EBREI 1: 8 e 9

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Walter.Simoni
00venerdì 25 dicembre 2009 17:31
SOSTIENE LA DEIFICAZIONE DI GESU’ CRISTO?

________________________________________________________
Riporto di seguito uno studio inviatomi via mail da un lettore non iscritto al ns forum, il quale chiede una nostra considerazione sull'esattezza di questa analisi esegetica.
Siete invitati ad esprimere il vs parere, così, semmai l'utente in questione dovesse leggerci, avrà modo di conoscere il ns punto di vista.
Shalom
Walter

________________________________________________________

EBREI 1: 8 e 9

SOSTIENE LA DEIFICAZIONE DI GESU’ CRISTO?


La deificazione del fondatore o della personalità più importante della formazione sociale alla quale si appartiene è abbastanza comune. Nell’antico Egitto i faraoni erano posti tra gli dei e nell’impero romano gli imperatori erano considerati delle divinità. Anche il Buddha, che pur aveva insegnato non esistesse alcun dio, ha finito per essere divinizzato da una parte dei buddisti, che accendono candele o offrono fiori davanti alla sua immagine nei templi a lui dedicati.

Nello stesso modo, nei primi tre secoli della nostra era, venne attuato un processo di deificazione di Gesù Cristo, trasformandolo dal “figlio di Dio” dei Vangeli in “Dio il Figlio”. Questo è stato attuato attribuendo ad alcuni brani delle Sacre Scritture significati discutibili e, talvolta, persino traducendoli in modo sbagliato.

Lo constateremo esaminando il brano della lettera agli Ebrei, capitolo 1, versetti da 8 a 10. In primo luogo, citiamo tale brano quale appare nella traduzione ufficiale cattolica della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e nella traduzione detta Versione Riveduta, adottata dalle confessioni protestanti.

Nella traduzione della CEI si legge:
“… del Figlio invece afferma: Il tuo trono. O Dio, sta in eterno e: Scettro d‘equità è lo scettro del tuo regno; hai amato la giustizia e odiato l’iniquità. Perciò ti unse Dio, il tuo Dio, con olio di esultanza più dei tuoi compagni.”

Nella Versione Riveduta si legge:
“… parlando del Figlio dice: Il tuo trono o Dio dura di secolo in secolo, e lo scettro del tuo regno è un scettro di giustizia. Tu hai amato la giustizia e odiato l’iniquità: perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto con olio di letizia, a preferenza dei tuoi compagni.”

Cattolici e protestanti sono concordi nell’ attribuire l’espressione “o Dio” del versetto 8 a Gesù, quantunque nel versetto 9 si legga che il Figlio ha un dio sopra di se: il Padre. Naturalmente si cerca di aggirare l’ostacolo sostenendo che il versetto 9 si riferirebbe a Gesù come uomo, in quanto tale sottoposto a Dio.

Resta comunque da vedere se il testo greco originario giustifica le suddette traduzioni. A tale scopo, nella pagina che segue verrà riprodotto il testo greco del brano della lettera agli Ebrei, il testo di una traduzione interlineare sbagliata e il testo di una traduzione interlineare corretta. A tale fine si riporta il testo greco del “Nuovo testamento” di Nestle-Aland (nei righi 1, 4, 7, 10, 13 e 16) la traduzione parola per parola che figura nel “NUOVO TESTAMENTO INTERLINEARE” delle Edizioni San Paolo (nei righi 2, 5, 8, 11, 14 e 17) e, di seguito, (nei righi 3, 6, 9, 12, 15 e 18) viene riportata la traduzione interlineare corretta. In seguito verrà spiegato dove sta l’errore nel tradurre il testo greco dal quale deriva la pretesa deificazione di Gesù Cristo:

1. πρòς δε τòν υιός, Ό θρόνος σου ο θεός εις τòν
2. a invece il Figlio: Il trono di te, o Dio, per la
3. verso invece il Figlio: Il trono di te il Dio per le

4. αιωνα του αιωνος, και η ράβδος της ευθύτητος
5. eternità dell’ eternità, e lo scettro di rettitudine
6. età delle età, e lo scettro di rettitudine

7. ράβδος της βασιλείας σου. ηγάπησας δικαιοσύνην
8. (lo) scettro del regno di te. Hai amato (la) giustizia
9. scettro del regno di te Hai amato giustizia

10. και εμίσησας ανομίαν˙ δια τουτο έχρισέν σε ο
11. e hai odiato (l’) iniquità; per questo unse te -
12. e hai odiato iniquità per questo unse te il

13. θεός ο θεός σου έλαιον αγαλλιάσεως παρα τους
14. Dio. Il Dio di te con olio di esultanza piuttosto che i
15. Dio, il Dio di te, olio di esultanza a fianco i

16. μετόχους σου.
17. compagni di te.
18. compagni di te.

In greco l’articolo determinativo, singolare, maschile è:
Ό (se maiuscolo) oppure ο (se minuscolo).

Sempre in greco, l’ interiezione vocativa “o” si scrive:
Ώ (se maiuscola) oppure ω (se minuscola).

Ne consegue che nel rigo 1 la traduzione di “ο θεός” è “il Dio”, e non “o Dio” e che la “ο” del rigo 10 dovrebbe anch’essa essere tradotta “il” e non sostituita con un semplice trattino. Del resto il traduttore del “NUOVO TESTAMENTO INTERLINEARE” dimostra, quando vuole, di saper ben tradurre “ο θεóς” in quanto al rigo 14 lo traduce “il Dio”. Perché allora al rigo 2 lo traduce “o Dio” come se fosse un’invocazione a Gesù? Evidentemente il pregiudizio teologico della deificazione di Gesù ha preso il sopravvento sulla correttezza nella traduzione. E’ appena il caso di aggiungere che in greco l’invocazione “o Dio” sarebbe stata scritta “ω θεός”.

La citazione in Ebrei 1:8,9 è tratta dal Salmo 45:7,8. Nemmeno nel testo ebraico dei Salmi ricorre l’invocazione “o Dio”. Nella traduzione francese del testo ebraico, l’ebraista André Chouraqui così traduce:
“Ton trône, Elohîm, est à jamais. Le sceptre de ton royaume est sceptre de rectitude. Tu aime la justice, tu hais le crime. Ainsi Elohîm, ton Elohîm, t’a messié d’huile d’exultation plutot que tes associés.” (Il tuo trono, Dio, è per sempre. Lo scettro del tuo regno è scettro di rettitudine. Perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto di olio di esultanza piuttosto che i tuoi compagni.)

Due cose vanno notate in questo testo ebraico: in primo luogo, che Dio viene indicato con Elohim, plurale intensivo che viene applicato al singolare all’Iddio onnipotente e non ad esseri deificati; in secondo luogo, che non vi ricorre Elohim con il vocativo “o Dio”.

Dio è alla base di ogni autorità costituita, anche delle autorità umane. Ne costituisce per così dire il trono, come è scritto nell’epistola di Paolo ai Romani 13:1. A maggior ragione Dio è il fondamento, il trono, del ben più durevole regno del Messia

Non si può quindi concludere per la deificazione di Gesù Cristo richiamandosi ad Ebrei 1:8 e 9.


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amico di oreste
00venerdì 25 dicembre 2009 22:20
Re: SOSTIENE LA DEIFICAZIONE DI GESU’ CRISTO?

Walter.Simoni, 25/12/2009 17.31:


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Riporto di seguito uno studio inviatomi via mail da un lettore non iscritto al ns forum, il quale chiede una nostra considerazione sull'esattezza di questa analisi esegetica.
Siete invitati ad esprimere il vs parere, così, semmai l'utente in questione dovesse leggerci, avrà modo di conoscere il ns punto di vista.
Shalom
Walter

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EBREI 1: 8 e 9

SOSTIENE LA DEIFICAZIONE DI GESU’ CRISTO?


La deificazione del fondatore o della personalità più importante della formazione sociale alla quale si appartiene è abbastanza comune. Nell’antico Egitto i faraoni erano posti tra gli dei e nell’impero romano gli imperatori erano considerati delle divinità. Anche il Buddha, che pur aveva insegnato non esistesse alcun dio, ha finito per essere divinizzato da una parte dei buddisti, che accendono candele o offrono fiori davanti alla sua immagine nei templi a lui dedicati.

Nello stesso modo, nei primi tre secoli della nostra era, venne attuato un processo di deificazione di Gesù Cristo, trasformandolo dal “figlio di Dio” dei Vangeli in “Dio il Figlio”. Questo è stato attuato attribuendo ad alcuni brani delle Sacre Scritture significati discutibili e, talvolta, persino traducendoli in modo sbagliato.

Lo constateremo esaminando il brano della lettera agli Ebrei, capitolo 1, versetti da 8 a 10. In primo luogo, citiamo tale brano quale appare nella traduzione ufficiale cattolica della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e nella traduzione detta Versione Riveduta, adottata dalle confessioni protestanti.

Nella traduzione della CEI si legge:
“… del Figlio invece afferma: Il tuo trono. O Dio, sta in eterno e: Scettro d‘equità è lo scettro del tuo regno; hai amato la giustizia e odiato l’iniquità. Perciò ti unse Dio, il tuo Dio, con olio di esultanza più dei tuoi compagni.”

Nella Versione Riveduta si legge:
“… parlando del Figlio dice: Il tuo trono o Dio dura di secolo in secolo, e lo scettro del tuo regno è un scettro di giustizia. Tu hai amato la giustizia e odiato l’iniquità: perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto con olio di letizia, a preferenza dei tuoi compagni.”

Cattolici e protestanti sono concordi nell’ attribuire l’espressione “o Dio” del versetto 8 a Gesù, quantunque nel versetto 9 si legga che il Figlio ha un dio sopra di se: il Padre. Naturalmente si cerca di aggirare l’ostacolo sostenendo che il versetto 9 si riferirebbe a Gesù come uomo, in quanto tale sottoposto a Dio.

Resta comunque da vedere se il testo greco originario giustifica le suddette traduzioni. A tale scopo, nella pagina che segue verrà riprodotto il testo greco del brano della lettera agli Ebrei, il testo di una traduzione interlineare sbagliata e il testo di una traduzione interlineare corretta. A tale fine si riporta il testo greco del “Nuovo testamento” di Nestle-Aland (nei righi 1, 4, 7, 10, 13 e 16) la traduzione parola per parola che figura nel “NUOVO TESTAMENTO INTERLINEARE” delle Edizioni San Paolo (nei righi 2, 5, 8, 11, 14 e 17) e, di seguito, (nei righi 3, 6, 9, 12, 15 e 18) viene riportata la traduzione interlineare corretta. In seguito verrà spiegato dove sta l’errore nel tradurre il testo greco dal quale deriva la pretesa deificazione di Gesù Cristo:

1. πρòς δε τòν υιός, Ό θρόνος σου ο θεός εις τòν
2. a invece il Figlio: Il trono di te, o Dio, per la
3. verso invece il Figlio: Il trono di te il Dio per le

4. αιωνα του αιωνος, και η ράβδος της ευθύτητος
5. eternità dell’ eternità, e lo scettro di rettitudine
6. età delle età, e lo scettro di rettitudine

7. ράβδος της βασιλείας σου. ηγάπησας δικαιοσύνην
8. (lo) scettro del regno di te. Hai amato (la) giustizia
9. scettro del regno di te Hai amato giustizia

10. και εμίσησας ανομίαν˙ δια τουτο έχρισέν σε ο
11. e hai odiato (l’) iniquità; per questo unse te -
12. e hai odiato iniquità per questo unse te il

13. θεός ο θεός σου έλαιον αγαλλιάσεως παρα τους
14. Dio. Il Dio di te con olio di esultanza piuttosto che i
15. Dio, il Dio di te, olio di esultanza a fianco i

16. μετόχους σου.
17. compagni di te.
18. compagni di te.

In greco l’articolo determinativo, singolare, maschile è:
Ό (se maiuscolo) oppure ο (se minuscolo).

Sempre in greco, l’ interiezione vocativa “o” si scrive:
Ώ (se maiuscola) oppure ω (se minuscola).

Ne consegue che nel rigo 1 la traduzione di “ο θεός” è “il Dio”, e non “o Dio” e che la “ο” del rigo 10 dovrebbe anch’essa essere tradotta “il” e non sostituita con un semplice trattino. Del resto il traduttore del “NUOVO TESTAMENTO INTERLINEARE” dimostra, quando vuole, di saper ben tradurre “ο θεóς” in quanto al rigo 14 lo traduce “il Dio”. Perché allora al rigo 2 lo traduce “o Dio” come se fosse un’invocazione a Gesù? Evidentemente il pregiudizio teologico della deificazione di Gesù ha preso il sopravvento sulla correttezza nella traduzione. E’ appena il caso di aggiungere che in greco l’invocazione “o Dio” sarebbe stata scritta “ω θεός”.

La citazione in Ebrei 1:8,9 è tratta dal Salmo 45:7,8. Nemmeno nel testo ebraico dei Salmi ricorre l’invocazione “o Dio”. Nella traduzione francese del testo ebraico, l’ebraista André Chouraqui così traduce:
“Ton trône, Elohîm, est à jamais. Le sceptre de ton royaume est sceptre de rectitude. Tu aime la justice, tu hais le crime. Ainsi Elohîm, ton Elohîm, t’a messié d’huile d’exultation plutot que tes associés.” (Il tuo trono, Dio, è per sempre. Lo scettro del tuo regno è scettro di rettitudine. Perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto di olio di esultanza piuttosto che i tuoi compagni.)

Due cose vanno notate in questo testo ebraico: in primo luogo, che Dio viene indicato con Elohim, plurale intensivo che viene applicato al singolare all’Iddio onnipotente e non ad esseri deificati; in secondo luogo, che non vi ricorre Elohim con il vocativo “o Dio”.

Dio è alla base di ogni autorità costituita, anche delle autorità umane. Ne costituisce per così dire il trono, come è scritto nell’epistola di Paolo ai Romani 13:1. A maggior ragione Dio è il fondamento, il trono, del ben più durevole regno del Messia

Non si può quindi concludere per la deificazione di Gesù Cristo richiamandosi ad Ebrei 1:8 e 9.


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Ma dove l'avete pescato questo tizio?
Secondo lui i traduttori di traduzioni autorevoli come quelle citate si sono sbagliate?
Conosce il greco koinè questo personaggio?
Senza dilungarmi troppo preciso che il vocativo non è fatto solo dalla omega, come sostiene costui, ma anche dalla omicron e dalla eta, ecco alcuni esempi che lo smentiscono inesorabilmente, userò proprio la TNM:

Ebrei 10:7 "Quindi ho detto: ‘Ecco, io vengo (nel rotolo del libro è scritto di me) per fare, o Dio [gr:ho theos], la tua volontà’”."

luca 18:11,13 11 Il fariseo stando in piedi pregava fra sé in questo modo: ‘O Dio[gr:ho theos], ti ringrazio che non sono come il resto degli uomini, rapaci, ingiusti, adulteri, e neanche come questo esattore di tasse. 13 Ma l’esattore di tasse stando a distanza non voleva neanche alzare gli occhi al cielo, anzi si batteva il petto, dicendo: ‘O Dio[gr:ho theos], sii misericordioso verso di me peccatore’.

bastano o devo continuare?
E' il contesto e la posizione che determinano il vocativo, nel caso in questione la ripetizione del doppio articolo può rendere uno di loro un vocativo:
ho theos, ho theos sou...
può essere tradotto come:
[perciò] o Dio, il tuo Dio...
oppure:
[perciò] Dio, il tuo Dio...
Entrambe sono lecite dal punto di vista gtrammaticale, il punto non è tanto nel verso 9, ma nel verso 8, pensare che il padre sia il trono di Cristo è una figura alquanto improbabile, Non esiste nessun altro caso in cui Dio è il trono di qualcuno.
Metzger sostiene che quì ho theos può essere considerato come vocativo (come hanno compreso la maggioranza dei traduttori) oppure come predicato nominale (una minoranza tra cui la tnm) ma lui personalmente ritiene "altamente improbabile" la seconda scelta (a textual commentary pag 593).
Il testo ebraico del salmo sembra propendere per la versione con il vocativo, anche la traduzione di Aquila, e i padri madrelingua come Ireneo, Giustino, Tertulliano e Gerolamo scelsero il vocativo.
Insomma le cose non sono mai così semplici e assolute come si vuol far credere.
ciao
(SimonLeBon)
00sabato 26 dicembre 2009 09:36
Re: SOSTIENE LA DEIFICAZIONE DI GESU’ CRISTO?
amico di oreste, 12/25/2009 10:20 PM:


Ma dove l'avete pescato questo tizio?
Secondo lui i traduttori di traduzioni autorevoli come quelle citate si sono sbagliate?
Conosce il greco koinè questo personaggio?
Senza dilungarmi troppo preciso che il vocativo non è fatto solo dalla omega, come sostiene costui, ma anche dalla omicron e dalla eta, ecco alcuni esempi che lo smentiscono inesorabilmente, userò proprio la TNM:

Ebrei 10:7 "Quindi ho detto: ‘Ecco, io vengo (nel rotolo del libro è scritto di me) per fare, o Dio [gr:ho theos], la tua volontà’”."

luca 18:11,13 11 Il fariseo stando in piedi pregava fra sé in questo modo: ‘O Dio[gr:ho theos], ti ringrazio che non sono come il resto degli uomini, rapaci, ingiusti, adulteri, e neanche come questo esattore di tasse. 13 Ma l’esattore di tasse stando a distanza non voleva neanche alzare gli occhi al cielo, anzi si batteva il petto, dicendo: ‘O Dio[gr:ho theos], sii misericordioso verso di me peccatore’.

bastano o devo continuare?
E' il contesto e la posizione che determinano il vocativo, nel caso in questione la ripetizione del doppio articolo può rendere uno di loro un vocativo:
ho theos, ho theos sou...
può essere tradotto come:
[perciò] o Dio, il tuo Dio...
oppure:
[perciò] Dio, il tuo Dio...
Entrambe sono lecite dal punto di vista gtrammaticale, il punto non è tanto nel verso 9, ma nel verso 8, pensare che il padre sia il trono di Cristo è una figura alquanto improbabile, Non esiste nessun altro caso in cui Dio è il trono di qualcuno.
Metzger sostiene che quì ho theos può essere considerato come vocativo (come hanno compreso la maggioranza dei traduttori) oppure come predicato nominale (una minoranza tra cui la tnm) ma lui personalmente ritiene "altamente improbabile" la seconda scelta (a textual commentary pag 593).
Il testo ebraico del salmo sembra propendere per la versione con il vocativo, anche la traduzione di Aquila, e i padri madrelingua come Ireneo, Giustino, Tertulliano e Gerolamo scelsero il vocativo.
Insomma le cose non sono mai così semplici e assolute come si vuol far credere.
ciao



Da parte mia trovo davvero significativo, emblematico, che tutto lo sforzo di scienza trinitaria durato secoli finisca, alla fin fine, per attaccarsi a due esclamazioni di dubbio significato, anziché a sane ed incontrovertibili, chiare e ripetute, affermazioni della Scrittura, per identificare il Cristo con "ho Theos".

E' la classica montagna che partorisce il... topolino.

Simon
amico di oreste
00sabato 26 dicembre 2009 11:21
Re: Re: SOSTIENE LA DEIFICAZIONE DI GESU’ CRISTO?
(SimonLeBon), 12/26/2009 9:36 AM:

amico di oreste, 12/25/2009 10:20 PM:


Ma dove l'avete pescato questo tizio?
Secondo lui i traduttori di traduzioni autorevoli come quelle citate si sono sbagliate?
Conosce il greco koinè questo personaggio?
Senza dilungarmi troppo preciso che il vocativo non è fatto solo dalla omega, come sostiene costui, ma anche dalla omicron e dalla eta, ecco alcuni esempi che lo smentiscono inesorabilmente, userò proprio la TNM:

Ebrei 10:7 "Quindi ho detto: ‘Ecco, io vengo (nel rotolo del libro è scritto di me) per fare, o Dio [gr:ho theos], la tua volontà’”."

luca 18:11,13 11 Il fariseo stando in piedi pregava fra sé in questo modo: ‘O Dio[gr:ho theos], ti ringrazio che non sono come il resto degli uomini, rapaci, ingiusti, adulteri, e neanche come questo esattore di tasse. 13 Ma l’esattore di tasse stando a distanza non voleva neanche alzare gli occhi al cielo, anzi si batteva il petto, dicendo: ‘O Dio[gr:ho theos], sii misericordioso verso di me peccatore’.

bastano o devo continuare?
E' il contesto e la posizione che determinano il vocativo, nel caso in questione la ripetizione del doppio articolo può rendere uno di loro un vocativo:
ho theos, ho theos sou...
può essere tradotto come:
[perciò] o Dio, il tuo Dio...
oppure:
[perciò] Dio, il tuo Dio...
Entrambe sono lecite dal punto di vista gtrammaticale, il punto non è tanto nel verso 9, ma nel verso 8, pensare che il padre sia il trono di Cristo è una figura alquanto improbabile, Non esiste nessun altro caso in cui Dio è il trono di qualcuno.
Metzger sostiene che quì ho theos può essere considerato come vocativo (come hanno compreso la maggioranza dei traduttori) oppure come predicato nominale (una minoranza tra cui la tnm) ma lui personalmente ritiene "altamente improbabile" la seconda scelta (a textual commentary pag 593).
Il testo ebraico del salmo sembra propendere per la versione con il vocativo, anche la traduzione di Aquila, e i padri madrelingua come Ireneo, Giustino, Tertulliano e Gerolamo scelsero il vocativo.
Insomma le cose non sono mai così semplici e assolute come si vuol far credere.
ciao



Da parte mia trovo davvero significativo, emblematico, che tutto lo sforzo di scienza trinitaria durato secoli finisca, alla fin fine, per attaccarsi a due esclamazioni di dubbio significato, anziché a sane ed incontrovertibili, chiare e ripetute, affermazioni della Scrittura, per identificare il Cristo con "ho Theos".

E' la classica montagna che partorisce il... topolino.

Simon



La risposta è che per noi sono chiarissime, e non vi è alcun dubbio significato, ma non lo possono essere per voi, perchè se fossero chiari, dovreste ricostrure l'intero castello che vi siete creati...

ciao

(SimonLeBon)
00sabato 26 dicembre 2009 15:09
Re: SOSTIENE LA DEIFICAZIONE DI GESU’ CRISTO?
amico di oreste, 12/26/2009 11:21 AM:



La risposta è che per noi sono chiarissime, e non vi è alcun dubbio significato, ma non lo possono essere per voi, perchè se fossero chiari, dovreste ricostrure l'intero castello che vi siete creati...

ciao



Ugualmente per parte trinitaria. Leviamo queste due interiezioni e vediamo cosa resta dell'identificazione "Cristo" = "il Dio".

Del "Padre" è detto che è "ho theos".

Del "Figlio" cosa viene detto?
Dello "Spirito Santo" cosa viene detto?

Nuovamente sbagli: non occorre creare alcun castello, semplicemente perchè il NT parte dalla reltà strettamente monoteistica dell'AT, non viceversa.
Chi deve costruire è il trinitario, e farlo basandosi sulle esclamazioni lascia molto perplesso, non solo il tdG, ma chiunque sia ragionevole.

Ad ogni modo non capisco perchè devi sviare l'argomento su accuse gratuite: stavamo ragionando sul senso di quelle esclamazioni di Tommaso, ti è già passata la voglia?

Simon
amico di oreste
00sabato 26 dicembre 2009 16:07
Re: Re: SOSTIENE LA DEIFICAZIONE DI GESU’ CRISTO?
(SimonLeBon), 26/12/2009 15.09:



Ugualmente per parte trinitaria. Leviamo queste due interiezioni e vediamo cosa resta dell'identificazione "Cristo" = "il Dio".

Del "Padre" è detto che è "ho theos".

Del "Figlio" cosa viene detto?
Dello "Spirito Santo" cosa viene detto?

Nuovamente sbagli: non occorre creare alcun castello, semplicemente perchè il NT parte dalla reltà strettamente monoteistica dell'AT, non viceversa.
Chi deve costruire è il trinitario, e farlo basandosi sulle esclamazioni lascia molto perplesso, non solo il tdG, ma chiunque sia ragionevole.

Ad ogni modo non capisco perchè devi sviare l'argomento su accuse gratuite: stavamo ragionando sul senso di quelle esclamazioni di Tommaso, ti è già passata la voglia?

Simon



Ma con la trinità il monoteismo è comunque salvo, è il vostro modo di intendere "dio" che crea problemi...
Del padre è detto che è ho theos e ho kyrios, del figlio è detto che è theos e ho theos, monoghenes theos e monoghenes uios oltre a essere il solo kyrios e il Salvatore, primogenito e principio di ogni cosa, mezzo e creatore, ecc...
Dello Spirito santo se ne parla come di una persona, egli scruta le profondità di Dio e avrebbe spiegato cose che riguardavano il padre e il figlio, lo Spirito è Signore ed è creatore, dove lo vuoi mettere se non accanto al padre e al figlio?
Ciao
(SimonLeBon)
00sabato 26 dicembre 2009 21:45
Re: SOSTIENE LA DEIFICAZIONE DI GESU’ CRISTO?
Ciao ADO,
direi di procedere con metodo, cosi' l'uditorio capisce meglio.

amico di oreste, 12/26/2009 4:07 PM:



Ma con la trinità il monoteismo è comunque salvo, è il vostro modo di intendere "dio" che crea problemi...



siamo qui apposta per vedere se è vero. O no?

ADO:


Del padre è detto che è ho theos e ho kyrios



Sono d'accordo. Ma procediamo con metodo.
Vediamo anche quante volte è chiamato "theos" e quante "ho theos", ovviamente includendo tutti i casi tipici della declinazione greca.

ADO:

... del figlio è detto che è theos e ho theos



Sempre con metodo.
Vediamo quante volte "theos" e quante "ho theos".
Possiamo anche considerarli uno per uno, che forse è piu' chiaro.

ADO:

monoghenes theos e monoghenes uios oltre a essere il solo kyrios e il Salvatore, primogenito e principio di ogni cosa, mezzo e creatore, ecc...



Perchè solo il figlio è monoghenes theos, il solo kyrios, il salvatore, il principio di ogni cosa, il creatore?

ADO:

Dello Spirito santo se ne parla come di una persona, egli scruta le profondità di Dio e avrebbe spiegato cose che riguardavano il padre e il figlio, lo Spirito è Signore ed è creatore, dove lo vuoi mettere se non accanto al padre e al figlio?
Ciao



E' una bella ideona. Mettiamola da parte, per ora.
Procediamo con metodo.
Vediamo prima quante volte è chiamato "theos" e quante "ho theos", come per gli altri due.

Poi facciamo una tabella riassuntiva, come si fa a scuola.

Vista la mole della ricerca, propongo di comiciare dai 4 vangeli e di prendercene 1 a testa:

io prendo Matteo
tu prendi Marco
Barnabino o Spener prendono Luca e
Ortodox prende Giovanni.

Ognuno posta i risultati in questo 3D e nel caso di Cristo e dello SS riportiamo gli specifici versetti.

OK?

Simon
amico di oreste
00sabato 26 dicembre 2009 23:29
Re: Re: SOSTIENE LA DEIFICAZIONE DI GESU’ CRISTO?
(SimonLeBon), 26/12/2009 21.45:

Ciao ADO,
direi di procedere con metodo, cosi' l'uditorio capisce meglio.

amico di oreste, 12/26/2009 4:07 PM:



Ma con la trinità il monoteismo è comunque salvo, è il vostro modo di intendere "dio" che crea problemi...



siamo qui apposta per vedere se è vero. O no?

ADO:


Del padre è detto che è ho theos e ho kyrios



Sono d'accordo. Ma procediamo con metodo.
Vediamo anche quante volte è chiamato "theos" e quante "ho theos", ovviamente includendo tutti i casi tipici della declinazione greca.

ADO:

... del figlio è detto che è theos e ho theos



Sempre con metodo.
Vediamo quante volte "theos" e quante "ho theos".
Possiamo anche considerarli uno per uno, che forse è piu' chiaro.

ADO:

monoghenes theos e monoghenes uios oltre a essere il solo kyrios e il Salvatore, primogenito e principio di ogni cosa, mezzo e creatore, ecc...



Perchè solo il figlio è monoghenes theos, il solo kyrios, il salvatore, il principio di ogni cosa, il creatore?

ADO:

Dello Spirito santo se ne parla come di una persona, egli scruta le profondità di Dio e avrebbe spiegato cose che riguardavano il padre e il figlio, lo Spirito è Signore ed è creatore, dove lo vuoi mettere se non accanto al padre e al figlio?
Ciao



E' una bella ideona. Mettiamola da parte, per ora.
Procediamo con metodo.
Vediamo prima quante volte è chiamato "theos" e quante "ho theos", come per gli altri due.

Poi facciamo una tabella riassuntiva, come si fa a scuola.

Vista la mole della ricerca, propongo di comiciare dai 4 vangeli e di prendercene 1 a testa:

io prendo Matteo
tu prendi Marco
Barnabino o Spener prendono Luca e
Ortodox prende Giovanni.

Ognuno posta i risultati in questo 3D e nel caso di Cristo e dello SS riportiamo gli specifici versetti.

OK?

Simon




Basta che non bari, perchè non ti ho mai scritto che nella bibbia lo Spirito santo è chiamato Dio, io ho usato altre parole, (non sono così sprovveduto caro da lasciarti "scoperto il mio fianco" le scritture le conosco bene [SM=g27988] ) del resto non è mai scritto neanche che l'arcangelo Michele sia il Cristo pre invcarnato eppure in base a dei processi logici lo credete...
Non tutto ciò che non è scritto nella bibbia lo possiamo scartare, anche perchè proprio lui " il Paracletos, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli vi insegnerà tutto e vi farà ricordare tutto ciò che vi ho detto."
Infine a me basterebbe un verso solo dove Cristo è chiamato ho theos o theos per giungere alla spiegazione trinitaria e ce ne sono molti di più, che poi il padre sia chiamato in tal modo nella stragrande maggioranza dei casi, vuol dire solo che gli ebrei conoscevano solo lui come Dio, del resto la venuta del Figlio per loro e per tutte le generazioni passate, "era un mistero" dice Paolo.

Ciao
(Gladio)
00domenica 27 dicembre 2009 01:39
Re: Re: Re: SOSTIENE LA DEIFICAZIONE DI GESU’ CRISTO?
amico di oreste, 26/12/2009 23.29:




Basta che non bari, perchè non ti ho mai scritto che nella bibbia lo Spirito santo è chiamato Dio, io ho usato altre parole, (non sono così sprovveduto caro da lasciarti "scoperto il mio fianco" le scritture le conosco bene [SM=g27988] ) del resto non è mai scritto neanche che l'arcangelo Michele sia il Cristo pre invcarnato eppure in base a dei processi logici lo credete...
Non tutto ciò che non è scritto nella bibbia lo possiamo scartare, anche perchè proprio lui " il Paracletos, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli vi insegnerà tutto e vi farà ricordare tutto ciò che vi ho detto."
Infine a me basterebbe un verso solo dove Cristo è chiamato ho theos o theos per giungere alla spiegazione trinitaria e ce ne sono molti di più, che poi il padre sia chiamato in tal modo nella stragrande maggioranza dei casi, vuol dire solo che gli ebrei conoscevano solo lui come Dio, del resto la venuta del Figlio per loro e per tutte le generazioni passate, "era un mistero" dice Paolo.

Ciao





Chissà perchè per tè è tutto così semplice e chiaro quando quelli della tua razza o specie o stirpe [SM=g27988] .......... ci hanno impiegato 400 anni per incartarci il pensiero trinitario arrivi tù ed è tutto così semplice..........si semplice fare dire alla scrittura cose che non dice,facile fare assiomi,comporre puzzle improponibili........secondo mè nella tua testa non hai nemmeno chiaro tù cosa sia esattamente la Trinità.

è assolutamente necessario per i sostenitori della Trinità convincere gli altri che vi sia una distinzione tra una persona e un essere.

Partite dicendo che il Dio che adorate è l'unico Dio e il solo Dio poi però sostenete che tre diverse persone sono completamente DIO,POI OVVIAMENTE speculate sul significato che una persona comune attribuirebbe al termine persona dandole appunto un significato fuori da ogni logica comprensione.
Per noi abitanti del pianeta terra,visto che tu forse provieni da Marte,una persona distinta che posso essere io ,tu mia nonna è sempre intesa come un essere individuale,non potremmo usare il termine persona per un padre umano e suo figlio senza allo stesso tempo creare una distinzione in termini di essere .........fuori a ogni dubbio non sono un unico essere umano ma due.
Ambedue hanno anche un carattere e una personalità unica così come una volontà e un pensiero distinti.
Ma è possibile fare riferimento a DIo Padre e a suo Figlio senza distinguerli come esseri?
Non ti ci arrovellare troppo in questi ragionameti ADO SAI BENISSIMO CHE che la dottrina trinitaria è intrinsecamente contraddittoria all'esperienza umana e sopratutto in contraddizione con la bibbia stessa.

Adesso sono stanco morto e me cala la palpebra ma parteciperò compatibilmente con i miei impegni a questa interessante discussione così visto che sei tanto bravo caro Ado ci spiegherai la differenza che c'è tra persona ed esere.
(SimonLeBon)
00domenica 27 dicembre 2009 09:51
Re: SOSTIENE LA DEIFICAZIONE DI GESU’ CRISTO?
amico di oreste, 12/26/2009 11:29 PM:



Basta che non bari, perchè non ti ho mai scritto che nella bibbia lo Spirito santo è chiamato Dio...



Beh, scriviamo Bibbia col maiuscolo, visto che ne presumiamo l'ispirazione, contrariamente a molti altri biblia.

Cioè ancora prima di fare la ricerca, già metti le mani avanti e vieni a dire che "... la Bibbia non lo dice ma io lo so, che è anche lui ho theos"?

Devo dedurre che tu hai altre fonti d'ispirazione? [SM=g27986]

ADO:

...io ho usato altre parole, (non sono così sprovveduto caro da lasciarti "scoperto il mio fianco" le scritture le conosco bene [SM=g27988] ) del resto non è mai scritto neanche che l'arcangelo Michele sia il Cristo pre invcarnato eppure in base a dei processi logici lo credete...



Se questo ti fa inciampare, rinuncio volentieri in questa sede a credere che "l'arcangelo Michele sia il Cristo pre incarnato", poiché non è un'affermazione biblica esplicita. Continuiamo dunque la nostra ricerca biblica.

ADO:

Non tutto ciò che non è scritto nella bibbia lo possiamo scartare, anche perchè proprio lui " il Paracletos, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli vi insegnerà tutto e vi farà ricordare tutto ciò che vi ho detto."



E dunque?

ADO:

Infine a me basterebbe un verso solo dove Cristo è chiamato ho theos o theos per giungere alla spiegazione trinitaria e ce ne sono molti di più, che poi il padre sia chiamato in tal modo nella stragrande maggioranza dei casi, vuol dire solo che gli ebrei conoscevano solo lui come Dio, del resto la venuta del Figlio per loro e per tutte le generazioni passate, "era un mistero" dice Paolo.

Ciao



Mi stupisco ogni volta, di quanto voi trinitari siate cosi' "semplicioni" e contemporaneamente "complessi e complicati ai limiti del cervellotico", a seconda del caso.

Se a te basta un versetto controverso per costruirci sopra le tue teorie trinitarie direi che non ti serve affatto la Bibbia per fare teologia!
Tu probabilmente cerchi qualcos'altro, possibilmente una giustificazione a posteriori, per mettere a posto la coscienza.
O sbaglio?

Simon

p.s. Nella mia semplicità di monoteista mi sono scordato un dettaglio non irrilevante. Dal punto di vista trinitario abbiamo una figura nuova che dovrebbe comparire nelle scritture: "il Dio", cioè non "il Padre" ma "il Padre, il Figlio e lo SS riuniti in uno".
Per parte trinitaria si dovrebbe indicare queli versetti indicano questo "Dio trino", visto che non abbiamo alcuna espressione separata, nel Testo, per indicarlo.

Allora cominciamo?
amico di oreste
00domenica 27 dicembre 2009 19:49
Re: Re: Re: Re: SOSTIENE LA DEIFICAZIONE DI GESU’ CRISTO?
(Gladio), 27/12/2009 1.39:





Chissà perchè per tè è tutto così semplice e chiaro quando quelli della tua razza o specie o stirpe [SM=g27988] .......... ci hanno impiegato 400 anni per incartarci il pensiero trinitario arrivi tù ed è tutto così semplice..........si semplice fare dire alla scrittura cose che non dice,facile fare assiomi,comporre puzzle improponibili........secondo mè nella tua testa non hai nemmeno chiaro tù cosa sia esattamente la Trinità.

è assolutamente necessario per i sostenitori della Trinità convincere gli altri che vi sia una distinzione tra una persona e un essere.

Partite dicendo che il Dio che adorate è l'unico Dio e il solo Dio poi però sostenete che tre diverse persone sono completamente DIO,POI OVVIAMENTE speculate sul significato che una persona comune attribuirebbe al termine persona dandole appunto un significato fuori da ogni logica comprensione.
Per noi abitanti del pianeta terra,visto che tu forse provieni da Marte,una persona distinta che posso essere io ,tu mia nonna è sempre intesa come un essere individuale,non potremmo usare il termine persona per un padre umano e suo figlio senza allo stesso tempo creare una distinzione in termini di essere .........fuori a ogni dubbio non sono un unico essere umano ma due.
Ambedue hanno anche un carattere e una personalità unica così come una volontà e un pensiero distinti.
Ma è possibile fare riferimento a DIo Padre e a suo Figlio senza distinguerli come esseri?
Non ti ci arrovellare troppo in questi ragionameti ADO SAI BENISSIMO CHE che la dottrina trinitaria è intrinsecamente contraddittoria all'esperienza umana e sopratutto in contraddizione con la bibbia stessa.

Adesso sono stanco morto e me cala la palpebra ma parteciperò compatibilmente con i miei impegni a questa interessante discussione così visto che sei tanto bravo caro Ado ci spiegherai la differenza che c'è tra persona ed esere.




Secondo voi io dovrei rispondere a chi non è capace di argomentare senza insultare?
O il signore quì sopra riformula eventuali dubbi o domande senza insultarmi, oppure può benissimo rimanere dove si trova con le sicurezze che ha e soprattutto continuando a fare monologhi con gli ignoranti che non gli sanno rispondere.
Buonaserata.
Walter.Simoni
00domenica 27 dicembre 2009 21:39
Re: Re: Re: Re: Re: SOSTIENE LA DEIFICAZIONE DI GESU’ CRISTO?
amico di oreste, 27/12/2009 19.49:




Secondo voi io dovrei rispondere a chi non è capace di argomentare senza insultare?
O il signore quì sopra riformula eventuali dubbi o domande senza insultarmi, oppure può benissimo rimanere dove si trova con le sicurezze che ha e soprattutto continuando a fare monologhi con gli ignoranti che non gli sanno rispondere.
Buonaserata.



Non essere troppo permaloso, ADO! Ricorda ogni tanto che anche i tuoi modi talune volte possono apparire come "insulti".

In ogni caso, invito tutti al rispetto reciproco, al di là delle opinioni differenti di ciascuno. Il rispetto è alla base di un dialogo costruttivo: l'abbiamo anche studiato nelle ns adunanze questo fine settimana.

Shalom

bruciolis
00domenica 27 dicembre 2009 23:43
amico di oreste, 26/12/2009 16.07:



Ma con la trinità il monoteismo è comunque salvo, è il vostro modo di intendere "dio" che crea problemi...
Ciao



ah, buona questa!!
caro mio, tu, che credi al dogma trinitario, sei costretto
a fare della matematica un'opinione quando no lo è: 1+1+1=1???.
pur essendo, ogni persona della Trinità, Dio, non puoi
dire che sono tre Dei (come sarebbe logico dire)
solo per la questione monoteistica, la quale è imprescindibile!
vi sembra questa trovata una soluzione logica al problema?
se il Figlio, dite, è nel seno del Padre, sai spiegarmi cosa significhi
il fatto che la terza Persona proceda dalle prime due?
chi crede nel monoteismo puro non siete certamente voi!!!
(se ti interessano i numeri, ti assicuro che a questa mia affermazione
è d'accordo sia il mondo ebraico che quello musulmano punto).
ah, se però risolvete tutto con una faciloneria abituale di cui
è capace pure mio nipote che deve ancora venire al mondo...allora
siamo tutti in una botte di ferro!!



(Gladio)
00lunedì 28 dicembre 2009 01:42
Re: Re: Re: Re: Re: SOSTIENE LA DEIFICAZIONE DI GESU’ CRISTO?
amico di oreste, 27/12/2009 19.49:




Secondo voi io dovrei rispondere a chi non è capace di argomentare senza insultare?
O il signore quì sopra riformula eventuali dubbi o domande senza insultarmi, oppure può benissimo rimanere dove si trova con le sicurezze che ha e soprattutto continuando a fare monologhi con gli ignoranti che non gli sanno rispondere.
Buonaserata.




Las frase incriminata è questa(presumo):secondo mè nella tua testa non hai nemmeno chiaro tù cosa sia esattamente la Trinità.

Ok te la scrivo in altro modo.........:penso che fai molta confusione e che non hai chiaro nemmeno tu il concetto trinitario.........

Te lo riscrivo diversamente ancora: sono convinto che non hai nemmeno tu ben chiaro ancora il concetto trinitario e la sua articolazione.......

ancora potrei dirti: caro ADO,dalle tue parole mi sembri più confuso che persuaso a parlarci di trinità........sei certo di conoscere a fondo le sue sfumature.........?

Se fai appunti su queste cose siamo fritti.......eviterò di usare il termine testa applicato alla tua persona perchè capisco che ti procura orticaria e quì non abbiamo trimeton in fiale.......

Saluti ADO.
amico di oreste
00lunedì 28 dicembre 2009 07:05
Re:
bruciolis, 12/27/2009 11:43 PM:



ah, buona questa!!
caro mio, tu, che credi al dogma trinitario, sei costretto
a fare della matematica un'opinione quando no lo è: 1+1+1=1???.
pur essendo, ogni persona della Trinità, Dio, non puoi
dire che sono tre Dei (come sarebbe logico dire)
solo per la questione monoteistica, la quale è imprescindibile!
vi sembra questa trovata una soluzione logica al problema?
se il Figlio, dite, è nel seno del Padre, sai spiegarmi cosa significhi
il fatto che la terza Persona proceda dalle prime due?
chi crede nel monoteismo puro non siete certamente voi!!!
(se ti interessano i numeri, ti assicuro che a questa mia affermazione
è d'accordo sia il mondo ebraico che quello musulmano punto).
ah, se però risolvete tutto con una faciloneria abituale di cui
è capace pure mio nipote che deve ancora venire al mondo...allora
siamo tutti in una botte di ferro!!






Vi vedo agitati o sbaglio?
Se il confronto vi reca nervosismi del genere allora dovresti evitarlo, io capisco che il 99% delle persone alle quali predichi sia ignorante riguardo questa dottrina (colpa sia loro che non approfondiscono, che dei loro pastori) e l'accetta per pura fede, capisco anche che essi siano sorpresi della vostra visione più semplice di Dio, ma se quando trovate uno che la dottrina in questione l'ha studiata veramente e continua a farlo, vi fate prendere il "delirium tremens" semplicemente perchè finalmente riesce a rispondervi a dovere (e non mi riferisco solo a me, ma anche ai miei amici che hanno disquisito fino ad ora) cosa dovrei pensare?
Le tre persone trinitarie sono "una cosa sola" semplicemente perchè non può essere diversamente la dove non esiste uno spazio che le possa separare, d'altrone non vi è alternativa:
O Dio è uno sia come sostanza sia come persona e si è divertito a manifestarsi una volta come padre, un'altra come figlio e una terza come Spirito santo, ed allora crediamo nel modalismo, oppure è uno in natura, (Dio appunto) ma trino nelle "persone"(padre figlio e spirito santo) termine inappropriato, ma abbiamo solo questo.
Le altre teorie non hanno senso perchè non può esistere un dio accanto al Dio, saremmo politeisti senza neanche rendercene conto.
Quanto sopra è incomprensibile?
E da quando l'essere divino deve esserlo? Può una creatura capire il suo creatore, se questa è altra cosa rispetto a lui?
"A chi mi potete assomigliare?"
Chiedi riguardo lo Spirito santo... noi ci atteniamo a quello che dicono le scritture, esse dicono che egli procede dal padre, e in ambito economico dal padre e dal figlio, in questo tutte le chiese sono d'accordo, questo noi leggiamo e a questo ci atteniamo.
Ciao

amico di oreste
00lunedì 28 dicembre 2009 07:07
Re: Re: Re: Re: Re: Re: SOSTIENE LA DEIFICAZIONE DI GESU’ CRISTO?
(Gladio), 12/28/2009 1:42 AM:




Las frase incriminata è questa(presumo):secondo mè nella tua testa non hai nemmeno chiaro tù cosa sia esattamente la Trinità.

Ok te la scrivo in altro modo.........:penso che fai molta confusione e che non hai chiaro nemmeno tu il concetto trinitario.........

Te lo riscrivo diversamente ancora: sono convinto che non hai nemmeno tu ben chiaro ancora il concetto trinitario e la sua articolazione.......

ancora potrei dirti: caro ADO,dalle tue parole mi sembri più confuso che persuaso a parlarci di trinità........sei certo di conoscere a fondo le sue sfumature.........?

Se fai appunti su queste cose siamo fritti.......eviterò di usare il termine testa applicato alla tua persona perchè capisco che ti procura orticaria e quì non abbiamo trimeton in fiale.......

Saluti ADO.




Per quanto riguarda te invece, io non mi sento certo arrivato (come qualcuun'altro invece crede di esserlo) quindi se tu conosci la trinità meglio di me, sei il benvenuto, sono tutto orecchie, insegnami ciò che non conosco, non vedo l'ora!
saluti
bruciolis
00lunedì 28 dicembre 2009 13:08
Re: Re:
amico di oreste, 28/12/2009 7.05:



Vi vedo agitati o sbaglio?


ti sbagli e di grosso, caro mio!
semmai l'agitato sei proprio tu...

amico di oreste, 28/12/2009 7.05:


Se il confronto vi reca nervosismi del genere allora dovresti evitarlo,



nervosismi??????????
se non sei in grado di distinguere un "nervosismo", qual'è il tuo,
da un tono "allegrotto", qual è il mio
e ti agiti sbagliando i singolari e i plurali,
dovresti fare perlomeno qualche seduta dallo psicologo!

amico di oreste, 28/12/2009 7.05:



io capisco che il 99% delle persone alle quali predichi sia ignorante riguardo questa dottrina (colpa sia loro che non approfondiscono, che dei loro pastori) e l'accetta per pura fede, capisco anche che essi siano sorpresi della vostra visione più semplice di Dio, ma se quando trovate uno che la dottrina in questione l'ha studiata veramente e continua a farlo, vi fate prendere il "delirium tremens" semplicemente perchè finalmente riesce a rispondervi a dovere (e non mi riferisco solo a me, ma anche ai miei amici che hanno disquisito fino ad ora) cosa dovrei pensare?




questo si che si tratta di nervosismo!!!

amico di oreste, 28/12/2009 7.05:



Le tre persone trinitarie sono "una cosa sola" semplicemente perchè non può essere diversamente la dove non esiste uno spazio che le possa separare, d'altrone non vi è alternativa:
O Dio è uno sia come sostanza sia come persona e si è divertito a manifestarsi una volta come padre, un'altra come figlio e una terza come Spirito santo, ed allora crediamo nel modalismo, oppure è uno in natura, (Dio appunto) ma trino nelle "persone"(padre figlio e spirito santo) termine inappropriato, ma abbiamo solo questo.
Le altre teorie non hanno senso perchè non può esistere un dio accanto al Dio, saremmo politeisti senza neanche rendercene conto.



allora vedi che è come dicevo io, ovvero usate la matematica
solo come vostra opinione personale; ovvero 1+1+1=1 per
avere un tornaconto monoteistico.

amico di oreste, 28/12/2009 7.05:



Quanto sopra è incomprensibile?
E da quando l'essere divino deve esserlo? Può una creatura capire il suo creatore, se questa è altra cosa rispetto a lui?
"A chi mi potete assomigliare?"


come volevasi dimostrare: “Voi adorate ciò che non conoscete; (un essere incomprensibile) noi adoriamo ciò che conosciamo”. (il Padre, definito da suo figlio "l'unico vero Dio") (Giov. 4:22; 17:3)


amico di oreste, 28/12/2009 7.05:



Chiedi riguardo lo Spirito santo... noi ci atteniamo a quello che dicono le scritture, esse dicono che egli procede dal padre, e in ambito economico dal padre e dal figlio, in questo tutte le chiese sono d'accordo, questo noi leggiamo e a questo ci atteniamo.
Ciao




meno male che studi dato che non sei in grado di spiegarmi come
la terza Persona procede dalle prime due...
chissà se non studiavi!

Walter.Simoni
00lunedì 28 dicembre 2009 13:39
VI INVITO A RIENTRARE NELL'ARGOMENTO E A SMETTERLA TI COMPORTARVI COME BAMBINI!
QUALORA CONTINUASTE CON QUESTI TONI, LA DISCUSSIONE SARA' CHIUSA E SARANNO PRESI PROVVEDIMENTI.
VI RICORDO CHE QUESTO FORUM DEVE MANTENERE UNA LINEA "PROFESSIONALE", DA "ADDETTI AI LAVORI", NON DA SCIOCCHI E INFANTILI, CHE NON SANNO CONFRONTARSI SENZA GRAFFIARSI!

L'AMMINISTRAZIONE
Methatron
00lunedì 28 dicembre 2009 13:51

Le tre persone trinitarie sono "una cosa sola" semplicemente perchè non può essere diversamente la dove non esiste uno spazio che le possa separare,



Non comprendo: lo spazio, così come noi lo percepiamo, non esiste nemmeno dove vivono gli angeli, sono tutti uno?

C'è anche un'altra cosa che non mi è chiara: in altro tread quando parli dell'essenza trina di Dio sembra che la releghi ad una sfera distinta da dove vivono gli altri esseri spirituali in quanto dichiari ad esempi oche se Gesù li ha creati senza tempo egli non possa condividere la loro natura temporale. Questo non mi è chiaro perché se tutti vivono nel reame spirituale allora tutte le creature ivi generate o create hanno la caratteristica dell'a-temporalità.

Da quale evidenza scritturale nasce questa asserzione?
amico di oreste
00lunedì 28 dicembre 2009 13:52
Re:
Walter.Simoni, 12/28/2009 1:39 PM:

VI INVITO A RIENTRARE NELL'ARGOMENTO E A SMETTERLA TI COMPORTARVI COME BAMBINI!
QUALORA CONTINUASTE CON QUESTI TONI, LA DISCUSSIONE SARA' CHIUSA E SARANNO PRESI PROVVEDIMENTI.
VI RICORDO CHE QUESTO FORUM DEVE MANTENERE UNA LINEA "PROFESSIONALE", DA "ADDETTI AI LAVORI", NON DA SCIOCCHI E INFANTILI, CHE NON SANNO CONFRONTARSI SENZA GRAFFIARSI!

L'AMMINISTRAZIONE




Da parte mia hai tutta la buona volontà, puoi credermi, speriamo che la stessa cosa valga anche per gli altri...

ciao
amico di oreste
00lunedì 28 dicembre 2009 14:06
Re:
Methatron, 12/28/2009 1:51 PM:


Le tre persone trinitarie sono "una cosa sola" semplicemente perchè non può essere diversamente la dove non esiste uno spazio che le possa separare,



Non comprendo: lo spazio, così come noi lo percepiamo, non esiste nemmeno dove vivono gli angeli, sono tutti uno?




Ne io ne te possiamo sapere come sia il loro tempo o il loro spazio, ma di alcune cose posso essere certo:

1) solo Dio è immutabile e lo dicono le scritture, avendo creato lui lo spazio e il relativo tempo, egli ne è "fuori" (anche se questo termine è improprio) diciamo che non gli possono appartenere in quanto è eterno.

2) degli angeli è scritto che fanno parte di "tutte le cose che ha creato" il Cristo,

3)essendo stati creati hanno un loro tempo che inizia appunto il "giorno" in cui sono venuti ad esistere.

Solo di queste cose posso essere sicuro, perchè sono ricavabili dalle scritture, sul resto non mi pronuncio, ma queste sono sufficienti per fare le affermazioni nel post che hai quotato.

ciao
barnabino
00lunedì 28 dicembre 2009 21:18
Una precisazione


degli angeli è scritto che fanno parte di "tutte le cose che ha creato" il Cristo



Non dice "che ha creato" ma dice "per mezzo del quale sono state create". Un pò diverso, non trascurabile il dettaglio che vedo cerchi spesso di "cancellare" dalle citazioni.

[SM=g27993]


amico di oreste
00lunedì 28 dicembre 2009 21:27
Re:
barnabino, 28/12/2009 21.18:

Una precisazione


degli angeli è scritto che fanno parte di "tutte le cose che ha creato" il Cristo



Non dice "che ha creato" ma dice "per mezzo del quale sono state create". Un pò diverso, non trascurabile il dettaglio che vedo cerchi spesso di "cancellare" dalle citazioni.

[SM=g27993]






Come no, poi quando ti prendo atti dove è chiamato "autore della vita" egli diventa improvvisamente l'agente, quando ti prendo ebrei 1:10 dove egli è il "Signore che ha creato la terra e i cieli con le sue mani", allora è solo una citazione che in realtà non si riferisce a lui ma al padre, anche se il contesto parla del figlio...
Poi ti prendo Romani dove Dio è anche il mediatore della creazione, ah no, li non si intende mediatore...

I trinitari non si sono inventati nulla, bisogna solo esaminarle tutte le scritture e non solo quelle che portano l'acqua al nostro mulino.
saluti
barnabino
00lunedì 28 dicembre 2009 22:41
Caro ADO,


Come no, poi quando ti prendo atti dove è chiamato "autore della vita" egli diventa improvvisamente l'agente



Non è colpa mia se i dizionari non lo definiscono l'autore...


quando ti prendo ebrei 1:10 dove egli è il "Signore che ha creato la terra e i cieli con le sue mani", allora è solo una citazione che in realtà non si riferisce a lui ma al padre



Uhmmm... vuoi dirmi che Paolo identificasse Gesù con Geova, e che poco prima lo identifichi con Salomone? Oppure Paolo prende passi dell'AT e li applica al ruolo di Gesù?


Poi ti prendo Romani dove Dio è anche il mediatore della creazione, ah no, li non si intende mediatore...



Anche in quel caso non faccio che citarti dei dizionari... oppure vuoi farmi credere che Dio sia "mediatore" della creazione?

Imsomma, non capisco se vuoi cercare la verità o sei qui solo per illustrarci il catechismo...

Shalom
barnabino
00lunedì 28 dicembre 2009 22:43

I trinitari non si sono inventati nulla, bisogna solo esaminarle tutte le scritture e non solo quelle che portano l'acqua al nostro mulino.



Non capisco cosa vuoi dire... abbiamo sempre esaminato tutte le scritture. Che cosa ci guadagneremmo secondo te ad ignorare le scritture, dato che proprio su di esse che ci basiamo? Non capisco tutto il tuo astio...

Shalom
Methatron
00lunedì 28 dicembre 2009 23:06

1) solo Dio è immutabile e lo dicono le scritture, avendo creato lui lo spazio e il relativo tempo, egli ne è "fuori" (anche se questo termine è improprio) diciamo che non gli possono appartenere in quanto è eterno.



Se ti riferisci a Giacomo, il quale dice che "non c'è variazione del volgimento d'ombra" o "variazione o ombra causata da un volgimento" egli cita quest'espressione nel contesto delle prove che i cristiani debbono sopportare e dopo aver acclarato che egli non prova alcuno coi mali. Quindi Dio non è cambiato e non c'è volgimento d'ombra perché così come non ha mai provato alcuno coi mali così non proverà mai alcuno e quindi i cristiani non debbono essere sviati pensando che Dio possa essere anche lontanamente la causa dei mali.
L'inferenza che ne trai quindi va oltre il contesto in cui è inserita questa descrizione divina.


2) degli angeli è scritto che fanno parte di "tutte le cose che ha creato" il Cristo,



Anche questo punto non mi è chiaro: perché il fatto che per mezzo di Gesù tutta la vita venne all'esistenza lo eleva a un rango superiore alle altre creature? Anche tutta la vita umana è per mezzo di Adam ma Adam non diventa a causa di ciò non-umano.


3)essendo stati creati hanno un loro tempo che inizia appunto il "giorno" in cui sono venuti ad esistere.



Credo che questo assunto derivi dall'interpretazione di Giovanni 1:1. Ma a cosa si riferisce quel principio? Se in principio era la Parola non dimostra che il Logos ha avuto un principio? Il principio lì menzionato non può riferirsi al principio della Parola?



amico di oreste
00martedì 29 dicembre 2009 07:13
Re:
Methatron, 12/28/2009 11:06 PM:


1) solo Dio è immutabile e lo dicono le scritture, avendo creato lui lo spazio e il relativo tempo, egli ne è "fuori" (anche se questo termine è improprio) diciamo che non gli possono appartenere in quanto è eterno.



Se ti riferisci a Giacomo, il quale dice che "non c'è variazione del volgimento d'ombra" o "variazione o ombra causata da un volgimento" egli cita quest'espressione nel contesto delle prove che i cristiani debbono sopportare e dopo aver acclarato che egli non prova alcuno coi mali. Quindi Dio non è cambiato e non c'è volgimento d'ombra perché così come non ha mai provato alcuno coi mali così non proverà mai alcuno e quindi i cristiani non debbono essere sviati pensando che Dio possa essere anche lontanamente la causa dei mali.
L'inferenza che ne trai quindi va oltre il contesto in cui è inserita questa descrizione divina.


2) degli angeli è scritto che fanno parte di "tutte le cose che ha creato" il Cristo,



Anche questo punto non mi è chiaro: perché il fatto che per mezzo di Gesù tutta la vita venne all'esistenza lo eleva a un rango superiore alle altre creature? Anche tutta la vita umana è per mezzo di Adam ma Adam non diventa a causa di ciò non-umano.


3)essendo stati creati hanno un loro tempo che inizia appunto il "giorno" in cui sono venuti ad esistere.



Credo che questo assunto derivi dall'interpretazione di Giovanni 1:1. Ma a cosa si riferisce quel principio? Se in principio era la Parola non dimostra che il Logos ha avuto un principio? Il principio lì menzionato non può riferirsi al principio della Parola?





La differenza fondamentale tra adamo e Cristo è che Cristo crea dal nulla (non poteva esistere nulla se tutto è stato creato da lui) mentre adamo genera figli, non li crea mica, questa differenza è la chiave di volta per comprendere la relazione che vi è tra il padre e il figlio divini e tra loro e il resto della creazione.
In greco "era" indica il verbo essere en da eimi, si può tradurre "esisteva" senza problemi di sorta, quindi in gv 1:1 non si sta dicendo che il logos ebbe un principio, ma che nel principio esisteva, questo fidati, non è il mio punto di vista e se fai una ricerca al riguardo sul verbo en lo scoprirai da solo, se non ti fidi chiedi ad un qualsiasi liceale e ti confermerà quanto ti ho scritto.

ciao

Methatron
00martedì 29 dicembre 2009 09:36

La differenza fondamentale tra adamo e Cristo è che Cristo crea dal nulla (non poteva esistere nulla se tutto è stato creato da lui) mentre adamo genera figli, non li crea mica, questa differenza è la chiave di volta per comprendere la relazione che vi è tra il padre e il figlio divini e tra loro e il resto della creazione.



Ma se non erro anche Gesù crea qualcosa, ma con l'ausilio del Padre, egli è visto come un artefice, qualcuno che coaudiuva. Cosa impedisce di pensare che Dio Padre abbia fornito la sostanza per plasmare tutto il creato? Del resto anche dedurre che Gesù crei dal nulla è un'inferenza che non trova riscontro nelle scritture, ovvero da nessuna parte si dice che Gesù crei dal nulla.


In greco "era" indica il verbo essere en da eimi, si può tradurre "esisteva" senza problemi di sorta, quindi in gv 1:1 non si sta dicendo che il logos ebbe un principio, ma che nel principio esisteva, questo fidati, non è il mio punto di vista e se fai una ricerca al riguardo sul verbo en lo scoprirai da solo...



Ok, quindi a quale principio si rifà Giovanni 1:1? Alla creazione materiale? A quella del reame spirituale? A quella della generazione o creazione del Logos? E' un richiamo alla Genesi e quindi al principio del nostro universo? Quale esegesi utilizzi nel dare una risposta? Quale evidenza scritturale citi a sostegno di ciò che scegli?


questo fidati, non è il mio punto di vista



Ma io non nutro nessuna sorta di pregiudizio nei tuoi confronti, quand'anche mi esponessi il tuo personalissimo e opinabilissimo punto di vista lo apprendo come tale senza nessuna riserva. Qualsiasi arricchimento del mio orizzonte cognitivo, che sia opinabile o meno, lo ritengo sempre un arricchimento. Stai sereno.
amico di oreste
00martedì 29 dicembre 2009 10:11
Re:
Methatron, 12/29/2009 9:36 AM:


La differenza fondamentale tra adamo e Cristo è che Cristo crea dal nulla (non poteva esistere nulla se tutto è stato creato da lui) mentre adamo genera figli, non li crea mica, questa differenza è la chiave di volta per comprendere la relazione che vi è tra il padre e il figlio divini e tra loro e il resto della creazione.



Ma se non erro anche Gesù crea qualcosa, ma con l'ausilio del Padre, egli è visto come un artefice, qualcuno che coaudiuva. Cosa impedisce di pensare che Dio Padre abbia fornito la sostanza per plasmare tutto il creato? Del resto anche dedurre che Gesù crei dal nulla è un'inferenza che non trova riscontro nelle scritture, ovvero da nessuna parte si dice che Gesù crei dal nulla.


In greco "era" indica il verbo essere en da eimi, si può tradurre "esisteva" senza problemi di sorta, quindi in gv 1:1 non si sta dicendo che il logos ebbe un principio, ma che nel principio esisteva, questo fidati, non è il mio punto di vista e se fai una ricerca al riguardo sul verbo en lo scoprirai da solo...



Ok, quindi a quale principio si rifà Giovanni 1:1? Alla creazione materiale? A quella del reame spirituale? A quella della generazione o creazione del Logos? E' un richiamo alla Genesi e quindi al principio del nostro universo? Quale esegesi utilizzi nel dare una risposta? Quale evidenza scritturale citi a sostegno di ciò che scegli?


questo fidati, non è il mio punto di vista



Ma io non nutro nessuna sorta di pregiudizio nei tuoi confronti, quand'anche mi esponessi il tuo personalissimo e opinabilissimo punto di vista lo apprendo come tale senza nessuna riserva. Qualsiasi arricchimento del mio orizzonte cognitivo, che sia opinabile o meno, lo ritengo sempre un arricchimento. Stai sereno.



Intanto complimenti perchè ti poni in modo recettivo e non come quualcun'altro che invece non lascia alcuno spiraglio rispetto alle proprie tesi, detto questo ora ti posso solo fornire degli indizi riguardo le mie argomentazioni perchè essendo al lavoro ho poco tempo (come potrai immaginare).



Ma se non erro anche Gesù crea qualcosa, ma con l'ausilio del Padre, egli è visto come un artefice, qualcuno che coaudiuva.



Di questo ne stiamo gia discutendo, chi crede che egli sia anche creatore a tutti gli effetti ha delle basi per poterlo affermare, ma ripeterle mi sembra superfluo, diciamo che almeno il dubbio (dal tuo punto di vista ovviamente) sia lecito.



Cosa impedisce di pensare che Dio Padre abbia fornito la sostanza per plasmare tutto il creato?



La bibbia stessa, la quale afferma senza ombra di dubbio che "NULLA senza di Cristo è venuto ad esistere" il nulla è complementare al "Tutto tramite lui è esistito" TUTTO e NULLA non lasciano proprio spazio a qualcos'altro, la materia da te ipotizzata "cozzerebbe" con tali espressioni.
Questo risponde anche all'affermazione che Cristo non possa essere creatore, se egli crea tutto, lo fa e basta, come chiamarlo se non creatore?



Del resto anche dedurre che Gesù crei dal nulla è un'inferenza che non trova riscontro nelle scritture, ovvero da nessuna parte si dice che Gesù crei dal nulla.



Come potrai immaginare non serve che sia scritto "dal nulla" perchè è implicito logicamente, non vi è spazio per altro: esiste il creatore ed esistono le cose create, oltre queste due dimensioni, non esiste nulla, se Cristo crea, allora è Dio, perchè oltre lui non vi è altro, il resto è creazione.

Ciao
Methatron
00martedì 29 dicembre 2009 10:51

la materia da te ipotizzata "cozzerebbe" con tali espressioni.



Non parlo di materia, parlo di "qualcosa", "sostanza". Cristo ha creato tutte le cose, ergo prima non vi era nulla. A cosa si riferisce questo nulla? Alle creature? Al luogo dove esse vivono? In principio vi era sicuramente il Padre e il Figlio mediante cui tutto è stato creato. Così come il Padre ha creato o generato il figlio non poteva mettere a disposizione la sua "sostanza" per far sì che il Figlio la plasmasse come domiurgo e Suo artefice nel produrre il tutto?
Cosa osta a questo ragionamento?
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