E' mai possibile che solo voi siate i detentori della Verità divina?... non si annullano vicendevolmente, ma si completano, e insieme si avvicinano verso la Verità assoluta, quella il cui unico detentore è Dio!
La sua domanda lambisce concetti molto interessanti e per certi versi è anche la sua risposta, come da quotato.
I molteplici cambiamenti avvenuti negli anni all'interno della dottrina dei Testimoni, non dovrebbero essere una prova che la Verità vera e divina non la possiedono nemmeno loro?
L'impianto dottrinale dei testimoni di Geova è rimasto pressoché invariato nell'ultimo secolo. Sono cambiate certe vedute su argomenti secondari alla dottrina come l'interpretazione di alcune profezie e alcune aspettative differite e disattese, protocolli organizzativi e procedurali, ma sostanzialmente l'impianto dottrinale è rimasto lo stesso. Geova, Gesù, riscatto, speranza della resurrezione, regno millenario etc. etc. sono cardini inamovibili della fede critiana dei testimoni di Geova e non sono mai cambiati. Per cui non comprendo quel "molteplici" a cui si riferisce se non a qualche eco destabilizzante che vorrebbe vedere in cambiamenti marginali lo stravolgimento dell'impianto dottrinale di una confessione religiosa.
Torniamo invece all'aspetto più interessante di questa sua domanda: La Verità.
Lei parla di detenzione, ma la Verità è un concetto, una prospettiva, una visione. Non è un oggetto inanimato che si possiede, è un qualcosa che permea le vite di ognuno di noi e che evolve con noi poiché risulta essere ciò che siamo. La detenzione non ha carattere personale, il possesso è estraniazione, mentre la verità è intima connessione.
Lo dimostrano le parole di Gesù in Giovanni 13:35 "Da questo tutti conosceranno che siete miei deiscepoli
se avrete amore fra voi".
Quindi è ciò che siamo a dimostrare in primo luogo a noi stessi se viviamo la Verità. La cristallizzazione delle nozioni di una certa dottrina non ha nulla a che vedere con la verità.
Per esempio anche questa piattaforma digitale ha il pregio di veicolare nozioni e dare il suo contributo alla verità. Posso trasmettere tutte le informazioni di cui necessito, posso avvicinare la mia mente alla sua e a quella del prossimo, ma non potrò mai avvicinare il mio cuore al suo, né farle sentire il calore di un'emozione, né farle esperire il sincero sentimento della scrittura citata
ut sopra.
Questa è la differenza e l'abisso che si trova tra l'avere e l'essere, tra la cristallizzazione di una nozione e il viverne l'essenza, tra l'affermare di detenere una verità piuttosto che sperimentarne l'evidenza. Purtroppo, o per fortuna, questa verità va esperita per confermarne la veridicità. La Verità è un modo di vivere e le parole di Gesù ne dimostrano l'efficacia.
Anche la dottrina certo ha la sua importanza, ma principalmente la Verità è una questione intima, dell'essere, che trasforma in meglio le vite di coloro che l'abbracciano e di cui si fanno avviluppare.
Provare per credere.
Cordialità.