Egli è il Vero

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Walter.Simoni
00martedì 28 luglio 2009 01:49
Gv 5:20

In Gv 5:20 si legge: “Sappiamo anche che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato l’intelligenza per conoscere il vero Dio. E noi siamo nel vero Dio e nel Figlio suo Gesù Cristo: egli è il vero Dio e la vita eterna”.

Secondo alcuni commentatori, le ultime parole: “egli è il vero Dio”, farebbero riferimento a Gesù Cristo. Ma il prof. Zerwick,nell’analizzare la grammatica del versetto, scrive che : “il riferimento è quasi certamente a Dio il reale, il vero, in opposizione al paganesimo (v. 21)”. (ZERWICK – A Grammatical Analysis of the Greek New Testament. pag. 733)

In casi del genere, a chi dovremmo attribuire la frase: “egli è il vero Dio”? A Gesù o al Padre suo?

KeresArentika
00mercoledì 29 luglio 2009 00:25
Re: Gv 5:20
Caro Walter

Ritengo maggiormente probabile, per la posizione occupata e per la scelta del pronome
dimostrativo utilizzato ('questo' e non 'quello'), che il referente del pronome sia 'figlio' (υἱῷ) piuttosto che 'il vero (dio)' (τῷ ἀληθινῷ). La stessa impressione si ha dalla traduzione della vulgata, dove è stato scelto HIC (fai conto che il latino è molto più preciso nella selezione dei deittici).

Non capisco bene il tuo riferimento a Zerwick né cosa egli voglia dire: potresti per cortesia riportare un più ampio passo?

grazie

Keres Arentika


barnabino
00giovedì 30 luglio 2009 13:29
Caro Walter,

Su questo punto ci sono opinioni discordanti, il pronome dimostrativo houtos in greco, dove l'ordine delle parole è più libero, non si riferisce necessariamente al nome più vicino, ma a quello più importante. Qui se grammaticalmente l'antecedente più vicino è "Gesù Cristo" nel contesto per due volte ci si riferisca al Padre come 'vero'.

D'altronde qualcuno ha osservato che "la vita eterna" potrebbe riferirsi a Gesù, che nel vangelo di Giovanni parla di sé come della 'vita' (Gv 11,25; 14,6). A questo si potrebbe però controbattere che Giovanni 6,57 definisce Dio "Padre vivente" e chiarisce che è la fonte della vita del Figlio.

Di fatto, se andiamo a vedere gli antecedenti nel NT e nel contesto Giovanneo, il "vero Dio" è identificato solo con il Padre, e non con il figlio di Dio (Gv 17,3).


Non capisco bene il tuo riferimento a Zerwick né cosa egli voglia dire: potresti per cortesia riportare un più ampio passo?



Il riferimento sul GANNT è esattamente quello che ha tradotto Walter. A quanto pare Zerwick, in base alla conclusione (guardatevi dagli idoli) ritiene che il riferimento sia al "Dio" precedentemente menzionato, e definito come "vero" in opposizione agli idoli pagani.

Shalom

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