LA SCATOLA NERA DI DARWIN - La sfida biochimica all'evoluzione

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Roberto Carson
00venerdì 26 giugno 2009 17:33
LA SCATOLA NERA DI DARWIN - La sfida biochimica all'evoluzione.

MICHAEL J. BEHE, LA BUSSOLA.


Roberto Carson
00venerdì 26 giugno 2009 17:34
Nel 1996, La scatola nera di Darwin aiutò a lanciare il movimento dell’Intelligent Design: la teoria secondo cui la natura esibisce prove di una progettualità che va al di là della casualità darwiniana. Ne scaturì un dibattito sull’evoluzione a livello nazionale, che continua ad intensificarsi. Tanto per i sostenitori della teoria quanto per i suoi detrattori, La scatola nera di Darwin rappresenta un testo fondamentale dell’Intelligent Design, quello che illustra al meglio il ragionamento che deve essere affrontato per poter determinare se l’evoluzione darwiniana sia sufficiente a spiegare la vita come la conosciamo.
In una importante nuova postfazione a questa edizione, Behe spiega che la complessità scoperta dai microbiologi è cresciuta in maniera notevole, negli anni trascorsi dalla prima pubblicazione di questo libro. Questa complessità rappresenta una continua sfida al darwinismo, e gli evoluzionisti non hanno avuto successo nei loro tentativi di spiegarla. La scatola nera di Darwin è, oggi, più importante che mai.
Roberto Carson
00venerdì 26 giugno 2009 17:34
Chiunque fosse interessato all'acquisto di una o più copie del libro può rivolgersi alla casa editrice Azzurra7 chiamando il numero 0039-041/448675, o mandando un fax allo 0039-041/448675, o scrvendo all'indirizzo e-mail info@azzurra7.
Portale: www.azzurra7.it
Roberto Carson
00mercoledì 2 dicembre 2009 19:35
Per approfondire maggiormente gli argomenti trattati in questo libro, si veda la bibliografia con tematiche creazioniste presentata quì:

tdgstoriasoctel.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...
Methatron
00mercoledì 2 dicembre 2009 20:23
Ce l'ho!
Molto bello e specifico nella sua esposizione.
Roberto Carson
00mercoledì 2 dicembre 2009 20:31
Re:
Methatron, 02/12/2009 20.23:

Ce l'ho!
Molto bello e specifico nella sua esposizione.



Ci offriresti una breve recenzione? [SM=g27988]


Methatron
00mercoledì 2 dicembre 2009 21:26
L'autore, un biologo, cerca di dimostrare come sia impossibile un'evoluzione graduale di meccanismi biologici definiti da lui stesso come "irriducibilmente complessi".

Quando Darwin propose la sua famosa e vincente teoria la biologia molecolare non era ancora nata come disciplina ed era convinzione comune che la cellula fosse l'unità biologica più semplice in natura. Col progredire dell'indagine scientifica invece si è scoperto che lungi dall'essere l'unità più semplice, la cellula è qualcosa di straordinariamente complesso, così complesso da richiedere una interazione talmente connessa, tra i suoi intimi meccanismi, da rendere l'intero costrutto irriducibile per il suo funzionamento integrale.

Persino un organismo unicellulare è altamente complesso e specializzato nelle sue funzioni e nei suoi meccanismi, come il sistema natatorio del ciglio o del flagello batterico. Studiando a livello molecolare le interazioni chimiche alla base del funzionamento di questi prodigiosi "ingranaggi biologici" si comprende la straordinaria complessità delle interazioni e la loro irriducibile complessità in quanto, dal momento che manchi anche solo una funzione, l'intero meccanismo risulterebbe inservibile.

Gli argomenti sono molto convincenti e trattati con dovizia di particolari tecnici e specialistici tanto da risultare a volte noiosi, ma che rendono molto bene l'idea della straordinaria complessità che si cela dietro all'infinitamente piccolo e "scontato".

Il punto debole di tutto ciò a mio avviso è il fatto di non poter fornire comunque un'alternativa scientifica all'evoluzione biologica. Ci si sofferma sui punti deboli della teoria concentrando l'attenzione su sistemi a cascata come la straordinaria coagulazione del sangue, o sulle inspiegabili, evoluzionalmente parlando, complessità irriducibili di alcuni sistemi biologici, ma non fornendo nessuna valida alternativa scientifica. Concludendo il più grande difetto dell'intelligent design come teoria scientifica è che non fornisce risposte, solo perplessità anche se molto più che ragionevoli.

Ci vorrebbe una vera e propria struttura che formuli degli assiomi in contraltare ad esempio all'ateismo metodologico e che ridisegni alcuni punti fermi della filosofia scientifica per produrre un modello predittivo che tenga conto di un Creatore.

Ma questo sarebbe anti-scientifico e si sforerebbe per forza il magistero della scienza in favore di quello della fede, cose che a mio avviso è bene siano distinte e separate.

Ottimo libro comunque, ne consiglio la lettura a tutti.
Roberto Carson
00mercoledì 2 dicembre 2009 21:30

Ottimo libro comunque, ne consiglio la lettura a tutti.



Grazie Methatron, seguirò sicuramente al più presto il tuo consiglio!
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