Caro Amico di Oreste,
Dunque mi pare che ammetti che la traduzione "Dio" da parte della maggior parte di versioni
deriva da un'inferenza di tipo teologico-filosofico e non da consiiderazioni puramente grammaticali, infatti tu dici, candidamente:
a voi alcune volte sfugge il fatto che avere la natura di theos, vuol dire essere theos a tutti gli effetti, esattamente come avere la natura umana ci rende uomini a tutti gli effetti
In problema non è capire cosa a noi "sfugge" o meno, ma piuttosto se in questo concetto che tu riassumi come "natura divina" era quello che aveva in mente Giovanni ed i suoi contemporanei.
inserire "un" invece è arbitrariamente fallace perchè aggiunge un dio al Dio e questo si che è politeismo
A parte che non capisco cosa si intendi con l'espressione "arbitrariamente fallace" ma, ripeto,
tu stai rifiutando la traduzione "un dio" non perché sia fallace da un punto di vista grammaticale, ma solo ed esclusivamente perché contrasta con un tuo dogma.
Scusami se te lo dico, ma la tua conclusione di rendere "Dio" (con la D maiuscola) per preservare un presunto concetto di "monoteismo" che tu attribuisci a Giovanni, in linea di principio
è altrettanto "arbitrariamente fallace" che rendere "un dio". Semplicemente partiamo da un diverso punto di vista sul
mileu teologico e linguistico di Giovanni. Il mio è storico il tuo dogmatico. Io preferisco il primo, che vede il Dio una persona con un Nome, tu, il secondo, malato di ellenismo incipiente, che vede in Dio una natura.
la dottrina trinitaria come sappiamo ha risolto il problema distinguendo le persone, ma lasciando immutata la natura
Si, lo sappiamo bene. Ma il problema è che dovresti tradurre Giovanni 1,1 in base alla grammatica e al contesto teologico del I secolo, e non in base alle distinzioni filosofiche del II-III secolo introdotte proprio allo scopo di "risolvere il problema" teologico di Giovanni 1,1. Se mi permetti ci troviamo davanti ad una traduzione anacronistica.
ho gia spiegato che quello che pensavano gli ebrei 1000 anni prima di Cristo non è pertinente a quanto stiamo discutendo
Questo è tutto da dimostare. Gli ebrei non leggevano scritture
diverse da quelle scritte mille anni prima (ma sicuramente ci sono libri
non scritti mille anni prima!) e Cristo stesso citava quei libri come ispirati. E comunque ci sono essere diversi da Geova detti "theos" anche nella letteratura del I secolo, senza che questo li rendesse ontologicamente Geova o che contrastasse con il monoteismo biblico, che non è certo quello filosofico.
se per "Geova" intendi il padre, come immagino che tu creda, egli è uno ed è distinto da suo figlio
Io per Geova non intendo il Padre, intendo quello che Gesù intendeva nella Shemà: Yehwàh ’Elohèhnu Yehwàh ’echàdh. Ovvero
non si dice che c'è un solo Dio ma dice che c'è un solo Geova, Geova è Dio. Questo esclude che altre
persone siano ontologicamente Dio, non vi è spazio per alcuna pluripersonalità intradivina: un solo Geova.
Esempio eclatante tdg: "Dio è spirito e gli angeli sono spiriti ecco quindi che sia Dio che gli angeli hanno la stessa natura spirituale"
Scusami, ma dove leggi che qui si parla di "natura" in senso filosofico? Qui si parla solo di "natura spirituale" in senso molto generale, dove le Scritture parlano di "spiriti" ma senza che questo abbia nulla a che vedere con il concetto filosofico di "natura". Nelle Scritture non esiste alcun interesse a definire la "natura" (in senso filosofico) di Dio né di altri esseri, preoccupazione più ellenistica che semitica.
E così vanno a farsi benedire tutti gli studi che sono stati fatti negli ultimi 2000 anni, le differenze tra creatore e creato, la creazione dal nulla, l'immutabilità di Dio e via dicendo...
Come volevasi dimostrare:
tu non stai criticando la versione "un dio" per motivi grammaticali, e direi neppure storico-critici, ma perché a tuo parere contrasterebbero con una certa tradizione esegetica e filosofica.
Riassumendo: la TNM traduce correttanente, da un punto di vista grammaticale, semplicemente quella tradizione contrasta con una certa tradizione religiosa, quella "trinitario-ortodossa"?
Shalom