fino alla morte del pastore Russel si credeva fosse lui il " pastore fedele e prudente"
Le cose non stanno precisamente così, in realtà il pastore Russell non si è mai autodefinito "il pastore fedele e prudente". Tale attributo gli è stato dato, senza il suo consenso, da alcuni suoi collaboratori, tra cui anche la moglie Maria Russell, come attesta Massimo Introvigne nel suo libro "I Testimoni di Geova, già e non ancora", alla pag. 37: "è la moglie di Russell, Maria, che proclama il marito il servo fidato e prudente di Matteo 24,45. Russell si mostrerà sempre personalmente cauto sul punto, precisando anzi che il servo è piuttosto l'intero corpo di Cristo senza mai accettare in pubblico un titolo che alcuni seguaci gli conferirono in privato."
Segio Gabrielli nella sua biografia su Russell afferma: "La signora Russell voleva che il marito si dichiarasse il servitore della parabola. Era una presunzione che lui non aveva e rifiutò. Nel 1881 infatti aveva scritto: “Crediamo che ogni membro del Corpo di Cristo sia impegnato, direttamente o indirettamente, nella benedetta opera di dare a suo tempo il vitto ai domestici della fede. Qual è mai il servitore fedele e prudente che il padrone ha costituito sui familiari per dar loro il vitto a suo tempo? Non è forse quel Piccolo Gregge di consacrati servitori, il Corpo di Cristo, che fedelmente adempie ai propri voti di consacrazione? E non è proprio questo Corpo di Eletti a distribuire il vitto a suo tempo alla famiglia della fede, il grande gruppo dei credenti?”."
Personalmente ho chiesto ad alcuni Studenti Biblici se credessero che Russell fosse lo "schiavo fedele e prudente" o se lui stesso si attribuì mai tale. La risposta fu un conciso NO!
L'idea che il pastore si fosse attribuito tale appellativo è una delle tante illazioni diffuse dai detrattori dei TdG, che non ha fondamento alcuno.
Con l'avvento di Rutherford la fisionomia dello schiavo cambia radicalmente : da una persona a migliaia di persone
Che ne pensate :non è lecito supporre che questo nuovo indirizzo dottrinale sia solo dovuto alla necessità di eliminare ogni futura fonte del culto della persona "spalmando" la persona dello schiavo sull'anonimato dei membri del'unto rimanente ? Non è strano che questo nuovo intendimento sia stato formulato subito dopo la morte di Russel?
Come abbiamo già detto, le cose stanno diversamente. Russell credeva che lo "schiavo fedele e prudente" fosse l'intero "gruppo dei credenti". La distinzione tra "unti" e "altre pecore" venne identificata diversi anni dopo la morte del pastore, e allora si capì che il "servo" o "schiavo fedele e discreto" era composto unicamente dalla classe degli "unti". Tenendo presente che ai tempi di Russell si credeva che tutti i credenti fossero unti, possiamo dire che l'attribuzione di "schiavo" agli unti era già accettata fin da allora.
Alla luce di quanto abbiamo considerato, possiamo dire che sulla questione dello "schiavo fedele e discreto", da parte dei TdG non ci fu mai un vero e proprio cambiamento di intendimento.