IL BATTESIMO DEI BAMBINI: UN'IPOTESI SULLE ORIGINI

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Roberto Carson
00lunedì 10 maggio 2010 22:40
IL BATTESIMO DEI BAMBINI: UN'IPOTESI SULLE ORIGINI

Franceso Arduini

www.aracneeditrice.it
catalogo - collana n. 11


Roberto Carson
00lunedì 10 maggio 2010 22:41
Ma i primi cristiani battezzavano i neonati? Nella letteratura paleocristiana non c’è alcuna evidenza diretta o indiretta di una simile pratica, almeno fino al 180 d.C. Questo silenzio è coerente con le fonti evangeliche e la teologia originale? La prima chiara testimonianza scritta del battesimo dei bambini risale a Tertulliano ed è del 200 d.C. Ma allora cosa accadde a ridosso del 180 d.C.? Ci fu una “rivoluzione teologica” sul significato del battesimo? E fu possibile solo nell’arco di un ventennio? O avvenne qualcosa in quegli anni che determinò un improvviso e rapido cambiamento di direzione e di prospettive? L’autore, dopo un’attenta e approfondita ricognizione storica sulla letteratura cristiana di quel periodo, formula un’originale e ardita ipotesi che ha il suo fondamento in un evento verificatosi proprio negli anni della svolta.

Presentazione di Lothar Vogel; prefazione di Edgar G. Foster; postfazione di Carlo Siracusa.

Francesco Arduini, laureato con il massimo dei voti in Scienze bibliche a indirizzo storico ed associato alla British Association for the Study of Religion.
Roberto Carson
00lunedì 10 maggio 2010 22:44
Per chi fosse interessato all'acquisto del volume clicchi quì:

www.catalogoaracneeditrice.eu/fmi/iwp/cgi?-db=AracneWeb&-lo...
Esperidia
00mercoledì 12 maggio 2010 19:48
Methatron
00mercoledì 12 maggio 2010 21:59
Prenotato!


Ashiraa ladonai ki gaoh gaah
Michamocha ba elim adonai
Mikamocha ne dar bakodesh
Nachitah v ’ chasd’cha am zu gaalta
Ashira, ashira, ashira...



Interesting... The Prince of Egypt, When you belive.
Roberto Carson
00giovedì 20 maggio 2010 17:55
Methatron
00lunedì 24 maggio 2010 20:45
Fnalmente arrivato... sono commosso! [SM=g27985]
Spener
00mercoledì 26 maggio 2010 08:55
Re:
Methatron, 24/05/2010 20.45:

Fnalmente arrivato... sono commosso! [SM=g27985]



Addirittura!!

Piuttosto, sarebbe interessante avere una tua recensione su questo forum.



Methatron
00mercoledì 26 maggio 2010 23:16
Appena lo finisco e lo analizzo, non mancherà. [SM=g27988]
barnabino
00venerdì 28 maggio 2010 22:53
L'ho fatto arrivare dal mio libraio di fiducia, ma l'Aracne chiede 4 euro di spese di spedizione... conoscendomi, il libraio ha atteso il mio consenso a farlo arrivare!

Shalom [SM=g27991]

Roberto Carson
00venerdì 28 maggio 2010 23:35
Re:
barnabino, 28/05/2010 22.53:

L'ho fatto arrivare dal mio libraio di fiducia, ma l'Aracne chiede 4 euro di spese di spedizione... conoscendomi, il libraio ha atteso il mio consenso a farlo arrivare!

Shalom [SM=g27991]




Anche io ho ordinato due copie dal mio libraio di fiducia e anche nel mio caso mi è stato detto che ci sarebbe stato un costo aggiuntivo di 4 euro per le spese di spedizione! [SM=g27996]


Spener
00sabato 29 maggio 2010 09:12
Re: Re:
Roberto Carson, 28/05/2010 23.35:



Anche io ho ordinato due copie dal mio libraio di fiducia e anche nel mio caso mi è stato detto che ci sarebbe stato un costo aggiuntivo di 4 euro per le spese di spedizione! [SM=g27996]






Ma perchè non lo ordinate su IBS?
Roberto Carson
00sabato 29 maggio 2010 11:43
Re: Re: Re:
Spener, 29/05/2010 9.12:




Ma perchè non lo ordinate su IBS?



Quando ho fatto l'ordine ancora su IBS non era disponibile!


Mary Shelley
00lunedì 31 maggio 2010 10:42
Re: Re: Re:
Spener, 29/05/2010 9.12:



Ma perchè non lo ordinate su IBS?




Non mi pare cambi molto, visto che anche li devi pagare 3,40 € di spese di spedizione!

Ma è valido come libro? Chi l'ha letto?
Spener
00lunedì 31 maggio 2010 11:19
Re: Re: Re: Re:
Mary Shelley, 31/05/2010 10.42:




Non mi pare cambi molto, visto che anche li devi pagare 3,40 € di spese di spedizione!

Ma è valido come libro? Chi l'ha letto?



Se sei un cliente IBS è facile che tu abbia buoni sconto (li inviano sempre ai clienti) e poi anche se non sei cliente per ordini superiori a 39 euro non paghi mai le spedizioni. Casomai aveste altri libri da ordinare...

barnabino
00mercoledì 2 giugno 2010 21:28

Ma è valido come libro? Chi l'ha letto?



Chiedi a Spener che lo ha letto...

Shalom [SM=g27988]
Methatron
00domenica 6 giugno 2010 15:58
Finito.

Il saggio è molto sobrio, ben scritto, fluido, tecnico e anche ricercato nell'esposizione come si nota, ad esempio, dall'uso del termine "polarizzazione" nella sua accezione scientifico-sociologica per descrivere una sorta di transizione di fase teologica causata da un ferale presuposto immanente.

Le numerose citazioni all'inizio mi hanno disturbato un poco, ma proseguendo nell'analisi e nell'ipotesi storica, le ho trovate assolutamente essenziali poiché, se da un lato si ha una sensazione di svilimento delle asserzioni dell'autore del saggio a causa della messa in ombra di quest'ultimo scalfendone il ruolo di indiscusso protagonista, dall'altro assurgono lentamente, ma sempre più con prepotente cognizione, a stilema di perfetta padronanza dell'argomento e fanno da vessillo alla competenza e alla padronanza tecnico-scientifica dell'autore sul tema in questione.

Ho solo un rimpianto e chiudo il libro non completamente appagato dalla lettura: non sono d'accordo sulle dichiarazioni finali per la divergenza di competenze tra il teologo e lo storico. Se stessimo analizzando una disputa teologica contemporanea sarei stato d'accordo con le asserzioni finali, ma il compito di uno storico, per di più laureato in Scienze bibliche, è anche quello d'indagare i processi che hanno portato ad una scelta teologica poiché ogni processo dello scibile umano che appartiene alla nostra storia è competenza dello storico fin quando non fa apologia per una tesi piuttosto che un'altra: la materia sulla quale s'indaga ha poca importanza: non è necessariamente un politico che analizza i processi statisti che hanno portato il mondo in una certa direzione, ma è lo storico a posteriori. Non è necessariamente un economista che analizza le ripercussioni di un'adozione di una certa filosofia sulla società, ma è lo storico a posteriori. Non è necessariamente un religioso che argomenta quali controversie e dispute abbiano diretto l'avanzare di un potere temporale nella concezione secolare, ma lo storico a posteriori. Ergo, il giudizio teologico in questo contesto non ha valore inibitorio in quanto non si cerca un giudizio, quello è stato già dato dai competenti in materia nel momento delle decisioni prese, bensì solo la causa, teologica o fenomenica, che abbia portato il protocollo del pedobattesimo. E dato che ciò è avvenuto secoli or sono non c'è ragione per non indagare storicamente e documentabilmente sulle dispute teologiche che hanno valorizzato o meno una certa comprensione e partorito o meno un certo protocollo liturgico e non c'è ragione nemmeno di esporre le proprie tesi professionali sul perché ciò è avvenuto.

Il giudizio quindi lo espone piuttoso l'analisi del Siracusa in postfazione e infatti è un giudizio non storico, bensì contemporaneo. Ma quando parliamo del primo secolo e comunità protocristiane il dovere dello storico è rispondere proprio a quelle domande che sono state poste e alle quali si è preferito far rispondere un teologo, come se esse fossero argomento contemporaneo e quindi non di competenza di uno storico. Avrei quindi voluto leggere maggiori approfondimenti sulla tesi proposta sulla valenza e sul peso della peste antonina che mi appare, ad una prima lettura, appena citata e offerta sul piatto valutativo con stupita leggerezza. Mi sarebbe piaciuto valutare anche un'eventuale documentazione o evidenza storica o di dibattito teologico che potesse portare valore probante a questa ipotesi. E avrei anche voluto leggere un maggior approfondimento sulla disputa teologica in merito all'accezione e comprensione del peccato originale per avere anche un quadro storico-teologico dove questi processi si sarebbero concatenati per l'adozione universale del pedobattesimo. Questi temi a mio modo di vedere non sono stati propriamente trattati, o meglio, non hanno avuto la rilevanza e lo spazio che mi sarei auspicato.

Più che una critica è il desiderio di un lettore che ha apprezzato questo lavoro così da aspirare ad un osare storico maggiore per gli elementi che sono stati forniti per l'interessante associazione di cause sul processo di accettazione della pratica del pedobattesimo.

I miei più vivi complimenti all'autore, quindi!
Asgardiano
00mercoledì 15 settembre 2010 17:44
Recenzione del libro comparsa nel Megazine MessinaWeb.eu

magazine.messinaweb.eu/?p=7505
Roberto Carson
00sabato 26 febbraio 2011 13:17
Don Franco Barbero recensisce "Il Battesimo dei Bambini: un'ipotesi sulle origini" (di Francesco Arduini)

I primi cristiani battezzavano i neonati o i bambini? L’autore tenta una risposta con una ipotesi sull’origine del pedobattismo in questa sua tesi di laurea in Scienze Bibliche alla Facoltà Valdese di Teologia.

Ricevuto il volume in omaggio dall’Autore, l’ho letto con interesse perché costituisce una ricerca rigorosa, documentata, equilibrata nella quale si lasciano aperte le questioni irrisolte.

Sembra che prima del 180 “la forma prevalente del battesimo rimase quella degli adulti” (pag. 40). Infatti nella letteratura paleocristiana non si trova alcuna testimonianza ed evidenza diretta o indiretta di una simile pratica. La prima chiara testimonianza scritta del battesimo dei bambini risale a Tertulliano attorno al 200 dopo Cristo. Che cosa determinò il cambiamento, la svolta teologica e pastorale?

“Dal 165 al 180 d.C. si verificò la “peste Antonina” in cui morì una persona su tre e senza dubbio, anche tra i cristiani, i maggiori decessi si ebbero tra gli anziani e i bambini” (pag. 68). Il nostro Autore avanza questa ipotesi: “una volta terminata l’epidemia nel 180 d.C., Ireneo e gli altri teologi cristiani hanno diretto, come mai prima, le loro riflessioni sulla volontà salvifica di Dio nei confronti dei bambini. Riflessioni che diedero un impulso allo sviluppo di una teologia del battesimo degli infanti … tanto che Tertulliano, agli albori del III secolo, ne parla come di una prassi accettata persino con troppa leggerezza. Venti anni non sembrano affatto pochi per un’elaborazione teologica del pedobattismo e per una diffusione di questa prassi nelle varie chiese” (pag. 69). L’ipotesi è affascinante e diventa ancora più degna di attenzione se pensiamo che, con tutta probabilità, quelli erano gli anni in cui cominciava a costruirsi la teologia del “peccato originale” che troverà esplicita affermazione in Cipriano.

Raccomando vivamente questa ricerca in cui il lettore ha la possibilità di esplorare la letteratura cristiana antica, guidato da un maestro davvero affidabile che sa lasciar parlare le testimonianze dopo averle collocate nel loro più probabile contesto.

Vorrei affettuosamente segnalare qualche mia perplessità. Non sono così convinto che il battesimo sia il “comandamento” (pag. 21) che consegue a Matteo 28,19. Potrebbe trattarsi di una scelta importante dell’iniziale movimento di Gesù. Così pure i passi del Secondo Testamento che alludono al “battesimo di intere case” potrebbero anche lasciarci la testimonianza di percorsi diversi fin dalle origini.

“Con il battesimo si diventa Figli di Dio” (pag. 25) è per me una trasposizione biblica giovannea e paolina che va attentamente contestualizzata perché non se ne faccia una lettura escludente. Non ho trovato nella bibliografia l’opera di Gianpiero Gramaglia (Il battesimo dei bambini, Morcelliana 1975) che ritengo tuttora significativa.

Chiunque si accosti a questa densa e limpida scrittura, a questo tentativo di ricostruzione storica, ne trarrà frutti preziosi di conoscenza e non potrà non rivolgere all’Autore un sentitissimo ringraziamento. L’opera è particolarmente utile ai gruppi e alle comunità che, in questo tempo difficile eppure fecondo, desiderano ripensare la prassi sacramentale in rapporto al cammino cristiano sia personale che comunitario.

Franco Barbero

Fonte: donfrancobarbero.blogspot.com/2011/02/una-ricerca-seria-ed-esempl...
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