive famiglie
Questa mattina, molte decine di persone hanno saccheggiato un grande supermercato della città, ma almeno un altro supermarket, secondo la Tv cilena sta cominciando a distribuire volontariamente beni di prima necessità alle donne del luogo. ( Questi hanno messo fattivamente le mani ai portafogli e fanno sul serio…)
A soli 200 km dall'epicentro del sisma che ha colpito il Cile c’è una comunità di circa 2000 italiani: si tratta di Capitan Pastene, meta ai primi del '900 dell'emigrazione di circa 90 famiglie del modenese, in particolare da Pavullo del Frignano.«Ci sono case intere, frigoriferi e sedie che galleggiano in mare», ha detto un giornalista.
Il devastante terremoto di 8.8 gradi Richter in Cile, come si temeva, ha provocato un allarme tsunami in tutto l'Oceano Pacifico durato diverse ore. Dalle isole Hawaii al Giappone gli occhi sono rimasti puntati sul mare, o meglio sulla massa di acqua che poteva arrivare sulla costa con un potenziale altamente distruttivo. Alle Hawaii lo tsunami e' arrivato in modo debole. Misure di sicurezza sono state prese anche in Australia. Quello diffuso in seguito al terremoto in Cile e' il primo allarme tsunami per tutto l'Oceano Pacifico dal 1964. Il Pacific Tsunami Warning Center (Noaa) ha infine cancellato l'allarme diramato ieri. L'allarme riguardava tutti i Paesi che si affacciano sul Pacifico, ad eccezione della costa nordamericana.
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SANTIAGO DEL CILE - Il presidente del Cile ha detto che l'isola di Pasqua può essere colpita dall'onda di tsunami entro un'ora. Michelle Bachelet ha riferito che sono in corso le operazioni di evacuazione dell'isola.
La presidente cilena ha informato che le autorità stanno evacuando gli abitanti delle coste dell'isola di Pasqua verso le zone più elevate. "Non so se posso chiamarlo uno tsunami", ha precisato la Bachelet, aggiungendo che esiste un chiaro pericolo di onde violente e molto intense. L'isola di Pasqua, a circa 3.600 km dalla costa pacifica del Chile, è abitata da circa 3.800 persone.
E, in seguito: “TOKYO - Un sisma di magnitudo 6,9 ha colpito l'isola di Okinawa e l'intera prefettura, nell'estremo sud dell'arcipelago giapponese, alle ore 5.31 locali di sabato 27 Febbraio spingendo la Japan metereological agency (Jma) a lanciare l'allarme tsunami con onde alte fino a 2 metri e a invitare la popolazione ad allontanarsi dalla costa. Subito la tv pubblica Nhk ha dato il via alla diretta sulla emergenza cominciando a diffondere informazioni (disponibili anche in sei-sette lingue diverse) che hanno progressivamente mostrato una situazione più rassicurante rispetto ai timori iniziali.
L'arcipelago giapponese è situato alla congiunzione di quattro placche tettoniche, dove si concentra il 20% delle scosse telluriche più violente al mondo di magnitudo superiore a 6 della scala Richter.
Ciò che abbiamo visto durante la nostra vita — guerre, carestie, terremoti, illegalità di proporzioni mondiali — è un’ampia prova che ‘ORA’ stiamo vedendo il ‘segno della presenza di Cristo’ profetizzato da Gesù Cristo stesso. (Matt. 24:3-14) Ciò significa che il termine del sistema di cose è vicino. Certo questa e altre verità della Bibbia, come ‘pestilenze’- ‘guerre’ e ‘carestie’ che oltre ai terremoti oggi stiamo vivendo abbiamo il dovere di considerare e annunciare a tutta l’umanità sofferente, meritano d’essere seriamente valutate e difese e annunciate. Questo specialmente perché Gesù disse che Dio approva quelli ‘che lo adorano con spirito e verità’. — Giov. 4:24. “Verità” che solo le Sacre Scritture possono garantirci e che oggi stiamo vivendo.
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