Isaia 6:1, 3, 5 - Giovanni 12:37-41
Nel Vangelo di Giovanni, al capitolo 12, i versetti da 37 a 41, si legge quanto segue: “Sebbene avesse fatto tanti segni miracolosi in loro presenza, non credevano in lui; affinché si adempisse la parola detta dal profeta Isaia: «Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?
A chi è stato rivelato il braccio del Signore?» Perciò non potevano credere, per la ragione detta ancora da Isaia: «Egli ha accecato i loro occhi e ha indurito i loro cuori, affinché non vedano con gli occhi, e non comprendano con il cuore, e non si convertano, e io non li guarisca». Queste cose disse Isaia, perché vide la gloria di lui e di lui parlò”.
Secondo i trinitari, in questo passo biblico ci sarebbero le prove che Gesù fosse il Geova del Vecchio Testamento, perché nei versetti del Vangelo di Giovanni appena menzionati, si troverebbero delle citazioni del libro di Isaia che, a detta di alcuni sarebbero riferite a Dio. Ma in realtà le cose non stanno così, infatti l’autore del volantino invita a fare un confronto del passo di Giovanni appena menzionato con le Scritture di Isaia 6:1, 3, 5 che dicono rispettivamente quanto segue: “Nell'anno della morte del re Uzzia, vidi il Signore seduto sopra un trono alto, molto elevato, e i lembi del suo mantello riempivano il tempio… L'uno gridava all'altro e diceva: «Santo, santo, santo è il SIGNORE degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria!»… Allora io dissi: «Guai a me, sono perduto! Perché io sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; e i miei occhi hanno visto il Re, il SIGNORE degli eserciti!»”. Questi passi del libro di Isaia fanno indubbiamente riferimento a Geova Dio, ma si noti che in Giovanni 12:37-41 non sono assolutamente questi ad essere menzionati. Nel passo del Vangelo in questione le Scritture di Isaia menzionate sono in ordine le seguenti: Isaia 53:1; 6:9 -10.
La prima dice: “Chi ha creduto a quello che abbiamo annunziato? A chi è stato rivelato il braccio del SIGNORE?”. Cosa si intende per “braccio del SIGNORE” o “braccio di Geova” (TNM)? Esso è riferito alla potenza di Geova, con la quale manifesta la propria autorità. Il capitolo 53 di Isaia racchiude tutta una serie di profezie riguardanti la venuta del Messia Gesù Cristo. Egli è rivestito di autorità e potenza da Dio, e in qualità di Giudice e Giustiziere, Geova manifesta la Sua potenza, rappresentata dal Suo “braccio”. Quindi il riferimento ad Isaia contenuto in Giovanni 12:38 non dimostra che Gesù sia Dio, ma bensì che Cristo rappresenta la potenza di Geova.
Isaia 6:9-10 dice: Ed egli disse: «Va', e di' a questo popolo: "Ascoltate, sì, ma senza capire; guardate, sì, ma senza discernere!" Rendi insensibile il cuore di questo popolo, rendigli duri gli orecchi, e chiudigli gli occhi, in modo che non veda con i suoi occhi, non oda con i suoi orecchi, non intenda con il cuore, non si converta e non sia guarito!»” Questo passo citato in Giovanni 12:40 è un’altra profezia messianica, ma non si riscontra assolutamente nessun elemento per il quale si potrebbe pensare che Gesù sia Dio.
Nell’esaminare questo secondo confronto di Scritture, abbiamo visto che come nel primo caso non si giunge ad alcun indizio trinitario. Anche in questo caso sono necessarie madornali forzature per far quadrare il concetto di trinità.