I have a dream...

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Neropece
00venerdì 28 agosto 2009 13:52
per stomaci forti
"Vorrei arrivasse il giorno in cui non troverò più la casella "ore" nel rapporto di servizio e in cui non ci saranno più "quote" di ore da raggiungere per i pionieri. Vorrei che i fratelli venissero lasciati liberi di salutare per semplice educazione chi non è più un testimone di Geova; che si lasciasse alla coscienza individuale se dire "salute" agli starnuti altrui o fare un cin-cin che tanto nessuno capirebbe qualsiasi spiegazione ecc..; che si togliesse per favore dall'elenco delle nostre credenze che Gesù morì su di un palo e non su una croce (me ne infischio della forma che aveva lo stauros oltre al fatto che non lo sappiamo); che si limitasse al minimo gli aspetti "estetici" o folkloristici che ci distinguono dalle altre religioni ma che non hanno in realtà nessun contenuto spirituale, incluso alcune forzature linguistiche (es. "Quando si muore si torna nella stessa condizione di inesistenza che si aveva prima di nascere", che assurdità! Per contrastare l'immortalità dell'anima si va a dire una falsità opposta..i morti "esistono" eccome agli occhi di Dio, semplicemente non sono coscienti, come non è cosciente una persona in coma ma "esiste" per bacco! Ed è titolare di diritti giuridici come uno che è vivo.) Per riassumere, io anelo ad una maggior libertà in questioni secondarie. Ad una reale libertà di coscienza senza che questa, una volta esercitata, porti a delle conseguenze sotto forma di sanzioni. Anelo ad una maggior fiducia nei fratelli maturi e a non trattarli come bambini da infilare in un girello perché possano camminare "in sicurezza". Voglio meno ansia e "prevenzione" e più fiducia anche nello spirito santo (Sbucciarsi un ginocchio non è una tragedia vivaddìo!). Vorrei che il concetto di "esemplarità" sia qualcosa di diverso da uno scafandro da palombaro che ci snatura e ci rende artificiali: se solo pensiamo che Pietro ricevette lo spirito santo e pronunciò quel bellissimo discorso alla Pentecoste solo 50 giorni dopo aver rinnegato pubblicamente Gesù mentre Lui gli stava proprio davanti e rimase apostolo e anziano anche dopo che il timore dell'uomo lo portò ad un altro comportamento ipocrita che Paolo denunciò pubblicamente... Chissà se secondo i criteri di oggi rimarrebbe un anziano e salverebbe la sua "irreprensibilità". Per non parlare di Paolo che quasi venne alle mani con Barnaba (pare che il suo problema fossero gli scatti d'ira), chissà se non salterebbe anche lui oggi per la stessa ragione già citata. Oggi un nominato che commette un peccato serio anche una sola volta viene rimosso anche se si pente e non può essere rinominato se non dopo tre anni, se invece viene espulso e poi riassociato ne deve aspettare 5 di anni, altro che 50 giorni..Ecco forse perché alcuni preferiscono nascondere una cretinata che hanno fatto e tenere lo scafandro da palombaro, anche perché altre istruzioni dicono che se si è commesso anche un peccato grave e lo si viene a sapere dopo di due anni.."se nel frattempo si è visto su di lui la benedizione di Geova".. non è affatto detto che debba essere rimosso. Insomma, ci sono alcune pieghe da stirare nell'amministrazione del peccato e di quando diviene noto in modo da riflettere meglio il modo di Gesù di giudicare. Giacomo dice di confessarceli gli uni agli altri affinché siamo sanati...molti forse lo farebbero anche volentieri se non rimanessero azzoppati per anni e macchiati nella "veste bianca" agli occhi altrui. Io aspetto quest'alba e sospiro."...

tranquilli era solo un sogno e l'ho solo raccontato [SM=g27985]

barnabino
00venerdì 28 agosto 2009 13:56
Caro Neropece,

Credo che non sia un sogno, semplicemente Geova attende che diventiamo tutti abbastanza maturi da poterlo vivere senza ferirci in modo anche peggiore di quanto a volte non avvenga oggi. Hai presente gli israeliti nella terra promessa? Insegnano molte cose...

Shalom
barnabino
00venerdì 28 agosto 2009 14:02
Dimeticavo, nel frattempo ciascuno di noi può vivere in modo positivo la situazione in cui vive, portando amore, postività, gioia e spontaneità.

PS. "Per non parlare di Paolo che quasi venne alle mani con Barnaba" in quella circostanza aveva ragione marcia Barnaba, ma è un fatto che da quel momento in poi di lui non si parla più nelle Scritture...

(Gladio)
00venerdì 28 agosto 2009 15:57
Caro Neropece....condivido in parte ciò che dici ,parli di leggerezza,si di quelle leggerezza o superficialità che si dovrebbe o potrebbe mostrare in certe circostanze.

Il fatto che aneli a certe cose......non ti impedisce di viverle però.

Se questo ti costa indossare uno scafandro per non farsi sgamare fai bene a non urtare altre coscienze.......non ti condanno,ti condannerei solo se cercheresti proseliti.

Domenica io vado allo stadio.........ci siamo capiti?

DOBBIAMO TUTELARE I NOSTRI FRATELLI SEMPRE E COMUNQUE. [SM=g28002]
barnabino
00venerdì 28 agosto 2009 16:26
Caro Gladio,


Se questo ti costa indossare uno scafandro per non farsi sgamare fai bene a non urtare altre coscienze...



Concordo, e non è neppure il caso di indossare sempre scafandri, certe volte basta essere se stessi e vincere i nostri stessi pregiudizi per portare spontaneità nei nostri rapporti, io cerco di essere sempre me stesso, nei limiti del buon senso ovviamente, e questo non urta mai i fratelli, anzi, molte volte li spinge ad aprirsi ed essere loro stessi propositivi e positivi.

Certo, si tratta di saper discernere le persone, ci sono differenti gradi di maturità, non solo spirituale, ma questo è vero in qualunque società, neppure sul lavoro mi rapporto a tutti nello stesso modo, non sarebbe né logico né profittevole, per loro e per me!

Insomma, il messaggio è: siempre adelante, Pedro, con i sogni... ma con juicio!

(SimonLeBon)
00venerdì 28 agosto 2009 16:51
Re:
(Gladio), 8/28/2009 3:57 PM:



...non ti condanno,ti condannerei solo se cercheresti proseliti.

Domenica io vado allo stadio.........ci siamo capiti?

DOBBIAMO TUTELARE I NOSTRI FRATELLI SEMPRE E COMUNQUE. [SM=g28002]



Dillo, confessa: vai a vedere il Milan! Basta e avanza per una "stracciata di vesti" in piena regola, soprattutto se cerchi di fare proseliti! [SM=g27989]

Simon
Neropece
00venerdì 28 agosto 2009 20:45
Re:
barnabino, 28/08/2009 14.02:

Dimeticavo, nel frattempo ciascuno di noi può vivere in modo positivo la situazione in cui vive, portando amore, postività, gioia e spontaneità.

PS. "Per non parlare di Paolo che quasi venne alle mani con Barnaba" in quella circostanza aveva ragione marcia Barnaba, ma è un fatto che da quel momento in poi di lui non si parla più nelle Scritture...






E' sempre stata mia premura vivere la verità in questo modo da te descritto e cercando, con il proprio modo d'essere, di levigare almeno quelle asperità che rendono inutilmente fastidiosa la vita di congregazione. Ho il privilegio di servire come anziano da tre lustri e come P.regolare da cinque e mi fa piacere osservare che la tendenza sia quella che auspico, la vorrei solo un po' più veloce.. [SM=g27986]

Ps. che non si parli più di Barnaba da quell'episodio vorrà mica dire che ha avuto la sfortuna di incappare col principale redattore del NT? [SM=g27991]


barnabino
00venerdì 28 agosto 2009 20:50
Caro Neropece,


mi fa piacere osservare che la tendenza sia quella che auspico, la vorrei solo un po' più veloce



Ti capisco, ma tutte le volte che ho provato ad accelerarla personalmente ho solo fatto guai, quel che è peggio non per me... [SM=g27992]


che non si parli più di Barnaba da quell'episodio vorrà mica dire che ha avuto la sfortuna di incappare col principale redattore del NT?



Beh, se Luca in qualche modo aveva conosciuto Paolo o lo aveva seguito è comprensibile in motivo per cui di Barnaba non si parli più!

[SM=g27988]
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