L'espressione "persone del mondo"

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Roberto Carson
00martedì 6 aprile 2010 20:45
Domanda ricevuta tramite facebook

I testimoni di Geova definiscono coloro che non condividono la loro stessa fede "persone del mondo" in senso dispregiativo, inteso come persone facenti parte del mondo di Satana.
Questa espressione non denota in modo subdolo un'atteggiamento pregiudizievole e razzista riguardo a chi è al di fuori della vostra congregazione?

Alessandro
barnabino
00martedì 6 aprile 2010 21:45
Non credo che i TdG usino l'espressione in senso dispregiativo o razzista. Come ha avuto quest'impressione? Personalemente non lo uso certo con questa connotazione negativa e trovo molto più, come dire, subdolo e razzista che qualcuno possa ritenere di giudicare le mie intenzioni esclusivamente in base alla mia appartenenza religiosa.

Shalom

Roberto Carson
00mercoledì 7 aprile 2010 00:26
Ulteriore replica dell'utente

Sig. Bernabino, se l'espressione "persone del mondo" non ha una connotazione negativa allora mi spieghi qual è l'effettivo significato del termine e da cosa nasce l'esigenza dalla quale è stato coniato questo termine.
Grazie

Alessandro
barnabino
00mercoledì 7 aprile 2010 09:41
Caro Alessandro,


se l'espressione "persone del mondo" non ha una connotazione negativa allora mi spieghi qual è l'effettivo significato del termine e da cosa nasce l'esigenza dalla quale è stato coniato questo termine



Come detto, trovo sempre sorprendente che ci si permette di mettere in dubbio le intenzioni e le affermazioni di qualcuno solo perché è un testimone di Geova. Mi consenta di trovarlo un atteggiamento poco consono allo spirito della discussione, poiché le sarebbe dovuto bastare la mia personale rassicurazione, dato che non ho alcuna ragione per mentirle.

Come le ho detto l'espressione "persone del mondo" non ha alcuna connotazione dispregiativa, né ho mai visto un'atteggiamento pregiudizievole e razzista verso chi non è testimone di Geova, personalemente non conosco un solo episodio di intolleranza religiosa da parte di un testimone di Geova verso una persona di altra fede religiosa. Semmai è il contrario, sono spesso i testimoni di Geova ad essere discriminati per le loro convinzioni religiose.

Riguardo all'espressione in sé venne usata da Gesù, e come lei può ben immaginare senza alcuna connotazione "subdolamente" razzista, per indicare tutti coloro che ancora non hanno accettato di diventare discepoli di Cristo e fanno parte di questo sistema di cose. Come i TdG di oggi Gesù, il più grande testimone di Geova, non aveva nessun intento "dispregiativo" ma si limitava a descrivere una situazione di persone che debbono essere aiutate e non certo odiate.

Shalom


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