Eluana Englaro: cosa ne pensate?

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(Oreste)
00martedì 9 febbraio 2010 22:17
Ad un anno dalla morte della povera Eluana Englaro non si è per nulla spenta la polemica in merito al suo caso e all'eutanasia in generale.

Cosa ne pensano i testimoni di Geova del caso specifico di Eluana Englaro? E' stata giusta questa morte? Se Beppino Englaro fosse stato un testimone di Geova, avrebbe avuto la libertà di agire come ha fatto?
(Oreste)
00mercoledì 10 febbraio 2010 23:52
In atteso dei vostri commenti preciso subito che a mio avviso quello di Eluana Englaro è stato un omicidio a tutti gli effetti, purtroppo un omicidio autorizzato!
Roberto Carson
00venerdì 12 febbraio 2010 01:26
Per quanto riguarda il caso di Eluana Englaro i TdG non hanno una posizione ufficiale, ogniuno trae un proprio giudizio secondo la propria coscienza.
Walter.Simoni
00sabato 13 febbraio 2010 21:56
Personalmente sono convinto che, chi si trova in uno stato vegetativo, come nel caso di Eluana, benchè non possa agire, è un essere che cmq ha ancora anima in sè, è vivo a tutti gli effetti e prova interiormente emozioni precise. Uno studio scientifico, che ho postato giorni fa, dimostra come, grazie ad una risonanza magnetica al cervello di chi è in tale stato, davanti a situazioni in cui vengono sollecitate le sue emozioni, il cervello manifesta l'attività di chi percepisce e interiormente risponde, benchè tale risposta non arrivi visibilmente attraverso l'azione.
Non si tratta di staccare una macchina, come se la persona sia tenuta in vita artificialmente, solo grazie alla funzione meccanica di uno strumento, no! Si tratta di privare la persona di continuare ad essere alimentata, cosa che non può più fare da sola ma dipende completamente dagli altri. Proprio come un neonato non ha la coscienza per fare da sè, allo stesso modo, quando una persona si ritrova in uno stato vegetativo, dipenderà completamente dagli altri, nel senso che vivere o morire sarà determinato dall'interessamento che altri avranno verso tale individuo, tuttavia tale malato è e continuerà ad essere una persona che merita tutto l'aiuto possibile, fino all'esalazione dell'ultimo respiro!

Roberto Carson
00sabato 13 febbraio 2010 22:00
Re:
Walter.Simoni, 13/02/2010 21.56:

Personalmente sono convinto che, chi si trova in uno stato vegetativo, come nel caso di Eluana, benchè non possa agire, è un essere che cmq ha ancora anima in sè, è vivo a tutti gli effetti e prova interiormente emozioni precise. Uno studio scientifico, che ho postato giorni fa, dimostra come, grazie ad una risonanza magnetica al cervello di chi è in tale stato, davanti a situazioni in cui vengono sollecitate le sue emozioni, il cervello manifesta l'attività di chi percepisce e interiormente risponde, benchè tale risposta non arrivi visibilmente attraverso l'azione.
Non si tratta di staccare una macchina, come se la persona sia tenuta in vita artificialmente, solo grazie alla funzione meccanica di uno strumento, no! Si tratta di privare la persona di continuare ad essere alimentata, cosa che non può più fare da sola ma dipende completamente dagli altri. Proprio come un neonato non ha la coscienza per fare da sè, allo stesso modo, quando una persona si ritrova in uno stato vegetativo, dipenderà completamente dagli altri, nel senso che vivere o morire sarà determinato dall'interessamento che altri avranno verso tale individuo, tuttavia tale malato è e continuerà ad essere una persona che merita tutto l'aiuto possibile, fino all'esalazione dell'ultimo respiro!





Caro Walter, personalmente mi trovo pienamente d'accordo con te.
Non ti nascondo che fino all'ultimo ho sperato che quel protocollo non venisse attuato.
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